giovedì , 2 Maggio 2024

“IL F(O)U ALFRED JARRY�
uomo-bambino eternamente in bilico tra realtà e fantasia

Padre UbuDomani, mercoledì 07 novembre alle 20.45 presso il Teatro San Marco andrà in scena lo spettacolo “IL F(O)U ALFRED JARRY�, prodotto da Les Deux Dames, testo di Luciana Grifi, regia di Sergio Basile, con Gianni De Feo, Roberto Turchetta, Donatella Liotta, Alessandra Roca, Andrea Nolfo, costumi di Ottavia Valvo, musica di Francis Poulenc (a cura del M.o Marco Scolastra), luci di Paolo Romanucci, macchine sceniche di Gianandrea Gazzola. Si tratta del terzo appuntamento della stagione “Live Act 07/08�, nata dalla collaborazione di Il teatro delle quisquilie, che gestisce il Teatro San Marco, e Teatrincorso Spazio 14.

Il 1° novembre 1907, all’età di trentaquattro anni, Alfred Jarry moriva di meningite tubercolare all’Hopital de la Charité di Parigi. Ricorre quindi quest’anno il primo centenario della morte e passare sotto silenzio questa data significa ignorare colui che ha dato vita ad una delle creature più famose del teatro mondiale: Padre Ubu. Ma non è questo il motivo, se non accidentale, che ha spinto l’autrice Luciana Grifi ad interessarsi di Jarry.

La motivazione autentica e profonda nasce dal fascino esercitato su di lei dalla personalità e dalla figura di Alfred Jarry, uomo-bambino che rifiutò di crescere e visse la sua vita in equilibrio sul doppio binario della realtà e della fantasia.

Durante la sua adolescenza nel collegio di Rennes, Jarry incontrò l’embrione del suo famoso personaggio, lo fece crescere e nascere e lo battezzò col nome di Padre Ubu. Il legame che si stabilì tra i due fu poi così forte e persistente che lo scrittore arrivò al punto di identificarsi con il suo personaggio e firmare la sua corrispondenza personale con il nome di Padre Ubu.

Perché dunque non ipotizzare che nella sua casa, al 7 rue Cassette , Jarry vivesse in compagnia di colui che era diventato il suo doppio, specchio implacabile e ricettacolo/cloaca di tutti i difetti umani, nonché “ignobile doppioâ€?- come lo definì Jarry – di quel pubblico parigino che accolse con insulti e fischi la prima rappresentazione teatrale di “Ubu reâ€??
Ad Alfred Jarry è quindi dedicato questo divertissement nella Parigi dei primi del Novecento, uno spettacolo di impronta “patafisica�, sospeso in una dimensione atemporale, che supera la pur doverosa storicizzazione dei fatti e propone un gioco divertito e leggero tra personaggi storicamente esistiti (Messalina, Apollinaire, Freud) e personaggi da lui inventati (Padre Ubu, Madre Ubu, Faustroll).

Uno spettacolo surreale e grottesco in cui rivive l’atmosfera della Parigi dei primi del Novecento, che seppe con i suoi grandi artisti spazzare via il mondo ottocentesco e aprire le porte alla modernità e al nostro tempo.

Biglietto intero 12€, ridotto 9€, studenti scuole di teatro di Trento 6€, studenti Università di Trento 1€. Biglietti acquistabili nei punti di Primi alla Prima. Per informazioni: www.spazio14.it  o www.teatrosanmarco.it

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Un commento

  1. I primi 10 minuti mi sono chiesto che cos’era e mi stavo quasi annoiando…poi invece ritengo sia stato veramente un grande pezzo. Bravi gli attori e brava l’autrice!

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