CRONACHE DI BORZONASCA 2015

pubblicato da: Mirna - 19 Giugno, 2015 @ 11:55 am

Estate
Immersione in un’altra dimensione. Sì, perché arrivare in questo paesello di mille anime dove la vita scorre lenta e sempre uguale è staccarsi completamente da ciò che si faceva o si “era” una settimana prima.. Mi ritrovo un’altra Mirna con tutt’altri impegni e modi di comunicare. Abitudini diversissime che si riflettono persino sull’abbigliamento ,sulla pettinatura e speriamo anche sulla linea !
Intanto c’è il giardinetto a due fasce che richiede la nostra attenzione : se l’erbaP1090720 è stata tagliata prima del nostro arrivo occorre però eliminarla. E qui comincia un dibattito: bruciarla o buttarla nei cassonetti? Meglio bruciarla perché ormai anche a Borzonasca è arrivata la raccolta differenziata e in paese ci si confronta do ve e quando eliminare certi rifiuti.
Mi diverte immaginare che ogni venerdì dopo le 19.00 gli abitanti vagoleranno con il loro bravo sacchetto di Residuo da depositare negli appositi spazi. Cosa che anch’io farò, anzi oggi ho deciso sull’onda della lettura del delizioso “Il magico potere del riordino” di buttare e sistemare oggetti accumulati in tutte queste nostre estati borzonaschine. Riuscirò?
Ma il giardinetto è una creatura viva e palpitante . Appena arrivate abbiamo visto le amarene occhieggiare sui quattro alberelli.
Immediatamente raccolte e trasformate in marmellata. Sei vasetti. Uno già consumato. E’ buonissima,
E poi occorre mettere i fiori: le surfinie bianche e ciclamino sulla terrazza e perché no? un ibisco rosso e la lavanda.
P1090716Questo povero giardinetto antico che durante le altre stagioni nutre solitario le rose del nonno,le camelie ,il nespolo l’arancio selvatico, gli spadoni, il lillà e il glicine i ha bisogno ora di resettarsi. Il rosmarino è piegato, il gelsomino è ago nizzante, qualche pianticella aromatica è scomparsa., il caco invece è sempre verde e florido.
Le sue fronde fanno ombra a Francesco che aggiusta il tetto del casotto degli attrezzi…ed ecco a proposito dei cambiamenti della mia vita sociale: a fine giornata ci beviamo insieme sulla terrazza un bicchiere di vino bianco frizzante conversando con il vicino che ci parla del suo basilico greco odorosissimo – anzi ce lo fa accarezzare affinchè il suo profumo rimanga sulle nostre mani -delle acciughe fritte (con espressione estasiata) del minestrone e del tempo ovviamente. Il tutto scandito dalle campane che alle 20.00 preciso suonano l’inno a Maria.
E poi c’è Grazia e il nostro appuntamento da Macera: caffè, giornale e scambio di titoli di libri.
Trento sembra lontana, le sue simpatiche abitudini far parte di un’altra parte di me.
O forse mi sono soltanto abbandonata’ incoscientemente spensierata in uno spazio sospeso che mi risistemerà i pensieri e le sensazioni?
E’ estate, il momento del mezzogiorno montaliano il cui silenzio è profumato di timo e di sole, il suo verde attraversato da farfalle.

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2 commenti
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  1. Vogliamo tutti la ricetta del rotolo di marmellata di amarene!

  2. Che bello! Entrare in una dimensione diversa è sempre salutare perchè “varietas delectat”, ma a volte è proprio indispensabile per considerare tutto da un altro punto di vista e valutare più oggettivamente tante circostanze.
    Ti auguro, cara Mirna, di godere pienamente questa vita a Borzonasca che ogni anno si rinnova. Leggendoti mi è arrivato il profumo del basilico e sono corsa sul mio balcone ad accarezzare il mio (ma so che quello di Liguria ha un aroma particolare). Comunque oggi mi sentirò vicina a te perché farò il pesto, pur con le foglioline cresciute a Trento…
    …e intanto ho finito LA MENNULARA che Nadia mi ha regalato: avvincente, adatto all’estate.