sabato , 20 Aprile 2024

ARCHEOLOGIA MUSICALE NELLA SICILIA GRECA
“L’orizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicaleâ€?

vaso-musica.jpgProsegue al S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, nel cuore di Trento, sotto piazza Cesare Battisti, l’iniziativa “L’Orizzonte sonoro del mondo anticoâ€?, ciclo di tre incontri di archeologia musicale alla scoperta delle radici della musica per comprendere meglio le culture antiche.

Dopo l’affollato primo appuntamento dedicato ai suoni della cetra e dell’aulos, mercoledì 16 aprile alle ore 17.30, Angela Bellia, docente di Iconografia della musica antica presso l’Università di Palermo, terrà una conferenza dal titolo “Archeologia musicale nella Sicilia grecaâ€?.

L’archeologia musicale è un nuovo ambito di ricerca che adotta entrambi i metodi di indagine scientifica della musicologia e dell’archeologia. L’analisi e la documentazione dei reperti archeologici di interesse musicale, la loro datazione e descrizione così come la conoscenza del contesto di rinvenimento possono gettare luce sul loro uso e la loro funzione nel passato.

Le testimonianze archeologiche della Sicilia greca (VI-III sec. a.C) documentano anche con particolare evidenza l’importanza della musica nel mondo antico. Le scene musicali delle ceramiche attiche e magnogreche, la coroplastica con raffigurazioni musicali, gli strumenti musicali e gli oggetti sonori provenienti dalle aree sacre, dalle necropoli e dagli abitati delle colonie greche in Sicilia ci consentono di conoscere luoghi e contesti dove la musica veniva praticata e fruita, nonché il valore simbolico attribuito agli strumenti musicali.

L’iniziativa, giunta alla seconda edizione e curata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento e dal Conservatorio “F.A. Bonporti� in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia–Sede di Trento, è nata con l’avvio presso il Conservatorio del corso di “Archeologia musicale del mondo antico�, tenuto da Roberto Melini, musicista ed archeologo. Obiettivo comune alle Istituzioni coinvolte è quello di allargare le rispettive conoscenze verso ambiti finora solo parzialmente esplorati, nella convinzione che lo studio di civiltà musicali lontane e diverse possa contribuire ad illuminare aspetti inediti di quelle culture ed a meglio comprendere gli orizzonti artistici di oggi.

Il ciclo si conclude mercoledì 7 maggio con l’intervento “La musica nella Magna Grecia: iconografie e nuovi reperti scoperti in Puglia� di Daniela Castaldo, docente di Ricerca musicologica: antichità classica presso l’Università del Salento.
L’ingresso è libero.

Informazioni:
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento
Via Aosta 1 – 38100 Trento
Tel. 0461 492161 – 0461 492182 Fax 0461 492160
E-mail: sopr.archeologica@provincia.tn.it www.trentinocultura.net/archeologia.asp

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