lunedì , 29 Aprile 2024

IL BLUES NERISSIMO DI MARTIN SCORSESE A ITINERARI FOLK
..si chiude la serie di proiezioni del Festival

Si chiude, stasera in P.Battisti dalle 21.30, l’inedito spazio dedicato al cinema che insieme alla musica sta segnando questa edizione del Festival Itinerari Folk.Ayunn” di Pontoni e Osele prende il titolo dal nome del “villaggio degli orfani” realizzato dall’associazione Water for life alle porte della città di Merka, in Somalia. Una sorta di Isola di Utopia nel cuore di un paese devastato dalla guerra, completo di case, scuole, officine, dormitori, dove si studia, si lavora, si creano nuove famiglie, e dove si applicano i principi della democrazia diretta. Tutto questo grazie ad un missionario trentino – Elio Sommavilla – e a Mana, figlia dell’ultimo sultano di Merka. Lei è africana e musulmana; lui europeo e cattolico. Il loro incontro ha fatto sbocciare un sogno, che è diventato realtà con l’aiuto delle tante scuole italiane – soprattutto trentine – gemellatesi con quelle somale. Il video racconta l’impegno quotidiano della gente di Ayuub, e getta una luce su un paese oggi praticamente inaccessibile a causa del perdurare del conflitto fra i clan. Un paese che l’Italia ha prima colonizzato e poi frettolosamente abbandonato a se stesso. In “The Blues: dal Malì al Mississippi" Martin Scorsese passa dalle sponde del fiume Niger in Mali ai campi di cotone ed ai locali (juke joint) del Delta del Mississippi per trovare le tracce dell’origine del blues in una poetica combinazione di interpretazioni originali (tra cui Ali Farka Tourè, Salif Keita, Habib Koitè, Taj Majal, Othar Turner) e rare immagini di repertorio: un viaggio alla ricerca delle radici della musica americana e non. Voce narrante e guida del film è Corey Harris, giovane musicista blues e grande conoscitore di questo genere. Harris passa in rassegna un secolo di cultura afro americana attraverso filmati di repertorio, interviste ai protagonisti e jam sessions estemporanee di personaggi "leggendari" come Robert Johnson, Muddy Waters, Leadbelly, John Lee Hooker, e personaggi meno conosciuti quali Son House, Skip James o Otha Turner, un flautista straordinario al quale il film è dedicato. Un percorso che finisce sulle rive del Niger che porta a scoprire come la maggior parte della musica che oggi ascoltiamo derivi proprio da lì e dalle sonorità africane.

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