Centro Servizi Culturali S. Chiara – Trento Blog http://www.trentoblog.it gli eventi del Trentino e la tua opinione Sun, 14 Apr 2019 09:49:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.5.14 http://www.trentoblog.it/wp-content/uploads/8Risorsa-9.png Centro Servizi Culturali S. Chiara – Trento Blog http://www.trentoblog.it 32 32 Al Teatro Sociale di Trento va in scena “Orfeo all’inferno” http://www.trentoblog.it/al-teatro-sociale-di-trento-va-in-scena-orfeo-allinferno/ http://www.trentoblog.it/al-teatro-sociale-di-trento-va-in-scena-orfeo-allinferno/#respond Tue, 16 Apr 2019 08:15:08 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=118394 Mercoledì 17 aprile 2019, alle ore 20.30, il Teatro Sociale di Trento ospiterà «Orfeo all’inferno», sarà questo il secondo e ultimo appuntamento con l’Operetta proposta dal Centro Servizi Culturali S. Chiara

«Orfeo all’inferno» è un’operetta in due atti di Jacques Offenbach – su libretto originale di Henri Crémieux e Ludovic Halévy – portata in scena dalla Compagnia Teatro Musica Novecento, con la musica dal vivo eseguita dall’Orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da Stefano Giaroli, ed il Coro “Ensemble Vocale Continuum” diretto dal M° Luigi Azzolini.

Rappresentato per la prima volta al Théâtre des Bouffes-Parisiens nel 1858, «Orfeo all’inferno» è il modello della Parodia trasgressiva e geniale esercitata da Offenbach – padre dell’Operetta europea – sulla società e sul potere del secondo Impero. La Compagnia Teatro Musica Novecento ripropone un classico del teatro musicale leggero, celebre per la straripante invenzione comica, lirica e musicale, esaltata dal ritmo travolgente del galop infernale (il famoso can-can), tuttora ingrediente base del grande successo dello spettacolo.

La trama rivisita in maniera impertinente il mito greco: Orfeo ed Euridice, ben lungi dall’essere un modello di fedeltà, non sono altro che una coppia annoiata. In particolare, Euridice non sopporta più la musica che il marito, violinista di quart’ordine, continua a propinarle ed è divenuta l’amante del pastore Aristeo, il quale non è altri che Plutone travestito. Egli provoca la morte di Euridice per poterla condurre con sé nel suo regno infero. Orfeo è ben felice di essersi liberato di lei, ma a quel punto interviene un originale deus ex machina: l’Opinione pubblica che, in nome di sacri principi, lo costringe invece a chiedere a Giove il permesso di scendere nell’Ade per riprendersi la moglie.

La scena si sposta dunque nel regno di Plutone dove Euridice, trascurata, si annoia. Intanto Giove, trasformatosi in mosca, entra nella stanza di Euridice dal buco della serratura, e riesce a sedurla. Euridice innalza un inno a Bacco, e Giove balla un minuetto che si trasforma a mano a mano in una danza sfrenata, il celebre can-can. I due, approfittando della confusione, stanno per scappare, ma giunge Orfeo.

Giove, minacciato dall’Opinione pubblica, non può che acconsentire al rilascio di Euridice, ma impone a Orfeo la condizione riportata dal mito: nel viaggio di ritorno non dovrà mai voltarsi a guardarla. Orfeo accetta a malincuore e sta per portare a termine la sua impresa, quando Giove gli scaglia contro un fulmine che lo costringe a voltarsi. L’Opinione pubblica è giocata ed Euridice, trasformata in baccante, intona le note del famoso galop infernale.

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Le feste Vigiliane 2018 andranno “OLTRE LE MURA” http://www.trentoblog.it/117165-2/ http://www.trentoblog.it/117165-2/#respond Wed, 13 Jun 2018 13:49:07 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=117165 Dal 22 al 26 giugno 2018 torna a Trento l’appuntamento con le Feste Vigiliane.  La 35^ edizione delle feste patronali tornerà a riempire le vie della città con spettacoli, tradizione e tanto divertimento.
Il palio dell’oca, atteso appuntamento alle feste Vigiliane.

Cinque giorni scanditi dalle irrinunciabili manifestazioni tradizionali, affiancati da un ricco calendario di spettacoli. Il programma delle Feste Vigiliane 2018 è stato presentato questa mattina nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia dal direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara Francesco Nardelli, dalla consulente artistica Cristina Pietrantonio, alla presenza del sindaco di Trento Alessandro Andreatta e del presidente del Centro Servizi Culturali S. Chiara Enzo Bassetti.

Dopo l’iniziale ricordo di Dino Panato, scomparso pochi giorni fa e per anni fotografo delle Feste Vigiliane, il sindaco Alessandro Andreatta ha voluto sottolineare l’importanza che le Feste, ormai da anni, rivestono per la comunità trentina e non solo. «Le Feste Vigiliane sono feste popolari nelle quali tutti ormai si riconoscono – ha precisato il sindaco – un tratto distintivo che ha caratterizzato il passato ed illumina il presente». Il presidente del Centro Servizi Culturali Enzo Bassetti ha invece ricordato il prezioso contributo dei soggetti cittadini, sponsor e volontari, senza i quali non sarebbe stato possibile sviluppare un programma tanto articolato.

Le Vigiliane 2018 confermano quindi la propria identità, ripartendo dalle manifestazioni tradizionali che scandiranno questa “cinque giorni” di feste: venerdì 22 toccherà al Corteo Storico dare il via con l’attesa sfilata che partirà dal Castello del Buonconsiglio, per spostarsi poi in Piazza Duomo dove avranno luogo la Cerimonia di apertura e il giuramento degli zatterieri.

Sabato 23 sarà il turno del Tribunale di Penitenza, mentre domenica 24 spazio all’atteso Palio dell’Oca, che si concluderà sul Ponte di San Lorenzo con lo svolgimento della Tonca, momento conclusivo ed “espiatorio” del Tribunale. Martedì 26, invece, la Processione di S. Vigilio, la Messa Solenne e la Distribuzione del Pan e Vin di S. Vigilio – in collaborazione con l’Associazione Panificatori della Provincia di Trento – apriranno una giornata che si concluderà con l’entusiasmante Disfida dei Ciusi e dei Gobj ed i Fuochi di S. Vigilio.

«Gli eventi tradizionali sono la matrice delle Feste Vigiliane –ha ribadito il direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara Francesco Nardelli – intorno ai quali abbiamo voluto proporre, in continuità con la precedente edizione, spettacoli di intrattenimento popolare e approfondimento culturale improntati al tema “oltre le mura”».

Il filo conduttore che quest’anno legherà gli appuntamenti delle Feste Vigiliane 2018 sarà “OLTRE LE MURA”: un tema che intende rilanciare la sfida giocata da Trento in occasione della candidatura a capitale italiana della cultura 2018. Sarà così una 35^ edizione proiettata verso il superamento di tutte le mura che delimitano spazi e orizzonti, per tentare di raggiungerne di nuovi.

“Il ricco calendario delle Feste contraddistinguerà gli spazi principali della città – ha affermato la consulente artistica Cristina Pietrantonio – offrendo al pubblico la possibilità di scegliere tra occasioni di svago, approfondimento culturale, intrattenimento musicale, momenti di gioco, degustazioni culinarie e molto altro ancora».

PIAZZA FIERA sarà il luogo dei grandi eventi, a cominciare dalla serata inaugurale di venerdì che mette in programma “Free to try”, spettacolo acrobatico in prima nazionale. Un nuovo emozionante lavoro per la regia di Kira: circense, ballerino e coreografo, finalista con il suo gruppo “The Mnai’s” del programma televisivo “Italia’s got Talent”. Durante la Magica Notte, Piazza Fiera ospiterà il consueto Tribunale di Penitenza – curato quest’anno da un gruppo di attori trentini che hanno preso parte al mediometraggio fantasy ispirato al mondo potteriano – seguito poi dal dj set a quattro mani di Cris Tomasi & Luca Bauer.

Domenica, invece, con “Il sogno di Prometeo” il pubblico avrà la possibilità di assistere ad un entusiasmante spettacolo di fuoco. Uno show pieno di energia, messo in scena dalla compagnia francese La Salamandre. Nella serata di lunedì, Piazza Fiera ospiterà i colori, la magia e la gioia di vivere tipiche dell’India, con “Spirit of India”, un trascinante spettacolo musicale dedicato alla musica spirituale classica indiana. Infine, spazio all’agguerrita Disfida dei Ciusi e dei Gobj.

PIAZZA DUOMO si trasformerà invece nello spazio dedicato alla partecipazione. Nella giornata inaugurale delle Feste, la Federazione Cori del Trentino celebrerà il 55° anniversario con il galà musicale “Voci oltre le mura”, mentre la serata del sabato vedrà protagoniste alcune scuole di danza della città (Artedanza, Club La Fourmie, D.LAB, L’Altro Movimento) con “No Limits”, brevi coreografie originali che esplorano il tema “Oltre le mura” attraverso il linguaggio del corpo.

Dopo aver ballato durante la Magica Notte a ritmo di salsa, bachata e reggaeton con la “Plaza latina” e la musica di Dj Angelo el Niño, nella giornata di domenica le danze proseguiranno con la milonga serale, a cura di SocialTango. Nella serata di lunedì è invece previsto un interessante momento di condivisione con l’oratorio interreligioso “Credo”, che cercherà di trovare un significato musicale all’espressione “dialogo interculturale”. Infine, con lo spettacolo “Vago Oltre”, di e con Loredana Cont, si rinnova la collaborazione con Trentinosolidale Onlus ed il Gruppo Poli. Il pubblico potrà infatti assicurarsi un posto a sedere solo dopo aver compiuto un gesto di solidarietà, donando generi alimentari da destinare ai più bisognosi.

Spostando l’attenzione sul TEATRO SOCIALE, aperto per l’occasione su Piazza Battisti, le Feste si trasformeranno in una occasione di approfondimento culturale. Nella giornata di venerdì, la conferenza spettacolo “Illimitatamente”, a cura di Duccio Canestrini e con la partecipazione degli artisti della Scuola di Circo Bolla di Sapone di Trento, tenterà di far riflettere sul perché l’Umanità da sempre erga mura e su come si possa cercare di superarle.

Sabato notte il Teatro Sociale ospiterà “Tacco 12”, divertente spettacolo di varietà (seguito da dj set), curato dalle “Nina’s drag queens”, mentre sarà riproposto il progetto CINEMAMoRe, che nelle serate di domenica e lunedì offrirà i migliori film e i documentari dei tre festival cinematografici trentini che hanno caratura internazionale: la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, Trento Film Festival e Religion Today. Infine, martedì sera sarà proiettato il film “Paradiso” di Alessandro Negrin, a cura del Forum Trentino per la pace e i diritti umani e Associazione 46° Parallelo, alla presenza dello stesso regista.

Il quartiere LE ALBERE ospiterà eventi e manifestazioni dedicate ai più giovani con “VIGILIANE PLAY” ed il “Magic Night Cosplay Contest”. L’evento, condotto da Giorgia Cosplay, si rivolge a tutti i cosplayer che hanno voglia di “sfidarsi” a colpi di originali costumi. La manifestazione prevede un premio speciale per il miglior cosplay o costume “invasore”.

La serata sarà accompagnata dal concerto dei mitici Gem Boy e vedrà il coinvolgimento di alcune realtà locali, autentici punti di riferimento per i tanti appassionati del mondo dei comics, delle serie televisive, del gioco da tavolo: Saber Guild, con i suoi jedi armati di spade laser, Aquilae Tridentum Quidditch, che ripropone dal vivo il magico sport di Harry Potter, Ludimus e Volkan – La Tana dei Goblin Trento con una grande ludoteca all’aperto, Trentino Fantasy Fest, con un accampamento vichingo, Lupin III e altre imperdibili attrazioni.

A completare il programma della Magica Notte, spazio alla musica di “Albere Soundwall”, un grande “muro” led posizionato al centro del palco che permetterà di rendere visibile la musica attraverso proiezioni video, proposti in syncro con il dj. Uno speciale show, con la direzione artistica di Nightgallery Eventi, realtà vincitrice del bando dedicato, che animerà anche le serate di venerdì, domenica e lunedì.

A caratterizzare il programma delle Feste Vigiliane 2018 ci saranno anche numerosi eventi che hanno visto la collaborazione e la partecipazione di associazioni e significative realtà territoriali. Ne sono un esempio “La Corte dei Mastri – Il villaggio degli artigiani” a cura dell’Associazione Artigiani Trentino, l’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, che ha curato l’area Expo in Piazza Battisti, Coldiretti con il consueto “Mercato del contadino” ed Impact Hub Trentino con il “Food Truck City” in Piazza S. Maria Maggiore.

Alla realizzazione del programma hanno inoltre contribuito realtà di rilievo come il Forum Trentino per la pace e i diritti umani, Associazione Organistica Trentina “Renato Lunelli”, le scuole di danza della città, la Federazione Cori del Trentino, il Conservatorio F.A. Bonporti ed il Corpo Musicale “Città di Trento”.

A corollario degli eventi sono previste ulteriori manifestazioni organizzate da enti e musei, come la Galleria Civica, l’Università degli Studi di Trento, le visite guidate gratuite organizzate dalla Fondazione Museo Storico del Trentino e dal Museo Diocesano Tridentino, gli approfondimenti curati dal MuSe, il “Trionfo Tridentino” e la grande festa nei giardini del Castello del Buonconsiglio.

Infine, per vivere da protagonisti le Feste Vigiliane, anche quest’anno saranno proposti due concorsi fotografici, tramite il social network Instagram. Accanto al confermato #cittàgiallablu, per immortalare i momenti di festa con i colori della città, è nato #oltrelemura2018, che invita il pubblico ad esprimere, tramite uno scatto, il proprio significato di “oltre le mura”.

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CARMEN CONSOLI: oltre 600 i biglietti giA� venduti per il live del 23 gennaio http://www.trentoblog.it/carmen-consoli-oltre-600-i-biglietti-gia-venduti-per-il-live-del-23-gennaio/ http://www.trentoblog.it/carmen-consoli-oltre-600-i-biglietti-gia-venduti-per-il-live-del-23-gennaio/#respond Tue, 05 Jan 2016 08:30:20 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=87656 Ha giA� superato quota seicento il numero di biglietti staccati in prevendita per il concerto di Carmen Consoli che sarA� a Trento il prossimo 23 gennaio nella��ambito del suo nuovo tour nei teatri italiani targato 2016.

600 CONSOLI

La cantautrice siciliana porterA� le canzoni del suo nuovo tour alla��Auditorium S. Chiara nella��evento proposto da Fiabamusic in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S.Chiara.

Un evento che si annuncia fin da��ora uno degli appuntamenti clou del 2016 in regione con i biglietti giA� disponibili da oggi in prevendita nel circuito Primiallaprima ad un prezzo di 30, 35 e 40 euro a cui vanno aggiunti i diritti di prevendita.

Dopo l’annuncio di una attesa tournA�e internazionale, Carmen Consoli non si ferma e sorprende ancora una volta con un progetto live che apre nuove prospettive musicali; la��artista torna a suonare infatti nella dimensione unica ed elegante dei teatri con uno show esclusivo, suggestivo ed energico.

A quasi un anno dall’uscita dell’ultimo album Disco d’Oro “L’abitudine di tornare” la cantantessa prosegue senza sosta i suoi concerti e, dopo 5 appuntamenti nelle capitali europee che la vedranno impegnata nei prossimi mesi a Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Madrid e Berlino, riparte a gennaio 2016 con il nuovo tour teatrale.

Dopo una a�?data zeroa�� a Foligno il 16 gennaio 2016 (Auditorium San Domenico), il tour a�?Carmen in Teatroa�? partirA� da Roma il 20 gennaio (Auditorium della Conciliazione) e attraverserA� tutta la��Italia per i prossimi mesi. Le tappe giA� in calendario sono: 20 gennaio Roma – Auditorium della Conciliazione, 22 gennaio Milano – Teatro Arcimboldi, 23 gennaio Trento – Auditorium Santa Chiara, 29 gennaio Cremona – Teatro Ponchielli, 30 gennaio Firenze – Teatro Verdi, 6 febbraio Aosta – Saison Culturelle, 12 febbraio San Benedetto del Tronto (Ap) – Palariviera, 13 febbraio Trieste – Teatro Rossetti, 20 febbraio Cesena – Nuovo Teatro Carisport, 25 febbraio Catania – Teatro Metropolitan, 26 febbraio Cosenza – Teatro Rendano, 7 marzo Napoli – Teatro Augusteo

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CENTRO SERVIZI CULTURALI S.CHIARA: La nuova stagione jazz 2015/’16 http://www.trentoblog.it/centro-servizi-culturali-s-chiara-la-nuova-stagione-jazz-201516/ http://www.trentoblog.it/centro-servizi-culturali-s-chiara-la-nuova-stagione-jazz-201516/#respond Thu, 17 Sep 2015 14:38:45 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=85925  

Al viaA�la nuova stagione del Jazz allestita dal Centro Servizi Culturali S. Chiara.Il calendario dei concerti A? stato illustrato dal presidente del Centro, Ivo Gabrielli, dal direttore, Francesco Nardelli e dal nuovo consulente artistico Denis Longhi.

A�600 s.chiara

 

Con sette concerti distribuiti nella programmazione fra il Teatro Auditorium di Trento e il a�?Melottia�? di Rovereto, la nuova stagione A�Jazz’AboutA� si propone di allargare il focus sul bacino da��utenza destinatario, percorrendo un itinerario vivo e pulsante, con gli occhi ben piantati sul presente (e anche sui futuri possibili), ma con radici profondamente collegate ad una fonte primigenia, quella della musica black, che ha generato jazz, blues, soul, r&b a�� isole sonore dove ritmo, espressivitA�, istinto e intensitA� melodico-armonica riescono a combinarsi e a nutrirsi a vicenda in modo totale.

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�La rassegna a�� ha esordito Denis Longhi a�� intende investigare i nuovi territori in cui si affaccia il Jazz contemporaneo, andando a toccare le linee tangenti di luoghi e concetti musicali caratterizzati da sonoritA� afrobeat, elettroniche, funk e di sperimentazione, contaminate dalle nuove scuoleA� americane e nord-europee.A�

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�Jazz’AboutA� seguirA� un filo che da un lato A? molto preciso, legato agli alfabeti delle musiche nere, dall’altro invece A? programmaticamente aperto a contaminazioni, ibridazioni, intrecci. Una contraddizione solo apparente. PerchA� si tratta in realtA� di due lati di una stessa medaglia: la medaglia di una musica che nasce dall’anima, dal corpo, dall’istinto e che nonostante questo a�� anzi, forse proprio per questo a�� vuole sempre fortissimamente essere sensibile alle visioni piA? contemporanee e attuali, rifiutando di cristallizzarsi in formule prestabilite, in riti fin troppo collaudati e immutabili, in esiti fin troppo prevedibili e giA� percorsi. Una musica sempre in movimento. Da seguire con attenzione, ma da seguire anche con passione, con la voglia di abbandonarsi, di fidarsi e lasciarsi trasportare.

A�A�A�A�A�A�A�A� Dopo aver ringraziato il precedente consulente artistico, Vincenzo Costa, per il prezioso lavoro svolto per molti anni nel settore della programmazione Jazz, il direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Francesco Nardelli, ha motivato la scelta di affidare a Denis Longhi la costruzione di un nuovo progetto: A�Longhi a�� ha affermato a�� porta a Trento l’esperienza maturata in Piemonte come organizzatore del festival jazz:refound e propone una ventata di novitA� guardando alle diverse esperienze del jazz mondiale, da quella americana (del nord e del sud) a quella europea e africana e presentandoci uno spaccato delle piA? interessanti contaminazioni musicali che hanno riguardato il genere negli ultimi anni. SarA� l’occasione per incontrare artisti di assoluto calibro e inserire anche Trento in un circuito di piazze importanti nazionali ed estere che condividano questo genere di proposta.A�

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� Il presidente del Centro, Ivo Gabrielli, ha tenuto a ricordare nel suo intervento come l’Ente si stia impegnando nella realizzazione di un progetto destinato ad affiancare con coraggio ad una programmazione di qualitA� che fa riferimento alla grande tradizione, l’esplorazione di nuovi territori. A�SarA�, infatti, attraverso la sfida dell’innovazione a�� ha concluso a�� che potremo puntare ad una allargamento del pubblico, coinvolgendo in particolare la popolazione giovanile e il mondo studentesco.A�

I concerti, quattro programmati al Teatro Auditorium di Trento e tre al a�?Melottia�? di Rovereto, avranno per protagonisti Marcos Valle, un gigante della musica brasiliana; la Cinematic Orchestra che intreccia il calore del soul con gli stilemi dell’elettronica; il cantante e vibrafonista californiano Roy Ayers; il carismatico band leader etiope Mulatu Astatke; il norvegese Bugge Wesseltoft, uno dei nomi piA? importanti del pianismo jazz degli ultimi anni; Robert Glasper, pianista talentuoso che sa mettere d’accordo mondi spesso distanti fra loro e, per finire, Mattew Herbert, musicista/sperimentatore capace di stravolgere i canoni classici portandoli in un futuro giocoso e spiazzante.

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� Una proposta che intende sollecitare e creare interesse su di un pubblico trasversale ed eterogeno, con un grande potenziale su di una fascia piA? giovane e in etA� universitaria, grazie alla��offerta modulare degli spettacoli.

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Calendario JAZZa��ABOUT

 

GIOVEDI 5 NOVEMBRE 2015, ore 21.00

ROVERETO – TEATRO MELOTTI

 

MARCOS VALLE (Live 50 Anni di carriera)

 

Un gigante della musica brasiliana. Ma anche, uno di quegli artisti che non si A? mai accontentato di restare fermo su un suono, su una formula di successo, su una facile prevedibilitA�. Soprattutto, pure qui sta la grandezza di Marcos Valle, una persona capace di creare una musica che col passare del tempo A? diventata sempre piA? fonte d’ispirazione per le generazioni successive. Tutta la generazione legata all’Acid Jazz inglese ad esempio (in un filone che parte da Jamiroquai, Galliano ed Incognito e che ha fortemente rivoluzionato le etiche ed estetiche dancefloor degli anni ’90) considera Valle un vero e proprio monumento. Un monumento arrivato ai cinquant’anni di carriera in forma eccezionale: la classe non ha tempo, i suoi ricami sospesi tra bossa nova, jazz a�?spazialea�?, funk ma anche eccentricitA� pop- soul suonano oggi per certi versi ancora piA? affascinanti che in passato. Merito di un genio visionario ed umile al tempo stesso: capace sA� di prendersi nella composizione e negli arrangiamenti dei rischi, ma parlando sempre una lingua sonora chiara, calda, avvolgente, coinvolgente.

 

 

GIOVEDI 19 NOVEMBRE 2015 ore 21.00

TRENTO – TEATRO AUDITORIUM

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THE CINEMATIC ORCHESTRA

 

Una storia che parte da lontano. 1999. L’anno di uscita di a�?Motiona�?, sulla label Ninja Tune: un album che ridefinisce il concetto di jazz, portandolo su territori rarefatti, aerei, meditativi, capaci sA� di intrecciarsi con gli stilemi dell’elettronica ma in modo molto sottile a�� in filigrana quasi. La creatura di Jason Swinscoe A? uno di quei progetti senza tempo, la cui classe (centellinata con cura, poche release nell’arco degli anni ma tutte assolutamente magiche) A? assolutamente perfetta. Non c’A? mai una nota o un suono di troppo nella musica de The Cinematic Orchestra; ma non per questo mancano il calore del soul, l’energia dell’improvvisazione, l’impatto dinamico di una band che sa farsi orchestra. Soprattutto, non manca ovviamente la capacitA� di a�?disegnarea�? con la musica sensazioni, suggestioni, sogni: Swinscoe riesce a farlo grazie ad una cultura e ad una sensibilitA� fuori dal comune che trasmette integralmente, e meravigliosamente, agli spettatori e ai suoi compagni di viaggio sul palco. Una delle esperienze d’ascolto piA? raffinate ed intense che si possano vivere oggi.

 

 

GIOVEDI 3 DICEMBRE 2015 ore 21.00

ROVERETO – TEATRO MELOTTI

 

ROY AYERS

 

a�?Everybody Loves The Sunshinea�?: la composizione che ha consegnato Roy Ayers all’immortalitA�. C’A? tutto, in questa traccia: la classe, l’espressivitA�, la malinconia, la gioia, la cura certosina dei particolari, la capacitA� di giocare compositivamente parlando con cambi e soluzioni d’alta scuola senza perdere nulla in immediatezza, in efficacia, in magia. Ma il mondo di Roy Ayers va ben oltre una canzone, per quanto sensazionale: un repertorio il suo pieno di gemme che ancora oggi, nella sua vastitA�, viene apprezzato, ammirato e soprattutto saccheggiato dalle giovani generazioni (la scena hip hop ha largamente fatto uso delle sue composizioni, da Kendrick Lamar agli A Tribe Called Quest passando per Notorious B.I.G.), un repertorio che gli ha guadagnato l’ammirazione di musicisti che hanno segnato e stanno segnando la contemporaneitA� della musica black (Erykah Badu lo ha incoronato, in un’intervista, come a�?Il Rea�?). Merito di un approccio felice, libero, che si diverte ad intrecciare senza gerarchie le coordinate di jazz, soul e funk. Un approccio che dal vivo diventa, immancabilmente, ad ogni concerto, meraviglia e gioia.

 

 

GIOVEDI 18 FEBBRAIO 2016 ore 21.00

TRENTO – TEATRO AUDITORIUM

 

MULATU ASTATKE

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Un crocevia di culture: la musica di Mulatu Astatke A? un’esperienza tanto preziosa quanto coinvolgente. Preziosa, perchA� tutti i linguaggi sonori da lui parlati sono sviluppati con una competenza tecnica eccezionale, rifinendo ogni singolo particolare con attenzione infinita; coinvolgente, perchA� gli elementi che compongono il suo a�?Ethio-jazza�? sono la ricchezza melodica ed armonica del jazz, la forza ritmica della musica africana, la sensualitA� delle inflessioni latine a�� difficile immaginare una formula piA? a�?caldaa�?. Formula che Astatke (etiope, nato nel 1943, ma con una lunga preparazione musicale forgiata tra Europa e Stati Uniti, prima di fare ritorno nella terra natA�a) ha ideato e sviluppato prima di altri, piA? di altri, meglio di altri. Facendolo sempre con gusto e stile, senza mai cercare l’effetto facile o scadere nella dozzinalitA�: A? per questo che il suo status A? quello di culto assoluto tra tutti i colleghi e tutti i veri appassionati di musiche a�?nerea�?. Ma il culto nasce anche solo semplicemente vedendolo dal vivo: un band leader pieno di carisma e passione.

 

 

DOMENICA 6 MARZO 2016 ore 21.00

ROVERETO – TEATRO MELOTTI

 

BUGGE WESSELTOFT

Live con CRISTIAN PROMMER

+ GILLES PETERSON (Djset)

 

Il terreno della creativitA� libera. Di piattaforme aperte, dove jazz ed elettronica, analogico e digitale, ritmo programmato ed improvvisazione danzano e si sfidano fra di loro, in un loop obliquo aperto ad ogni soluzione e ad ogni digressione. Un equilibrio instabile ed elettrico, che solo musicisti dall’enorme sensibilitA�, dalla totale competenza tecnica e dall’interplay perfetto possono gestire creando magia e non confusione: ma sul norvegese Bugge Wesseltoft e sul tedesco Christian Prommer si puA? scommettere ad occhi chiusi. Il primo A? uno dei nomi piA? importanti del pianismo jazz degli ultimi anni (sicuramente, quello piA? aperto alla contaminazione con l’elettronica e il dancefloor, vedasi anche i sodalizi con Henrik Schwarz e Laurent Garnier), il secondo uno scienziato della batteria analogica applicata a techno e house. Due talenti supremi, pieni di affinitA� emotive ed elettive. A fare da corona al loro live, il dj set del leggendario Gilles Peterson: semplicemente, una delle a�?menti musicalia�? piA? influenti del pianeta.

 

 

SABATO 23 APRILE 2016 ore 21.00

TRENTO – TEATRO AUDITORIUM

 

ROBERT GLASPER ‘EXPERIMENT’

 

Due Grammy Award (di cui quello del 2013 nella categoria a�?Best R&B Albuma�?). La stima totale ed incondizionata tanto del Gotha della comunitA� hip hop (Kanye West, Jay-Z, Q-Tip, Mos Def lo hanno piA? volte voluto come stretto collaboratore) quanto dei salotti buoni del jazz (fin dall’inizio, un decennio fa, Glasper A? stato messo sotto contratto discograficamente parlando dalla leggendaria Blue Note a�� un sodalizio ancora oggi strettissimo). Robert Glasper A? un talento semplicemente incredibile, cosA� incredibile da riuscire tra l’altro a mettere d’accordo mondi spesso distanti fra loro: e questa peculiaritA� quando si presenta nella formazione del Robert Glasper Experiment a�� dove ogni barriera stilistica viene abbattuta a�� si fa ancora piA? nitida, ancora piA? sorprendente. Jazz, soul, blues, hip hop, funk. Ritmo, anima, virtuosismo, intensitA�. Uno degli artisti piA? significativi, a trecentosessanta gradi, emerso negli ultimi decenni per quanto riguarda la musica nera. Ospitarne un concerto A? davvero un grande privilegio.

 

 

VENERDI 13 MAGGIO 2016 ore 21.00

TRENTO – TEATRO AUDITORIUM

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MATTHEW HERBERT

 

La musica come esperienza totale. La musica come esperienza politica. La musica come entitA� tanto estetica quanto etica. Ma anche, la musica come campo dove sperimentare, prendersi dei rischi, esplorare nuovi territori, stravolgere canoni classici portandoli in un futuro giocoso e spiazzante… Matthew Herbert, inglese, nato nel 1972, A? un artista ed intellettuale a tutto tondo: nasce come geniale innovatore degli stilemi house (a�?Bodily Functionsa�?, anno 2001, A? una pietra miliare in tal senso), ma ben presto ha dimostrato di essere molto di piA?, lavorando per un’idea di musica che metta insieme jazz e Musique ConcrA?te, sperimentazione estrema e pop, improvvisazione libera e concettualismo rigoroso, techno e dodecafonia. Vederlo dal vivo A? sempre non solo un godimento per anima (la ricchezza delle soluzioni armoniche e melodiche) e corpo (la presenza costante di architetture ritmiche coinvolgenti), ma anche un ritrovarsi a tu per tu con un’esperienza performativa non banale, non scontata, piena di trovate improvvise, ingegnose e spessissimo ricreate in tempo reale di fronte al pubblico.

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A�TENEREZZA a�� Un insolito stato di graziaA�: al Cuminetti domenica 15 marzo http://www.trentoblog.it/tenerezza-un-insolito-stato-di-grazia-al-cuminetti-domenica-15-marzo/ http://www.trentoblog.it/tenerezza-un-insolito-stato-di-grazia-al-cuminetti-domenica-15-marzo/#respond Tue, 10 Mar 2015 17:09:54 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=83242 Domenica 15 marzo andrA� in scena al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento uno spettacolo con dibattito tematico sul tema dell’autismo e della difficoltA� relazionale.

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L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra Comune di Trento, Centro Servizi Culturali S. Chiara, Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino Onlus e Cooperativa Sociale Autismo. Il sipario si alzerA� alle 17,30. I contenuti della piA?ce teatrale sono stati illustrati oggi a Trento nel corso di una conferenza stampa Cultura Informa dal direttore del Centro Servizi Culturali S.Chiara, Francesco Nardelli e dalla��assessore alle politiche sociali del Comune di Trento Mariachiara Franzoia. Sono intervenuti alla��incontro con i giornalisti i presidenti della Cooperativa C.S.A., Sabrina Dalpiaz e Roberto Oberburgher della��Associazione A.G.S.A.T. Onlus.

 

 

Lo spettacolo in cartellone al a�?Cuminettia�? di Trento nel pomeriggio di domenica 15 marzo rientra in quel settore dell’arte scenica definito a�?teatro socialea�?, dove il riferimento non A? ovviamente alla storica sala di Via Oss Mazzurana.

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�TENEREZZAA�, un testo drammaturgico di Lauro Versari che il Centro Servizi Culturali S. Chiara propone in collaborazione con il Comune di Trento, A.G.S.A.T. (Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino Onlus) e C.S.A. (Cooperativa Sociale Autismo), rientra in quel genere di rappresentazioni che puntano a favorire una nuova politica dello stare insieme e ad avviare una nuova pratica di sostegno del disagio. Si punta a rafforzare una rete sociale fra le persone costruita sulla base della partecipazione, della creativitA� e della condivisione emotiva.

Lo spettacolo, che ha come tema centrale la ricerca della��Altro, porta in scena due personaggi. Carmelo A? un professore universitario cinquantenne che vive con il fratelloA� Peppuccio, malato al a�?Pensieroa�? e piA? giovane di lui di una decina d’anni, in un appartamento semi-deserto, vecchio e trascurato. Per intrattenere Peppuccio e per tentare di comunicare con lui, Carmelo ne asseconda le imprevedibili provocazioni, si lascia coinvolgere nei giochi e nei rituali che il fratello crea giorno dopo giorno. A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�TENEREZZAA�, liberamente ispirato ai romanzi di Carmelo SamonA� Fratelli (Einaudi 1978) e Il Custode (Garzanti 1983), A? il racconto di un’esperienza estrema, testimonianza della��incontro di due linguaggi in un serrato dialogo:A� l’uno A? articolato e metodico, l’altroA� A? invece quello della malattia, sfuggente e perentorio, virtualmente illimitato.

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� Scrive al riguardo l’autore e regista Lauro Versari: A�Sono affascinato e spaventato dai pensieri di una persona che ritengo stimolante e diversa, dotata di un singolare coraggio e di un immenso spirito di adattamento provocatorio; la sua emozione, la sua ansia, la sua paura, il suo disorientamento, la sua ossessione, la sua tranquillitA�, mi hanno fatto scoprire la forza dei sensi e le differenze nascoste, nella��intrigo che esalta le sensazioni, la parola che si veste di Buio per rappresentarsi, la��emozione che cavalca la Luce per ritornare al Buio, la mente che memorizza il Buio e poi la Luce e ancora il Buio e poi la Luce e infine la Mente. Ho abbandonato il senso della vista a�?soverchiantea�?, quasi invadente, rispetto agli altri sensi. In un mondo fondato sulla��immagine e sulla��apparenza, il Buio mi ha dato la��opportunitA� di confrontarmi sulla��essenziale che, il piA? delle volte, A? proprio invisibile. Le sfumature, provocatrici di sorrisi, di parole, di percezioni, mi hanno fatto scoprire altri modi di comunicare e forse al riparo dalla Luce una ritrovata autenticitA� e tenerezza.A�

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� Domenica 15 marzo saranno in scena, nei ruoli dei due fratelli, gli attori Gaetano Aronica (Carmelo)e Paolo Macedonio (Peppuccio). SarA� in sala nell’occasione anche l’autore e regista trentino Lauro Versari, che avrA� modo cosA� di ritornare nella sua cittA� dove, all’inizio degli anni Settanta, mosse i primi passi in palcoscenico.

Alla rappresentazione teatrale, che avrA� inizio alle 17.30 con ingresso gratuito,A� seguirA� a partire dalle ore 19.00 un dibattito che sarA� coordinato dal presidente dell’Associazione A.G.S.A.T. Onlus Roberto Oberburgher, dalla presidente dellaA� Cooperativa C.S.A. Sabrina Dalpiaz e dalla dott.ssa Irene Colizzi. (F. L.)

 

 

Trento, 10 marzo 2015

 

 

LAURO VERSARI

 

Nato a Trento, regista, attore e autore, inizia la sua carriera professionale scelto dal regista Luigi Squarzina, per il Teatro Stabile di Genova; collabora poi conA� tanti altriA� Teatri Stabili , nonchA� con moltissime compagnie private. Ha lavorato con i piA? importanti nomi del teatro italiano: Marco Sciaccaluga, Bruno Cirino, Tullio Solenghi, Eros Pagni, Virginio Gazzolo, Antonio Salines, Sergio Castellitto, Manuela Kustermann, Maurizio Scaparro, Pino Micol, Paola Pitagora, MarioA� Scaccia, Lina Sastri,A� Aldo GiuffrA?, Leopoldo Mastelloni, Luca De Fusco, Magda Mercatali, Anna Mazzamauro, Lino Capolicchio, Mascia Musy.A� Alternandosi tra il recitare, il dirigere e lo scrivere, si A? maggiormente distinto per le sue regie-eventi e per la��uso spregiudicato e originale degli spazi di rappresentazione. Ricordiamo tra le piA? importanti: Solite difficoltA� per un omicidio – La Passione di Maria M. – Cronache da un quotidiano sconquasso – Padiglione 28. A�

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� Gli esordi di Lauro Versari fanno riferimento perA? a Trento e al Trentino dove, all’inizio degli anni Settanta, erano nate alcune compagnie giovanili che cercavano di uscire dalla tradizione interpretativa del teatro classico e di quello popolare (portata avanti rispettivamente dal GAD a�?CittA� di Trentoa�? e dal Club Armonia) per affrontare l’allestimento di testi che facevano riferimento alla una nuova drammaturgia e, in particolare, a quello che veniva definito il a�?teatro dell’assurdoa�?. Versari lavorA? in particolare con il gruppo N.F.T. a�� Nuova Formula Teatrale, fondato da Guido De Mozzi e diretto artisticamente da Maurizio De Giuliani. Si ricordano, fra gli altri, gli allestimenti di Finale di partita, Aspettando Godot e Atto senza parole di Samuel Beckett e La grande rabbia di Philipp Hotz di Max Frisch, andati in scena a Trento al Teatro S. Marco e al Teatro S. Pietro e a Rovereto al Teatro Zandonai.

 

A.G.S.A.T.


L’Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS (A.G.S.A.T.) persegue il proprio scopo di rispondere a esigenze di tipo riabilitativo sanitario-sociale per soggetti con autismo e/o con sindromi correlate, attraverso la creazione e implementazione della rete entro la quale la persona e la sua famiglia sono inserite. Un’associazione, quindi, che rappresenta un riferimento e che, al tempo stesso, raccoglie dati, informazioni, bisogni per formulare nel futuro programmi di intervento utili alla problematica dell’autismo.

A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� Nel corso degli anni la problematica autistica in Trentino ha coinvolto sempre piA? utenti, familiari, scuole e centri educativi, tanto da richiedere un intervento coordinato tra l’attivitA� delle associazioni di genitori, quelle del servizio pubblico e le iniziative del privato sociale. Dopo una prima fase in cui le famiglie tendevano a ricercare fuori provincia punti di riferimento qualificati e stabili, si A? gradatamente offerto un servizio sul territorio trentino che oggi si sta completando in un progetto armonico, comprensivo di vari ambiti di intervento, rispetto ai bisogni dell’utenza. La sensibilitA� e l’iniziativa dei genitori li hanno spinti ad organizzare in sede locale servizi adatti alla diagnosi e cura dei soggetti autistici: bambini, adolescenti e adulti. A.G.S.A.T. A? la prima realtA� voluta dall’associazione dei genitori di Trento e ha sicuramente stimolato la Provincia a considerare l’Autismo come una realtA� clinica e sociale complessa, che non puA? esaurirsi in un intervento singolo sul paziente, ma che richiede un’ampia collaborazione di persone e strutture, per dare una risposta realistica e coincidente con i bisogni del paziente e della famiglia. La Provincia, rappresentata dalle Politiche Sociali e dalle Politiche alla SanitA�, ha accolto il bisogno delle famiglie rendendosi prontamente disponibile a sostenere in vari modi le richieste. L’iniziativa di Trento A? iniziata con un centro a carattere prevalentemente sanitario, in quanto le esigenze primarie richieste dagli utenti orientavano gli operatori in questa direzione. Parallelamente a questa iniziativa, si A? attivato a Rovereto, in collaborazione con Agsat e con l’Azienda Multiservizi di Rovereto, il gruppo di genitori di “Associazione Insieme”, con lo scopo di fornire lo stesso intervento agli utenti del basso Trentino. Da gennaio 2008 AGSAT A? subentrata all’Azienda Multiservizi di Rovereto nella gestione del Centro Servizi a Rete per l’Autismo e Sindromi Correlate.

L’Associazione A.G.S.A.T. ha struttura democratica e non ha scopo di lucro. Essa persegue esclusivamente fini di solidarietA� nel campo dell’assistenza sanitaria e sociale, della ricerca scientifica, della formazione degli operatori, della tutela dei diritti civili e del miglioramento della qualitA� di vita a favore di persone autistiche e/o con sindromi correlate, affinchA� a tali persone sia garantito il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il piA? possibile indipendente nel rispetto della propria dignitA� e del principio delle pari opportunitA�. L’Associazione persegue il proprio scopo di rispondere ad esigenze di tipo riabilitativo sanitario-sociale per soggetti con autismo e/o con sindromi correlate, attraverso la creazione e implementazione della rete entro la quale la persona e la sua famiglia sono inserite. Un’associazione, quindi, che rappresenta un riferimento e che al tempo stesso raccoglie dati, informazioni, bisogni per formulare nel futuro programmi di intervento utili al miglioramento della problematica dell’autismo.

 

C.S.A.

 

In data 13 dicembre 2012, A? nata la Cooperativa Sociale Autismo Trento, in sigla C.S.A. S.r.l., la prima cooperativa specifica per la patologia autistica e problematiche correlate in Trentino, e non solo. Da come A? nata la��Idea della cooperativa ? Abbiamo pensato che molte persone, formate appositamente, con diverse metodologie, si potessero unire per creare una forza in Trentino. Siamo certi che i risultati si ottengano da una riabilitazione che privilegia una Diagnosi Precoce (oggi esiste la possibilitA� di diagnosticare la��Autismo entro i 24 mesi di vita!), accompagnata dalla progettazione di un percorso personalizzato, secondo una�� approccio multidisciplinare, garantito appunto da un gruppo di lavoro costituito da persone esperte nei vari ambiti.Crediamo che qualunque protocollo applicativo sui bisogni di cura, debba fare riferimento ad un approccio centrato sulla persona e sulla qualitA� di vita. I bambini e ragazzi che hanno giA� ricevuto una diagnosi, hanno bisogno di avere al proprio fianco professionisti che sappiano come agire, altrimenti i danni sulla persona saranno devastanti, anni che saranno persi nella a�?non crescitaa�?. Dopo anni di formazione, A? necessario riconoscere chi realmente ha la competenza professionale per a�?fare divers-abilmentea�? per la��Autismo, persone che stanno lavorando sul Territorio del Trentino, a fianco delle persone con Autismo.

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CHASING ICE: il 12 marzo il docu-film che ci invita a riflettere sul problema del cambiamento climatico http://www.trentoblog.it/chasing-ice-il-12-marzo-il-docu-film-che-ci-invita-riflettere-sul-problema-del-cambiamento-climatico/ http://www.trentoblog.it/chasing-ice-il-12-marzo-il-docu-film-che-ci-invita-riflettere-sul-problema-del-cambiamento-climatico/#respond Mon, 09 Mar 2015 15:12:50 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=83219 L’undicesima edizione della Rassegna A�SOCIAL FILMA�, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, proseguirA� giovedA� 12 marzo con la proiezione di A�CHASING ICEA�,

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un docu-film realizzato dal regista statunitense Jeff Orlowski che affronta le tematiche dello scioglimento dei ghiacci e del cambiamento climatico in corso. L’appuntamento e fissato per le ore 21,00 al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento.

 

 

E’ in calendario giovedA� 12 marzo al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento il terzo appuntamento con l’edizione 2015 della rassegna A�SOCIAL FILMA�, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. SarA� proiettato A�CHASING ICEA�, un documentario realizzato nel 2012 da Jeff Orlowski, trentenne regista di New York.

Nella primavera del 2005, il celebre fotografo statunitense James Balog raggiunse l’Antartide per portare a termine un incarico commissionatogli dal a�?National Geographica�?: raccogliere immagini che potessero documentare la situazione critica dei ghiacciai e aiutare a capire meglio il cambiamento climatico in atto sul Pianeta.

Quel primo viaggio lo convinse a porsi alla guida di un gruppo di giovani studiosi assieme ai quali diede l’avvio alla a�?Extreme Ice Surveya�?. Fotocamere digitali furono installate in varie regioni (Montana, Alaska, Islanda e Groenlandia) e in questo modo Balog ottenne migliaia di fotografie che, montate in sequenza, testimoniano le conseguenze del riscaldamento globale della Terra.

Il lungometraggio di Jeff Orlowski rappresenta la prova di una catastrofe incipiente e porta in primo piano il dibattito sul riscaldamento globale. A�CHASING ICEA� non A? perA? soltamente il ritratto di un uomo fortemente determinato nel raggiungimento di un risultato attraverso una sfida che avrebbe potuto mettere a rischio la sua carriera e la sua stessa salute; il docu-film vuole essere soprattutto un grido d’allarme che merita essere raccolto.

A�Lontano dalle strettoie del lavoro di documentazione fine a se stesso a�� commenta su Mymovies.it Marco Chiani, coordinatore del Corso di Laurea in Ingegneria dei Sistemi Elettronici per lo Sviluppo Sostenibile presso l’UniversitA� di Bologna a�� il regista illumina un privato che si fa pubblico, alternando con sagacia i momenti difficili e le conquiste, fino ad una conclusione in cui l’esito della spedizione A? esposto con chiarezza nelle varie conferenze. Oltre all’obiettivo della sensibilizzazione, […] la pellicola ha il merito di far affiorare l’occhio di un fotografo al di fuori dei canoni, di un uomo che, quasi alla maniera di un personaggio uscito dalla mente di Werner Herzog, si sporge verso l’abisso, questa volta per documentare e non per sfidare la natura. [a��] Universo illimitato di forme, il ghiaccio riempe il quadro di immagini straordinarie, dettagli o campi lunghissimi di una materia che nasconde una storia e mette in guardia sul futuro.A�

Orlowski con il suo lungometraggio ci ricorda che la sfida lanciata da James BalogA� investe un problema di cosA� vasta portata da inchiodare ognuno di noi a tenere un comportamento piA? sostenibile.

GiovedA� 12 marzo la proiezione avrA� inizio alle ore 21.00 e il pubblico potrA� accedere al Teatro Cuminetti con un biglietto posto in vendita al costo di due euro.

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CENERENTOLA – ACROSS THE UNIVERSE: Sabato e domenica al a�?Cuminettia�? una A�CENERENTOLAA� dei giorni nostri http://www.trentoblog.it/cenerentola-across-universe-sabato-e-domenica-al-cuminetti-una-cenerentola-dei-giorni-nostri/ http://www.trentoblog.it/cenerentola-across-universe-sabato-e-domenica-al-cuminetti-una-cenerentola-dei-giorni-nostri/#respond Thu, 29 Jan 2015 15:56:24 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=82302 ProseguirA� sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio 2015 al TeatroA�a�?Cuminettia�? di Trento la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�, con A�CENERENTOLA a�� Across the UniverseA�.

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In scena la CompagniaA�a�?La luna nel lettoa�? con A�CENERENTOLA a�� Across the UniverseA�. Il sipario siA�alzerA� alle ore 16.00.

Prosegue con un nuovo spettacolo riservato ai bambini e alle loro famiglieA�la programmazione della rassegna a�?Anch’io a teatro con mamma e papA�a�?A�organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Sul palcoscenico del TeatroA�a�?Cuminettia�? sarA� sabato 31 GENNAIO e domenica 1 FEBBRAIO 2015 laA�Compagnia a�?La luna nel lettoa�? con A�CENERENTOLA a�� Across the UniverseA�,A�una scrittura scenica di Katia Scarimbolo allestita in collaborazione conA�l’Associazione Culturale a�?Tra il dire e il farea�? e con la Scuola di DanzaA�a�?Artinscenaa�? per la regia di Michelangelo Campanale.

Lo spettacolo A? ispirato alla celeberrima fiaba dei fratelli Grimm, ma trovaA�riferimenti anche nel libro a�?La ragazza interrottaa�?, pubblicato nel 1993 inA�forma di diario alla scrittrice statunitense Susanna Kaysen e nel romanzo a�?AltaA�fedeltA�a�? dell’inglese Nick Hornby, uscito alla metA� degli anni Novanta.

A�Avete mai confuso il sogno con la vita? O nascosto qualcosa come unA�ladruncolo qualsiasi? Vi siete mai sentiti impauriti come davanti ad una strega? OA�creduto che i vostri oggetti come per magia si muovessero e invece erano fermi?A�Forse aveva ragione mia madre. Forse sognavo e basta. Forse erano gli anniA�Ottanta. O magari ero, o mi sentivo, una Cenerentola.A� CosA� si presenta laA�protagonista della storia, come una ragazza interrotta dalla presenza di unaA�madre a�?troppo buonaa�?, e ci racconta della bontA� che diventa identica allaA�cattiveria, quando presume di sapere ciA? che A? giusto o sbagliato, quando nonA�riesce a lasciare spazio per vivere.

Ripercorrendo i passi di Cenerentola, incontrando i personaggi della storiaA�che prendono sostanza, forma e colore dalla tappezzeria delle pareti e dagliA�oggetti di uso quotidiano e che si animano nella sua stanza grazie alla musica diA�un walkman, la protagonista gioca, canta, danza e,sognando, cambierA� la propria vita.A�Il tema centrale dello spettacolo A? la complessa trama delle relazioniA�parentali tra una madre e una figlia. Ci parla di rapporti tra donne che dovrannoA�scegliere di essere madri o matrigne, sorelle o sorellastre.

Quando una madre A? troppo buona (come la madre della protagonista) oA�troppo cattiva (come la matrigna di Cenerentola) genera compiacenza da parteA�della figlia che finisce per esiliarsi da se stessa. La protagonista dello spettacoloA�viene spogliata della sua identitA� dalla��invadenza della madre e Cenerentola A?A�deprivata da una madre e dalle sorellastre che non possono comprenderla.

In entrambi i casi c’A? una tensione tormentosa difficile da sopportare. LaA�fiaba suggerisce una via di uscita: quale che sia il contesto difficile in cui si vive,A�il domani, si puA? esserne certi, porta sorprese. Ed A? per questo che vale la penaA�tentare e di sognare: per incontrare i mille fatti del caso e della realtA�.

La ricerca teatrale che sta alla base di questo allestimento A? tesa allaA�sperimentazione di nuovi linguaggi dove il regista, essendo anche scenografo,A�crea la��impianto dello spettacolo attorno ad un elemento scenografico che vieneA�giocato nella��improvvisazione e dA� vita ad una macchina scenica che crea laA�drammaturgia dello spettacolo.

Tutto si svolge intorno ad una grande porta che si trasforma in casa,A�castello e bosco, con un uso immaginifico degli oggetti e con le luci cheA�ridisegnano e allargano lo spazio scenico reale, portando lo spettatore nellaA�dimensione onirica.

Sono in scena, diretti da Michelangelo Campanale, che ha curato ancheA�scenografia e luci, quattro attori: Annarita De Michele, Luigi Tagliente, NunziaA�Antonino e Paolo Gubello.

Sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio 2015 la��appuntamentoA�con A�CENERENTOLA a�� Across the UniverseA� A? al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento,A�dove lo spettacolo (adatto ad un pubblico dai 5 anni) avrA� inizio alle ore 16,00.

DOPO LO SPETTACOLO

SarA� un gioco sulle fiabe la��animazione condotta dagli attori dellaA�compagnia “La luna nel letto” sabato e domenica al termine dello spettacolo.

CosA� come A? avvenuto nel processo creativo di “Cenerentola a�� Across theA�Universe”, i bambini saranno guidati nella riscoperta delle fiabe, custodi delloA�sguardo bambino sugli avvenimenti che esse racchiudono e che la vita ci chiamaA�ad affrontare. Nel gioco, i bambini saranno catapultati nelle storie, esattamenteA�come succede nello spettacolo di Cenerentola. A guidare i bambini nel gioco sarA�A�Alice Cascherina, uno dei simpatici personaggi nati dalla fantasia di GianniA�Rodari. Alice A? un po’ distratta e finisce sempre dentro le situazioni piA?A�disparate: per esempio, cade nelle illustrazioni di un libro di fiabe, incontraA�personaggi straordinari, affronta pericoli intramontabili.

Trento, 28 gennaio 2015

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LA PEGGIORE mette a confronto sulla scenaA�i problemi di due adolescenti http://www.trentoblog.it/la-peggiore-mette-confronto-sulla-scena-problemi-di-due-adolescenti/ http://www.trentoblog.it/la-peggiore-mette-confronto-sulla-scena-problemi-di-due-adolescenti/#respond Fri, 16 Jan 2015 16:58:21 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=81899 SarA� in scena martedA� 20 gennaio al a�?Cuminettia�? di Trento il secondo spettacoloA�dell’edizione 2014/2015 della rassegna SCAPPO A TEATRO, organizzata dal CentroA�Servizi Culturali S. Chiara e riservata ad un pubblico di adolescenti.

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La CompagniaA�a�?Sipario Toscanaa�? presenterA� A�LA PEGGIOREA�, un testo teatrale tratto dal romanzoA�a�?La feroce gioventA?a�? di Cesare Fiumi. Il sipario si alzerA� alle ore 10.00.

A�LA PEGGIOREA�, ovvero una storia semiseria sui bisogni della��adolescenza, A? loA�spettacolo che andrA� in scena martedA� 20 gennaio al Teatro Cuminetti di TrentoA�nell’ambito della rassegna SCAPPO A TEATRO, organizzata dal Centro ServiziA�Culturali S. Chiara. Racconta di un incontro casuale, eppure importantissimo, fra dueA�ragazze adolescenti: una etichettata come difficile, la��altra a sua volta in difficoltA�, senzaA�perA? che nessuno se ne accorga.

Sena ha 16 anni e Valentina uno in piA?. Sena vive in una bella casa con la suaA�famiglia, mentre Valentina vive invece in una casa famiglia. Da Sena tutti si aspettanoA�solo e sempre qualcosa di buono. Da Valentina invece nessuno si aspetta nulla, inA�quanto viene definita a�?un ammasso unico di cattiveriaa�?: meglio dunque starne allaA�larga. Lo ha detto il direttore della casa famiglia che la ospita, motivando che lei, fraA�tutte quelle che sono passate da lA�, A? da considerarsi senza dubbio a�?la peggiorea�?.

Ma un bel giorno, sotto una pioggia incessante, Sena e Valentina prendono i loroA�zaini e se ne vanno; una non sa dove, la��altra lo sa fin troppo bene. E va a finire che siA�incontrano. Unite dalle diverse fragilitA� che hanno nello stare al mondo, finiscono per

scegliersi e insieme intraprendere un viaggio che le cambierA� profondamente. UnA�viaggio fatto di emozioni, di parole non dette e di altre dette troppo forte, conA�la��irruenza e la sinceritA� concessa solo alla vera amicizia.

Spunto per A�LA PEGGIOREA� A? un libro bellissimo e spietato: La feroce gioventA?,A�di Cesare Fiumi dedicato alla violenza giovanile. Ma se Fiumi affida un barlume diA�speranza solo alle ultime righe della��epilogo, lo spettacolo parte invece proprio daA�quelle righe per una��inversione di rotta; fino a mettere in scena un paradosso, quello diA�una pistola che diventa occasione per una vita nuova. Una visione positiva di speranzaA�per le giovani generazioni.

Lo spettacolo, allestito dalla Compagnia Sipario Toscana per la regia diA�Fabrizio Cassanelli, vede in scena Valentina GrigA? e Sena Lippi.

Il testo si avvale di una drammaturgia originale curata da Sofia Assirelli, MirkoA�Cetrangolo e Cristiano Testa che affida molta importanza ai dialoghi attraverso iA�quali si manifestano i caratteri e le differenze fra i personaggi. Il linguaggio si fonda suA�un flusso dialogico continuo che fa risaltare una modalitA� comunicativa tipica dellaA�relazione tra adolescenti, fatta di scambi di battute brevi, rapidi monologhi, sfoghi,A�tensioni drammatiche, irruzioni comiche.

La programmazione dello spettacolo a Trento A? inserita in un progetto, condottoA�dall’Ufficio Formazione e Scuole del Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazioneA�con l’Agenzia provinciale per la Famiglia, che ha visto il coinvolgimentoA�dell’Associazione a�?Agevolandoa�?, impegnata nel favorire la��accompagnamentoA�alla��autonomia di neo-maggiorenni usciti dall’esperienza delle a�?case famigliaa�?. Oltre aA�presentare e discutere i temi trattati dalla rappresentazione scenica in programmaA�martedA� 20 gennaio, A? stata dato sostegno al progetto a�?Giovani per casaa�? che,A�attraverso uno spot programmato nelle sale cinematografiche e una cartolina, proponeA�collaborazioni temporanee destinate a giovani maggiorenni che hanno vissuto a�� comeA�Valentina, una delle due protagoniste de A�LA PEGGIOREA� a�� parte della propria vita alA�di fuori della famiglia d’origine (casa famiglia, comunitA� di accoglienza, affidamento) eA�che sentono la necessitA� di sperimentarsi in una coabitazione. Si cercano personeA�singole, coppie o famiglie che abbiano uno spazio disponibile e il desiderio di mettersiA�in gioco per ospitarli. Tenendo come riferimento il valore del mutuo aiuto, dellaA�solidarietA�, dell’accoglienza e del sostegno reciproco.

MartedA� 20 gennaio il sipario del Teatro Cuminetti si alzerA� su A�LA PEGGIOREA�A�alle ore 10,00. Al termine della rappresentazione, il pubblico degli studenti avrA� la possibilitA� di confrontarsi con alcuni ragazzi che hanno vissuto l’esperienza della a�?casaA�famigliaa�? per ragionare sui contenuti dello spettacolo. SarA� senz’altro l’occasione perA�riflettere sul termine di a�?peggiorea�? in rapporto all’adolescenza, ai suoi sistemi diA�relazione e ai modelli di riferimento proposti dai vari canali comunicativi.

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TUTTO: Al SanbA�polis il secondo spettacolo di “Tendenze off” http://www.trentoblog.it/tutto-sanbapolis-spettacolo-tendenze-off/ http://www.trentoblog.it/tutto-sanbapolis-spettacolo-tendenze-off/#respond Fri, 28 Nov 2014 12:28:14 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=80602 E’ in calendario per mercoledA� 3 dicembre al Teatro SanbA�polis di Trento “TUTTO” il secondo spettacolo della cartellone a�?Tendenze Offa�?, inserito nella Stagione di Prosa 2014-2015 del Centro Servizi Culturali Santa Chiara.

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La Compagnia a�?EvoA?!Teatroa�? porterA� in scena A�TUTTOA�, un testo del drammaturgo e regista argentino Rafael Spregelburd.

a�?EvoA�!Teatroa�?, giovane Compagnia di Rovereto, sarA� protagonista mercoledA� 3 dicembre 2014 a Trento sul palcoscenico del nuovo Teatro SanbA�polis del secondo appuntamento con Tendenze Off, il cartellone dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea che arricchisce quest’anno la Stagione di Prosa del Centro Servizi Culturali S. Chiara.

SarA� l’occasione per assistere alla messa in scena di un nuovo testo di Rafael Spregelburd, ma anche per fare la conoscenza con questo gruppo teatrale che, nei suoi spettacoli A�si propone di sfuggire agli schemi di mestiere e fare appello invece alle pulsioni artistiche da mettere in gioco, insieme alle esperienze di vita, per interrogarsi sulla��Arte e sulla VitaA�.

A�TUTTOA� A? un testo di Spregelburd portato in scena per la prima volta in Italia lo scorso anno proprio dal gruppo teatrale di Rovereto e successivamente replicato in vari teatri sul territorio nazionale, in alcuni casi anche alla presenza dell’autore. A�Con questo lavoro a�� spiega a�?EvoA?!Teatroa�? a�� non abbiamo inteso realizzare semplicemente un evento spettacolare, ma affrontare un percorso nel quale esperire (in varie forme) strumenti attoriali che permettessero di cercare la��essenza della��azione da condividere, infine, totalmente e liberamente con il pubblico, come atto conclusivo di tale percorso. Un percorso che non termini con il debutto ma che prosegua di replica in replica cercando di andare sempre piA? in profonditA�.A�

Si tratta di un testo molto complesso, caratteristica questa del drammaturgo argentino, che ha come tema di fondo la��identitA� di un popolo: che cosa la caratterizza? La comicitA� amara di Rafael Spregelburd si concentra su tre quesiti, tre situazioni che si susseguono a ritroso nel tempo, risucchiando personaggi e atmosfere in una drammaturgia disarticolata che non trova soluzioni, ma pone domande. Tre episodi, tre piccole storie quotidiane che, nella loro semplicitA�, indagano aspetti fondamentali della vita reale e ci interrogano sul concetto di popolo. A�PiA? che un articolato testo drammaturgico, la��opera si caratterizza a�� afferma lo stesso autore a�� come una successione tre di fabulae morali.

Ciascuna di loro pone allo spettatore un quesito molto attuale, che viene proiettato sullo sfondo del palcoscenico e posto ancora piA? esplicitamente dal comportamento dei personaggi sulla scena.A�

Nel primo quadro, lo Stato trova la sua piA? paradossale rappresentazione nella burocrazia. Lo spettatore si trova coinvolto direttamente nelle vicende di un ufficio dove in discussione A? la��essenza stessa di Stato. Viene cosA� sottintesa una profonda riflessione sul ruolo del lavoro, il valore della proprietA�, il peso del denaro, partendo dalla discussione, apparentemente banale, sul valore effettivo di una giacca.

Nel secondo quadro alcuni parenti si incontrano per la cena di Natale, ma la��apparente euforia dei partecipanti nasconde profonde tensioni e questioni irrisolte che fungono da pretesto per far emergere il tema portante di questo episodio, il delicato legame tra arte e libertA�. PuA? la��arte definirsi libera? E se la��arte A? espressione di libertA�, come puA? allo stesso tempo diventare prodotto, merce, moneta e quindi affare?

Nel terzo quadro, infine, un bambino ammalato, durante una tempesta, scatena tutti i terrori umani piA? ancestrali e inspiegabili. La religione e la superstizione vengono messi a confronto: fino a dove una invade la��altra? Qual A? il confine tra la fede e la��auto-suggestione? Parole del vecchio testamento fanno da sfondo al profondo conflitto tra credo e realtA�. Come si puA? spiegare il bisogno di credere? Di che cosa A? fatta la fede?

La regia A? stata curata da Alessio Nardin e lo spettacolo vedrA� in scena Silvio Barbiero, Emanuele Cerra, Martina Galletta, Gabriella Italiano e Matteo Spiazzi.

La voce off A? di Clara Setti; Marco Manfredi ha curato il disegno delle luci e Davide Vidale le proiezioni e i video. Suono e musiche di Lorenzo Zanghielli; supervisione ai costumi di Anja Tavernini.

MercoledA� 3 dicembre i riflettori del Teatro SanbA�polis si accenderanno su A�TUTTOA� alle ore 21.00.

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CAPODANNO: gli spettacoli del Centro Servizi Culturali S.Chiara http://www.trentoblog.it/capodanno-gli-spettacoli-centro-servizi-culturali-s-chiara/ http://www.trentoblog.it/capodanno-gli-spettacoli-centro-servizi-culturali-s-chiara/#respond Wed, 05 Nov 2014 12:10:54 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=79989 Sono ben quattro le proposte del Centro Servizi Culturali S. Chiara rivolte a quanti intendono festeggiare il Capodanno a Trento.

600-capodanno

La programmazione, infatti, permetterA� al pubblico non solo di scegliere fra generi diversi di spettacolo, ma anche di viverne due o piA? in successione, passando dall’Auditorium a Piazza Duomo, al Teatro Sociale. I nomi dei protagonisti e il contenuto artistico dei vari eventi in programma sono stati comunicati oggi a Trento nel corso di una Conferenza Stampa dal presidente del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Ivo Gabrielli, e dal direttore Francesco Nardelli.

E’ intervenuto all’incontro con i giornalisti l’assessore alla Cultura del Comune di Trento, Andrea Robol.

La lunga notte di San Silvestro prenderA� il via, come A? ormai tradizione con il classico Concerto di fine Anno dell’Orchestra Haydn. Il complesso sinfonico regionale, diretto dal MA� Arvo Volmer, proporrA� un a�?Viaggio in Europaa�? che si preannuncia quantomai ricco di suggestioni musicali. Nel programma non mancheranno le atmosfere viennesi che per tradizione caratterizzano gli appuntamenti sinfonici di Capodanno, ma la cultura di respiro europeo di Volmer, che ha debuttato con la��Orchestra Haydn nella��ottobre 2012 e che dalla corrente stagione ne A? il direttore principale, permetterA� al concerto di spaziare nel repertorio su una gamma quantomai ampia di partiture. Alle ore 21.00 del 31 dicembre al Teatro Auditorium avrA� inizio lo spettacolo

A�MAGIC SHADOWSA�, la danza delle ombre che affascina e commuove, proposto dalla Compagnia Catapult che, reduce dal successo di Americaa��s Got Talent del 2013, arriva in Italia con il suo show mozzafiato di ombre danzanti. I Catapult sono nati dal genio creativo del coreografo Adam Battelstein, danzatore e coreografo del famoso Pilobolus Dance Theater, il cui sogno era quello di dare nuova vita a una��antica forma da��arte come quella delle ombre cinesi, utilizzando il corpo al massimo della propria capacitA� espressiva. Formidabili ballerini, i Catapult riescono a stupire il pubblico creando figure apparentemente impensabili, con dei semplici giochi di luci e ombre. E cosA� ecco apparire nel buio, come per magia, un elicottero, un castello, un fiore o un pinguino. Uno spettacolo che condurrA� adulti e bambini in un mondo fatato, in cui gioia, entusiasmo e sorpresa sono assicurati per tutti. Al termine dello spettacolo A�MAGIC SHADOWSA�, che sarA� replicato anche il giorno successivo, giovedA� 1 gennaio con inizio alle ore 18.00, si potrA� attendere l’arrivo del 2015 nel Foyer del Teatro Auditorium, dove la festa Balera Evergreen proporrA� agli ospiti il raffinato Red velvet Buffet e l’Orchestra spazierA� con la musica ballabile dal liscio al repertorio degli anni a��60 e a��70, alla dance. Nell’atrio del Teatro Auditorium, invece, sarA� proposto un Capodanno piA? informale con un Juke box Party. A mezzanotte saranno serviti lenticchie, panettone e spumante per il brindisi.

Chi invece preferirA� festeggiare in una piA? libera atmosfera open air, potrA� trasferirsi invece in piazza Duomo dove a partire dalle ore 23.00 sarA� proposto, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Trento, il concerto del cantautore Eugenio Bennato, al quale si potrA� assistere gratuitamente.

Esponente di primo piano della scuola di cantautori napoletana assieme al fratello Edoardo, a Pino Daniele, Tony Esposito e Alan Sorrenti, A? stato fra i fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare e, con Carlo D’AngiA?, di Musicanova.

Nel concerto di Capodanno, che sarA� animato dai DJ di Radio Dolomiti, si potranno ascoltare a�?singolia�? di successo come Sole sole, Le cittA� di mare, Novecento aufwiedersehen e Grande Sud, oltre ai brani contenuti negli album Taranta power, Che il Mediterraneo sia e Sponda sud.

La quarta proposta riguarda infine la Grande SoirA�e in programma al Teatro Sociale, organizzata in collaborazione con a�?Evernessa�? di Agostino Carollo e Well Food intitolata Capodanno Bianco. A tutti i partecipanti, infatti, sarA� richiesto di contribuire in modo creativo alla��estetica della serata indossando un capo da��abbigliamento o un semplice accessorio di colore bianco, per rappresentare in questo modo il rinnovamento e la nuova partenza verso il nuovo anno.

La platea, dalla quale saranno rimosse le poltrone, sarA� l’epicentro delle danze e dei festeggiamenti, mentre sul palcoscenico si alterneranno in continuazione musicisti, artisti, performer, ballerini e ospiti davvero speciali.

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Il 26 agosto un A�CHAOS FACTORYA� al a�?MartedA� delle Banda�? http://www.trentoblog.it/26-agosto-chaos-factory-martedi-delle-band/ http://www.trentoblog.it/26-agosto-chaos-factory-martedi-delle-band/#respond Sat, 23 Aug 2014 08:54:21 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=78209 Il nono concerto della rassegna A�Il martedA� delle BandA�, in programma a TrentoA�nel a�?Giardino d’Estatea�? su iniziativa del Centro Servizi Culturali S. Chiara, avrA� perA�protagonista il 26 agosto il gruppo trentino A�CHAOS FACTORYA�, la cui esibizioneA�sarA� introdotta dai bolzanini A�MORIAHA�.

600-il martedA� delle band

Giunta ormai alla sua penultima tappa, la rassegna estiva A�IL MARTEDA? DELLEA�BANDA� organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara proporrA� il prossimo 26A�agosto un nuovo, doppio appuntamento. Sul palcoscenico del a�?Giardino d’Estatea�?, inA�Via S. Croce a Trento, salirA� la band A�CHAOS FACTORYA�, preceduta dall’esibizioneA�dei A�MORIAHA�, che apriranno la serata in qualitA� di Opening band.A�Il gruppo dei A�CHAOS FACTORYA� nasce in ambito universitario dalloA�scioglimento della precedente formazione degli a�?Echosa�?, i cui componenti siA�trovavano a suonare nel tempo libero dallo studio, maturando con gli anni leA�prime esperienze live in concorsi. Cambiavano perA? spesso e volentieri laA�formazione e a�� come raccontano nel loro curriculum a�� hanno avuto modo diA�suonare con un numero a�?spropositatoa�? di chitarristi e cantanti cercati tramiteA�annunci. La formazione, dopo vari tentativi andati a vuoto per la ridotta capacitA�A�artistico-musicale dei vari cantanti o chitarristi (lo dicono loro), aveva trovatoA�un punto d’arrivo con il chitarrista Luca Moser e, successivamente, col cantanteA�Francesco Vadori. Alcune incomprensioni con il batterista, avevano portato alloA�scioglimento definitivo degli a�?Echosa�? e alla conseguente nascita dei A�CHAOSA�FACTORYA� grazie all’apporto fornito dalla giovane batterista Diana AprileA�(batteria), da Mattia Carli (chitarra) e Fabio Sartori (basso). Il gruppo ha trovatoA�cosA� stabilitA�, sia nell’ambito del genere musicale, Heavy Metal melodico eA�sottogeneri, sia in quello della dedizione profusa nello studio e nella creazione diA�nuovi pezzi.

MartedA� 26 agosto il concerto dei A�CHAOS FACTORYA� sarA� preceduto daA�un’esibizione dei A�MORIAHA�, una band sludge/thrash metal di Bolzano. Nato nel 2012, ilA�gruppo si A? esibito in vari festival e contest quali Live Award, Upload e Rain Fest. HannoA�aperto in regione i concerti di gruppi conosciuti quali Rebel Rootz, General Lee, Left inA�Ruins, Fall of Minerva.

I A�MORIAHA� sono Matteo Anzelini (basso); Daniel Introvigne (chitarra),A�Samuele Lovat (batteria); Edoardo Bergamo (chitarra) e Leonardo Moscato (voce).

MartedA� 26 agosto i riflettori del a�?Giardino d’Estatea�? si accenderanno alle 21,00 eA�il pubblico potrA� assistere gratuitamente ad entrambi i concerti.

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MercoledA� 30 luglio nel cortile di Palazzo Thun gli A�ATSE TEWODROS PROJECTA�: i canti partigiani nella��Etiopia occupata dagli Italiani http://www.trentoblog.it/mercoledi-30-luglio-nel-cortile-palazzo-thun-gli-atse-tewodros-project-i-canti-partigiani-nelletiopia-occupata-dagli-italiani/ http://www.trentoblog.it/mercoledi-30-luglio-nel-cortile-palazzo-thun-gli-atse-tewodros-project-i-canti-partigiani-nelletiopia-occupata-dagli-italiani/#respond Mon, 28 Jul 2014 10:19:14 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=77726 La rassegna musicale A�ITINERARI FOLKA� proseguirA� mercoledA� 30 luglio con unA�concerto degli A�ATSE TEWODROS PROJECTA�in programma nel cortile interno di Palazzo Thun, in Via Belenzani aA�Trento. A�Si inizia alle oreA�21:00.

600itinerari folk fonte Centro servizi culturali santa chiara

ProseguirA� mercoledA� 30 luglio la programmazione del FestivalA�internazionale A�ITINERARI FOLKA� organizzato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara.A�Nel cortile interno di Palazzo Thun in via Belenzani sarA� in concerto l’ensemble italo-etiope A�Atse Tewodros ProjectA�.

Il progetto prende il nome da uno dei piA? amati Imperatori della storia etiope, AtseA�Tewodros, il primo non appartenente alla stirpe imperiale. Regnando fra il 1855 e il 1868,A�modernizzA? il Paese rispettando le tradizioni e combattA� contro l’esercito della ReginaA�Vittoria, garantendo all’Etiopia l’indipendenza nel secolo della colonizzazione.

A�Anima di questa��avventura a�� spiega Mauro Odorizzi, consulente del Centro ServiziA�Culturali S. Chiara per a�?Itinerari Folka�? a�� A? Gabriella Ghermandi, scrittrice, narratrice eA�cantante italo-etiope che, con convinzione, ha voluto far incontrare musicisti etiopi eA�italiani. Un’occasione per riflettere sulla storia delle relazioni tra Italia ed Etiopia, troppoA�spesso dimenticata o proposta in versione edulcorata nel nostro Paese. Nel concertoA�vengono proposti i canti dei partigiani etiopi che combattevano il regime fascista: unA�percorso di memoria pubblica oltre che personale e un modo per parlare di percorsi umaniA�e migranti, di identitA� plurali.A�A�Nel dicembre scorso questo lavoro A? diventato anche un disco, composto da noveA�brani in cui i moduli e le scale pentatoniche della musica tradizionale etiope si mescolanoA�agli strumenti europei suonati in chiave jazz.A�Accanto a Gabriella Ghermandi, che darA� voce ai canti, mercoledA� 30 luglio aA�Trento saranno sul palco sette strumentisti: Yohanes Afework (flauti a�?washinta�?);A�Endris Hassan (violino monocorde a�?masingoa�?); Mesale Legese (batteria tradizionaleA�a�?keberoa�? e percussioni); Fasika Hailu (lira etiope a�?kirara�?); Michele GiulianiA�(pianoforte); Cesare Pastanella (batteria e percussioni) e Marcello Piarulli (basso).

Il concerto A? organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale a�?Il GiocoA�degli Specchia�? e con il sostegno di a�?Etiopian Airlinesa�?.

Nel cortile interno di Palazzo Thun mercoledA� 30 luglio i riflettori siA�accenderanno alle ore 21,00. L’ingresso A? a pagamento (costo del biglietto 5 euro) e, inA�caso di maltempo, il concreto si terrA� al Teatro Sociale.

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Che ScotchATURA!!!: uno spettacolo all’aperto per i bambini e ragazzi http://www.trentoblog.it/scotchatura-spettacolo-allaperto-per-i-bambini-ragazzi/ http://www.trentoblog.it/scotchatura-spettacolo-allaperto-per-i-bambini-ragazzi/#respond Wed, 16 Jul 2014 10:30:19 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=77483 600Ritorna, nella programmazione estiva del Centro Servizi Culturali S. Chiara, il Teatro Ragazzi con una mini rassegna alla��aperto che darA� occasione ai piccoli spettatori di trascorrere un pomeriggio con amici, genitori e nonni alla��insegna del gioco emozionante del teatro. Il primo dei quattro spettacoli in cartellone, che condurranno il pubblico nel mondo della fiaba e del clown, A? in calendario per giovedA� 17 luglio. Si inizierA� alle 17,30.

Si intitola A�Che ScotchATURA!!!A� ma, c’A? da starne certi, gli spettatori che risponderanno giovedA� 17 luglio all’invito rivolto dalla Compagnia Eccentrici DadarA?, specializzata nella proposta di rappresentazioni teatrali rivolte al pubblico dei bambini e ragazzi, non avranno certo di che annoiarsi. Si tratta di un spettacolo senza parole di clownerie e burattini, vincitore nel 2012 del Concorso nazionale a�?Cantieri di stradaa�? e realizzato da Dadde Visconti per la regia di Francesca Zoccarato.

Che ScotchATURA!!! puA? essere definito uno spettacolo nello spettacolo. Non A? uno spettacolo di sola clownerie, nA� di burattini, ma una rappresentazione che unisce entrambe le arti, portando in scena un personaggio, interpretato da Dadde Visconti, che affascinerA� il pubblico fin dalla sua prima apparizione: Boris Pantapoulin.

Si tratta di un burattinaio da��antica tradizione che arriva in piazza, saluta il suo pubblico e si prepara. Quando mancano cinque minuti all’inizio dello spettacolo, sistema la��orologio, il cartellone, la valigia. Ma cosa succede? Spuntano lettere da ogni dove e Boris non ha tempo nA� voglia di leggerle: lo spettacolo deve iniziare!

E’ cosA� che il nostro burattinaio, involontario clown, dovrA� combattere contro la baracca che non vuole farsi montare e con tutti gli oggetti che sembrano vivere di vita propria, ribellandosi al suo volere. Pare sia davvero una giornata sbagliata, ma sarA� la��aiuto del suo fidato nastro adesivo a permettergli di vincere la battaglia. E cosA�, anche se malconcio, potrA� finalmente iniziare.

A�Questo spettacolo a�� scrive Francesca Zoccarato nelle note di regia a�� A? un omaggio al clown russo Slava Polunin, ma anche a due mestieri a�?di stradaa�?: il clown e il burattinaio. Due mestieri partoriti da una��unica madre: la Commedia della��Arte. Due mondi apparentemente differenti, ma dalle anime identiche. E’ cosA� che abbiamo pensato di poter creare finalmente un nostro omaggio a Slava. Un momento, un solo istante del suo spettacolo: quella nevicata violenta sul pubblico e, soprattutto, la poesia struggente di un addio visto con occhi da clown. Il burattino ci permette di portare questa magia, senza “imitare”, ma “omaggiare”. Se il clown in carne e ossa all’inizio dello spettacolo esterna il suo disagio con le gag paradossali e tipiche della pantomima, A? costretto a diventare burattino per poter esprimere tutto quel subbuglio dentro il suo cuore: tutto l’amore, tutto il dolore e tutta la neve che A? impossibile da rappresentare in carne e ossa, ma solo con il legno vivo e un burattoa��A�

L’appuntamento con Che ScotchATURA!!! A? fissato per giovedA� 17 luglio sul palcoscenico allestito a Trento nel Giardino S. Chiara in via Santa Croce. Ingresso libero.

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PIVENELSACCO: protagonisti di Itinerari Folk http://www.trentoblog.it/pivenelsacco/ http://www.trentoblog.it/pivenelsacco/#respond Tue, 08 Jul 2014 05:58:14 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=77277 600itinerari folk fonte Centro servizi culturali santa chiaraLa rassegna musicale A�ITINERARI FOLKA� farA� tappa giovedA� 10 luglio, per il terzo concerto dell’edizione 2014, ancora nel a�?Giardino d’Estatea�? del Centro Servizi Culturali S. Chiara a Trento. In scena alle ore 21.00 il gruppo emiliano PIVENELSACCO.

ProseguirA� giovedA� 10 luglio, con un concerto nel a�?Giardino d’Estatea�? del Centro Servizi Culturali S. Chiara in Via Santa Croce a Trento, la rassegna A�ITINERARI FOLK a�� Soffi da��anciaA�, che ci conduce quest’anno nel mondo musicale della cornamusa. Il gruppo italiano PIVENELSACCO proporrA�, a partire dalle ore 21.00, una selezione di musiche colte e popolari per ensemble di Pive emiliane.

Il termine a�?pivaa�? a�� spiega Mauro Odorizzi, curatore del programma artistico del Festival a�� rappresenta la denominazione di una famiglia di cornamuse italiane: il baghet bergamasco, la musa piacentina e la piva emiliana o del Carner. Strumenti che sono stati riportati in vita attraverso preziose ricerche. Attraverso vari gruppi e iniziative in Lombardia e in Emilia, si A? sviluppato un certo interesse al recupero di questi suoni, piA? dolci rispetto ad altri tipi di cornamusa europea, ma senza dubbio altrettanto suggestivi e coinvolgenti.

PIVENELSACCO A? un ensemble emiliano attivo on the road, nelle animazioni popolari e nei concerti, che presenta un organico con otto pive e una percussione, oltre ad inserti vocali e di altri strumenti tradizionali. Dal 2005 svolge un importante lavoro di ricerca delle sonoritA� antiche dello strumento, attraverso il recupero di antiche melodie dell’Italia settentrionale, dai balli staccati dell’Appennino fino alle danze alpine, mettendo in luce percorsi che dal Cinquecento fanno intrecciare le prassi popolare con quella cortigiana e classica. Fondamentale A? anche il lavoro di liuteria di Franco Calanca che ha fatto rivivere la piva emiliana. Nel concerto di giovedA� 10 luglio presenteranno a Trento i brani del loro primo CD “Cento rami” (Radici Music).

Sul palcoscenico allestito nel Giardino d’Estate, al quale il pubblico potrA� accedere gratuitamente, saranno impegnati in concerto Manuel Aravecchia (piva emiliana); Fabio Bonvicini (piva emiliana e organetto diatonico); Franco Calanca (piva emiliana); Ferdinando Gatti (piva emiliana e chitarra); Marco Mainini (piva emiliana e canto); Gino PennA�ca (piva emiliana); Marcello Tioli (piva emiliana); Giovanni Tufano (percussioni) e Fabio Vetro (piva emiliana).

I riflettori si accenderanno alle ore 21,00.

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OGGETTI SMARRITI: cinema di qualitA� al Teatro Cuminetti http://www.trentoblog.it/oggetti-smarriti-cinema-qualita-teatro-cuminetti/ http://www.trentoblog.it/oggetti-smarriti-cinema-qualita-teatro-cuminetti/#respond Thu, 05 Jun 2014 07:53:21 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=75950 600Torna nella sede tradizionale del Teatro a�?Cuminettia�? di Trento la rassegna OGGETTI SMARRITI, che il Centro Servizi Culturali S. Chiara propone anche quest’anno agli appassionati del cinema di qualitA�.

La programmazione, intende riportare all’attenzione film mai presentati nelle sale cittadine, o comunque meritevoli di essere recuperati dopo una fuggevole apparizione. Il calendario delle proiezioni A? stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa dal Direttore del Centro Servizi culturali S.Chiara, Francesco Nardelli, e dal curatore della rassegna, Stefano Giordano.

Le pellicole, in calendario per cinque sabati consecutivi a partire dal 31 maggio 2014, sono state scelte all’insegna della massima libertA� di esplorazione tra generi, cinematografie, paesi e autori. Un viaggio che, passando da Parigi a Berlino, dalla Grecia a Buinos Aires, va alla ricerca di film in parte sfuggiti all’attenzione del pubblico, al quale presenta storie e personaggi meritevoli di essere conosciuti.
A�Se vogliamo trovare un filo conduttore nella programmazione a�� ha spiegato Francesco Nardelli a�� esso A? rappresentato dalla��esplorazione della��uomo nei suoi vari aspetti, attraverso il confronto con la realtA� osservata nelle sue molteplici sfaccettature, in etA� e contesti sociali diversi.A�
Il costo del biglietto A? stato fissato in 4 euro e le proiezioni avranno inizio alle ore 21,00.

Sabato 7 giugno
Oh boy a�� Un caffA� a Berlino
di Jan Ole Gerster
Germania, 2012 – 83a��

Da due anni il berlinese Niko ha messo da parte i suoi studi in diritto per prendere la vita cosA� come viene, passando il tempo a riflettere su cosa fare. Da solo o con l’amico Matze, vaga per la cittA� interessandosi alle persone che incontra e alle loro attivitA�. Durante una giornata particolare, sperimenta perA? le conseguenze del suo atteggiamento passivo: la fidanzata lo lascia, il padre decide di tagliargli i fondi, l’ex compagno di classe Julika lo affronta per alcune ferite del passato e l’intera cittA� sembra aver finito il caffA?.
La��incertezza esistenziale di una generazione alla ricerca del proprio passato, per poter affrontare quel che verrA� poi. Un a�?Falso movimentoa�? aggiornato al nuovo millennio nel quale il calcio e il teatro sperimentale, il cinema e la televisione, la paternitA� e la morte finiscono per avere lo stesso valore.

Sabato 14 giugno
Before Midnight
di Richard Linklater
USA, 2013 – 108′

Jesse (Ethan Hawke), CA�line (Julie Delpy) e le loro bellissime bambine sono il ritratto della felicitA� e della famiglia perfetta. Tuttavia, quando le loro indimenticabili vacanze estive in Grecia volgono al termine, CA�line e Jesse si rendono conto di non essere piA? i giovani e spensierati innamorati di un tempo. La notte prima di ripartire CA�line e Jesse affronteranno le paure piA? oscure legate all’amore, al senso di dovere e al matrimonio, per prendere una decisione finale: continuare a stare insieme o lasciarsi per sempre.
Seguito di a�?Prima dell’albaa�? (1994) e a�?Prima del tramontoa�? (2004) dello stesso regista, il film propone la compiutezza dei profili psicologici dei protagonisti che nei primi capitoli erano in embrione per una��opera finalmente paradigmatica.

Sabato 21 giugno
Mood Indigo – La schiuma dei giorni
di Michel Gondry
Francia, 2013 – 125a��

Colin, giovane e ricco idealista, vive in un piccolo appartamento e sogna di incontrare il grande amore, cosA� come A? successo all’amico Chick, povero ingegnere appassionato della filosofia di Patre, che vive il suo idillio d’amore con Alise, la nipote di Nicolas, il geniale cuoco di Colin. Ad una festa Colin conosce Chloe, una ragazza dalla delicata bellezza. Si innamorano e si sposano ma, durante la luna di miele, Chloe scopre di essere malata a causa di una ninfea che cresce nei suoi polmoni. Per pagarle le cure necessarie Colin A? costretto ad accettare in una fantasmagorica Parigi i lavori piA? assurdi mentre la loro abitazione si fa sempre piA? piccola e le vite dei loro amici Nicolas e Chick si disintegrano.
A�Sono le cose che cambiano, non le personeA� scrive Vian nel libro da cui A? tratto il film. Si puA? creare il mare con la stagnola, resettare la memoria col computer, ma la sostanza degli esseri umani, la loro “Human Nature”, non si evolve, non si aggiusta con la colla e il cartone. Non ca��A? cura.

Sabato 28 giugno
Infanzia clandestina
di BenjamA�n A?vila
Argentina a�� Spagna – Brasile, 2012 – 112′

Buenos Aires, 1979. Juan A? un bambino clandestino di 12 anni che vive insieme alla sua famiglia. Mentre a casa puA? essere Juan, per la scuola e il quartiere in cui vive A? semplicemente Ernesto, un’identitA� che gli permette di tenersi al sicuro dalle ombre di un Paese in guerra. Nonostante la sua giovane etA�, si ritrova cosA� a vivere in due differenti universi: il mondo di Juan e il mondo di Ernesto, due realtA� che spesso si scontrano ed entrano in conflitto. Quando conosce Maria, una ragazzina per cui prova la prima cotta, Juan pensa di non poter continuare a nascondersi per sempre.
A?vila riavvolge il filo di una gioventA? superata e mai rimossa. Parte dalla prima persona (la madre desaparecida) e applica il filtro dolceamaro dello sguardo fanciullesco a una storia vera e dura. Una��opera intima e necessaria, che parla con pudore e coscienza di una lotta (in)giusta.

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OGGETTI SMARRITI: a teatro per vedere il film Holy Motors http://www.trentoblog.it/oggetti-smarriti-teatro-per-vedere-film-holy-motors/ http://www.trentoblog.it/oggetti-smarriti-teatro-per-vedere-film-holy-motors/#respond Thu, 29 May 2014 10:15:28 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=76092 600

PrenderA� il via sabato 31 maggio al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento l’edizione 2014 della rassegna cinematografica OGGETTI SMARRITI organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara.

Il calendario, curato da Stefano Giordano, comprende cinque titolo e si propone di portare all’attenzione degli appassionati del cinema di qualitA� pellicole mai presentate nelle sale cittadine, o comunque meritevoli di essere recuperate dopo una fuggevole apparizione. La proiezione d’apertura vedrA� sullo schermo A�Holy MotorsA�, un film del 2012 diretto e sceneggiato da Leos Carax, regista, attore e critico cinematografico francese conosciuto da pubblico soprattutto per le due opere giovanili Rosso sangue (1986) e Gli amanti del Pont-Neuf (1991).

Il film racconta ventiquattro ore nella vita di Monsieur Oscar (Denis Lavant), un personaggio molto particolare che viaggia da una vita all’altra, cambiando in continuazione identitA�. Capo di un’industria, assassino, mendicante, mostro, padre di famiglia: ora A? un uomo, ora una donna, un giovane o un vecchio. Vive cosA� di continuo vite in prestito, esistenze che non gli appartengono.

L’unica persona che gli A? vicino A? CA�line (Edith Scob), l’autista bionda della limousine che lo porta da un posto all’altro per le vie di Parigi. Come un assassino che si muove consapevole da un corpo all’altro, A? alla ricerca di un bel gesto da compiere, di una misteriosa forza guida, delle donne e dei fantasmi di vite passate.

Un film sulla fine del cinema analogico, sulla pellicola, nostalgia di tempi in cui le macchine da presa erano grandi come uomini, sacri motori.

Coinvolge lo spettatore in storie che non hanno premesse e non fanno promesse, in finzioni conclamate che bruciano in un attimo, e a cui comunque crediamo, con cui comunque soffriamo.

A fianco di Denis Lavant e della Scob, figurano nel cast anche Eva Mendes, Kylie Minogue, Elise Lhomeau e la giovanissima Jeanne Disson, oltre a Michel Piccoli, autore di un cameo.

Sabato 31 maggio al Teatro a�?Cuminettia�? (biglietto d’ingresso a�� 4) la proiezione avrA� inizio alle ore 21,00.

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INCROCI DI PAGINE: Le attenuanti sentimentali http://www.trentoblog.it/incroci-pagine-attenuanti-sentimentali/ http://www.trentoblog.it/incroci-pagine-attenuanti-sentimentali/#respond Wed, 09 Apr 2014 06:25:07 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=74218 600Nella��ambito della prossima serata di INCROCI DI PAGINE, giovedA� 10 aprile alle 18.00 presso la Biblioteca di Lettere, la��artista Pietro Ruffo e il professore di Glottologia e Linguistica Roberto Zamparelli si confrontano sul fitto groviglio dei sentimenti umani partendo dalle pagine del libro di Antonio Pascale, Le attenuanti sentimentali.

Ogni giorno le nostre variazioni da��umore si intrecciano con i sentimenti, gli affetti, gli accadimenti della vita quotidiana: il sorriso di una figlia, un acquazzone inaspettato, una pausa inattesa – qualsiasi cosa puA? intrecciarsi con gli stati d’animo. Come districarsi giorno dopo giorno in questo groviglio, come provare a dipanare questa matassa in modo che abbia un senso per chi ci sta attorno, oltrechA� per noi?

Il protagonista del romanzo a�� Antonio a�� di notte A? assalito da pensieri che si susseguono indisciplinatamente. Da quel magma, prende forma l’idea di girare un documentario sui sentimenti che mischi neuroscienza, biologia evolutiva e psicologia. PerchA� sembra che gli uomini e le donne, oggi, in amore si siano scambiati i ruoli? Siamo davanti a una mutazione antropologica? C’entra il fatto che per piA? di un milione di anni siamo stati cacciatori-raccoglitori e il sesso non necessitava di estenuanti dichiarazioni?

Emozioni e razionalitA�, istinto e ragione: a parlare della complessitA� dei sentimenti del nostro tempo, approfondendoli dal punto di vista scientifico e artistico, saranno Pietro Ruffo, vincitore del Premio New York 2010 e autore di opere e installazioni che trasformano la realtA� in modo suggestivo e Roberto Zamparelli, professore di Glottologia e Linguistica presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive del CIMeC – Centro interdipartimentale Mente/Cervello che fornirA� una spiegazione rigorosa del binomio cuore e cervello. Pietro Ruffo nelle sue opere si serve spesso di mappature territoriali e documenti che fanno da base di studio e analisi sociale per i luoghi da rappresentare e interpretare. In questo ambito, ad esempio, Ruffo ha realizzato un workshop con i bambini sopravvissuti alla��attentato nella Scuola numero 1 a Beslan del 2004. Ha lavorato con i piccoli di Sarajevo, ha elaborato una proposta per un Memoriale delle vittime del World Trade Center a Ground Zero e un progetto per i pazienti della��ospedale psichiatrico di Colmar in Francia.

a�?Incroci di paginea�? A? un progetto di MUSE Museo delle Scienze, MART, Museo di arte contemporanea di Trento e Rovereto, Biblioteca Comunale di Trento, Opera Universitaria e Centro Servizi Culturali S. Chiara realizzato in collaborazione con le librerie Ancora, Disertori, Papiro e Ubik e con la partecipazione delle Cantine Gaierhof.

INCROCI DI PAGINE
GiovedA� 10 aprile 2014
Pietro Ruffo, artista
Roberto Zamparelli, professore di Glottologia e Linguistica
ore 18.00 | Biblioteca di Lettere I Incontro letterario
ore 20.00 I Galleria Civica di Trento I Cena
Cena a pagamento con prenotazione obbligatoria entro mercoledA� 9 aprile 2014 alle ore 12.00, presso Reception Museo delle Scienze, 0461 270311
a�� 18 intero a�� a�� 16 amici del MUSE, membership MART, Abbonati Centro S. Chiara, Carta dello studente

INCROCI DI PAGINE
SENTIMENTI QUOTIDIANI: il groviglio
Una��inedita conversazione tra la��artista Pietro Ruffo e lo scienziato del CIMeC Roberto Zamparelli, sulle pagine di a�?Le attenuanti sentimentalia�? di Antonio Pascale.
GiovedA� 10 aprile 2014
ore 18.00 | Biblioteca di Lettere I Incontro letterario
ore 20.00 I Galleria Civica di Trento I Cena su prenotazione (obbligatoria): 0461-270311

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THE SQUARE: Social Film al teatro Cuminetti http://www.trentoblog.it/the-square-social-film-teatro-cuminetti/ http://www.trentoblog.it/the-square-social-film-teatro-cuminetti/#respond Wed, 02 Apr 2014 06:51:11 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=73948 60_La Rassegna A�SOCIAL FILMA�, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e riservata al genere cinematografico del documentario, si concluderA� giovedA� 3 aprile con il quinto e ultimo titolo in calendario. Al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento sarA� proiettato il film THE SQUARE a�� INSIDE THE REVOLUTION della regista egiziana Jehane Noujaim. L’appuntamento A? fissato per le ore 21.00, con ingresso libero.

Si concluderA� giovedA� 3 aprile a Trento al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna cinematografica A�SOCIAL FILMA�, promossa dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara e dedicata al genere del documentario. SarA� proiettato THE SQUARE a�� INSIDE THE REVOLUTION, un film di produzione egiziana realizzato nel 2013 da Jehane Noujaim.

Siamo nel gennaio 2011 e la piazza Tahrir del Cairo si trasforma nel cuore pulsante di una speranza collettiva. Cristiani e musulmani la affollano fino all’inverosimile per ottenere un risultato che ormai A? a portata di mano: l’uscita di scena del dittatore Mubarak e l’avvento della democrazia.

Il giovane entusiasta Ahmed Hassan, l’attore anglo-egiziano Khalid Abdalla e l’aderente alla a�?Fratellanza Musulmanaa�? Magdy Ashour sono tra le figure che emergono in un documentario che segue le vicende del popolo egiziano, passando dal trionfo alla disillusione, dall’esultanza allo sconforto, senza perA? mai perdere la speranza in un futuro di reale condivisione delle scelte fondamentali.

A�La regista Johane Noujaim a�� scrive il critico cinematografico Giancarlo Zappoli a�� offre al pubblico un documento straordinario sia dal punto di vista dell’impatto visivo che da quello della ricostruzione di tre anni di storia egiziana. Per comprenderne la potenza e coerenza narrative A? sufficiente sapere che mentre il film riceveva il premio del pubblico al a�?Sundancea�?, il popolo egiziano tornava in piazza Tahrir contro quel presidente Morsi che, eletto nella prima consultazione democratica della storia del Paese, si stava auto-assegnando poteri da neo-dittatore. E allora regista e cameraman sono tornati in mezzo alla gente perchA� il loro lavoro non era finito.

Lo sguardo della Noujaim si muove a 360A� senza preconcetti nei confronti di alcuno, ma anche senza ipocrite autocensure. Ci mostra una rivoluzione che vede fianco a fianco persone con credenze e ideologie differenti che si sentono popolo perchA� condividono un obiettivo comune. Prima l’esercito e poi i Fratelli Musulmani cercheranno di svuotare la loro protesta per appropriarsene e ridurli a un accondiscendente silenzio.

Il film ci mostra come l’eventuale successo di questa strategia sia stato solo momentaneo, perchA� troppo forte A? la spinta che anima gli Ahmed, i Khalid e i Magdy che, a migliaia e in piA? riprese, hanno affollato quella piazza rischiando la vita per un ideale.

Accade cosA� che chi vedrA� questo film-veritA� in futuro non potrA� piA? assistere a un telegiornale, leggere un quotidiano o informarsi sul web sulla situazione dell’Egitto senza chiedersi dove siano in quel momento quelle persone che ha imparato a conoscere e a sentire vicine.A�
GiovedA� 3 aprile il pubblico avrA� accesso gratuito al Teatro Cuminetti, dove la proiezione avrA� inizio alle ore 21,00.

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JOHN GABRIEL BORKMAN http://www.trentoblog.it/john-gabriel-borkman/ http://www.trentoblog.it/john-gabriel-borkman/#respond Wed, 02 Apr 2014 06:08:43 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=73953 600Si avvia a conclusione, con uno spettacolo in calendario al Teatro Sociale da giovedA� 3 a domenica 6 aprile, la Stagione di Prosa 2013-2014 organizzata a Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. La Compagnia a�?Artisti Riuniti a�� Teatro Eliseoa�? porterA� in scena il dramma di Henrik Ibsen JOHN GABRIEL BORKMAN. Principali interpreti Massimo Popolizio, Lucrezia Lante della Rovere e Manuela Mandracchia. La regia A? di Piero Maccarinelli.

Un testo straordinario che consente ad un eccellente gruppo di attori di suonare tutte le corde della��animo. E’ il dramma di Henrik Ibsen JOHN GABRIEL BORKMAN, che sarA� in scena al Teatro Sociale da giovedA� 3 a domenica 6 aprile nell’ambito della Stagione di Prosa 2013/2014 del Centro Servizi Culturali S. Chiara.

Per il pubblico, un’occasione imperdibile per scoprire un testo classico (John Gabriel Borkman fu pubblicato a Copenaghen nel 1896), mai inserito fino ad ora nel cartellone della Stagione di Trento, e per approfondire la conoscenza di un autore di cui un gigante della letteratura del 20A� secolo, James Joyce, ebbe a scrivere nel 1903 sulla rivista a�?The Fortnighty Reviewa�?: A�La sua fama ha invaso due continenti, provocando piA? discussioni e critiche di quella d’ogni suo contemporaneo. Alcuni hanno salutato in lui un riformatore religioso, un rivoluzionario sociale, un appassionato difensore della giustizia, un grande drammaturgo. Altri l’hanno attaccato come un ficcanaso impertinente, un artista fallito, un mistico incomprensibile, oppure, per riprendere l’espressione saporosa d’un critico inglese, come a�?un cane che ficca il muso nel fangoa�?. Ma, malgrado le contraddizioni della critica, il genio di Ibsen s’afferma ogni giorno di piA?, come un trionfante eroe dei suoi drammi, e mentre le note stonate si fanno sempre piA? rare, il coro delle lodi non cessa d’aumentare. [a��] Ci si puA? chiedere quale altro uomo ha saputo esercitare un’analoga impresa nel pensiero moderno. NA? Rousseau, nA� Emerson, nA� Carlyle, nA� alcuno di questi giganti la cui opera A? tanto lontana dalla condizione umana.A�

L’allestimento della Compagnia a�?Artisti Riuniti a�� Teatro Eliseoa�? rilegge il testo ibseniano in maniera fortemente contemporanea grazie alla regia di Piero Maccarinelli, che comunica le geniali parole del grande drammaturgo norvegese in una��ambientazione volutamente essenziale e piA? vicina a noi.

Grandi ambizioni muovono il protagonista di questo dramma di Ibsen. Come nelle sue ultime opere, il centro di interesse A? la creazione di un percorso di vita: grandi uomini con grandi progetti che si scontrano con il senso ultimo del loro operare, rispetto a sA� e rispetto alla vita.

Sembra scritta oggi la storia di John Gabriel Borkman (Massimo Popolizio), un brillante banchiere incorso in un fallimento finanziario di grandi dimensioni per aver sperperato il denaro che gli era stato affidato, inseguendo sogni di ricchezza e investendolo in una serie di affari sbagliati. Toccato dal disonore, dissolta la stima degli altri nei suoi confronti, non sembra perA? disposto a considerarsi un vinto e continua a non avere dubbi sul valore demiurgico di quella che lui considera la sua missione. Si sente un creatore finanziario, quasi un artista della finanza, per la potenza visionaria del suo intendere. Con lui, il suo solo amico, Vilhelm Foldal (Mauro Avogadro), autore di un testo mai pubblicato e creatore quindi, a sua volta, di qualcosa che non vedrA� mai completamente la luce.

La depressione collegata alla creazione sembra affacciarsi fra le pagine del testo, che incrocia la vicenda del finanziere a quella delle due sorelle Rentheim, la moglie Gunhild (Lucrezia Lante della Rovere) ed Ella (Manuela Mandracchia), la��ex amante consumata dalla malattia che accusa Borkman di aver ucciso in lei la donna, di averla inaridita e di essersi inaridito a sua volta. Due sorelle che hanno avuto lo stesso uomo, senza tuttavia averlo mai completamente posseduto.

Entrambe le donne ripongono tutto il loro affetto e le loro speranze sul figlio e nipote Erhart (Alex Cendron) ma il ragazzo, per sottrarsi alla cupa atmosfera familiare, fugge di casa. I giovani come lui sono consapevoli della limitatezza del loro agire nel mondo. Per loro la vita deve essere soprattutto bruciata, aggredita a morsi e vissuta non tanto nella��attesa del compimento di un progetto, quanto nella certezza della sua violenza e brevitA�.

JOHN GABRIEL BORKMAN, che vede in scena anche Ilaria Genatiempo (Fanny Wilton) e Camilla Diana (Frida Foldal), A? una��analisi lucida, filosofica e poetica, ma anche concretamente feroce e tragicomica del destino che fa di ogni affermazione vitale anche un gesto di violenza.

Nell’allestimento del testo ibseniano, il regista Piero Maccarinelli si A? avvalso della traduzione di Claudio Magris e di un’idea di Carlo De Marino per la costruzione dell’apparato scenografico. I costumi sono di Gianluca Sbicca, le luci di Umile Vainiero e le musiche di Antonio Di Pofi.

Nella storia del Teatro italiano si segnalano per JOHN GABRIEL BORKMAN interpretazioni di grande spessore, ad iniziare da quella del 1928 con Memo Benassi e le sorelle Emma e Irma Gramatica. Nel 1982 Luca Ronconi ne ha realizzato anche una versione cinematografica con Franca Nuti, Marisa Fabbri e Omero Antonutti.

Di grande livello appare anche il cast scelto da Piero Maccarinelli per lo spettacolo in scena al Sociale nei prossimi giorni e che vedrA� impegnati per la prima volta sul palcoscenico di Trento Massimo Popolizio e Lucrezia Lante della Rovere. Per Manuela Mandracchia si tratta invece di un gradito ritorno; l’attrice romana, infatti, A? stata l’applaudita protagonista di un altro capolavoro di Ibsen, Hedda Gabler, in scena lo scorso anno all’Auditorium nell’allestimento del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

A�Borkman a�� scrive Piero Maccarinelli nelle note di regia a�� presta un ineguagliabile volto poetico a quel destino che fa di ognuno un prevaricatore e un umiliato e offeso. [a��] Tutti sembrano vivere bruciando la realtA�. Vivono per sentirsi vivere. Per non morire. La classicitA� sembra dissolversi in un presente bruciante, la��unitA� del reale disintegrarsi. La realtA� della vita brucia in una contemporaneitA� che non ha bisogno di essere resa contemporanea esteriormente. La realtA� della vita brucia in una nostalgia non obiettivabile.

[a��] Credo che tutto questo sia un materiale violentemente contemporaneo, con un plusvalore, se ad interpretare questo grande testo A? una generazione di attori che ha potuto sfiorare le utopie da un lato e che ne ha visto la devastazione dalla��altro. Un Borkman della mia generazione dunque, dove la��attrazione erotica, la��eros ed il thanatos siano generazionalmente percorribili.A�

GiovedA� 3 e venerdA� 4 aprile marzo il sipario del Teatro Sociale si alzerA� alle 20,30. Sabato 5 l’inizio dello spettacolo A? previsto invece per le ore 21, mentre domenica 6 A? in programma alle ore 16,00 la recita pomeridiana.

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RACCONTI DI GIUGNO: Tendenze Prosa http://www.trentoblog.it/racconti-giugno-tendenze-prosa/ http://www.trentoblog.it/racconti-giugno-tendenze-prosa/#respond Mon, 24 Mar 2014 08:11:05 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=72787 Lo spettacolo RACCONTI DI GIUGNO in scena al Teatro Cuminetti nelle giornate di martedA� 25 e mercoledA� 26 marzo nell’ambito della Stagione a�?Tendenze Prosaa�?, sarA� il fulcro della ricca e articolata programmazione della SETTIMANA PIPPO DELBONO, con la quale il Centro Servizi Culturali S. Chiara intende offrire al pubblico una panoramica a 360A� sull’opera di una delle figure piA? interessanti e complesse della scena teatrale contemporanea.

Pippo Delbono, conosciuto soprattutto per i suoi allestimenti corali e suggestivi, sceglie in questo monologo una deriva intima e personale per raccontare se stesso. A�Racconti di giugnoA� nasce nel 2005 quando Delbono partecipa a una serie da��incontri sul tema della��amore. Doveva essere una conferenza, ma si trasforma in un monologo, nel quale Pippo ripercorre la sua esperienza, gli incontri e le lotte tra la vita e il teatro.

Lo spettacolo A? una sorta di diario di bordo, un incontro aperto, lieve e doloroso, nel quale si intrecciano vicende quotidiane, esperienze personali e brani scelti dai testi degli spettacoli che lo hanno reso famoso. Una chiacchierata con il pubblico che, come scrive l’autore, indaga A�La curiositA� per gli altri; il senso nascosto delle relazioni, il filo rosso degli invaghimenti negli spettacoli; la coscienza di una bellezza senza confini nelle storie; la��ardore non solo etico nelle scene della vita e nelle scene del teatro; il lato dei desideri non espressi ma mostrati; la��estasi delle cose che ti perdono e che gli altri non ti perdonano; quel qualcosa di se stessi mai detto forse perchA� mai chiesto. Le coincidenze (tante) di giugno, il mese in cui sono nato.A� Una confessione fatta senza reticenze e con pudore, in una dinamica di cronache e lampi della memoria, zigzagando tra le avventure della vita scenica e della vita vissuta.

Racconti di giugno a�� scriveva Franco Quadri in occasione del debutto romano del monologo a�� allude alla nascita di Pippo Delbono, mentre il sottotitolo a�?Incontro con se stessoa�? ne giustifica il carattere di meditata improvvisazione. Ca��A? infatti da cercare il senso del fare teatro, attribuito alla vita e alle sue feconde delusioni, oltre che a una serie di incontri, protagonista Pepe Robledo o uno scomparso compagno di gioventA?, la Bausch o il a�?mistero BobA?a�?, una persona passata di colpo da una vita in manicomio a una padronanza da vero attore. Con qualche lettura di pezzi dei primi spettacoli e del suo remake da Sarah Kane per a�?Gente di plasticaa�?, Delbono si guarda dentro senza mai dimenticare quel che lo circonda in una serata-confessione di grande spessore emotivo e intellettivo: qualcosa di piA? di uno spettacolo e che non deve diventarlo, un libro parlato ricco di provocazioni, di sollecitazioni, anche di mute richieste, che aiuta a capire quanto possano essere profonde le ragioni di un successo.A�

Pippo Delbono ritorna in palcoscenico nella programmazione del Centro Servizi Culturali S. Chiara a distanza di 14 anni da quando a�� era il 30 giugno del 2000 a�� il suo spettacolo Guerra fu inserito nel cartellone degli eventi organizzati in occasione della riconsegna del Teatro Sociale alla cittA�, dopo il lungo periodo di chiusura dovuto ai lavori di restauro.

MartedA� 25 e mercoledA� 26 marzo il sipario del Teatro Cuminetti si alzerA� alle 20,30.

La SETTIMANA PIPPO DELBONO

La rappresentazione di A�RACCONTI DI GIUGNO A? inserita nella piA? ampia programmazione della SETTIMANA PIPPO DELBONO che il Centro Servizi Culturali S. Chiara propone in collaborazione con la proprietA� del Cinema Astra, la Biblioteca Comunale di Trento ed il MUSE.

Si inizierA� lunedA� 24 marzo al Cinema Astra con una doppia proiezione cinematografica. Alle 19.00 sarA� proposto A�GRIDOA�, un film del 2006 che racconta la storia di Pippo Delbono attore e regista e, in particolare, il suo incontro con BobA?, protagonista di alcuni dei suoi spettacoli. SeguirA�, alle 21.00, A�AMORE CARNEA� del 2011, A�un viaggio a�� scrive il regista a�� tra un’esperienza di morte e un desiderio di vita. Un viaggio che ho fatto portando con me un telefonino e una piccola camera, mezzi leggeri che mi hanno permesso di guardare e di essere guardato. Di usare la camera come un movimento degli occhi.A�

MercoledA� 26 marzo, sempre al Cinema Astra, A? previsto alle 18,00 un incontro del pubblico con il regista coordinato dal critico cinematografico Gianluigi Bozza, cui farA� seguito, alle 19.00, la proiezione del film A�SANGUEA�, con il quale Pippo Delbono e Giovanni Senzani, ex leader delle Brigate Rosse da poco tempo uscito di prigione, decidono insieme di tornare sul loro rapporto con la violenza, A�con i sogni di rivoluzione, con il mondo da��oggi e la��Italia in rovinaA�.

La programmazione della SETTIMANA PIPPO DELBONO si concluderA� giovedA� 27 giugno alle 18.00 presso la Biblioteca comunale di Trento con un appuntamento inserito nell’iniziativa A�Incroci di pagineA�. A margine della presentazione del libro di Milan Kundera La festa dell’insignificanza (ed. Adelphi), Pippo Delbono e Lucia Martinelli, ricercatrice e mediatrice culturale del MUSE, parleranno sul tema a�?INSIGNIFICANZA. Gettare la luce sui problemi piA? seri senza serietA�a�?. La conversazione potrA� continuare, anche con il coinvolgimento del pubblico che interverrA� al dibattito, nel corso della cena che a�� a seguire a�� sarA� ospitata nella sale di Palazzo Festi (Teatro Sociale).

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SOCIAL FILM: EU 013 a�� L’ULTIMA FRONITERA, il dramma di migranti http://www.trentoblog.it/social-film-eu-013-lultima-fronitera-il-dramma-migranti/ http://www.trentoblog.it/social-film-eu-013-lultima-fronitera-il-dramma-migranti/#respond Wed, 19 Mar 2014 07:23:25 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=72694 600La Rassegna SOCIAL FILM, promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e riservata al genere cinematografico del documentario, proseguirA� giovedA� 20 marzo con il terzo titolo in calendario. Al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento sarA� proiettato il film A�EU 103 a�� L’ ULTIMA FRONTIERAA�. L’appuntamento A? fissato per le ore 21.00, con ingresso libero. Al termine della proiezione il pubblico avrA� la possibilitA� di confrontarsi e discutere con Raffaella Cosentino che, in coppia con Alessio Genovese, ha curato la regia del film.

Prosegue a Trento al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna cinematografica SOCIAL FILM, promossa dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara e dedicata al genere del documentario. GiovedA� 20 marzo sarA� proiettato A�EU 013 a�� l’ULTIMA FRONTIERAA�, un film di produzione italiana realizzato nel 2013 da Alessio Genovese e Raffaella Cosentino.

I Centri di Identificazione ed Espulsione a�� in sigla C.I.E. a�� esistono in Italia da 15 anni, ma questa A? la prima volta che il Ministero dell’Interno autorizza una troupe cinematografica a girare all’interno delle strutture.

La��esplorazione di questa realtA�, dove ogni anno migliaia di cittadini stranieri vengono trattenuti per non avere un regolare permesso di soggiorno, A? drammatica e contraddittoria.

A�Il film di Alessio Genovese e Raffaella Cosentino a�� scrive il blogger Gabriele Del Grande a�� non A? soltanto un viaggio nei C.I.E., ma anche nel nostro immaginario. PerchA�, in fondo, la vera funzione dei C.I.E. non A? controllare i flussi migratori, come dimostrano le basse percentuali di rimpatri effettivi. La vera funzione dei C.I.E. A? simbolica. Sono la materializzazione della frontiera, sono il costante tentativo (fatto sulla pelle dei detenuti) di ridefinire il confine. E su quel confine costruire l’identitA� del nemico e, in fondo, anche la nostra.A�

Alessio Genovese e Raffaella Cosentino non si sono limitati a raccontare la vita dei reclusi all’interno dei C.I.E., ma si sono spinti oltre, seguendo il lavoro della Polizia di frontiera all’aeroporto di Fiumicino, a Roma.

Commentano gli autori del film: A�Il muro di silenzio che circonda i C.I.E. e chi vi A? rinchiuso si A? aperto, in via del tutto eccezionale, al nostro breve passaggio per poi richiudersi nella��indifferenza di tutti i giorni. Sono luoghi che si raccontano da soli, istituzioni totali che ci ricordano i lager e i manicomi, dove a farla da padrone A? la violenza, fisica e mentale.

Gli a�?ospitia�?, come vengono chiamati i trattenuti, sono persone private della loro identitA�. Finiscono rinchiusi per i motivi piA? svariati. La maggior parte di loro ha perso il permesso di soggiorno per effetto della crisi, molti altri hanno finito di scontare una pena in carcere, pochissimi sono quelli che arrivano dagli sbarchi. La percentuale piA? alta non viene rimpatriata. Allo scadere dei diciotto mesi vengono rilasciati con un foglio di via con il quale devono uscire dal territorio nazionale italiano entro pochi giorni. Molti di loro non vengono piA? riconosciuti dai loro consolati, se escono dal nostro per andare in un altro Paese europeo vengono fermati e rimandati in Italia dove vengono riportati in un C.I.E. per altri diciotto mesi. Una storia assurda che sembra non finire mai.A�

GiovedA� 20 marzo il pubblico avrA� accesso gratuito al Teatro Cuminetti e, al termine della proiezione che avrA� inizio alle ore 21.00, potrA� discuterne con la regista Raffaella Cosentino che sarA� presente in sala.

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GIACOBAZZI: oltre 600 biglietti venduti http://www.trentoblog.it/giacobazzi-600-biglietti-venduti/ http://www.trentoblog.it/giacobazzi-600-biglietti-venduti/#respond Tue, 18 Mar 2014 06:45:56 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=72665 600Ha giA� superato quota seicento la quota dei biglietti venduti per lo show “Un po’ di me” che il comico Giuseppe Giacobazzi presenterA� a Trento venerdA� 4 aprile.

Un ritorno per il comico romagnolo che ha giA� fatto negli scorsi anni grandi numeri sempre all’Auditorium S. Chiara.

Lo spettacolo di Giacobazzi rientra nella nuova rassegna del S. Chiara a�?Cabarettiamo. Comici a Teatroa�? organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara con la direzione artistica di Fiabamusic.

In allegato dettagli sullo spettacolo e foto del’artista.

Biglietti in prevendita nel circuito Primi alla Prima e su Ticketone al costo di a�� 33 1A� cat.e a�� 26 2A� cat.

UN PO’ DI ME
(GENESI DI UN COMICO)
di e con Andrea Sasdelli
Collaborazione ai testi di Carlo Negri

a�?Caro Amico,
torno in teatro dopo le fatiche (fatiche si fa per dire) di a�?Apocalypsea�?.

Per lungo tempo ho pensato al titolo da dare a questo spettacolo, cercando qualcosa che giA� nel nome, nascondesse oA�meglio rivelasse, il cuore dello spettacolo stesso.

Dopo 20 anni di carriera, ho deciso di aprire il cassetto dei ricordi e raccontare un poa�� del mio privato.
Non A? un racconto retrospettivo, semmai A? una lucida analisi su quello che A? stato, su quello che A? e su quello che forse sarA�.

CercherA? di raccontarti quello che sono; passando dai miei ricordi fanciulleschi delle vacanze al Viagra, da un passato trascorso lavorando nella moda fino alla nuova realtA� di genitore.

Lo farA? a modo mio, senza fronzoli, in maniera schietta e sincera, lasciando perA? sempre un piccolo spazio aperto alla poesia, spesso ignorata nella vita di tutti i giorni.

In fede,
Giuseppe Giacobazzia�?

Giuseppe Giacobazzi A? senza dubbio il comico televisivo che meglio di altri A? riuscito a trasporre in modo piA? naturale la sua simpatia e la sua semplicitA� a teatro senza dover sottostare all’enorme limite della brevitA� del racconto che la televisione impone.
Dopo la��enorme successo ottenuto in tv a Zelig e a teatro con il tour durato due stagioni di a�?Apocalypsea�?, Giuseppe Giacobazzi torna con il suo nuovo spettacolo.

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SUGAR MAN: il mito rock di Sixto Rodriguez http://www.trentoblog.it/sugar-man-il-mito-rock-sixto-rodriguez/ http://www.trentoblog.it/sugar-man-il-mito-rock-sixto-rodriguez/#respond Tue, 11 Mar 2014 07:30:14 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=72410 600Prosegue a Trento al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna cinematografica A�SOCIAL FILMA�, promossa dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara e dedicata al genere del documentario, spesso confinato ai margini delle distribuzioni ufficiali.

GiovedA� 13 marzo sarA� proiettato SUGAR MAN, un film del regista svedese Malik Bendjelloul (titolo originale Searching for Sugar Man), vincitore nel 2013 dell’ Academy Award a�� Premio Oscar per il miglior documentario.

Siamo nei primi anni ’70, stagione talmente memorabile del rock americano, da costare il semi-anonimato a talenti come Sixto Rodriguez Sugar Man. Dopo due dischi e altrettanti insuccessi di pubblico, Rodriguez svanisce nell’ombra, tacciato di essere la��ennesima copia di Bob Dylan. Conquista perA?, restandone ignaro, un successo incredibile nella peculiare realtA� del Sud Africa dell’Apartheid dove i testi spregiudicati delle sue canzoni sono visti come una spinta alla ribellione. Ne nasce un culto cosA� diffuso e duraturo da spingere un appassionato e un giornalista ad indagare approfonditamente su a�?Sugar Mana�? e sulla sua scomparsa ammantata nel mito. Lo troveranno a Detroit, sua cittA� natale, dove ha abbandonato ormai ogni velleitA� artistica e lavora come muratore e uomo di fatica. Lo stupore di Rodriguez nel sapere di essere considerato una star in Sudafrica sarA� grande, ma non scalfirA� la sua umiltA�. Fino a quel giorno la sua casa discografica lo aveva tenuto alla��oscuro di tutto, incassando naturalmente anche quella quota di royalties che gli sarebbe spettata, ma Rodriguez non se la prende; quello che fa A? semplicemente riprendere la chitarra e partire per il continente africano. Sei grandi concerti consacreranno definitivamente la sua leggenda.

Ha fatto il resto il documentario Searching for Sugarman, dove il regista svedese Malik Bendjelloul confeziona astutamente tutti gli elementi in un racconto omogeneo, giocando nell’incipit sul mistero di un artista maledetto con inusuali inserti digitali a�?postumia�?, per poi approdare al docu-rock e raccontare con perizia questa bella storia di riscatto e redenzione.

La proiezione di A�SUGAR MANA� al a�?Cuminettia�? anticipa di pochi giorni la tournA�e italiana di Sixto Rodriguez che sarA� il 21 marzo al Teatro Manzoni di Bologna e il 22 marzo alla��Auditorium di Milano.

GiovedA� 13 marzo il pubblico potrA� accedere gratuitamente alla sala del Teatro Cuminetti. Si inizia alle ore 21,00.

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SCAPPO A TEATRO: il principe felice e la rondine d’inverno http://www.trentoblog.it/scappo-teatro-il-principe-felice-la-rondine-dinverno/ http://www.trentoblog.it/scappo-teatro-il-principe-felice-la-rondine-dinverno/#respond Mon, 10 Mar 2014 08:38:56 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=72371 OLYMPUS DIGITAL CAMERASi concluderA� martedA� 11 marzo al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento la rassegna SCAPPO A TEATRO, organizzata dal CSC a�� Centro Servizi Culturali S. Chiara. L’ultimo dei quattro appuntamenti in cartellone avrA� per protagonista la Compagnia a�?Coltelleria Einsteina�? con IL PRINCIPE FELICE E LA RONDINE D’INVERNO, uno spettacolo liberamente ispirato al racconto a�?Il Principe Felicea�? di Oscar Wilde. Il sipario si alzerA� alle ore 10,00.

SarA� la rilettura in chiave teatrale del racconto di Oscar Wilde a�?Il Principe Felicea�? a concludere martedA� 11 marzo a Trento la rassegna SCAPPO A TEATRO, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara.

IL PRINCIPE FELICE E LA RONDINE D’INVERNO, che sarA� in scena al Teatro Cuminetti con inizio alle ore 10.00, A? uno spettacolo adatto ad un pubblico dai 5 ai 10 anni allestito della Compagnia a�?Coltelleria Einsteina�? e realizzato su testo di Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola.

La storia, che gioca su diversi piani a�� razionale, emozionale e comico a�� racconta di una rondine in ritardo sulla migrazione verso i paesi caldi che, in una fredda notte d’autunno, si ferma ai piedi della statua del Principe Felice. E’ proprio dalla��alto di quel piedistallo sul quale A? posta la statua che il Principe ha modo di rendersi conto della povertA� del suo popolo: una situazione che mai, in vita, aveva potuto o voluto conoscere. Decide allora di chiedere aiuto alla rondine per cancellare le brutture e le miserie della cittA�. La rondine preferirebbe, a dire il vero, proseguire il viaggio verso il Sud ma, vinta dal suo buon cuore, si rende disponibile ad aiutarlo. La rondine ama la vita e, per amore, A? pronta ad inaspettate avventure. Non teme la morte, che sente come naturale conclusione di un ciclo, e per il Principe non sarA� difficile coinvolgerla in missioni che salderanno un legame forte e matto e che li unirA� per sempre.

Ma ecco entare in scena un personaggio sorpresa: si tratta di un corvo, testimone dei fatti e punto di raccordo tra gli uomini e gli uccelli. Chiassoso e simpatico, lotterA� strenuamente per contrastare quel legame tanto pericoloso fra la rondine e il Principe.

IL PRINCIPE FELICE E LA RONDINE D’INVERNO intreccia chiare indicazioni ornitologiche con i temi della��amore e della generositA� disinteressata e con riflessioni sulla povertA� e sulla compassione. Lo spettacolo, che ha nella musica un elemento di primo piano, segue la linea artistica della compagnia fatta di poesia, comicitA� e sorprese e vede in scena tre attori: Giorgio Boccassi, (che con Fabio Comana ha curato anche la regia), Donata Boggio Sola e Massimo Rigo. (F. L.)

Lo spettacolo IL PRINCIPE FELICE E LA RONDINE D’INVERNO rientra nel progeto didattico a�?Liberi di volarea�?, nato dalla sinergia tra il Centro Servizi Culturali S. Chiara e il MUSE ed A? stato preceduto, lo scorso mese di dicembre, da un incontro rivolto agli insegnanti che ha rappresentato una��occasione per approfondire le tematiche riguardanti i movimenti migratori della��avifauna in Trentino.

Con l’aiuto degli esperti zoologi del museo, i partecipanti hanno potuto conoscere il fenomeno della migrazione, affrontandolo sia dal punto di vista dei migratori, che da quello del ricercatore che lo studia. Giovanna Palmieri, consulente teatro ragazzi del Centro Servizi Culturali S. Chiara ha potuto invece anticipare i temi della rappresentazione in programma martedA� 11 marzo e descrivere la��esperienza che potranno vivere i bambini dopo aver assistito allo spettacolo teatrale.

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LA TELA DEL RAGNO: nuovo spettacolo della compagnia Attori e Tecnici http://www.trentoblog.it/la-tela-del-ragno-nuovo-spettacolo-della-compagnia-attori-tecnici/ http://www.trentoblog.it/la-tela-del-ragno-nuovo-spettacolo-della-compagnia-attori-tecnici/#respond Tue, 04 Mar 2014 07:06:08 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=72212 600Prosegue con un appuntamento in calendario al Teatro Auditorium la Stagione di Prosa 2013-2014 organizzata a Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. GiovedA� 6 marzo la Compagnia a�?Attori & Tecnicia�? porterA� in scena LA TELA DEL RAGNO, un thriller teatrale di Agatha Christie. Si replica venerdA� 7 (ore 20,30), sabato 8 (ore 21,00) e domenica 9 marzo (ore 16,00).

Ritorna a Trento la Compagnia a�?Attori & Tencicia�? con un nuovo, intrigante thriller teatrale di Agatha Christie, LA TELA DEL RAGNO. Lo spettacolo sarA� in scena sul palcoscenico dell’Auditorium da giovedA� 6 a domenica 9 marzo nell’ambito della Stagione di Prosa 2013/2014 del Centro Servizi Culturali S. Chiara.

LA TELA DEL RAGNO A? sicuramente uno dei lavori piA? brillanti e originali di Agahta Christie, un cocktail esplosivo con tutti gli ingredienti tipici della commedia inglese di genere giallo. Un un testo ricco di spunti comici, in cui la scrittrice britannica, divertita e divertente, gioca con la classica situazione del cadavere in biblioteca.

La scrittura di questo copione teatrale nasce dalla richiesta di una��attrice molto famosa negli anni Cinquanta, Margaret Lockwood, che desiderava abbandonare, per una volta, i ruoli da cattiva che le venivano solitamente assegnati. La Christie la accontentA?: lo spettacolo debuttA? nella��autunno del 1954 e la sua popolaritA� non ha piA? avuto fine. Nel 1960 ne fu tratto anche un film diretto da Godfrey Grayson, con interpreti Glynis Johns, John Justin, Jack Hulbert e Cicely Courtneidge.

Tutto si svolge, come sempre, a Londra, a casa del diplomatico Sir Herry Hailsham Brown e di sua moglie Clarissa dove arrivano tre ospiti: Sir Rowland,Hugo e Jeremy. Mentre Henry A? fuori per affari, Clarissa riceve la visita di Oliver che in seconde nozze ha sposato la prima moglie di Henry, Miranda. Egli insiste affinchA� la sua figliastra, Philippa, vada a vivere con la madre, ma Clarissa non A? affatto da��accordo. La tensione sale quando, poco dopo la��uscita di scena di Oliver, Clarissa attraversa il soggiorno e sa��imbatte nel cadavere di uno sconosciuto. Che fare? Henry tornerA� a breve con un altro ospite di riguardo e la donna decide di chiedere aiuto agli altri per fare sparire il corpo. Ma proprio mentre si accingono a portarlo fuori, due poliziotti suonano alla porta. Inizia cosA� una lunga serie di interrogatori durante i quali i vari personaggi raccontano storie sempre piA? diverse e contraddittorie mentre gli investigatori li incalzano e li mettono in difficoltA�. Ma perchA� tutto questo accade? Che cosa hanno da nascondere? Chi ha ucciso quello sconosciuto?

Saranno in scena, diretti dal regista Stefano Messina che ha ritagliato per se il ruolo di Jeremy, Viviana Toniolo (Mildred), Annalisa Di Nola (Frau Schulz), Sebastiano Colla (Oliver Costello e Herry Brown), Claudia Crisafio (Clarissa Brown), Carlo Lizzani (Sir Rowland), Roberto Della Casa (Hugo Birch), Viviana Picariello (Philippa), Marco Simeoli (Ispettore) e Luca Marianelli (Agente Jones).

Edoardo Erba ha curato la traduzione del testo ingelese, Alessandro Chiti ha progettato le scene e Isabella Rizza i costumi. Le musiche sono di Pino Cangialosi ed Emiliano Baldini ha realizzato il disegno delle luci.

Con questo allestimento la Compagnia romana prosegue il fortunato sodalizio con la drammaturga britannica dopo il successo di Trappola per topi, in scena anche a Trento nel coso della stagione di Prosa 2011/2012.

Nata nel 1977 per opera di Attilio Corsini e Viviana Toniolo, la Cooperativa a�?Attori & Tecnicia�? si A? sempre caratterizzata per la��assoluta centralitA� della��attore, insieme protagonista e coro, figura a�?responsabilea�?, al primo posto sia nelle scelte artistiche che nella��economia aziendale. Questa filosofia ne ha sempre accompagnato la��attivitA�, caratterizzata da scelte artistiche inusuali e, a volte, spericolate, che privilegiano un repertorio brillante, ma fatto di testi spesso inediti o sconosciuti: un teatro comico realizzato non da a�?comicia�?, ma da interpreti.

Gli appassionati trentini della prosa hanno avuto l’occasione di incontrare questo affiatato gruppi di attori giA� in occasione del loro primo, grande successo, Rumori fuori scena di Michael Frayn, andato in scena all’Auditorium quale spettacolo di apertura della Stagione 1986/’87 organizzata, all’epoca, dall’Amministrazione comunale.

GiovedA� 6 e venerdA� 7 marzo il sipario del Teatro Auditorium si alzerA� alle 20,30. Sabato 8 l’inizio dello spettacolo A? previsto invece per le ore 21, mentre domenica 9 A? in programma alle ore 16,00 la recita pomeridiana.

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CENERENTOLA: la storia della realizzazione di un sogno http://www.trentoblog.it/cenerentola-la-storia-della-realizzazione-sogno/ http://www.trentoblog.it/cenerentola-la-storia-della-realizzazione-sogno/#respond Mon, 03 Mar 2014 07:44:08 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=72170 600Acclamatissimo dal pubblico di Trento ad ogni suo passaggio in cittA�, il Malandain/Ballet Biarritz torna sul palcoscenico del Teatro Sociale con il suo ultimo successo, A�CENDRILLONA�, nuova versione della Cenerentola di Prokofa��ev che Thierry Malandain ha realizzato la scorsa estate per la sua compagnia. Lo spettacolo, che sarA� in scena giovedA� 6 marzo con inizio alle 20.30, A? inserito nel cartellone della Stagione InDanza organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara.

Venti danzatori di solida formazione accademica compongono oggi il Malandain/Ballet Biarritz, compagnia tra le piA? amate di Francia, residente presso il Centre ChorA�graphique National da��Aquitaine, situato nella��antica Gare du Midi di Biarritz. Grazie alla guida artistica di Thierry Malandain, ininterrotta dal 1998, la��ensemble ha trovato una sua peculiare collocazione nel panorama della danza europea. Come coreografo, infatti, Malandain innesta la modernitA� sulla tradizione e focalizza la��attenzione sulle potenzialitA� espressive intrinseche del corpo, senza mai trascurare la purezza delle forme e il virtuosismo.

Conosciuto per le sue riletture dei a�?classicia�� del balletto (Romeo e Giulietta, Schiaccianoci, Carmen, Le spectre de la rose) e per la predilezione verso imponenti partiture musicali, Malandain guarda a Cenerentola e a Prokofa��ev immaginando la protagonista come a�?una stella della danzaa�? che si realizza e trova la��amore dopo un lungo e tortuoso, percorso.

Fedele nella drammaturgia alla fiaba di Charles Perrault, poi ripresa dai fratelli Grimm, e allo spirito della partitura musicale, il coreografo restituisce allo spettatore un sogno. Un sogno che passa attraverso la ricerca di un ideale, di una veritA�, della dualitA� nella��essere umano, ma anche attraverso la��emarginazione e la sofferenza.

Nonostante Cendrillon abbia debuttato nella magnifica cornice della��OpA�ra Royal di Versailles a�� costruzione iniziata proprio ai tempi di Perrault a�� nulla di quello sfarzo architettonico settecentesco si ritrova nel balletto. Malandain, ancora una volta, cala la sua danza virtuosa in una scena essenziale. Eccezion fatta per la serie infinita di scarpette nere di vernice che fa da fondale e per la grande ruota che alla��uopo diventa carrozza per portare Cenerentola al gran ballo, nulla��altro occupa il palcoscenico se non i corpi dei danzatori. Che incarnano sA� i personaggi principali della fiaba (oltre ai due protagonisti, la fata, la matrigna, il padre di Cenerentola e, naturalmente, le sorellastre en travesti), ma che al tempo stesso si mostrano uomini comuni capaci di sublimare il presente e il quotidiano per vivere il a�?loro sognoa��.

GiovedA� 6 marzo il terzo appuntamento
con A�FOYER DELLA DANZAA�

Il programma della Stagione A�InDanzaA� del Centro Servizi Culturali S. Chiara A? stato arricchito quest’anno da alcuni incontri di approfondimento rivolti agli appassionati dell’arte di Tersicore.

L’iniziativa, che viene proposta in stretta collaborazione con il CID a�� Centro Internazionale della Danza di Rovereto, si propone di sviluppare una serie di riflessioni che, prendendo spunto dagli spettacoli in calendario, intendono spaziare a 360 gradi sul mondo della danza e sui protagonisti della scena coreutica nazionale e internazionale.

GiovedA� 6 marzo lo spettacolo A�CendrillonA�, presentato a Trento dal Malandain Ballet Biarritz, sarA� anticipato alle ore 17.30 presso la Sala Medievale di Palazzo Festi (Teatro Sociale) da una conversazione sul tema A�I Centri CoreograficiA� tenuta da Yves Kordian, membro direttivo del ACCN (Association des Centres Choreographiques Nationaux), l’Ente che riunisce i rappresentanti dei 19 Centri Coregrafici Nazionali francesi. Ingresso libero.

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ANTONIO ALBANESE: Cabarettiamo a�� Comici a Teatro http://www.trentoblog.it/antonio-albanese-cabarettiamo-comici-teatro/ http://www.trentoblog.it/antonio-albanese-cabarettiamo-comici-teatro/#respond Thu, 27 Feb 2014 07:33:45 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=72092 600Antonio Albanese sarA� a Trento sul palcoscenico dell’Auditorium su iniziativa del Centro Servizi Culturali S. Chiara che ha allestito, in collaborazione con Fiabamusic, la rassegna a�?Cabarettiamo a�� Comici a Teatroa�?. Lo spettacolo avrA� inizio alle ore 21,00.

Arriva a Trento, su iniziativa del Centro Servizi Culturali S. Chiara A�PERSONAGGIA�, lo spettacolo che a�� arricchendosi nel corso del tempo delle nuove maschere create da Antonio Albanese a�� A? diventato la summa delle sue esibizioni teatrali.

Grazie ai testi che il comico lombardo (di origini siciliane) ha scritto assieme a Michele Serra, la realtA� diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra societA�, visi conosciuti che possiamo ritrovare nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi.

Che cosa hanno in comune i personaggi con i quali in questo spettacolo Antonio Albanese racconta il presente? L’umanitA�, in tutte le sue molteplici sfaccettature. Ecco, infatti, alternarsi in palcoscenico l’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, l’imprenditore che lavora sedici ore al giorno, il sommelier serafico nel decantare il vino, il candidato politico poco onesto, il visionario ottimista a�?abitante di un mondo perfetto”, fino al tenero Epifanio con i suoi sogni internazionali.

Sono personaggi che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama che Michele Serra e Antonio Albanese hanno scritto, avvalendosi anche della collaborazione di Piero Guerrera, Enzo Santin e di Giampiero Solari, che ha curato anche la regia dello spettacolo.

In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtA� guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia riesce a trovare posto.

Un recital che racconta, con corrosiva comicitA� e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicitA�.
A�Vorrei che dopo un mio spettacolo a�� scrive Antonio Albanese a�� tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ piA? allegri, un po’ piA? forti; vorrei abbracciarli tutti. La risata A? un abbraccio, un bisogno che ci sarA� sempre.A�
Pronto a tener fede a questo impegno, Antonio Albanese sarA� domenica due marzo a Trento, sul palcoscenico del Teatro Auditorium. Lo spettacolo avrA� inizio alle ore 21,00.

ANTONIO ALBANESE

Antonio Albanese nasce a Lecco il 10 ottobre 1964 e nel 1991 si diploma alla scuola d’Arte Drammatica a�?Paolo Grassia�? di Milano. Tra il 1990 e il 1991 A? in teatro, diretto da registi come Gabriele Vacis, Claudio Morganti e Giampiero Solari. Nel 1991 debutta sul grande schermo con Il viaggiatore cerimonioso per la regia di Giuseppe Bertolucci e l’anno successivo in televisione con il programma di Raitre condotto da Paolo Rossi Su la testa. Risale invece al 1993 la sua prima apparizione su Italia 1 nella trasmissione Mai dire gol.

Dal 1994 al 1996 A? in tournA�e con gli spettacoli Uomo e Salone Meraviglia e nel 1996 torna al cinema con il film di Carlo Mazzacurati Vesna va veloce e debutta come regista con Uomo d’acqua dolce. L’anno successivo porta in scena lo spettacolo GiA? al Nord e nel 1998 A? tra i protagonisti della pellicola dei fratelli Taviani Tu ridi.

Il 1999 lo vede tornare al cinema in qualitA� di regista e attore con il film La Fame e la Sete, nel 2000 A? accanto a Fabrizio Bentivoglio nel film La lingua del Santo e nel febbraio dell’anno successivo debutta alla Scala di Milano come interprete della celebre fiaba musicale Pierino e il lupo di S. Prokof’ev.

Nel 2002 esce nelle sale cinematografiche Il nostro matrimonio A? in crisi di cui A? anche regista e l’anno successivo A? in TV su Raitre con Non c’A? problema.

Nel 2004 A? sul grande schermo con E’ giA� ieri di Giulio Manfredonia e nel 2005 e viene diretto da Pupi Avati nella pellicola La seconda notte di nozze.

Nel 2007 torna al cinema con due film: Manuale d’amore 2 per la regia di Giovanni Veronesi e Giorni e Nuvole di Silvio Soldini. Partecipa al programma di Raitre Che tempo che fa.

Nel 2009 esce nelle sale cinematografiche Questione di cuore di Francesca Archibugi del quale A? protagonista insieme a Kim Rossi Stuart e nello stesso anno debutta, al Teatro Alla Scala di Milano, nella regia lirica.

Nel 2010 A? in tournA�e con lo spettacolo Personaggi, nel 2011 A? al cinema con il film Qualunquemente per la regia di Giulio Manfredonia e prende parte al film di Woody Allen To Rome with love, nelle sale nella primavera 2012.

A Natale 2012 A? nelle sale con Tutto Tutto Niente Niente, sempre per la regia di Giulio Manfredonia e nel 2013 viene scelto da Gianni Amelio come protagonista della sua ultima pellicola L’intrepido in concorso a Venezia alla 70ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

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Cinquanta sfumature di Pintus Cabarettiamo. Comici a Teatro http://www.trentoblog.it/cinquanta-sfumature-pintus-cabarettiamo-comici-teatro/ http://www.trentoblog.it/cinquanta-sfumature-pintus-cabarettiamo-comici-teatro/#respond Wed, 26 Feb 2014 07:13:06 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=71339 600Lo spettacolo A? inserito nel calendario della rassegna a�?Cabarettiamo a�� Comici a Teatroa�?, organizzata dal Centro S. Chiara in collaborazione con a�?Faibamusica�?. Il doppio appuntamento A? fissato per sabato 29 marzo alle ore 21,00 e per domenica 30 marzo alle 17,00.

Quando, alla fine di ottobre, il Centro Servizi Culturali S. Chiara annunciA? l’arrivo all’Auditorium di Trento di Angelo Puntus con il suo nuovo spettacolo, bastarono pochi giorni di prevendita per far registrare in teatro il a�?tutto esauritoa�?.

Biglietti a ruba anche per la seconda recita, subito posta in calendario per la serata del 29 marzo al fine di soddisfare la richiesta del pubblico e, di conseguenza, ecco la programmazione di un terzo spettacolo che vedrA� il comico triestino in scena nel pomeriggio di domenica 30.

Presenza fissa da ormai qualche anno sulle reti Mediaset in programmi di successo quali Guida al campionato e Colorado, Angelo Pintus si A? formato, come molti altri protagonisti della scena cabarettistica, nei villaggi turistici e ha debuttato sulle scene teatrali e televisive esibendosi in coppia con Max Vitale. Sue le divertenti imitazioni di personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo quali Bruno Pizzul, JosA? Mourinho, Valentino Rossi, Marco Mengoni, Max Pezzali.

Molto apprezzato soprattutto dai ragazzi con i quali condivide i ricordi di scuola e le immancabili a�?sfighea�?, per parlare di sA� e della sua comicitA� preferisce perA? rivolgersi al pubblico femminile. A�Care donne a�� scrive a�� a differenza di quelle di grigio, le sfumature di Pintus vi faranno ridere! Forse. a�?E se lo dico io potete non credermi! Il lavoro del comico A? un lavoro strano; la gente per strada ti ferma e crede sempre che tu possa farla ridere. Sempre!

Sarebbe come se a un cantante, per strada tu chiedessi tu chiedessi di cantare, o a un calciatore di palleggiare. Oppure a Rocco Siffredi di … !!! Insomma, non ha senso! Ma fare il comico credo sia molto piA? facile di quanto altri vogliono farci credere.

La comicitA� A? dappertutto: nei politici che litigano, in alcune storie assurde di alcuni programmi televisivi e nelle pubblicitA�. Basti pensare che Banderas parla con una gallina che si chiama Rosita! Insomma, non ci vuole molto. Fa ridere vedere un uomo con la febbre a 36,8. a�?Fa ridere vedere una donna che parcheggia a�?(senza offese!), mi fa ridere la vita. Fa ridere il mio ricordo della scuola, la mia professoressa che mi chiamava e mi diceva a�?Binduss!a�? E io… a�?con la P…, con la P!a�? E lei … a�?Ah…OK… Bintup!a�? Insomma, mi fanno ridere tante cose, ognuna con la propria sfumatura. a�?LE SFUMATURE DI PINTUS.A�

Lo spettacolo sarA� in scena al Teatro Auditorium sabato 26 marzo con inizio alle 21,00. Domenica 30 marzo A? prevista invece una rappresentazione pomeridiana con inizio alle 17,00.

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CENERENTOLA: appuntamento per la rassegna “scappo a danza” http://www.trentoblog.it/cenerentola-appuntamento-la-rassegna-scappo-danza/ http://www.trentoblog.it/cenerentola-appuntamento-la-rassegna-scappo-danza/#respond Tue, 18 Feb 2014 09:12:23 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=71840 600Il Teatro a�?Cuminettia�? ospiterA� mercoledA� 19 febbraio il secondo appuntamento con la rassegna SCAPPO A DANZA, organizzata a Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. SarA� in scena l’Associazione Culturale Factory a�� Compagnia a�?Transadriaticaa�? con A�CENERENTOLAA�, uno spettacolo di Tonio De Nitto con le coreografie di Annamaria De Filippi. La rappresentazione, inserita nel progetto formativo a�?IoCentroa�? e rivolta principalmente al mondo della scuola, avrA� inizio alle ore 14,30.

La rassegna SCAPPO A DANZA, organizzata al Teatro Cuminetti di Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ad un pubblico di adolescenti, proseguirA� mercoledA� 19 febbraio con CENERENTOLA, uno spettacolo nato dalla��incontro della Compagnia teatrale Factory con la Compagnia di danza Elektra, interessate a costruire assieme una nuova avventura tesa ad esplorare un linguaggio nuovo per entrambe. Ha condiviso il progetto artistico su Cenerentola TIR DANZA di Modena, ente produttivo che trova le sue radici nelle ricche esperienze teatrali degli anni ottanta, che ne ha riconosciuto le caratteristiche di qualitA� e innovazione.

CENERENTOLA A? uno spettacolo costruito su una drammaturgia di Tonio De Nitto, che ha curato anche la regia, completato dalle coreografie di Annamaria De Filippi affidate all’esecuzione di Mariliana Bergamo, Antonio Miccoli, Francesca Nuzzo, Serena Rollo e Fabio Tinella. I costumi sono di Lapi Lou e le scene di Piero Andrea Pati, con Davide Arsenio impegnato nel disegno delle luci.

La storia A? nota: Cenerentola viveva, orfana, confinata in casa, costretta a servire la sua nuova mamma – matrigna e le sorelle, goffe e a�?culonea�?. Al tempo di questa storia ca��era anche un principe, timido e impacciato, che non era mai uscito dai confini del regno E cosA�, per farlo accasare, ai regnanti non era rimasto che organizzare per lui una festa da ballo; anzi due, forse tre.

Al tempo della nostra storia, insomma, tutto era praticamente come oggi. Invidie e gelosie alla��interno del nucleo familiare, in un mondo dove madri spregiudicate sono disposte a tutto pur di a�?arraffarea�? tutto ciA? che si puA? (o che non si puA?) ottenere, manipolando le figlie come marionette pur di raggiungere i propri fini.

E’ un mondo di figlie ammaestrate, viziate e sorde nel comprendere e accettare la��altro; e non solo a�?la��altroa�? lontano, quello che non si conosce, ma anche a�?la��altroa�? che vive in casa propria, a cominciare dalla la sorella (sorellastra) piA? piccola.

CENERENTOLA A? la storia di un incontro, di un riscatto, di un ritrovarsi, di un capirsi. Anche con una lingua, quella della danza, che A? fatta di parole che, per essere dette, non hanno bisogno della voce. (F. L.)

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DANZA: al a�?Socialea�? il debutto italiano di A�BROKENA� http://www.trentoblog.it/danza-al-sociale-il-debutto-italiano-broken/ http://www.trentoblog.it/danza-al-sociale-il-debutto-italiano-broken/#respond Mon, 17 Feb 2014 08:20:10 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=71803 600Un viaggio alla��interno della terra, multimediale, gioioso, frenetico e devastante del gruppo inglese A�MotionhouseA�. Prima dello spettacolo alle ore 17,30 si terrA� un incontro da��approfondimento sul tema a�?Quando un danzatore diventa acrobataa�? alla��interno dei Foyer della Danza.

Il primo appuntamento del 2014 della Stagione InDanza organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara porterA� il pubblico nel mondo atletico, imprevedibile e multimediale di a�?Motionhousea�?, eclettico gruppo proveniente dal Regno Unito che farA� la sua prima apparizione nella nostra regione presentando, in prima nazionale al Teatro Sociale, il suo ultimo spettacolo dal tellurico titolo: A�Broken|Seismic performance in a shifting worldA�, nato nella��ottobre 2013 per i festeggiamenti dei venticinque anni di vita della compagnia.

Danzatori superatletici ed energia dirompente: ecco il segreto del successo di a�?Motionhousea�?, compagnia fondata nel 1988 in Gran Bretagna da Kevin Finnan e Louise Richards, indistintamente impegnata in magniloquenti spettacoli per spazi non convenzionali alla��aperto (il loro The Voyage, ad esempio, creato per Londra Festival 2012, A? stato alla��allestito su una nave da crociera a grandezza naturale posta nel centro di Birmingham) e per palcoscenici tradizionali.

Un quarto di secolo di vita, festeggiato nel 2013, speso a dar vita a spettacoli che sfidano e deliziano il pubblico attraverso la��azione, la contaminazione di diverse discipline e la multimedialitA�. Le creazioni di a�?Motionhousea�? sono radicate nella danza, ma attingono anche al teatro, al circo, alla��acrobazia e alla��arte visiva.

A quattro anni di distanza dal loro ultimo lavoro per il teatro Scattered, a�?Motionhousea�? presenta ora A�Broken | Seismic performance in a shifting worldA�, la��ultima fatica di Kevin Finnan a�� che A? stato inoltre coreografo e direttore della Cerimonia di Apertura dei Giochi Paralimpici di Londra 2012 l a�� nata in collaborazione con il fantasioso e fedelissimo scenografo Simon Dormon. Il lavoro si avvale inoltre delle proiezioni del celebre studio internazionale Logela Multimedia e delle musiche originali di Sophy Smith e Tim Dickinson.

BROKEN, il cui sottotitolo – Sismica performance in un mondo in costante mutamento – A? di per sA� un programma di tellurica visione, sa��ispira al tema della relazione precaria della��essere umano con la terra. Lo spettacolo porta in scena la nostra ambivalenza verso il mondo e la natura attraverso imprevedibili situazioni coreografiche e digitali. Sospesi in aria, immersi nelle viscere della terra e poi nuovamente sospesi, i ballerini superano con dinamismo mozzafiato le crepe e i crateri di un mondo di illusioni dove niente A? come sembra.

Riporta il quotidiano inglese The Guardian: A�Con un cast di danzatori super-atletici, cosA� abili in aria con le corde e cosA� potenti al suolo, la compagnia ha da tempo conquistato un posto di primissimo piano nel panorama della danzaA�.

MartedA� 18 febbraio il sipario del Teatro Sociale si alzerA� su A�BROKEN a�� Sismica performance in un mondo in costante mutamentoA� alle 20,30.

MartedA� 18 febbraio il secondo appuntamento
con A�FOYER DELLA DANZAA�

Il programma della Stagione A�InDanzaA� del Centro Servizi Culturali S. Chiara A? stato arricchito quest’anno da alcuni incontri di approfondimento rivolti agli appassionati dell’arte di Tersicore.

L’iniziativa, che viene proposta in stretta collaborazione con il CID a�� Centro Internazionale della Danza di Rovereto, si propone di sviluppare una serie di riflessioni che, prendendo spunto dagli spettacoli in calendario, intendono spaziare a 360 gradi sul mondo della danza e sui protagonisti della scena coreutica nazionale e internazionale.
MartedA� 18 febbraio lo spettacolo A�Broken|Seismic performance in a shifting worldA�, presentato a Trento in prima nazionale dalla compagnia a�?Motionhousea�?, sarA� anticipato alle ore 17.30 presso la Sala Medievale di Palazzo Festi (Teatro Sociale) da una conversazione sul tema A�Quando un danzatore diventa acrobataA�. Ingresso libero.

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ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�: le 4 stagioni e piccolo vento http://www.trentoblog.it/anchio-teatro-mamma-papa-le-4-stagioni-piccolo-vento/ http://www.trentoblog.it/anchio-teatro-mamma-papa-le-4-stagioni-piccolo-vento/#respond Wed, 05 Feb 2014 21:03:37 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=71498 600

Si concluderA� sabato 8 e domenica 9 febbraio al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. a�?Fondazione AIDAa�? proporrA� ai piccoli spettatori A�LE QUATTRO STAGIONI E PICCOLO VENTOA�, una scrittura teatrale tratta dal libro di Chiara Carminati a�?Le quattro stagionia�?. Il sipario si alzerA� alle 16.00, ma i bambini saranno coinvolti nel magico mondo del teatro anche prima (dalle ore 15,30) e dopo lo spettacolo.

Ultimo appuntamento sabato 8 e domenica 9 febbraio al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento con la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ai bambini e alle loro famiglie. In scena A�LE QUATTRO STAGIONI E PICCOLO VENTOA�, una produzione di Fondazione AIDA. La scrittura teatrale, tratta dal libro di Chiara Carminati a�?Le quattro stagionia�? (Fabbri Editori) A? stata realizzata dalla stessa Carminati e da Nicoletta Vicentini, che ha anche curato la regia.

Lo spettacolo, adatto ad un pubblico dai quattro anni, punta a coinvolgere i bambini sul tema delle quattro stagioni e dell’ascolto della natura. Sulla base delle musiche de a�?Le quattro stagionia�? di Antonio Vivaldi, un esempio di musica a soggetto vitale e ricca d’inventiva, si snoda questa frizzante storia, che segue con sorrisi e poesia le avventure di Piccolo Vento, attraverso le stagioni e i loro cambiamenti: paesaggi, colori, profumi, sfumature, suoni e musiche.
Con l’aiuto dei tre attori in scena, Piccolo Vento parla al pubblico, attirando l’attenzione dei bambini sull’osservazione delle piccole cose della natura e sull’ascolto del racconto musicale. A�Buongiorno Primavera! Sono io, Piccolo Vento! Canto dalla��alto e mi tuffo, mi intrufolo in ogni spiraglio soffiando con voce di tuono, arruffo le piume dei passeri che ridono e ridono e ridono, e volano in alto pieni di aria.A�

I tre attori, alternandosi in danze e narrazioni, giocano insieme ai bambini ad ascoltare le parole di Piccolo Vento e ad accompagnarlo alla ricerca della sua mamma, Zefiro, scivolando armoniosamente da una stagione all’altra.
A�LE QUATTRO STAGIONI E PICCOLO VENTOA�, spettacolo vincitore del prestigioso premio “Briciole di fiaba 2012”, vedrA� in scena Marco Zoppello, Irene Fioravante (o Anna Benico) e Monica Ceccardi. Le scene sono di Gino Copelli con illustrazioni di Pia Valentinis, i costumi di Sonia Mirandola; Everson Sonza ha progettato il disegno delle luci. (F. L.)

Pomeriggio insieme al Centro

Lo spettacolo sarA� anticipato e seguito da momenti di intrattenimento teatrale. I bambini, a partire dalle 15.30, saranno coinvolti nella ricerca dea�� IL POSTO GIUSTO mentre, al termine della rappresentazione potranno scambiare QUATTRO CHIACCIERE CON EOLO, ELIA, LOLA. Sabato 8 domenica 9 FEBBRAIO 2014 la��appuntamento A? al Teatro Cuminetti, a partire dalle ore 15,30.

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Maurizio Scaparro presentala tragica quotidianitA� de La coscienza di Zeno http://www.trentoblog.it/maurizio-scaparro-presentala-tragica-quotidianita-de-la-coscienza-zeno/ http://www.trentoblog.it/maurizio-scaparro-presentala-tragica-quotidianita-de-la-coscienza-zeno/#respond Tue, 04 Feb 2014 08:51:26 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=71448 600Proseguono al Teatro Auditorium gli appuntamenti con la Stagione di Prosa 2013-2014 organizzata a Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. GiovedA� 6 febbraio la Compagnia del Teatro Carcano di Milano proporrA� LA COSCIENZA DI ZENO, una scrittura scenica di Tullio Kezich tratta dal romanzo omonimo di Italo Svevo. Nella parte del protagonista, Zeno Cosini, sarA� Giuseppe Pambieri. La regia A? di Maurizio Scaparro. Si replica venerdA� 7 (ore 20,30), sabato 8 (ore 21,00) e domenica 9 febbraio (ore 16,00).

Italo Svevo, Tullio Kezich, Maurizio Scaparro, Giuseppe Pambieri: A? firmato da un poker di nomi davvero di grande prestigio lo spettacolo che andrA� in scena a Trento da giovedA� 6 a domenica 9 febbraio al Teatro Auditorium. Inserito nel cartellone della Stagione di Prosa organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, LA COSCIENZA DI ZENO A? una produzione del Teatro Carcano di Milano che giA� nel corso della passata stagione ha ottenuto favori unanimi da parte di pubblico e critica.

Pubblicato a Trieste nel 1923 e ritenuto il romanzo piA? maturo e originale di Italo Svevo, La coscienza di Zeno abbandona il modulo romantico ottocentesco e, come nel caso di Musil o del pirandelliano Mattia Pascal, di Joyce o di Proust, ai quali pure A? stato accostato, introduce la��aspetto tutto novecentesco della��introspezione. Dal romanzo narrato da una voce anonima ed estranea al piano della vicenda, si passa a una narrazione in prima persona che non presenta gli avvenimenti nella loro successione cronologica lineare, ma inseriti in un tempo tutto soggettivo che mescola piani e distanze.

Nella sua opera piA? conosciuta, Svevo affronta un viaggio nella mente umana, un percorso nella malattia e nella cura; ci parla della��insoddisfazione e della��inquietudine della��uomo che si percepisce come corpo estraneo della societA�, fornendo il ritratto di una��epoca e, insieme, quello di una��umanitA� senza tempo.

Sullo sfondo di una Trieste cosmopolita e mercantile, ma anche crogiolo culturale della Mitteleuropa tra la fine della Belle Epoque e la prima guerra mondiale, il romanzo si apre con la Prefazione: lo psicanalista dottor S. induce il paziente Zeno Cosini, vecchio commerciante, a scrivere una��autobiografia come contributo al lavoro psicanalitico. E poichA� il paziente si A? sottratto alle cure prima del previsto, il dottore pubblica, per vendicarsi, il manoscritto, articolato in sei episodi.

A�Il fumoA� racconta dei vari tentativi attuati dal protagonista per guarire dal vizio del tabagismo, che rappresenta la debolezza della sua volontA�, senza perA? essere mai riuscito ad accendere a�?l’ultima sigarettaa�?. Ne A�La morte di mio padreA� A? raccontato il difficile rapporto di Zeno con il padre, che culmina nello schiaffo dato al figlio dal genitore morente. In A�Storia del mio matrimonioA� Zeno A? alla ricerca di una moglie. Frequenta casa Malfenti e si innamora di una delle quattro figlie del padrone di casa, Ada, la piA? bella. Viene perA? respinto e, dopo essere stato rifiutato da una��altra sorella, viene accettato dalla materna e comprensiva Augusta.

Nel capitolo A�La moglie e la��amanteA� Zeno rievoca invece la relazione con Carla; egli non sa decidersi fra la��amore per la moglie e quello per la��amante, finchA� non sarA� questa��ultima a troncare il rapporto. Il capitolo A�Storia di una��associazione commercialeA� A? incentrato sulla��impresa economica avviata con il cognato Guido, a cui Zeno non riesce a perdonare di aver sposato Ada, di cui era innamorato. Qui terminano i capitoli del memoriale. Zeno, abbandonato lo psicanalista, scrive poi un altro capitolo, intitolato A�PsicoanalisiA�, in cui spiega i motivi della��abbandono della cura e proclama la propria guarigione. In quanto a�� spiega a�� a�?La vita attuale A? inquinata alle radici e la��unico mezzo per essere sani A? la��auto-convicimento di esserloa�?. Chiude il romanzo l’apocalittica previsione di una catastrofe, prodotta dagli ordigni di una guerra e che travolgerA� l’Europa.

Alla��interno di una��autobiografia che appare come il gigantesco tentativo di auto-giustificazione da parte di un uomo inetto che vuole dimostrarsi innocente da ogni colpa nei rapporti con gli altri, Zeno si racconta in modo cosA� ironicamente disincantato e distaccato da far apparire la��esistenza tragica e comica insieme.

Fragile e inadeguato di fronte ai cambiamenti della societA�, pieno di tic e di nevrosi, sempre alla ricerca di un modo di essere plausibile in un mondo che sembra sfuggirgli, Zeno si dichiara a�?malatoa�?, ma la sua malattia A? tutta di origine psicologica. Di fronte alla vita egli riesce perA? sempre a mantenere un atteggiamento distaccato (a�?La vita non A? nA� brutta nA� bella, ma A? originalea�?) che gli permetterA� di capirla meglio e, quindi, di crescere.

Maurizio Scaparro fa proprio lo storico adattamento realizzato nel 1964 da Tullio Kezich che, rimanendo fedele al romanzo, riuscA� a valorizzarne lo spirito e a trasferirne le strutture teatrali in una commedia che scorre, divertente e malinconica, fino al bellissimo, inquietante monologo finale sulla ferocia e l’inutilitA� di quella guerra che, di lA� a poco, avrebbe rivoluzionato tutto. Nella sua nitida ed elegante regia, Scaparro (presente nella Stagione teatrale di Trento fin dal 1971 quando diresse il Teatro Stabile di Bolzano ne a�?L’ultima analisia�? di Saul Bellow) vince in scioltezza la non facile scommessa di portare sulla scena il capolavoro di Svevo, non catalogabile come romanzo da��azione o da��intreccio, bensA� come libro da��iniziazione e introspezione.

Tratteggia con tocchi insieme ironici e meditativi il personaggio di Zeno Cosini, Giuseppe Pambieri, attore tra i piA? versatili del nostro teatro che gli appassionati trentini della prosa hanno iniziato ad applaudire giA� nel 1981 quando interpretA? sul palcoscenico del vecchio a�?Socialea�? il ruolo di Petruccio ne La bisbetica domata di Shakespeare in un allestimento di Marco Parodi che vedeva impegnata anche la moglie, Lia Tanzi, nel ruolo di Caterina.

Accanto a Pambieri, sono in scena ne LA COSCIENZA DI ZENO Nino Bignamini (il dott. S./Giovanni Malfenti); Giancarlo CondA� (il dott. Coprosich/Enrico Copler); Francesco Wolf (Guido Speier); Raffaele Sincovich (Luciano); Anna Paola Vellaccio (La signora Malfenti); Antonia Renzella (Augusta Malfenti); Guenda Goria (Ada Malfenti); Margherita Mannino (Alberta Malfenti); Silvia Altrui (Anna Malfenti) e Marta Ossoli (Carla Gerco).

Le scene sono di Lorenzo CutA?li e i costumi di Carla Ricotti. Le musiche originali portano la forma prestigiosa di Giancarlo Chiaramello, compositore e direttore d’orchestra che, oltre ad aver curato durante gli anni ’60 e ’70 gli arrangiamenti per cantanti e gruppi musicali di successo quali Milva, Claudio Villa, Sergio Endrigo, i Delirium e i New Trolls, ha collaborato al cinema e in teatro con alcuni fra i maggiori registi italiani e stranieri.

GiovedA� 6 e venerdA� 7 febbraio il sipario del Teatro Auditorium si alzerA� alle 20,30. Sabato 8 l’inizio dello spettacolo A? previsto invece per le ore 21, mentre domenica 9 A? in programma alle ore 16,00 la recita pomeridiana. (F. L.)

VenerdA� 7 febbraio appuntamento con A�FOYER DELLA PROSAA�

Proseguono presso la Sala Medievale di Palazzo Festi (Teatro Sociale) i A�FOYER DELLA PROSAA�, incontri di approfondimento, discussione e dibattito curati, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara, dalla professoressa Sandra Pietrini e dal dott. Michele Flaim del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’UniversitA� di Trento e rivolti, oltre che agli studenti, a tutte le persone interessate al teatro e alla comunicazione culturale.

VenerdA� 7 febbraio alle 16.30, a margine della rappresentazione de LA COSCIENZA DI ZENO, A? previsto un incontro/dibattito con gli interpreti dello spettacolo che sarA� coordinato dalla Prof.ssa Sandra Pietrini dell’UniversitA� degli Studi di Trento.

Trento, 3 febbraio 2014

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Fiorello TEATRO AUDITORIUM – PREVENDITA http://www.trentoblog.it/fiorello-teatro-auditorium-prevendita/ http://www.trentoblog.it/fiorello-teatro-auditorium-prevendita/#respond Mon, 03 Feb 2014 09:33:04 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=71314 250a�?Fuori Programma sarA� un happening , un laboratorio teatrale da cui nasceranno nuove gag e personaggi. Il titolo racchiude in sA� tutte le caratteristiche dello show: una formula a�?minimala�?, una scaletta di base ed ampio spazio alla��improvvisazione.

Con Fiorello sul palco la sua band di sempre, il Maestro Cremonesi e il nuovo acquisto: i Gemelli di Guidonia, lanciati da Edicola Fiore

PREZZI:
CENTRALE euro 55,00 ( 48,00 + 7,00 prevendita)
LATERALE euro 45,00 ( 40,00 + 5,00 prevendita)

GALLERIA euro 35,00 ( 31,00 + 4,00 prevendita)

TRENTO
TEATRO AUDITORIUM
21-22 FEBBRAIO 2014

APERTURA VENDITE SABATO MATTINA

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ON a�� OFF accende (e spegne) la luce nello Spazio Foyer del Teatro Auditorium http://www.trentoblog.it/on-off-accende-spegne-la-luce-nello-spazio-foyer-del-teatro-auditorium/ http://www.trentoblog.it/on-off-accende-spegne-la-luce-nello-spazio-foyer-del-teatro-auditorium/#respond Thu, 23 Jan 2014 07:08:55 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=71000 600La rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�, organizzata a Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, si trasferisce per il suo settimo appuntamento stagionale nello Spazio Foyer del Teatro Auditorium, dove sabato 25 e domenica 26 gennaio, la Compagnia a�?La Baracca a�� Testoni Ragazzia�? porterA� in scena ON a�� OFF, uno spettacolo incentrato sul rapporto dei bambini con la luce. Sono previste sia sabato 25 che domenica26 gennaio due rappresentazioni. La prima con inizio alle ore 16.00 e la seconda alle ore 17,30, ma i piccoli spettatori (dai due anni) saranno coinvolti nel magico mondo del teatro anche prima (dalle ore 15,45 e dalle ore 17,15) e dopo lo spettacolo. I posti sono limitati, si consiglia la��acquisto preventivo del biglietto.

Per lo spettacolo in calendario sabato 25 e domenica 26 gennaio la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ai bambini e alle loro famiglie, si sposterA� dalla sede tradizionale Teatro a�?Cuminettia�? allo Spazio Foyer dell’Auditorium dove la Compagnia a�?La Baracca a�� Testoni Ragazzia�? presenterA� ON a�� OFF, un testo di Carlotta Zini, Valeria Fabetti e di Andrea Buzzetti, che lo interpreta ne ha curato la regia.

Lo spettacolo nasce da una ricerca condotta alla��interno dei nidi da��infanzia per osservare i bambini e il loro rapporto con la luce e con il buio. In scena un attore e, protagonista assoluta, la luce. Musica e movimenti accompagnano il ritmo della��accendersi e dello spegnersi delle lampadine, dando vita ad una danza. E cosA� la luce puA? essere tutto: un fiore, un cucchiaio, una ballerina, una candela, una giostra, un papA�, una mamma o un bambino.

E’ un omaggio allo stupore che i bambini manifestano di fronte alla luce e al loro interesse nel comandarla e nel controllarne la��intensitA� attraverso gli interruttori. Uno spettacolo che asseconda e valorizza la curiositA� dei piccoli per le fonti luminose. Un gioco, e anche un modo per aiutarli a non aver paura del buio e della notte.

ON a�� OFF, che prevede il coinvolgimento diretto dei piccoli spettatori anche attraverso la cancellazione di ogni divisione fra palcoscenico e platea (di qui la collocazione dello spettacolo in uno spazio piA? adatto allo scopo, quale il Foyer dell’Auditorium), ha partecipato al Tiba Festival di Belgrado dove ha conseguito il premio quale migliore realizzazione artistica.

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Hansel e Gretel Sabato 11 e domenica 12 al a�?Cuminettia�? http://www.trentoblog.it/hansel-gretel-sabato-11-domenica-12-al-cuminetti/ http://www.trentoblog.it/hansel-gretel-sabato-11-domenica-12-al-cuminetti/#respond Fri, 10 Jan 2014 07:28:59 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=70539 600

Prosegue al teatro Cuminetti la rassegna A�A TEATRO CON MAMMA E PAPA� organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Sabato 11 e domenica 12 gennaio sarA� in scena la Compagnia a�?Teatro Cresta�? con A�LA STORIA DI HANSEL E GRETELA�. Il sipario si alzerA� alle 16.00, ma i bambini saranno coinvolti nel magico mondo del teatro anche prima (dalle ore 15,30) e dopo lo spettacolo.

Nuovo appuntamento sabato 11 e domenica 12 gennaio al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento con la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ai bambini e alle loro famiglie. La Compagnia a�?Teatro Cresta�? presenterA� La storia di Hansel e Gretel, un testo di Katia Scarimbolo che trae ispirazione dalla celebra fiaba dei Fratello Grimm.

Nella regione tedesca dello Spessart, situata fra Assia e Baviera, esiste ancora una fitta foresta, difficile da attraversare in quanto i suoi pochi e aspri sentieri sono resi ancora piA? difficoltosi da percorrere dalla presenza di alberi giganteschi, i cui rami intralciano il cammino. La foresta A? chiamata dai contadini della zona a�?il bosco della stregaa�? e si racconta di una donna bellissima che, con i suoi dolci magici, catturava quanti, perdendosi nel bosco, arrivavano nei pressi della sua casa. Sembra essere questa la��origine della fiaba di Hansel e Gretel, racconto a�?ombrosoa�? come il bosco, reso ancora piA? inquietante dalla presenza di una donna che appare ai due fratellini. Bellissima, accogliente e materna, A? in realtA� una strega che inganna e mangia i bambini.

Nello spettacolo, come nella fiaba, la sua presenza getta una luce mutevole su ogni passaggio della storia: il giornaliero inganno della��immagine nasconde veritA� opposte, o semplicemente piA? complicate. La casa, il bosco, il sentiero illuminato da magici sassolini, le piume lucenti del cigno: tutto gira e si trasforma, per poi ritornare con una luce nuova, come il sole ogni mattina. Cosa A? buono e cosa, invece, cattivo? Qualcosa A? vero e qualcosa, invece, A? solo apparenza. Non bisogna lasciarsi ingannare!

In tempi di recessione economica, raccontare ai bimbi della societA� dei consumi una favola che prende avvio proprio dalla prosastica difficoltA� di un padre e di una madre a sfamare i figli puA? non essere un esercizio di stile. Del resto, le favole non lo sono mai. Quali ansie da��abbandono, paura di non vedere soddisfatti i propri bisogni, quali fantasmi prendono corpo in bambini che sentono minacciata la propria aviditA� di benessere?

La storia di Hansel e Gretel A? uno spettacolo sospeso tra realtA� e favola, perchA� i bambini imparino a dare valore alle cose e soprattutto alla loro capacitA� di discernere e conquistarle, a superare la dipendenza passiva, quella dai genitori e quellaa�� dalla��abbondanza.
Sono in scena, per la regia di Michelangelo Campanale, che ha curato anche scenografia e luci, Catia Caramia, Marianna Di Muro, Giulio Ferretto e Paolo Gubello (o Luigi Tagliente). I costumi sono di Cristina Bari. (F. L.)

Pomeriggio insieme al Centro

Lo spettacolo sarA� anticipato e seguito da momenti di intrattenimento teatrale. I bambini, a partire dalle 15.30, saranno coinvoltia�� CERCANDO HANSEL E GRETEL mentre, al termine della rappresentazione, I DUE FRATELLI RITROVATI saranno raccontati, con pensieri e parole, dai bambini e dai loro genitori.

Sabato 11 e domenica 12 GENNAIO 2014 la��appuntamento A? al Teatro Cuminetti, a partire dalle ore 15,30.

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Nuova data per lo show di Pintus 30 marzo Auditoriun Santa Chiara http://www.trentoblog.it/nuova-data-lo-show-pintus-30-marzo-auditoriun-santa-chiara/ http://www.trentoblog.it/nuova-data-lo-show-pintus-30-marzo-auditoriun-santa-chiara/#respond Thu, 09 Jan 2014 10:12:34 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=70488 600lTerzo show a Trento per Angelo Pintus. Dopo il tutto esaurito dello spettacolo dello scorso 6 dicembre e la show del 29 marzo sempre all’Auditorium S. Chiara viene annunciata ora una terza data per il comico triestino.

Pintus porterA� in scena il suo nuovo monologo a�?Cinquanta sfumature di Pintusa�? anche domenica 30 marzo all’Auditorium S.Chiara, con inizio alle ore 17, con le prevendite che si apriranno domani, giovedA� 9 gennaio.

Per la data del 29 marzo rimangono a disposizione solo una ventina di tagliandi e quindi si A? deciso di aggiungere un terzo spettacolo di Pintus che rientra nella nuova rassegna del S. Chiara a�?Cabarettiamo. Comici a Teatroa�? organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara con la direzione artistica di Fiabamusic.

Trentotto anni anni, triestino, Angelo Pintus si A? formato, come molti altri protagonisti della scena cabarettistica, nei villaggi turistici e ha debuttato sulle scene teatrali e televisive esibendosi in coppia con Max Vitale. Dal 2009 A? una presenza fissa sulle reti Mediaset in programmi di successo quali Guida al campionato e Colorado. Sue le divertenti imitazioni di personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo quali Bruno Pizzul, JosA? Mourinho, Valentino Rossi, Marco Mengoni, Max Pezzali. E’ attualmente in tournA�e con lo spettacolo “Cinquanta sfumature di Pintus” dove ci aiuta a capire che fare il comico A?, in realtA�, molto piA? facile di quanto si voglia far credere, perchA� la comicitA� A? dappertutto: A�nei politici che litigano, in alcune storie assurde di alcuni programmi televisivi, nella pubblicitA�. Basti pensare che Banderas parla con una gallina che si chiama Rosita!A�.

BIGLIETTI DISPONIBILI PER LA NUOVA DATA DEL 30 MARZO NEI PUNTI DI PREVENDITA DEL CIRCUITO PRIMI ALLA PRIMA DI TUTTA LA REGIONE AD UN COSTO Da 20 a 25 EURO PIU’ DIRITTI DI PREVENDITA.

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Asmodeo, diavoletto buono RIAPRE NEL 2014 A TEATRO CON MAMMA E PAPA� http://www.trentoblog.it/asmodeo-diavoletto-buono-riapre-nel-2014-teatro-mamma-papa/ http://www.trentoblog.it/asmodeo-diavoletto-buono-riapre-nel-2014-teatro-mamma-papa/#respond Thu, 02 Jan 2014 08:35:36 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=70359 600Prosegue al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA� organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Sabato 4 e domenica 5 gennaio 2014 sarA� in scena la Compagnia a�?Teatro Gioco Vitaa�? con A�PICCOLO ASMODEOA�. Il sipario si alzerA� alle 16.00, ma i bambini saranno coinvolti nel magico mondo del teatro anche prima (dalle ore 15,30) e dopo lo spettacolo.

Quinto appuntamento sabato 4 e domenica 5 dicembre 2014 al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento con la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ai bambini e alle loro famiglie. La Compagnia a�?Teatro Gioco Vita a�� Teatro Stabile di Innovazionea�? presenterA� A�Piccolo AsmodeoA�, un adattamento teatrale di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi da a�?Lilla Asmodeusa�? dello svedese Ulf Stark, uno dei piA? affermati scrittori contemporanei per ragazzi. SarA� in scena, nel ruolo del titolo, Tiziano Ferrari.

Lo spettacolo, adatto ad un pubblico dai 5 anni, A? una favola sul bene e sul male che racconta lo strampalato viaggio sulla terra di un piccolo diavolo troppo buono per vivere nel mondo degli inferi.

Nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli alberi, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo A? troppo buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei fuochi e dei sospiri. Essere cattivo, infatti, proprio non gli riesce e nemmeno gli interessa e questo, per la sua famiglia, A? un grande problema. CosA� Asmodeo viene sottoposto ad una vera prova e mandato sulla Terra con una missione: a�?Dovrai convincere, entro questa sera, almeno una persona a darmi la sua anima a�� gli ordina il padre a�� e solo cosA� potrai dimostrare di essere mio figlioa�?. Ignaro della��uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di ciA? che lo aspetta, Asmodeo inizia con timore, ma anche con curiositA�, il suo strampalato viaggio sulla Terra.

Da quel momento Asmodeo si trova coinvolto in una girandola da��incontri di ogni tipo: una mucca, un prete, un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande semplicitA�, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre: a�?Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi prometta di cedermi la��animaa�?. Alla fine di una sconvolgente giornata Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura maltrattato, si convince che non riuscirA� mai a portare a termine un compito che non sente per niente suo. Ed A? in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristinaa��

Con sottile ironia, ma anche con delicata poesia, alternando momenti di sana comicitA� a situazioni di acuta problematicitA�, senza mai cadere in facili moralismi, Ulf Stark ci racconta di questo novello Mefistofele alla ricerca del suo Faust. A�Quello che ho capito a�� spiega il regista dello spettacolo, Fabrizio Montecchi a�� A? che ai bambini interessa che si parli di cose serie, di temi importanti. Magari con leggerezza, o ironia, o con comicitA�, ma di cose serie. a�?Piccolo Asmodeoa�? A? una storia cosA�. Che fa ridere, pensare e forse anche commuoversiA�.

Pomeriggio insieme al Centro

Lo spettacolo sarA� anticipato e seguito da momenti di intrattenimento teatrale. I bambini, a partire dalle 15.30, saranno coinvoltia�� PREPARANDO ASMODEO mentre, al termine della rappresentazione, A? previsto un laboratorio creativo che, con la��intervento dei bambini, porterA� PICCOLO ASMODEO DAL DISEGNO ALLa��OMBRA. Sabato 4 e domenica 5 GENNAIO 2014 la��appuntamento A? al Teatro Cuminetti, a partire dalle ore 15,30.

 

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La Brocca rotta La piA? bella commedia della letteratura teatrale tedesca http://www.trentoblog.it/la-brocca-rotta-la-piu-bella-commedia-della-letteratura-teatrale-tedesca/ http://www.trentoblog.it/la-brocca-rotta-la-piu-bella-commedia-della-letteratura-teatrale-tedesca/#respond Thu, 02 Jan 2014 07:49:16 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69415 600la brocca rotta - Fonte Trentinospettacoli

A�Il prossimo 9 gennaio all’Auditorium, dopo il successo del Malato immaginario di MoliA?re, Marco Bernardi dirige con lo stesso cast, guidato da Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni, la piA? bella commedia della letteratura teatrale tedesca a�?La Brocca rottaa�?.

Questa commedia nasce da una scommessa, da un gioco: e poche volte una��opera da��arte ha portato cosA� evidenti, anche al suo interno, i segni del gioco e della scommessa. Fu in Svizzera nel 1802 che Kleist e i suoi amici Wieland e Zschokke decisero di trarre una commedia, una satira e un racconto da una��incisione di Le Veau intitolata La cruche cassA�e. Wieland rinunciA? alla��esecuzione del suo progetto, Zschokke mise insieme un mediocre racconto mentre Kleist, leggendo con acume ispirato le fisionomie e i gesti di quella piccola gente in ambiente fiammingo-olandese, ne trasse la piA? bella e sostanziosa commedia di tutto il teatro tedesco.
Che la��autore non ci vedesse solo una��occasione di riso disimpegnato risulta evidente a chiunque conosca la radicale tragicitA� e problematicitA� della��opera di Kleist.
Adamo, il giudice del villaggio A? parente dei vecchi semidei osceni e beffardi dal piede caprino, dalla coda villosa, dalle corna di becco, dalla��appendice erotica spropositata. CosA� come certi servi della commedia plautina, come gli Zanni della Commedia della��Arte, come quasi tutti i personaggi del Ruzante, il Falstaff di Shakespeare, la��Ubu Roi di Jarry.
Commedia della piccineria umana, infestata da superstizione e corruzione: la si potrebbe leggere tutta come una parodia del potere, per questa volta senza niente di cruento o irrimediabile.
Il nucleo della Brocca rotta A? Adamo con le sue infinite risorse di mentitore e con quella fuga finale per i campi innevati, sotto gli occhi di tutti, la parrucca, antiquato simbolo di una��autoritA� abusiva e coperta di vergogna, che gli sbatte sulla schiena.
Dal punto di vista artistico La brocca rotta A? la��opera perfetta di Kleist. Il progressivo districarsi del nodo degli equivoci, nella parte culminante e conclusiva, qui non stona e non disturba come nelle sue tragedie, ma anzi conferisce alla commedia una magnifica struttura e uno sviluppo ascendente unitario. Un esercizio perfetto, che ha illuso ed estasiato generazioni di amatori. Qui la��autore volle costruire nel suo a�?astratto furorea�? una commedia, forse per distrarsi dal troppo duro impegno tragico e la costruA� limpida e salda, a regola da��arte, esemplare.

Teatro Stabile di Bolzano
LA BROCCA ROTTA
di Heinrich von Kleist – traduzione di Cesare Lievi
con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni
regia di Marco Bernardi

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La poesia di SLAVA’S SNOWSHOW per un indimenticabile Natale a teatro http://www.trentoblog.it/la-poesia-slavas-snowshow-indimenticabile-natale-teatro/ http://www.trentoblog.it/la-poesia-slavas-snowshow-indimenticabile-natale-teatro/#respond Fri, 20 Dec 2013 13:06:50 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=70209 600

Capolavoro unico e imperdibile, espressione di pura magia, SLAVA’S SNOWSHOW sarA� in scena per sei giorni nel periodo natalizio al Teatro Sociale di Trento. Otto, in totale, le recite in calendario: il debutto A? fissato per il giorno della vigilia, martedA� 24 dicembre, con una recita pomeridiana e due sono invece le rappresentazioni programmate nella giornata di Natale: alle 16,00 e alle 20,30. Si proseguirA� il 26, 27 e 28 dicembre con tre spettacoli serali, per concludere l’intensa programmazione domenica 29, quando il sipario si alzerA�, per una doppia recita, alle 16,00 e alle 20,30.

Inserito quale a�?evento specialea�? nella programmazione 2013/2014 del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Slavaa��s Snowshow arriva a Trento dopo essere stato presentato in tournA�e nei piA? prestigiosi teatri del mondo. E’ andato in scena dal 1993 ad oggi in piA? di trenta Paesi, in oltre cento cittA� ed A? stato applaudito da oltre due milioni e mezzo di spettatori.

Creatore e principale protagonista dello spettacolo A? Slava Polunin, il grande mimo russo che, grazie al suo innato talento e all’influenza di grandi artisti come Charlie Chaplin, Leonid Engibarov e Marcel Marceau, ha dato una nuova valenza al ruolo del clown, estrapolandolo dal mondo circense e portandolo prima nelle strade prima e poi nei piA? grandi teatri.

Nato in una piccola cittA� russa, lontano dai grandi centri urbani, Salva ha trascorso l’infanzia in mezzo alle foreste, ai campi e ai fiumi e, vivendo in un mondo incontaminato, ha potuto sviluppare le sue capacitA� di inventare cose e storie sempre nuove. Grazie alla televisione e al cinema si A? innamorato dei grandi clown e dei grandi mimi e cosA�, all’etA� di 17 anni si A? trasferito a San Pietroburgo (alla��epoca Leningrado) con l’intenzione di studiare ingegneria. In realtA�, si A? iscritto a una scuola di mimo e ha iniziato cosA� il lungo cammino verso la riscoperta e la riaffermazione dell’arte del vero clown. Approdato con la sua Compagnia in Inghilterra nel 1988, gli sono state sufficienti tre recite all’Hackney Empire per renderlo famoso. Cinque anni dopo, ha raccolto le gag e gli sketch piA? famosi del suo repertorio in un unico spettacolo intitolato Yellow (divenuto successivamente SLAVAa��S SNOWSHOW) che A? stato un vero e proprio trionfo, tanto da valergli il prestigioso Time Out Award.A�Il mio teatro a�� spiega Slava Polunin a�� A? come un corteo nuziale, in cui cerco di sposare gli uni con gli altri. A? un teatro rituale, magico e festoso costruito sulla base delle immagini e dei movimenti, sui giochi e sulle fantasie, che sono le creazioni comuni al pubblico e alla gente di teatro. A? un teatro che nasce inesorabilmente dai sogni e dalle fiabe, ricco di speranze e sogni, di desideri e di nostalgie, di mancanze e disillusioni. A? un teatro in continuo mutamento che si nutre della��improvvisazione spontanea nel rispetto scrupoloso della tradizione e che si colloca nel filone della sintesi multi-sfaccettata contemporanea, al confine tra vita e arte. Il mio A? un teatro che crea una��unione epica intimistica tra tragedia e commedia, assurditA� e spontaneitA�, crudeltA� e tenerezza; un teatro che sfugge a qualsiasi definizione, alla��interpretazione unica delle sue azioni e da qualsiasi tentativo di limitazione della sua libertA�.A�

Slavaa��s Snowshow, che puA? essere dunque definito un work in progress in continua evoluzione, A? una cascata di spontanea energia che fa volare il pubblico, anche coinvolgendolo direttamente nell’azione scenica, in una bolla di puro divertimento. Uno spettacolo che affascina e meraviglia i piA? piccoli e riesce a evocare negli adulti sogni infantili. (F. L.)

Dal 1993 ad oggi, di Slavaa��s Snowshow si sono occupate le testate giornalistiche piA? importanti e prestigiose, in Europa e nel mondo. E’ sufficiente leggere alcuni passaggi delle recensioni per capire come questo spettacolo abbia saputo entusiasmare anche i critici piA? esigenti:

a�? A�SLAVAa��S SNOWSHOW rappresenta per il mondo dei clown quello che il Cirque du Soleil rappresenta per il circo. SLAVAa��S SNOWSHOW A? teatrale e al tempo stesso semplice, coinvolgente e illuminante.A� – Variety
a�? A�Uno dei momenti piA? teatrale che abbia mai avuto modo di vivere.A� – The Guardian
a�? A�Assolutamente mozzafiato, gli effetti sul palcoscenico sono affascinanti. Improvvisamente il pubblico si sente giovane, innocente e trasportato via con piacere.A� – Daily Mail
a�? A�Ea�� la cosa piA? bella che abbia mai visto a teatro in tutta la mia vita.A� – Simon Callow, Sunday Express
a�? A�Un capolavoro assolutamente unico e imperdibile. Ea�� semplicemente emozionante; ti riempie di gioia ed A? una poesia.A� – The Independent
a�? A�SLAVAa��S SNOWSHOW, un classico imperdibile, A? uno spettacolo di rara bellezza teatrale.A� – The Times
a�? A�Diffonde nel pubblico un velo di fascino, lasciandogli la sensazione di essere in un incantesimo.A� – Sarah Hemming, Financial Times
a�? A�In questi giorni i clown appaiono solo nei film (Steve Martin, Jim Carey) o in televisione (Rowan Atkinson, Reeves e Mortimer), ma non nei teatri. Polunin ha cambiato tutto ciA?.A� – Evening Standard
a�? A�Affascinante! Ideale per trasformare anche l’atmosfera piA? tetra in gioia.A� – The Observer
a�? A�Il Maestro russo A? considerato come il salvatore della clownerie. Toglie il fiato al pubblico.A� – Evening Standard
a�? A�Il suo genio sta nell’equilibrio tra effetti teatrale spettacolari e le piA? sottili sfumature dell’espressione facciale. Vera maestria teatrale!A� – Sunday Times
a�? A�Questa A? pura magia. Davvero una serata di puro movimento e incanto.A� – The Express
a�? A�Ea�� sbalorditivo. SLAVAa��S SNOWSHOW riesce a provocare nel pubblico qualcosa che raramente ho visto fare da altri: magico, semplicemente emozionante! Ti riempie di un piacere innocente. Alla fine dello spettacolo, nessuno vuole lasciare il teatro. Ed A? difficile riuscire a distinguere le risate dalle lacrime.A� – The Independent
a�? A�Una festa teatrale unica; questa compagnia di strepitosi clown unisce commedia e mordacitA� in uno spettacolo strabiliante e in immagini mozzafiato.A� a�� The Independent
a�? A�SLAVAa��S SNOWSHOW A? una commedia sensibile e profonda. Uno spettacolo da consigliare.A� – Melbourne The Sunday Age
a�? A�Slava Polunin puA? tranquillamente essere definito il migliore clown del mondo. Ma anche il piA? grande mago del mondo. Spettacolare e bellissimo!A� – Variety Weekly
a�? A�SLAVAa��S SNOWSHOW vuole farti sorridere, e ci riesce bene. Mi A? piaciuto ogni minuti, inclusi gli applausi finali. – The Wall Street Journal

MartedA� 24 dicembre 2013 a�� ore 16,00
MercoledA� 25 dicembre 2013 a�� ore 16,00 e ore 20,30
GiovedA� 26 dicembre 2013 a�� ore 20,30
VenerdA� 27 dicembre 2013 a�� ore 20,30
Sabato 28 dicembre 2013 a�� ore 20,30
Domenica 29 dicembre 2013 a�� ore 16,00 e ore 20,30

Info 800 013952
www.centrosantachiara.it
www.primiallaprima.it

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GiovedA� 19 dicembre a Trento la voce jazz di Dianne Reeves http://www.trentoblog.it/giovedi-19-dicembre-trento-la-voce-jazz-dianne-reeves/ http://www.trentoblog.it/giovedi-19-dicembre-trento-la-voce-jazz-dianne-reeves/#respond Tue, 17 Dec 2013 11:05:25 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=70128 600

Il terzo appuntamento della stagione A�Itinerari JazzA� 2013/’14, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara con concerti in calendario a Trento e Rovereto, porterA� giovedA� 19 dicembre sul palcoscenico dell’Auditorium di Trento Dianne Reeves, oggi tra le autentiche eredi della grande tradizione vocale afroamericana. La sua voce calda di contralto e la sua capacitA� di improvvisazione la pongono, infatti, sulla traccia di grandi interpreti come le indimenticabili Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan e Carmen McRae.

Cugina del tastierista George Duke, la Reeves A? stata scoperta giovanissima dal trombettista Clark Terry e successivamente la sua carriera si A? dipanata accanto a musicisti come Roland Hanna, Lenny White, Stanley Turrentine, Mike Mainieri. Dal 1981 fu ingaggiata dal celebre pianista e compositore brasiliano Sergio Mendes, con il quale si fece conoscere in tutto il mondo. Successivamente lavorA? con Harry Belafonte.

Negli anni Novanta la sua carriera si avvicinA? al pop, con la registrazione di alcuni album di forte impatto sul pubblico, come a�?Art and Survivala�?, del 1993 e a�?Quiet After The Storma�?, del 1994. Mantenne perA? stretti contatti con la scena del jazz di qualitA�, al quale si riavvicinA? alla fine del decennio, collaborando con altri grandi solisti quali Clark Terry, Phil Woods, James Moody, Toots Thielemans nella registrazione di a�?The Grand Encountera�?.

Da sottolineare la collaborazione con la big band di Quincy Jones, ai festival di Montreux nel 1991, e di Monterey nel 1995, dove si esibA� al fianco di Dizzy Gillespie e Jon Hendricks. Frequenti sono state le sue collaborazioni con Wynton Marsalis e la Lincoln Center Jazz Orchestra, ed anche in campo classico si evidenziano interessanti registrazioni con Daniel Barenboim e la Chicago Symphony Orchestra, con Sir Simon Rattle e i Berliner Philarmoniker.

La Reeves si A? giA� esibita a Trento nel 2008, in un indimenticabile concerto degli A�Itinerari JazzA�. Nella formazione che la vocalist presenta ora alla��Auditorium S. Chiara spiccano i nomi dello straordinario chitarrista Romero Lubambo, che Herbie Mann ha apprezzato come il migliore chitarrista brasiliano, e il contrabbassista Reginal Veal, giA� al fianco di Cassandra Wilson, Elvin Jones, Wynton Marsalis. (G. S.)

Dianne Reeves, voce
Peter Martin, pianoforte
Romero Lubambo, chitarra
Reginald Veal, contrabbasso
Terreon Gully, batteria

 

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A lezione di inglese con il MACHBET di William Shakespeare http://www.trentoblog.it/lezione-inglese-il-machbet-william-shakespeare/ http://www.trentoblog.it/lezione-inglese-il-machbet-william-shakespeare/#respond Mon, 09 Dec 2013 07:41:05 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69881 600

PrenderA� il via martedA� 10 dicembre a Trento al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna SCAPPO A TEATRO organizzata dal CSC a�� Centro Servizi Culturali S. Chiara. Il primo dei quattro appuntamenti in cartellone avrA� per protagonista la Compagnia a�?The Paly Groupa�? che porterA� in scena, in lingua inglese, uno spettacolo ispirato a MACHBET di William Shakespeare. La rappresentazione, inserita nel progetto formativo a�?IoCentroa�? e rivolta al mondo della scuola, avrA� inizio alle ore 10,00.

Con MACHBET, spettacolo ispirato al dramma di William Shakespeare e presentato in lingua inglese dalla Compagnia a�?The Play Groupa�?, si aprirA� martedA� 10 dicembre al Teatro Cuminetti di Trento la rassegna SCAPPO A TEATRO, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ad un pubblico di adolescenti.

In questo spettacolo la Compagnia rivisita il mondo di Shakespeare proponendo una delle tragedie piA? famose del Bardo inglese. La storia descrive l’ascesa e la caduta del Lord scozzese Macbeth, al quale tre streghe misteriose predicono che un giorno diventerA� Re.

Pieno di orgoglio e ambizione, arriverA� a compiere, con la complicitA� della moglie Lady Macbeth, una serie di delitti e misfatti pur di accelerare il raggiungimento del potere. Uno dei primi crimini sarA� quello di uccidere la��amico Duncan, Re di Scozia, ospite del suo castello. Ma anche quando Macbeth ottiene il potere e diventa Re, altro sangue viene versato, come in un gioco di domino in cui un omicidio porta ad un altro omicidio, fino al raggiungimento del tragico epilogo.

Lo spettacolo porta in scena i temi e i personaggi che popolano il dramma di Machbet (streghe misteriose, tiranni malvagi, potere, corruzione e ambizione senza limiti, allucinazioni e sogni, violenza e omicidi), ma The Play Group presenta la storia con il proprio caratteristico stile contraddistinto da un irresistibile humour e dalla partecipazione a tratti interattiva del pubblico che sarA� chiamato a intervenire nell’azione per aiutare a risolvere il mistero.

Come tutte le altre rappresentazioni di questo gruppo teatrale, i dialoghi in inglese vengono proposti a vari livelli linguistici, da semplice (inglese accessibile per principianti) a piA? complesso (con aggiunta di passi originali della��opera), per consentire una buona comprensione da parte del pubblico e ottenere quindi il massimo risultato, sia in termini di comprensione che di partecipazione. Lo spettacolo, infatti, A? stato costruito per rispondere alle esigenze di un progetto di formazione mirato all’approfondimento della lingua inglese, utilizzando livelli linguistici rapportati ai vari gradi di conoscenza.

MACHBET vedrA� in scena, per la regia di Enzo MusicA?, Simon Edmonds, Eddie Roberts e Francesco Di Gennaro. Alessandra Gaudioso ha realizzato i costumi e Gaetano Di Maso ha curato il disegno delle luci. (F. L.)

 

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Un vecchio elefante e la papera TeresinaANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA� http://www.trentoblog.it/vecchio-elefante-la-papera-teresinaanchio-teatro-mamma-papa/ http://www.trentoblog.it/vecchio-elefante-la-papera-teresinaanchio-teatro-mamma-papa/#respond Fri, 06 Dec 2013 07:59:42 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69835 600

Prosegue al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA� organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Sabato 7 e domenica 8 dicembre sarA� in scena la Compagnia a�?BurambA?a�? con A�L’ELEFANTE SMEMORATO E LA PAPERA FICCANASOA�. Il sipario si alzerA� alle 16.00, ma i bambini saranno coinvolti nel magico mondo del teatro anche prima (dalle ore 15,30) e dopo lo spettacolo.

Quarto appuntamento sabato 7 e domenica 8 dicembre al Teatro a�?Cuminettia�? di Trento con la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA�, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ai bambini e alle loro famiglie. La a�?Compagnia BurambA?a�? presenterA� A�L’ elefante smemorato e la papera ficcanasoA�, uno spettacolo ideato, diretto e interpretato da Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli.

Lo spettacolo, adatto ad un pubblico dai 4 anni, racconta di un vecchio elefante che non riesce a dormire. I brutti ricordi lo attanagliano. Decide allora di soffiare questi ricordi dentro alcuni palloncini rossi che perA?, volando via, lo lasciano smemorato. Ma ecco entrare nella sua vita Teresina, una papera ficcanaso che lo tempesta di domande a cui non riesce a rispondere. Nel tentativo di fargli ritornare la memoria, la papera gli suggerisce di fare una passeggiata per riprendere contatto col mondo.

E’ cosA� che il grosso animale partirA� all’avventura ma, senza saperlo, andrA� a rivivere situazioni che giA� in passato aveva vissuto, ma che aveva dimenticato. Privato del bagaglio dell’esperienza, per lui diventa difficile difendersi dai pericoli che lo circondano, tanto da finire nella gabbia di uno zoo. ScoprirA� cosA� che i ricordi sono necessari, belli o brutti che siano, e conservarli puA? tornare utile nel bisogno.

Ma Teresina, divenuta ormai un’amica inseparabile, avrA� l’idea giusta al momento giusto per risolvere la situazione. Quale sarA�? La risposta i bambini l’avranno, ovviamente, a teatro. (F. L.)

Pomeriggio insieme al Centro

Lo spettacolo sarA� anticipato e seguito da momenti di intrattenimento teatrale. I bambini, a partire dalle 15.30, saranno a�� LIBERATI DAI BRUTTI RICORDI mentre, al termine della rappresentazione, A? previsto un incontro di gioco con RICORDI E DESIDERI DA SOFFIARE IN UN PALLONCINO. Sabato 7 e domenica 8 dicembre la��appuntamento A? al Teatro Cuminetti, a partire dalle ore 15,30.

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ALADINO danza al Palacongressi di Riva del Garda http://www.trentoblog.it/aladino-danza-al-palacongressi-riva-del-garda/ http://www.trentoblog.it/aladino-danza-al-palacongressi-riva-del-garda/#respond Fri, 06 Dec 2013 07:36:43 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69828 600

La Sala dei Mille del Palacongressi di Riva del Garda ospiterA� lunedA� 9 dicembre uno spettacolo di danza che avrA� per protagonista la Compagnia ASTRA ROMA BALLET diretta da Diana Ferrara. In scena, con inizio alle ore 21,00 ALADINO, spettacolo di danza in un atto coreografato da Daniela Megna e Diana Ferrara su musiche di Sawhney, Vivaldi, Glinka, Caccini e Pook.

Chi di noi non ha pensato che, se avesse avuto tra le mani una lampada magica come quella di Aladino, avrebbe potuto esaudito tutti i propri desideri? Ma chi A? Aladino e chi A? il genio evocato? Aladino A? un ragazzo semplice, uno come tanti: un ragazzo un po’ svogliato senza alcuna voglia di lavorare. E’ il simbolo dell’uomo che ha smarrito il significato del sA�.

E il genio (che per gli antichi era una sorta di angelo custode, un guardiano generato insieme ad ogni uomo col compito di dirigere le sue azioni e di vegliare sul suo benessere) rappresenta la via della ricerca spirituale.

Lo spettacolo, prendendo spunto dalla favola, vuole riflettere sul difficile cammino spirituale che ogni uomo deve affrontare per ritrovare se stesso. Un percorso iniziatico verso la vita che l’anima compie per conseguire il raggiungimento della completezza, che non A? soltanto felicitA� ma anche armonia di forze arcane.

Lo spettacolo di danza sarA� completato dai testi di Alessandro Savona affidati alla voce recitante di Sergio Ammirata e al canto di Maurizio Maiorana.
Prevendite presso le Casse Rurali del Trentino, sono previste agevolazioni per le associazioni e le scuole di danza, info 800013952 ( lu-sab dalle ore 10-19).

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Teatro Cuminetti la MARATONA DI DANZA http://www.trentoblog.it/teatro-cuminetti-la-maratona-danza/ http://www.trentoblog.it/teatro-cuminetti-la-maratona-danza/#respond Thu, 28 Nov 2013 07:42:15 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69373 600teatro santa chiara fonte centrosantachiara.it

La MARATONA DI DANZA A? una vetrina che si propone di presentare le compagnie e i coreografi piA? rappresentativi e innovativi della danza contemporanea italiana. Due gli appuntamenti presenti nel cartellone 2013 del Centro Servizi Culturali S.Chiara. Sono previsti al Teatro Cuminetti venerdA� 29 novembre e venerdA� 13 dicembre a partire dalle ore 20,30. Il programma A? stato presentato oggi a Trento nel corso di una conferenza stampa dal direttore del CSC, Francesco Nardelli e da Anna Ferro della segreteria artistica.

In novembre saranno protagonisti delle MARATONE DI DANZA due giovani coreografi, Giorgia Nardin con Dolly, un solo, e Matteo Levaggi, con due coreografie dal sapore POP, In Mozart e Fred Chocolate Love, entrambe realizzate per il Balletto Teatro di Torino.
In dicembre saranno ospiti la compagnia veneta Artemis Danza con Battista e il gruppo sardo LucidoSottile con Simili differenze.
Le serate saranno allietate da intervalli enogastronomici.

Le MARATONE DI DANZA vogliono essere, infatti, un’occasione conviviale in cui il pubblico possa trovare occasione di confronto e di scambio di opinioni condividendo la stessa passione per la danza.

VenerdA� 29 novembre

Classe 1988, Giorgia Nardin si puA? definite una giovane coreografa, ma con un curriculum vitae ricco di esperienze. Dolly, la coreografia che presenta a Trento, si ispira alla condizione della donna nella societA� contemporanea e alla mercificazione del corpo femminile. Il titolo fa chiaramente riferimento alla bambola e piA? precisamente alla Barbie, giocattolo nato nel 1959, ma immortale nella fantasia di ogni bambina che ne ha posseduto una. In Dolly si indaga la��automatismo, il corpo agito dalla��esterno come manovrato da mani esterne che la costringono ad essere un soprammobile.

Il Balletto di Torino non A? nuovo alla scena teatrale trentina; negli anni passati ha presentato alla��interno della Stagione InDanza molteplici opere quali: Moving parts, Primo toccare, Danzare il novecento e Le Vergini. Al Teatro Cuminetti porta un’opera nuova che la compagnia definisce SERATA POP! Distinta in due momenti, In Mozart, tratta dalla��opera di Michael Nyman a�?Drowning by Numbersa�?, e Free Chocolate Love, tributo a Andy Warhol e alla POP art. Entrambe le coreografie sono di Matteo Levaggi.
La prima coreografia, In Mozart, A? un estratto di un lavoro creato nel 2005 per il Balletto della��Arena di Verona su musiche di Michael Nyman. Ricavato dalla colonna sonora del film Drowinig by Number di Peter Greenaway, trae spunto dalla Sinfonia Concertante per violino e viola di Mozart, trasformata in un brano esplosivo, ricco di suoni e suggestioni, in cui far immergere una danza ancorata al vocabolario classico, ma attraversata da un grande sentire contemporaneo.
La seconda parte della serata propone la ripresa, in nuova forma, di Free Chocolate Love, il primo lavoro di Matteo Levaggi ispirato al mito della POP Art, Andy Warhol. Il pubblico si potrA� immergere in un mondo colorato in cui i danzatori si mettono in mostra, si scambiano i ruoli, trascinando gli spettatori in un vortice di danza e musica elettronica, quella composta dalla��americano David Shea e dalla��inglese Scanner.

VenerdA� 13 dicembre

La Compagnia Aretemis Danza di Monica Casadei presenta una coreografia dal titolo Battista (Il Battesimo) di Vittorio Colella, coreografo formatosi prevalentemente alla��estero, piA? precisamente al Nederland Ballet Conservatory di Amsterdam, alla��English National Ballet di Londra e al Laban Centre di Londra. In Italia ha studiato con Mario Astolfi e ha frequentato la��Accademia Isola Danza diretta da Carolyn Carlson. Battista (Il Battesimo) A? la sua terza coreografia dopo In Relation e Apple. Un danza spirituale e ancestrale, quella portata in scena da Colella; uno strumento, il linguaggio danza, per raccontare il travaglio intimo che accompagna la��individuo nella sua inarrestabile ricerca spirituale, un percorso che puA? portarlo a perdersi, o portalo a danzare fino a raggiungere la saggezza o la comunione con Dio e con il creato, il che solitamente presuppone la liberazione delle abituali gabbie dei sensi o del pensiero. Tre i danzatori in scena alla scioperata della natura segreta della��essere umano.

Dopo il consueto intervallo enogastronomico sarA� la volta della Compagnia LucidoSottile con Simili differenze. Uno spettacolo che culmina nella speranza, ma, prima di ciA?, ci parla di un dolore profondo, di abusi e soprusi che le donne subiscono alla��interno di quelle che dovrebbero essere le pareti piA? sicure al mondo, ma che a volte si trasformano nel luogo di violenza per antonomasia: le mura domestiche. Lo spettacolo racconta di due donne e delle loro storie, unite dal loro dramma: si incontreranno nella danza e empaticamente riusciranno a trovare insieme la via da��uscita. Solo il movimento puA? tradurre cosA� bene il dolore atavico, un dolore che si muove silenzioso nelle vene e che con vigore percorre i corpi silenziosi delle danzatrici. La musica da��avanguardia del compositore Davide Sardo sposa in maniera eccelsa la danza che viene ancora piA? enfatizzata dalle scene di Sami Lo Giudice che crea una scenografia paradossale, fatta di prospettive e punti di fuga, per un lavoro in cui al centro ca��A? il corpo.

La��appuntamento per il pubblico A? al Teatro Cuminetti dalle ore 20,30 venerdA� 29 novembre e venerdA� 13 dicembre. Biglietti in prevendita sul sito primiallaprima.it e presso le casse del Teatro Auditorium e Sociale e gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino.

 

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RICORDA CON RABBIA Stefania Rocca e Daniele Russo all’Auditorium http://www.trentoblog.it/ricorda-rabbia-stefania-rocca-daniele-russo-allauditorium/ http://www.trentoblog.it/ricorda-rabbia-stefania-rocca-daniele-russo-allauditorium/#respond Wed, 27 Nov 2013 10:44:31 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69531 600

Prosegue con un testo drammatico del commediografo britannico John Osborne la Stagione di Prosa 2013-2014 organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. In scena giovedA� 28 novembre al Teatro Auditorium A�RICORDA CON RABBIAA� nell’allestimento firmato da Luciano Melchionna, con Stefania Rocca e Daniele Russo. Si replica venerdA� 29 novembre (ore 20,30), sabato 30 (ore 21,00) e domenica 1 dicembre (ore 16,00).

Dopo il positivo debutto che ha portato sul palcoscenico del Teatro Sociale A�La��officina a�� Storia di una famigliaA�, spettacolo progettato e realizzato dal Teatro Stabile di Bolzano e dal CSC – Centro Servizi Culturali S. Chiara, la Stagione di Prosa di Trento si trasferisce al Teatro Auditorium dove da giovedA� 28 novembre a domenica 1 dicembre sarA� in scena la Compagnia della A�Fondazione Teatro di NapoliA� con A�RICORDA CON RABBIAA� di John Osborne.

Ci sono testi che riescono a sopravvivere al tempo che passa. Sono passati, infatti, quasi sessant’anni dalla prima rappresentazione, ma Look back in anger, il dramma che ha decretato il successo del commediografo londinese John Osborne, A? ancora attuale. A�RICORDA CON RABBIAA� A? la storia di un triangolo amoroso tra Jimmy, un giovane di origina proletaria, intelligente ma insofferente e stizzoso (Daniele Russo); sua moglie Alison, figlia di un generale, che A? invece di estrazione borghese (Stefania Rocca); e la migliore amica di lei, Helena (Sylvia De Fanti). Fra loro, Cliff (Marco Mario de Notaris), amico di Jimmy e suo pensionante, che tenta di mantenere la pace familiare.

A�In Ricorda con rabbia a�� scrive il regista, Luciano Melchionna a�� sono in scena le vicissitudini di un gruppo di ragazzi, le loro vicende personali e la storia da��amore dei due protagonisti, ma la tragedia umana ‘privata’ diviene paradigmatica di un’intera generazione. Una��inquietudine profonda, la frustrazione e il senso da��impotenza sono temi che ogni spettatore puA? riconoscere come propri, o in chi gli vive accanto, o nello sconosciuto che tutti i giorni prende con lui la��autobus e che improvvisamente esplode nella furia omicida. E’ la��uomo a�?controa�?, che non distingue piA? i confini della sua rabbia, A? contro le campane che irrompono nella discussione, A? contro la padrona di casa, A? persino contro la pioggia. Ricorda con rabbia A? apologia della rabbia irruenta, disperata, generalizzata, quella che ci circonda ora, rabbia verso una realtA� che va liquidata, rivista alle radici.A�

In una scena invasa da frigoriferi e lavatrici (siamo nel magazzino di un negozio di elettrodomestici) i quattro protagonisti vivono una solitudine individuale che si fa collettiva. E’ la tragedia dell’incomunicabilitA� pressochA� totale di generazioni ormai prive di slancio e di riferimenti culturali forti cui aggrapparsi.

A�A suo tempo a�� ricorda il regista a�� la piA?ce venne definita a�?manifesto di una generazionea�?: oggi potremmo dire che ha preannunciato i nostri tempi ed A? ancora il manifesto di chi si scontra con una societA� indifferente. Ea�� la��ira di chi affronta con furia chi si trincera nella sua cittadella a difesa della��arroganza e della nebulositA� dei suoi finti moralismi, di convenzioni e ipocrisie sociali, che non lasciano spazio nA� consolazione agli altri. La��uomo a�?controa�? A? ucciso dalla noia, dalla ripetitivitA� delle cose quotidiane e in particolare dalle domeniche, urla perchA� gli altri si risveglino dall’indolenza e riscoprano un qualche entusiasmo, un qualche interesse nel presente che ai suoi occhi appare orripilante e disgustoso, anche nei giornali e nelle cronache culturali. Oggi, a quasi sessanta anni dalla prima rappresentazione del 1956 al Royal Court Theatre di Londra, il testo di Osborne A? quanto mai attuale, A? la tragedia di una solitudine individuale che si fa collettiva, in una incomunicabilitA� pressochA� totale, in una micro collettivitA� giovanile totalmente priva di entusiasmo e stimoli, senza riferimenti culturali forti. [a��] La��ansia per una societA� piA? giusta sembra riaffacciarsi in questa epoca cosA� sciatta nel sentire, cosA� incapace di empatia, cosA� prossima al collasso. Cosa A? cambiato da quel lontano 1956? Per ora la risposta A? ancora la rabbia.A�

Per il pubblico trentino l’occasione di scoprire un autore, John Osborne, mai rappresentato fino ad ora in Stagione. Drammaturgo e sceneggiatore londinese, Osborne (1929 a�� 1994) seppe creare personaggi dalla forza dirompente, insofferenti delle regole e delle imposizioni sociali. Molte delle sue opere teatrali, improntate ad uno spirito ribelle e anticonformista, sono state oggetto di trasposizione cinematografica.

SarA� al debutto sul palcoscenico dell’Auditorium Stefania Rocca, attrice di solida formazione accademica (Centro Sperimentale di Cinematografia e Actor’s Studio) con esperienze teatrali sotto la guida di registi quali MemA? Perlini, Alessandro Baricco e Gabriele Vacis, e una brillante carriera cinematografica (Giulio Base, Gabriele Salvatores, Dario Argento, Carlo Verdone, Cristina Comencini). E’ conosciuta e amata dal pubblico televisivo per aver interpretato personaggi di primo piano in alcuni fortunati serial quali Il Maresciallo Rocca, Tutti pazzi per amore e Una grande famiglia.

Daniele Russo, invece, ha giA� avuto modo di farsi apprezzare dal pubblico di Trento qualche anno fa, quando figurava fra gli interpreti di Napoli Hotel Excelsior di Raffaele Viviani nell’allestimento diretto dal padre, Tato Russo, al fianco del quale ha potuto avviare, verso la metA� degli anni Novanta, un’intensa carriera teatrale che lo ha visto passare dai testi classici (Aristofane, Plauto, Shakespeare) al musical (Oh Calcutta, Il ritratto di Dorain Gray). Recentemente ha interpretato il personaggio dell’avvocato Nicola Sorrentino nella serie televisiva Il clan dei camorristi, in onda su Canale 5. E’ reduce da fortunate esperienze televisive anche Sylvia De Fanti (Incantesimo e Don Matteo), cosA� come Marco Mario de Notaris (R.I.S. Roma a�� Delitti imperfetti).

Si sottoporrA� per la prima volta al giudizio del pubblico trentino anche Luciano Melchionna, regista le cui opere sono caratterizzate da una cifra stilistica dominata da una spiccata capacitA� visionaria di derivazione espressionista.

A�RICORDA CON RABBIAA�, presentato con successo nel corso della passata stagione in alcuni fra i maggiori teatri italiani, A? prodotto da Fondazione Teatro di Napoli, Teatro Nazionale del Mediterraneo e Bellini Teatro Stabile di Napoli. Nell’allestimento dello spettacolo Luciano Melchionna si A? avvalso della collaborazione di Francesco Ghisu (scene), Camilla Piccioni (luci) e Michela Marino (costumi).

GiovedA� 28 e venerdA� 29 novembre il sipario del Teatro Auditorium si alzerA� alle 20,30. Sabato 9 l’inizio dello spettacolo A? previsto invece per le ore 21, mentre domenica 1 dicembre A? in programma alle ore 16,00 la recita pomeridiana. (F. L.)

VenerdA� 29 novembre appuntamento con A�FOYER DELLA PROSAA�

Proseguono presso la Sala Medievale di Palazzo Festi (Teatro Sociale) i A�FOYER DELLA PROSAA�, incontri di approfondimento, discussione e dibattito curati, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara, dalla professoressa Sandra Pietrini e dal dott. Michele Flaim del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’UniversitA� di Trento e rivolti, oltre che agli studenti, a tutte le persone interessate al teatro e alla comunicazione culturale.

VenerdA� 29 novembre alle 16.30, a margine della rappresentazione del dramma di John Osborne Ricorda con rabbia, A? previsto un incontro/dibattito con la partecipazione di Stefania Rocca e Daniele Russo, coordinato dal prof. Andrea Binelli dell’UniversitA� di Trento.

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IL GIOCO DEL LUPOAnch’io a teatro con mamma e papA� http://www.trentoblog.it/anchio-teatro-mamma-papa-il-gioco-del-lupo/ http://www.trentoblog.it/anchio-teatro-mamma-papa-il-gioco-del-lupo/#respond Fri, 22 Nov 2013 08:58:12 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69362 A�

Prosegue al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna ANCH’IO A TEATRO CON MAMMA E PAPA� organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Sabato 23 e domenica 24 novembre sarA� in scena la Compagnia a�?Teatro Distintoa�? con A�IL GIOCO DEL LUPOA�. Il sipario si alzerA� alle 16.00, ma i bambini saranno coinvolti nel magico mondo del teatro anche prima (dalle ore 15,30)e dopo lo spettacolo.

Vincitore del Festival Giocateatro 2013 di Torino, A�IL GIOCO DEL LUPOA� prende lo spunto da una serie di riflessioni: quanto siamo consapevoli della nostra aggressivitA�, chi sa insegnarci la misura con cui possiamo manifestarla? Proviamo a comprimerla e censurarla, sperando di non vederla mai esplodere, oppure scegliamo di esasperarla per difenderci e non avere paura? Attraverso il gioco, possiamo dare forma alla sua ombra; bussare alla sua porta per conoscerla e scoprire fino a che punto possiamo esprimerla, senza correre il rischio di restare soli.
Un tema complesso e articolato, soprattutto per insegnanti ed educatori che lavorano in quello spazio delicato tra la definizione della norma e l’incontro con la parte aggressiva di cui ognuno di noi A? portatore.
La scena rappresenta un’ elegante sala da pranzo dove facciamo la conoscenza con un insolito principe e il suo maggiordomo, personaggi interpretati da Daniel Gol e Alessandro Nosotti. Qui inizia il gioco del lupo. L’ambientazione fiabesca, anche solo accennata, A? amplificata da un insieme di suoni e musica, utile a creare un fraseggio sonoro che colma l’assenza di parole. Ammirevole la sintonia sul palco, che dalla vita privata esplode sulla scena diventando il punto di forza.
In questo spettacolo, che spazia dal teatro di figura al cinema muto, si formano sul palcoscenico direttrici ironiche ed esilaranti che partono dall’ottima mimica e arrivano ad un uso studiato del linguaggio del corpo. L’aggressivitA�, motore scatenante dell’intera piA?ce, A? trattata sotto forma di gioco: leggerezza che va ad incuriosire i piA? piccoli e che sfocia in risate meditabonde sulle facce dei meno piccoli.
Chi mai non ha provato l’ebbrezza di voler colpire il nemico alle spalle? Chi non ha goduto nel punire il piA? debole, sentendosi un lupo? In sostanza siamo tutti, prima o poi, vittime del fascino del cattivo. Ma se il gioco, per i bambini, si presenta divertente e privo di malizia, per gli adulti l’elemento ludico diventa, nel peggiore dei casi, la prassi.
Tutto si inverte, insomma, e le stesse dinamiche si vedono da due punti di vista perchA�, come diceva l’inventore del a�?Piccolo Principea�?, A�gli adulti differiscono dai bambini solo nei giocattoli che usanoA�. (F. L.)

A�E dopo A teatro con mamma e PapA�, pomeriggio insieme al Centro

Lo spettacolo sarA� anticipato e seguito da momenti di intrattenimento teatrale. I bambini, a partire dalle 15.30, potranno fare la conoscenza con un branco di a�� LUPI DA VEDERE mentre, al termine della rappresentazione, A? previsto un incontro di gioco con tanti LUPI DA COLORARE. Sabato 23 e domenica 24 novembre la��appuntamento A? al Teatro Cuminetti, a partire dalle ore 15,30.

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Teatro Ragazzi presenta “SCAPPO A DANZA” http://www.trentoblog.it/teatro-ragazzi-presenta-scappo-danza/ http://www.trentoblog.it/teatro-ragazzi-presenta-scappo-danza/#respond Tue, 19 Nov 2013 09:23:22 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69251

La rassegna A�SCAPPO A DANZAA� si apreA�con un tuffo nell’immaginario marino!

PrenderA� il via giovedA� 21 novembre a Trento al Teatro a�?Cuminettia�? la rassegna SCAPPO A DANZA organizzata dal CSC a�� Centro Servizi Culturali S. Chiara. Il primo dei tre spettacoli in cartellone vedrA� in scena la Compagnia a�?Naturalis Labora�? con A�NAVENEVAA�. La rappresentazione, inserita nel progetto formativo a�?IoCentroa�? e rivolta principalmente al mondo della scuola, avrA� inizio alle ore 14,30.

Con A�NAVENEVAA�, uno spettacolo per ragazzi (e non solo) presentato dalla Compagnia a�?Naturalis Labora�?, si aprirA� giovedA� 21 novembre al Teatro Cuminetti di Trento la rassegna SCAPPO A DANZA, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e rivolta ad un pubblico di adolescenti.
Interpretato e ideato da Silvia Bertoncelli, che ne ha anche curato la regia, da Chiara Guglielmi e Paolo Ottoboni, A�NAVENEVAA� A? un gioco di composizione e scomposizione che, prendendo spunto anche dal Binomio fantastico di Gianni Rodari, lascia proliferare le combinazioni possibili fra le figure (e le loro stesse parti), le parole e i suoni della��immaginario marino, umano e animale.

Lo spettacolo racconta l’immaginario marino ai ragazzi attraverso la danza e trasforma i racconti sul mare per dare vita a un nuovo bestiario marittimo. Nella stiva della nave e al molo, con il faro in lontananza, mentre qualcuno canta o dorme, avvengono incontri imprevedibili fra altrettante imprevedibili creature: marinai e pirati, sirene e gabbiani, pesci, capitani e pescatori.

Ma A�NAVENEVAA� A? un gioco di composizione e scomposizione che coinvolge anche gli oggetti. Questi ultimi, trasformandosi a livello sia di immagine che di azione, assumono cosA� una funzione coreografica e drammaturgica essenziale per dare forma a un mondo pieno di doppifondi e sorprese.

Presentato in prima nazionale nell’agosto scorso al Festival a�?OperaEstatea�? di Bassano del Grappa, lo spettacolo si avvale dell’apparato scenografico realizzato da Antonio Panzuto. Lucia Lapolla ha ideato i costumi e Luca Diodato il disegno delle luci.
La rappresentazione sarA� preceduta, nel corso della mattinata di giovedA� 21 novembre, da un laboratorio sul tema a�?NAVENEVA e gli oggettia�?. La coreografa e i danzatori incontreranno gli allievi della sezione coreutica del Liceo delle Arti di Trento nell’ambito della collaborazione che l’Istituto ha avviato con A�IoCentroA�, l’area Formazione del Centro Servici Culturali S. Chiara. (F. L.)

 

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L’Elisir d’amoreofferto dalla Stagione lirica per gli appassionati http://www.trentoblog.it/lelisir-damoreofferto-dalla-stagione-lirica-gli-appassionati/ http://www.trentoblog.it/lelisir-damoreofferto-dalla-stagione-lirica-gli-appassionati/#respond Fri, 15 Nov 2013 09:15:41 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=69154 600Gaetano_Donizetti fonte WikipediaLa Stagione Lirica regionale, frutto della collaborazione fra il Centro Servizi Culturali S. Chiara e la Fondazione Teatro Comunale e Auditorium Bolzano, proporrA� sabato 16 e domenica 17 novembre al Teatro Sociale di Trento il secondo titolo in cartellone. In scena il dramma giocoso di Gaetano Donizetti A�L’ELISIR D’AMOREA� nell’allestimento firmato dal regista francese Arnaud Bernard.

Assente dalla programmazione lirica di Trento da oltre sessant’anni (l’ultima presenza in cartellone risale al 1950), torna in scena al Teatro Sociale L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Si tratta di una coproduzione del Teatri del Circuito Lirico Lombardo (Teatro Grande di Brescia a�� Teatro Ponchielli di Cremona a�� Teatro Sociale di Como e Teatro Fraschini di Pavia) che per le recite trentine si avvale della partnership del CSC a�� Centro Servizi Culturali S. Chiara e della Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

A�CosA� gli attori attraversano la scena in bicicletta o su una luccicante a�?due cavallia�?, come se stessero trascorrendo una normale giornata nella campagna lombarda (in cui le contadine di Donizetti si trasformano in mondine), ma di tanto in tanto il tempo si ferma, come se si congelasse nello scatto di un fotografo, come se in quel preciso momento si creasse uno scollamento tra la realtA� e una nuova dimensione onirica, da favola, in cui il regista vuole proiettare lo spettatore.A�

Nel golfo mistico suonerA� l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Marco Berdondini. A�Ho voluto realizzare un’opera frizzante e velocemente fruibile a�� ha spiegato il Maestro a�� facile alla��ascolto pur in presenza di uno spartito ricco da��insidie musicali e cercando di rispettare gli equilibri sonori di un lavoro di orchestrazione che merita di essere cesellato con estrema cura. A�

Nel ruolo di Adina canteranno i soprani Natalia Roman (sabato 16) e Lavinia Bini (domenica 17) mentre la parte di Nemorino sarA� affidata al tenore Enea Scala. Il baritono Biagio Pizzuti disegnerA� la figura comica di Dulcamara, soprano Bianca Tognocchi sarA� Giannetta, nel ruolo del sergente Belcore si alterneranno i baritoni Francesco Paolo Vultaggio (sabato 16) e Nicola Ebau (domenica 17) ed il mimo Alessandro Mor sarA� l’assistente di Dulcamara. Il Coro del Teatro Sociale sarA� diretto da Luigi Azzolini. InterverrA� anche un ensemble di fiati del Corpo Musicale a�?CittA� di Trentoa�? che arricchirA� la scena della festa nuziale.

Sull’esile trama, che Felice Romano ha tratto da un libretto del francese EugA?ne Scribe, Gaetano Donizetti ha ricamato una musica briosa e di elegante finezza, trovando una personale elaborazione dello stile comico tramite l’inserimento dell’elemento sentimentale.

Nel libretto originale, la vicenda A? ambientata alla fine del 1700 in un villaggio dei Paesi Baschi. Sono i giorni della mietitura e Nemorino, contadino timido e impacciato, ammira da lontano la ricca e capricciosa fittavola Adina che, in disparte, sta leggendo il libro che narra la storia di Tristano che, innamorato della regina Isotta, ricorre a un filtro magico che lo aiuta ad attirare il suo affetto e la sua fedeltA�. Non osa perA? a dichiararle il suo amore e, quando trova il coraggio di farlo, ne riceve un rifiuto.

Arriva al villaggio Dulcamara, un ciarlatano che, messo al corrente della disperazione di Nemorino, gli offre un Elisir magic0A�(in realtA� una bottiglia di vino Bordeaux) che gli permetterA� di conquistare Adina in meno di ventiquattro ore. Nemorino, fattosi piA? sicuro di se a causa del vino, finisce perA? per innervosire la ragazza che, per puntiglio, decide di sposare il sergente Belcore, arrivato in paese allo scopo di arruolare nuove leve. Il povero Nemorino le chiede allora di rinviare il matrimonio di almeno ventiquattro ore, sperando che nel frattempo l’elisir abbia effetto.

Fervono i preparativi per le nozze, ma quando giunge, il notaio Adina dice di voler aspettare la sera, poichA� intende sposarsi alla presenza di Nemorino, per punirlo della sua insolenza. L’ingenuo contadino si adopera nel frattempo per comprare un’altra bottiglia di Elisir ma, non avendo piA? denaro, finisce per arruolarsi tra i soldati di Belcore che, in questo modo, ottiene di allontanare il rivale.

Giannetta, una ragazza del paese, sparge nel frattempo la notizia che Nemorino ha ottenuto una cospicua ereditA� da uno zio deceduto da poco e la novitA� fa sA� che le donne del paese inizino a corteggiarlo. Lui ne A? molto lusingato e attribuisce agli effetti dell’elisir questo loro comportamento.

Adina, ingelosita, comincia ad amarlo e questi gioisce quando si accorge di una lacrima nei suoi occhi che gli rivela il suo sentimento. La giovane, che nel frattempo ha saputo che Nemorino si era fatto soldato per lei, ricompra da Belcore l’atto d’arruolamento e glielo consegna, dichiarando cosA� il proprio amore. Tutto merito dell’Elisir, commenta trionfante Dulcamara!

Sabato 16 novembre lo spettacolo avrA� inizio alle 20.30, mentre nella giornata di domenica 17 A? prevista invece una rappresentazione pomeridiana alle ore 16,00.

 

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CONTEMPORARY SEASON La stagione del contemporaneo http://www.trentoblog.it/contemporary-season-la-stagione-del-contemporaneo/ http://www.trentoblog.it/contemporary-season-la-stagione-del-contemporaneo/#respond Thu, 14 Mar 2013 12:41:42 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=62733

E’ Andrea Voltolini, il prossimo artista ad esporre nell’ambito Contemporary Season, presso Lo Spazio Art CafA? Hall Auditorium S.Chiara del Centro Servizi Culturali S. Chiara a Trento dal 16 marzo al 21 aprile 2013.

Andrea Voltolini ci trasporta in un viaggio nel quale ci si puA? perdere tra forme, colori e segni, come in un gioco o in un sogno, inseguendo talora un filo di lettura che nei disegni di Andrea spesso cerca di nascondersi dispettosamente. E la fantasia che anima i disegni insieme alla��esplosione dei colori che la��artista usa con particolare perizia. Le opere sono poi arricchite da una tecnica particolare che si avvale di supporti vinilici per creare ad esempio nuovi spessori.

Colpiscono i paesaggi di cittA� medievali, come Trento o Venezia,reinventati da Andrea, o le nuove opere in esposizione che paiono richiamare atmosfere gotiche. Il pittore predilige la carta, sulla quale traccia con tempera, carboncino ed acquerello, dei segni nervosi, delle forme chiuse che sembrano vibrare e cercarsi l’una nell’altra. Ogni forma tracciata abbisogna di inanellarsi alla successiva proprio come una frase A? composta a sua volta di parole che isolate, permangono in noi come risonanze senza esprimere un preciso significato.Il colore ha un ruolo di privilegio e spesso nell’utilizzo delle tinti vivaci e sbiancate, egli sembra cercare una soluzione sdrammatizzante. Si avverte in lui, nonstante il travaglio creativo sia evidente nelle sue opere, una considerevole dose di ottimismo, di gioia anche, lecitamente protetta da questa forma di codice al limiti tra la figurazione e l’astratto.

Per la stagione 2012|2013, Area Arte La Musa si presenta con l’ambizioso a�?Contemporary Season|La stagione del Contemporaneoa�?. Contemporary Season A? un progetto che nasce con l’intento di promuovere e dare visibilitA� a cinque eccellenti artisti emergenti trentini mediante una serie di esposizioni personali, una collettiva ed una pubblicazione/catalogo, il tutto presso lo spazio Art CafA?, del Centro Servizi Culturali Santa Chiara.
Contemporary Season, intende creare un circuito di eventi, esposizioni ed appuntamenti dedicati agli artisti contemporanei, con particolare attenzione agli artisti trentini.

Contemporary Season A� curato ed ideato da Area Arte La Musa e Studio d’Arte Astrid Nova, in collaborazione con Well Studio, promosso da Centro Servizi Culturali S. Chiara, Art CafA? e Well Event, con il patrocinio di ADAC a�� MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento e Comune di Trento.

Gli artisti promossi e sostenuti da Contemporary Season per il 2012/2013 saranno: Andrea Voltolini; Viviana Puecher e Maria Giovanna Speranza che hanno giA� esposto ed ottenuto il favore della critica e del pubblico; Annalisa Lenzi; Luca Biada.

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IL PAESE DEI CAMPANELLI Rassegna “Operettaa��il paese dei sorrisi” http://www.trentoblog.it/il-paese-dei-campanelli-rassegna-operettail-paese-dei-sorrisi/ http://www.trentoblog.it/il-paese-dei-campanelli-rassegna-operettail-paese-dei-sorrisi/#respond Wed, 27 Feb 2013 11:36:44 +0000 http://www.trentoblog.it/?p=62174

Gli appassionati della a�?piccola liricaa�?, che hanno salutato con calore la rappresentazione de A�LA VEDOVA ALLEGRAA�, andata in scena la scorsa settimana al Teatro Sociale di Trento, potranno godere di un secondo appuntamento con la rassegna A�Operetta a�� il paese dei sorrisiA�, proposta dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento in collaborazione con A�L’OBIETTIVO ProduzioniA� di Bolzano. MercoledA� 27 febbraio alle 20.30 il palcoscenico dello storico Teatro cittadino ospiterA�, infatti, un classico della produzione italiana di questo godibile genere di teatro musicale: A�Il Paese dei CampanelliA�.

Composta dal librettista Carlo Lombardo e dal musicista Virgilio Ranzato nel 1923 e rappresentata per la prima volta il 23 novembre di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano, A�Il Paese dei CampanelliA� appartiene alla serie di operette maggiormente apprezzate e amate dal pubblico che segue questo genere di spettacolo, capace di miscelare con sorprendente efficacia, almeno nella maggior parte dei casi, la musica alla recitazione tipica del teatro di prosa.

Nel caso del Paese dei Campanelli, il generale apprezzamento A? dovuto particolarmente alla leggerezza del testo e della melodiosa orecchiabilitA� della musica che lo accompagna, ricca di momenti lirici e arie ricche di sensualitA� e sentimento. Alcuni brani a�� in particolare Luna, tu, non sai dirmi perchA�?, conosciuto anche come Fox della luna, ma anche Balla la giava, o il Duetto del ricamo a�� sono permeati da finezze orchestrali e soluzioni melodiche di particolare interesse, soprattutto nel registro della voce di soprano.

L’intreccio A? molto semplice e ruota intorno a una vicenda fatta di incroci multipli di coppie, peraltro trattata con leggerezza e bonaria ironia. Siamo in un paese dell’Olanda situato su una piccola isola e, a caratterizzare questo luogo della fantasia, il fatto che sopra ogni casa ca��A? un piccolo campanile che custodisce una campanella. Secondo la leggenda, i campanelli suonano ogni volta che una donna del paese sta per tradire il proprio marito. Nel paese, tranquillo e morigerato, i campanelli non hanno mai avuto modo di suonare, ma un giorno giunge al porto una nave da guerra dalla quale scende una schiera di baldi cadetti. I militari subito iniziano a corteggiare le donne del posto: il capitano Hans si ritrova con Nela e il pasticcione La Gaffe simpatizza con Bon Bon.

Le donne spiegano ai loro spasimanti la��ostacolo dei campanelli e La Gaffe pensa allora di inviare due telegrammi: uno indirizzato alle ballerine del Palladium di Londra, destinato a distrarre i mariti, e la��altro spedito alle mogli dei cadetti, avvertendole che sarebbero rientrati in ritardo. Ma La Gaffe, degno del suo nome, inverte i telegrammi, ed ecco piombare nel Paese dei Campanelli le mogli dei cadetti.

Bon Bon sa bene che non bisogna credere alla��amore dei marinai e lascia La Gaffe senza rimpianti. Nela invece ha amato veramente Hans e ora A? in lacrime disperata. Con la partenza dei cadetti tutto ritorna come prima e ca��A? da giurare che i campanelli non suoneranno piA?. La calma A? tornata, il pericolo A? scongiurato. Ma fino a quando?

Caratterizzato da un notevole impegno produttivo e musicale, lo spettacolo vedrA� impegnata una qualificata compagnia di interpreti comprendente Silvia Felisetti (Bon Bon); Alessandro Brachetti (La Gaffe) che ha curato anche la regia; Elena Rapita (Nela); Antonio Colamorea (Capitano Hans), Graziella Barbacini (Pomerania); Fulvio Massa (Tom); Francesco Mei (Tarquinio); Giuliano Scaranello (Attanasio) e Manuel Reitano (Basilio). Nel a�?golfo misticoa�? l’Orchestra diretta da Stefano Giaroli; Costanza Chiapponi ha ideato le coreografie e Artemio Cabassi ha curato scene e costumi.

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