lunedì , 29 Aprile 2024

IL MIO GATTO E L’EVOLUZIONE
Giorgio Celli incontra Trento Scienza Grandi Eventi

Questa sera, fonte: www.giorgiocelli.itLunedì 28 maggio - ore 21 presso il Teatro Sociale, Giorgio Celli sarà il protagonista del secondo appuntamento del progetto di comunicazione della scienza Trento Scienza Grandi Eventi: IL MIO GATTO E L’EVOLUZIONE.

Giorgio Celli, eclettico scienziato-umanista (docente universitario di entomologia, etologo, ecologo, poeta, drammaturgo, divulgatore di successo in televisione e sulla carta stampata), nutre un profondo amore per i gatti. La sua è una passione monotematica, un amore dichiarato, proclamato, esibito: “gattofilo impenitente, e forse intransigente“, si autodefinisce. Il gatto è il protagonista di molte tra le sue più recenti pubblicazioni, ma non solo, diventa il piccolo grande totem da cui partono e a cui ritornano riflessioni di tipo evoluzionistico e comportamentale che lasceranno spazio anche a parallelismi e rimandi tra l’etologia del piccolo felino ed alcuni aspetti del nostro agire umano.

La storia del gatto sarà cioè il punto di partenza di un discorso più ampio che ripercorrerà alcune vicende dell’evoluzione, in particolare di quella sua porzione recente che si colloca a partire dalla domesticazione degli animali. Sì, perché il gatto, come il cane o il cavallo, il gallo o il maiale o la capra, dopo la fase selvatica, ha vissuto negli ultimi millenni una lunga frequentazione forzata con l’uomo, che lo ha a tutti gli effetti “trasferito� nel proprio ambiente (gli accampamenti, gli abitati, le città), assecondando talvolta la fascinazione estetica che noi umani proviamo per questa miniatura dei tanto temuti grandi predatori con zanne e artigli, talvolta la prosaica spinta a sfruttare utilitaristicamente le sue doti di cacciatore di topi ed insetti. E nel nuovo contesto della civiltà urbana il gatto ha ribadito col suo esempio la valenza dei fenomeni evolutivi nel plasmare gli organismi, dando prova di una plasticità straordinaria dal punto di vista dell’etologia: Felidi per vocazione solitari e molto territoriali, i gatti in città sono diventati piuttosto socialmente accomodanti, pseudosociali si potrebbe dire. Dove, tra le mura cittadine, può esservi molto più cibo che territorio occupabile, i gatti hanno preso a manifestare fenomeni di una latente, nuova socialità che si esprime nella capacità di convivere insieme (tra più individui) senza grandi conflitti, talora addirittura dando prova di “spirito cooperativo� (come quello che si registra, nei gruppi di randagi, tra le gatte partorienti che danno vita a una specie di nursery collettiva, nel senso che ciascuna allatta i suoi piccoli e i piccoli delle altre aumentando peraltro le chance di sopravvivenza dei cuccioli).

“Il mio gatto e l’evoluzione� fa parte della serie di incontri con specialisti e divulgatori scientifici di spicco, invitati a dialogare con i cittadini su tematiche scientifiche di grande attualità. L’iniziativa è ideata e proposta dal Museo Tridentino di Scienze Naturali e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento e dal Comune di Trento.

Il format di Trento Scienza Grandi Eventi prevede per ciascun incontro, sia serale che mattutino, che l’intervento del personaggio invitato sia arricchito da un momento artistico di genere teatrale, musicale, multimediale o coreutico – rigorosamente a tema – allo scopo di raggiungere le diverse sensibilità del pubblico che avrà così modo di avvicinarsi al tema esposto fruendo di diversi stimoli.

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