sabato , 27 Aprile 2024

AL S.A.S.S. GLI STUDENTI DEL LICEO CLASSICO G. PRATI METTONO IN SCENA IL TEATRO GRECO
“Storia di una fuga dalla storia: gli uccelli di Aristofane� giovedì 15 novembre alle ore 17.30

Spazio Archeologico al SassProsegue al S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento sotto piazza Cesare Battisti, “Teatro classico in presa…quasi diretta�, il ciclo di incontri col teatro che vede protagonisti grandi classici della polis greca, tragedie e commedie del V secolo a.C., messi in scena dagli studenti del Gruppo teatrale D’Aria del Liceo Prati e del Gruppo delle Ombre.

L’appuntamento negli spazi della Tridentum romana, messi a disposizione dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, è per giovedì 15 novembre alle ore 17.30 con “Storia di una fuga dalla storia: gli uccelli di Aristofane�. La scelta dei testi e la presentazione sono a cura di Marialia Guardini; regia e musiche sono di Michele Comite.

Il terzo e ultimo appuntamento “Il Ciclope di Omero e quello di Euripide: è tutta politica� si terrà giovedì 13 dicembre.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Così Marialia Guardini commenta lo spettacolo:

Rappresentata durante le feste Dionisie del 414 a. C., la commedia Uccelli costituisce una chiarissima risposta ad una situazione politica davvero degenerata e compromessa. Gli Ateniesi sono impegnati nella spedizione in Sicilia che un anno dopo, nel 413, si concluderà in modo disastroso; sono impegnati ormai da lunghissimo tempo nella guerra contro Sparta; sono divisi tra loro tra democratici ed aristocratici e, come non bastasse, tra democratici moderati favorevoli (come gli aristocratici filospartani) alla pace e democratici radicali sostenitori della guerra ad oltranza. In modo molto sintetico si può dire che l’idea della città, il mito della democrazia che si era definito nel periodo del governo di Pericle, è ormai finito.

E la commedia, strettamente legata alla politica, non può non riflettere il quadro di una situazione drammatica: il poeta non è un politico di mestiere, e dunque non sa proporre modelli alternativi e riforme costituzionali; apre invece lo spazio dell’utopia con la scena di questa commedia che è viaggio e fuga di due vecchi ateniesi che si allontanano dalla città dominata e stravolta dalla mania dei processi e dai politici corrotti e senza scrupoli. Cercano una città nuova, “morbida come una pelliccia� dove stare in pace e lontani dai guai. Hanno dei “nomi parlanti�, e cioè Euelpìde, che significa “Colui che bene spera�, e Pistetèro, “Colui che non tradisce i compagni�, e vanno a fondare una città che si chiama Nubicuculia, parola che più o meno significa “La città dei baggiani tra le nuvole�.

In breve la trama: i due vecchietti si recano da Upupa, re degli uccelli, che una volta era stato uomo e che, per la sua possibilità di volare ovunque, dovrebbe essere in grado di indicare la città dove si può vivere in pace. Ma nessuna delle città indicate da Upupa va bene, ed allora Pistetèro cambia i programmi del viaggio/ fuga da Atene.
Costruiranno, insieme agli uccelli, una nuova città, a metà tra terra e cielo. Questa città impedirà che il fumo dei sacrifici degli uomini arrivi agli dèi, e così gli dèi, presi per fame, saranno costretti a restituire agli uccelli la sovranità che ad essi apparteneva alle origini del mondo.

Ma nella città appena costruita arrivano dei personaggi inquietanti come il “venditore di decreti� oppure il “matematico� che sembrano voler ricreare anche a Nubicuculia i guasti e i guai che tormentano Atene, ma saranno scacciati in malo modo.

Arriverà poi – dopo Prometeo, che anche questa volta aiuta gli uomini nella lotta contro gli dèi – una stranissima ambasceria mandata da Zeus. Ne fanno parte Poseidone, un affamatissimo e ingordo Eracle, e una divinità assolutamente strampalata, il dio barbaro Triballo. Nonostante qualche tentativo di Poseidone, vincerà Eracle, attirato da un arrosto profumato e succulento: gli dèi accetteranno di restituire la sovranità agli uccelli e daranno anche Basilia (sovranità) come sposa a Pistetèro.

Ma a questo punto diventa del tutto chiaro anche il disegno di Pistetèro. E non fa ridere molto, no davvero. Per il suo matrimonio con Basilia viene preparato un arrosto: fatto con gli uccelletti ribelli e reazionari. Quello che Pistetèro ha fatto è terribile: il viaggio e la fuga sono verso uno spazio, Nubicuculia, che diventa sempre più angoscioso perché sempre più simile alla Atene dalla quale i due vecchietti si erano allontanati. Con tutto questo Aristofane sembra voler sottolineare la drammatica impossibilità di avere uno spazio politico veramente democratico: e il riso è davvero amaro.

Informazioni:
Provincia Autonoma di Trento
Soprintendenza per i Beni Archeologici
Via Aosta, 1 – 38100 Trento
Tel. 0461 492161 – 0461 492182
Fax 0461 492160
sopr.archeologica@provincia.tn.it
www.trentinocultura.net/archeologia.asp

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