mercoledì , 24 Aprile 2024

ATMOSFERE SIMBOLICHE ALLA CIVICA DI ROVERETO
un sabato pomeriggio con le letture de “Il Vaso d’Oro” di Hoffman

Il Vaso d'Oro alla Civica di RoveretoA? un pomeriggio diverso quello che attende i visitatori della Biblioteca Civica di Rovereto, un pomeriggio carico di suggestioni.
L’atmosfera A? onirica, a tratti divertente, a tratti inquietante, certo grottesca.
Si parla del Vaso d’Oro di Hoffman: in questo racconto, il protagonista A? oggetto di una maledizione da parte di una strega, e si innamora di una creatura, donna e serpente al tempo stesso, per finire poi nelle mani poco rassicuranti del padre di lei, un alchimista ed archivista.


Nell’incontro organizzato dall’associazione Il Furore dei Libri si possono ammirare le illustrazioni al racconto realizzate dall’artista Petra Giacomelli; le letture sono inframmezzate da Paolo Damianis, psicologo cultore di simbologia, che spiega il significato di questa storia di cui A? impossibile cogliere il senso leggendolo in chiave razionale: “I simboli sono forze potenti, e in epoca di Codici da Vinci A? importante essere coscienti che se non se ne afferra in modo consapevole il significato essi ci possono travolgere“.
Il destino di Anselmus, il protagonista, A? un po’ la parabola stessa di Hoffman: molti autori romantici non sono stati in grado di sostenere le forze che essi stessi hanno attivato, andando per la prima volta nella letteratura occidentale a scoperchiare il mondo pericoloso dei simboli sepolti nell’inconscio collettivo, aprendo cosA� la strada alla psicanalisi. Non a caso i problemi di Hoffman con l’alcool sono indicativi del travaglio interiore di questi autori gotici che per primi sono andati a sondare simboli, senza riuscire poi nell’obiettivo finale di risolvere le contraddizioni insite in essi.
E il vaso d’oro rappresenta proprio questo, l’unione degli opposti: il vaso femminile e l’oro maschile sono le componenti di quest’oggetto ambA�to, che non a caso il protagonista conquisterA� assieme all’amata, andando a vivere niente meno che nell’isola (irraggiungibile) di Atlantide.
Petra Giacomelli racconta dell’importanza che ha avuto per lei la lettura di questa favola moderna: “A? stata per me come una folgorazione leggere la storia di questo personaggio che vive uno staordinario intreccio di meraviglioso e di quotidiano“.
Petra A? nata ad Helsinki, e vive in Italia da vent’anni, portandosi dietro un mondo di favola: nei suoi libri dipinti (esposti alla mostra assieme alle illustarzioni del Vaso d’Oro) ritroviamo icone, ritagli in cirillico, immagini nevose che lasciano nel visitatore un senso struggente di nostalgia per qualcosa di inafferrabile.
Il tutto A? stato realizzato grazie al tocco magico dell’associazione Il furore dei libri, che combinando cosA� parole ad immagini ha fuso in un’unica sensazione di turbamento, inquietudine e fascino, che certo erano gli ingredienti preferiti del genio maledetto E.T.A. Hoffman.

( Articolo di Serena Torboli )

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