domenica , 28 Aprile 2024

Ugo Chiti trasferisce in palcoscenico “SORELLE MATERASSI”

Ugo Chiti trasferisce in palcoscenicoA�”SORELLE MATERASSI” il romanzo capolavoro di Palazzeschi – dal 1A� al 4 marzo
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Da giovedA� 1 a domenica 4 marzo il Teatro Sociale di Trento ospiterA� il settimo appuntamento con la Stagione a�?Grande Prosaa�? 2017/2018 del Centro Servizi Culturali S. Chiara. SarA� in scena A�SORELLE MATERASSIA�, libero adattamento di Ugo Chiti dal romanzo di Aldo Palazzeschi. Ne saranno interpreti, per la regia di Geppy Gleijeses, Lucia Poli, Milena Vukotic e MarilA? Prati.

Cinico e divertente, arriva al a�?Socialea�? nella��adattamento teatrale di Ugo Chiti, uno dei piA? importanti drammaturghi italiani, il romanzo capolavoro di Aldo Palazzeschi, A�SORELLE MATERASSIA�. Si tratta di una produzione di GITIESSE Artisti Riuniti che vede impegnato nella regia Geppy Gleijeses, reduce dai recenti successi ottenuti nella��allestimento di di Miseria e NobiltA� di Eduardo Scarpetta e L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde. Sulla scena tre splendide attrici, beniamine del pubblico, come Lucia Poli, Milena Vukotic e MarilA? Prati.
Ambientato nei primi anni del ventesimo secolo nel sobborgo fiorentino di Coverciano, narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza A? stata riaccolta in casa dopo essere stata respinta dal marito. Teresa (Lucia Poli) e Carolina (Milena Vukotic) sono abilissime sarte e ricamatrici e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda (MarilA? Prati), delusa dalla vita, tende all’isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza A? introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe (Sandra Garuglieri) che tranquillamente invecchia insieme alle padrone. Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo (Gabriele Anagni), il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali. Istintivamente Remo si rende conto di essere l’oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualitA� e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci. Il sereno benessere della vita familiare comincia ad incrinarsi: Remo spende piA? di quanto le zie guadagnino con il loro lavoro e le sue pretese non hanno mai fine. Giselda A? l’unica a rendersi conto della situazione ma i suoi avvertimenti rimangono inascoltati. A poco a poco Teresa e Carolina utilizzano tutti i loro risparmi per soddisfare le crescenti esigenze del nipote, poi iniziano a indebitarsi e infine sono costrette a mettere in vendita la casa e i terreni che avevano ereditato dal padre.
Figurano nel cast degli interpreti anche Luca Mandarini nel ruolo di Palle, la��inseparabile amico di Remo, e Roberta Lucca nella parte di Peggy, ricca ereditiera americana. Le scene sono di Roberto Crea e il disegno delle luci A? stato progettato da Luigi Ascione. Le musiche originali sono state composte da Mario Incudine, recentemente applaudito al Teatro Sociale in qualitA� di attore, ma soprattutto come autore ed esecutore brani contenuti nello spettacolo Il casellante. Ha collaborato per la realizzazione degli abiti di scena la��Accademia del Costume e della Moda diretta da Andrea Viotti.
A�Affrontare Palazzeschi e a�?Sorelle Materassia�?a�� scrive Geppy Gleijeses nelle note di regia a�� esigeva anzitutto una��esatta collocazione di uno straordinario romanzo in un genere teatrale: cosa puA? diventare o meglio cosa puA? rappresentare a�?in nucea�? a�?Sorelle Materassia�?? Una commedia, una tragedia, un grottesco, un vaudeville, una farsa? Palazzeschi fornisce una quantitA� di segnali fuorvianti, attraverso la sua personalitA� e il romanzo in oggetto. Poeta, prosatore, drammaturgo, romanziere, giornalista, ancora poeta. Cosa��A? Palazzeschi, cosa��A? quindi a�?Sorelle Materassia�?? Palazzeschi A? un autore che vive e scrive in una inconfondibile e quasi cinica gioconditA�, con un suo nichilismo generoso, ma ca��A? qualcosa in lui di meravigliosamente oscuro, enigmatico e inafferrabile. Non abbiamo cercato in lui lo spessore della tragedia, nA� fino in fondo atmosfere cechoviane (anche se punti di contatto ve ne sarebbero), ma solo un gioco estenuato che si scioglie in una a�?impossibilitA� del drammaa�?. La��autore non lo cerca e il romanzo non ne ha la a�?strutturaa�?, non ne sopporterebbe il peso. [a��] Ugo Chiti da questo dedalo di segnali spesso non univoci, ma splendidamente fuorvianti, A? uscito scrivendo, a mio avviso, una delle piA? belle a�?novitA� italianea�? degli ultimi anni, con spirito e delicatezza. Lucia Poli, attrice immensa e mia prediletta compagna da��arte, gioca con toni duri e abbandoni a cui nA� lei nA� noi possiamo resistere, Milena Vukotic distilla deliqui, smancerie e piccole ribellioni con il raro dono della grazia, MarilA? Prati porta da par suo una ventata rivoluzionaria da povera pasionaria violata covercianese. Tutti gli attori e le maestranze di questa a�?commediaa�? (sA�, definiamola cosA�) mi hanno piA? o meno consciamente indicato la strada che spero avrebbe gradito quel burlone di Palazzeschi: la piccola tragicommedia minimaleA�.
Gianfranco Capitta, scrivendo dello spettacolo su Il Manifesto, dopo aver ricordato il successo televisivo della riduzione televisiva di a�?Sorelle Materassia�? andata in onda alla��inizio degli anni Settanta con la��indimenticabile interpretazione di Sarah Ferrati, Rina Morelli, Nora Ricci, e con Ave Ninchi nel ruolo della governante, afferma che: A�La riduzione, veloce e garbata, di Ugo Chiti, fa scattare lo spettacolo come un flash affettuoso ed efficace su una intera societA� tra le due guerre, ma soprattutto su una dannata debolezza del costume nazionale. I cui principi e la cui laboriositA� sono inevitabilmente destinati a franare sotto la spinta irresistibile del mammismo. PerchA� quello A? il veleno piA? tremendo, che affligge le zie nei confronti del nipote, che ha facile gioco fino a mandarle in rovina assoluta, nonostante i loro ricami pregiati costituiscano costituiscano un capitale ineguagliabile. Ed A? sicuramente ascrivibile a Chiti la��ironia sottile in scena (pronta a diventare crudele senza rinunciare a un sorriso in volto) di questa meravigliosa quanto malinconica famiglia. Una icona insuperabile della nostra Italietta, che ogni volta commuove e irrita, diverte e addolora per la��ingiustizia evidente, e il male che puA? nascere da quella��amore eccessivo.A�
A�Nel corso dei decenni a�� commenta su La Stampa Osvaldo Guerrieri – a�?Sorelle Materassia�? ha offerto succosa materia al cinema e alla tv, quando questa sfornava sceneggiati in bianco e nero. Adesso eccolo arrembare il teatro con una pregevole riduzione del toscano Ugo Chiti che, lavorando drasticamente di potatura, porta il romanzo al suo nucleo essenziale con pochi personaggi (il teatro oggi A? povero) e con la regia di Geppy Gleijeses, che piA? affettuosa, piA? attenta alla��antiquariato sentimentale, piA? sensibile al ritratto umano non si potrebbe desiderare. [a��] Con Lucia Poli che A? Teresa e Milena Vukotic che fa Carolina, le Materassi toccano un vertice di godibilitA� espressiva che non sarA� facile dimenticare. La Poli A? puntuta, apparentemente volitiva, fa capire che in casa comanda lei. La Vukotic A? aerea, una farfalla leggera persa in un irrefrenabile trasporto amoroso. Insieme, formano una coppia superba, irresistibile nelle minuscole gag e dominata da una leggerissima ombra di grottesco.A�
GiovedA� 1 marzo il sipario del Teatro a�?Socialea�? si alzerA� alle 20,30. Sono previste repliche venerdA� 2 e sabato 3, sempre con inizio alle 20.30, e domenica 4 marzo alle ore 16.00. (F. L.)

VenerdA� 2 marzo A�FOYER DELLA PROSAA�
con Lucia Poli, Milena Vukotic e MarilA? Prati

La rappresentazione di A�SORELLE MATERASSIA� sarA� accompagnata, nel pomeriggio di venerdA� 2 marzo presso lo spazio ridotto del Teatro Sociale, da A�FOYER DELLA PROSAA�, incontro di approfondimento critico curato da Claudia DemattA? e Giorgio IeranA? che il Centro Servizi Culturali S. Chiara propone in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia della��UniversitA� di Trento.
La partecipazione A? libera e aperta a tutti e l’appuntamento, al quale interverranno Lucia Poli, Milena Vukotic e MarilA? Prati, A? fissato alle 17,30. La discussione sarA� introdotta dal professor Massimo Rizzante della��UniversitA� di Trento.

Baby-Sitting al a�?Socialea�?
con TATA A TEATRO

Anche nel corso della stagione 2017/18 A? prevista la possibilitA� di fruire del servizio di baby-sitting Tata a Teatro in occasione della rappresentazione domenicale. Ea�� offerto gratuitamente agli abbonati e consente a genitori con figli in etA� compresa tra 3 e 10 anni di assistere allo spettacolo contando sul servizio professionale offerto dalla cooperativa sociale Progetto 92 alla��interno del Teatro Sociale. Per i non abbonati A? previsto invece un costo di 5 euro a bambino. Possono essere accolti al massimo 14 bambini ed A? necessaria la prenotazione al numero verde 800 013952.

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