IL LUNGO SGUARDO di Elizabeth Jane Howard

pubblicato da: Mirna - 29 Agosto, 2014 @ 3:42 pm

IL LUNGO SGUARDO di Elizabeth Jane Howard, Fazi editore

ferragosto, gesso, libri 060Ultimamente vengono tradotti molti romanzi di scrittrici inglesi che evidentemente incontrano il favore di molti lettori o meglio di lettrici. Devo ammettere che mi piacciono moltissimo queste storie ambientate in Inghilterra sia quelle più leggere che quelle più intense. Siamo nel Novecento e sempre conosciamo particolari personaggi femminili che conducono la loro vita a ridosso delle guerre o verso gli anni ‘50, ‘60. Dopo le divertenti eroine dei precedenti libri letti ne Il lungo sguardo si incontra una donna infelice. Dice di lei la presentazione” bellissima e inquieta, coraggiosa e perduta “. A me sembra soprattutto dipendente e irrisolta. L’esatto contrario di Rose-Marie della von Arnim. Eppure l’epoca è quasi la stessa. Non siamo in pieno Ottocento. Perché Antonia non riesce a liberarsi dalla sensazione di inadeguatezza che l’accompagna sin da adolescente ? Colpa della madre accentratrice che la tiranneggia o della sua estrema sensibilità? Si sposa giovanissima per allontanarsi dai genitori come fece l’autrice, ma perché sembra soccombere sotto un’altra tirannia? Romanzo molto bello che inizia nel 1950 quando ormai il matrimonio fra Antonia quarantatreenne e Conrad finisce. E poi si va a ritroso nella storia del loro matrimonio infelice. Si conosce meglio anche Conrad che ama le donne, la bellezza, il piacere. Una sorta di esteta dannunziano che osserva le sue donne amate con scarsa empatia , ma come farebbe un entomologo. Le provoca, le controlla, le fa vestire come desidera lui. Geniali i monologhi interiori sia di Conrad che analizza tutto, sia di Antonia che capisce di non “essere” nulla. Risponderà a una domanda su cosa fa nella vita “… non faccio niente. La mia vita è tutta un affare indiretto” Elizabeth Jane Howard scrive in modo raffinato con similitudini inusuali ed evocative e riesce a catturare e a coinvolgere appassionatamente il lettore . Letto voracemente con il pensiero postumo di cosa dire e fare per vendicarmi degli uomini …la donna risulta a detta dei personaggi maschili “di mediocre intelletto

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4 commenti
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  1. A presto Camilla…per le vie di Trento. Come vedi i tuoi suggerimenti sono sempre seguiti. Baci

  2. Un bacino consolatorio al tuo braccino – una sciocchezza ma mi è venuta spontanea e perchè non dirla? alludi all’Ultimo Sguardo , te lo suggerii io? Malgrado l’accesso vietato al tuo blog: Se è così ne sono fiera, un VERO romanzo, magnificamente scritto che pulsa come un cuore dentro il lettore. Certo questa Antonia non somiglia alle combattive inglesi , comunque alle nostre amatissime scrittrici di lingua anglosassone. Antonia però è appena più giovane e la sua storia personale è ben descritta a assai comune alle “ragazze” della sua epoca e non solo. Conrad, del resto, è un uomo odioso, per certi versi, ma estremamente affascinante per altri. Non è comunissimo neppure lui. Insomma un bel romanzo e tu, mia cara, sei una gran lettrice (oltre a tutte le tue inesauribili doti….!)Quanto agli anni ’50 penso anche a tante altre eroine letterarie ( fino alla dolcissima Marilyn Monroe descritta superbamente dal J.K. Oates ). Sul bel romanzo di Elizabeth Howard ci sarebbe da tenere un gruppo di lettura tanti sono gli stimoli che desta.Tornerai presto, dunque, e spero proprio di poterti incontrare più spesso: le lettrici speciali non sono affatto comuni e tu sei stupenda. basta complimenti, cerca di stare come sei cara Mirna e spero proprio di riabbracciarti prestissimo.

  3. “Il lungo sguardo” si protende dal 1950 fino al lontano 1926, in un percorso a ritroso, un po’ spiazzante, all’inizio. Sembra di vedere un film al contrario, mentre il nastro si riavvolge, e sembra mancare il rapporto causa – effetto.
    Si procede dalla delusione alle speranze iniziali della protagonista che sa mettere a nudo se stessa ma non ha avuto la forza di ribellarsi ad una vita scritta per lei da altri. Ma siamo in un altro tempo, per le donne, non tutte sono Cluny Brown o Rose Marie di “Una donna indipendente”. Donna “irrisolta” dice Mirna, ma nel frattempo noi donne abbiamo conquistato consapevolezza.
    Bella e scorrevole scrittura, lettura avvincente.

  4. DA RAFFAELLA “: Mi dispiace tantissimo per quello che ti è successo cara amica, ma vedo che affronti tutto con lo spirito giusto e ne sono felice.Un polso rotto l’occasione per riposare e farsi coccolare dalle amiche con manicaretti e per leggere.. Bisogna sempre guardare al lato positivo delle cose e poi ti ritroveremo a Trento più in forma che mai! Pensa che nel tuo ultimo post hai citato libri da me letti ed apprezzati ( non leggo quanto te). Quello della Melandri (finalista al Campiello, battuto da Abate due anni fa) e l’ultimo di Bridget Jones. Troppo carino . Letto quest’estate. Il primo che leggevo perchè degli altri avevo visto il film, che mi era piaciuto e mi aveva divertito. Ho appena finito un thriller ( in inglese ) di Anne Holt, 1222.
    Un abbraccio speciale e l’augurio che tu guarisca in un battibaleno”