giovedì , 9 Maggio 2024

MINERALI E FOSSILI DEL TRENTINO
in mostra a Monaco di Baviera dal 2 al 4 novembre

Agata Val di FassaDal 2 al 4 novembre il Museo Tridentino di Scienze Naturali partecipa a Mineralientage 2007, la piA? importante mostra mercato europea di minerali e fossili che si svolge annualmente presso i padiglioni fieristici di Monaco di Baviera.

La manifestazione ospita quest’anno, la mostra tematica “Tesori del Trentino”, organizzata dai gruppi mineralogici trentini in collaborazione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali e patrocinata dalla Provincia Autonoma di Trento. I primi due giorni della manifestazione sono riservati agli operatori del settore mentreA�nei giorni 3 e 4 novembre la mostra mercato A?A�aperta al pubblico.

In questa prestigiosa vetrina, frequentata ogni anno mediamente da 40.000 visitatori, verranno esposti alcuni tra i migliori campioni mineralogici e paleontologici rinvenuti in provincia di Trento, messi a disposizione da piA? di 25 collezionisti privati oltre che dal Museo Tridentino di Scienze Naturali, Museo Civico di Geologia di Predazzo, Museo Mineralogico Monzoni e Museo di Storia Naturale di Milano. A�

Da vedere in mostra

Nelle quattro vetrine dedicate ai minerali del distretto minerario del Perginese e della Val dei Mocheni verranno esposti bellissimi esemplari di piromorfite, un raro fosfato di piombo, rinvenuti nel 1974 presso la miniera abbandonata di Cinquevalli (Roncegno) da parte di un collezionista locale che vide aprirsi una vera e propria cavitA� tappezzata di questo minerale; presso la Miniera di Vignola le stesse fortune toccarono nel 2002 e 2004 ad altri collezionisti che estrassero giganteschi cubi di fluorite ricoperta di quarzo e blocchi perfettamente cristallizzati di barite del peso di oltre 60 kg. Nella vetrina dedicata alla Valle dell’Adige troveranno spazio le splendide cristallizzazioni di calcite venute alla luce nel 2003 nel corso della realizzazione della galleria stradale di Mezzolombardo; la vetrina dedicata al Trentino occidentale conterrA� giganteschi campioni di tormalina nera e granato oltre ai piccoli ma rari cristalli di crisoberillo rinvenuti in Val di Rabbi nei primi anni ’80. Questi minerali nelle varietA� piA? pure, assenti perA? in Trentino, sono utilizzati come pietre preziose. Grande spazio sarA� riservato infine alle celebri localitA� mineralogiche della Val di Fassa da cui provengono splendidi quarzi rosa e ametista, heulanditi e analcimi rossi, verdi prehniti e molti altri tesori che per secoli hanno attratto studiosi e i piA? importanti musei del mondo. Altre quattro vetrine ospiteranno una selezione dei piA? rappresentativi fossili delle Dolomiti e del Trentino meridionale. Veramente notevoli sono gli esemplari perfettamente conservati di granchi dell’Eocene provenienti dal Monte Baldo e dai recenti scavi della galleria stradale del Doss Trento; da quest’ultima localitA� provengono anche denti e vertebre di squalo. Bellissime anche le Ammoniti della cava di Castione (Brentonico) dove un tempo si estraeva il famoso “marmo rosso di Verona”, varietA� di calcare nodulare utilizzato per arredi urbani, arredi sacri e monumenti come il Duomo di Trento o la chiesa di S. Maria Maggiore.Una vetrina sarA� infine interamente dedicata alle impronte fossili, importanti poichA� permettono di individuare corporatura e aspetti del comportamento di antichi organismi viventi. VerrA� messa in mostra una grande Pachypes, impronta a forma di guantone da baseball impressa circa 260 milioni di anni fa da un imponente rettile antenato delle attuali tartarughe e altre di dimensioni piA? ridotte, Rynchosauroides e Isochiroterium, prodotte da animali piA? simili a varani e lucertole. Non poteva mancare infine un’impronta di dinosauro proveniente dai Lavini di Marco, il temibile carnivoro del genere Grallator. Gli esemplari esposti rappresentano una piccola parte dello studio condotto dal gruppo di ricerca della Sezione di Geologia del Museo Tridentino di Scienze Naturali, da anni impegnato nella documentazione del patrimonio mineralogico del territorio trentino e nell’analisi delle componenti legate all’evoluzione nel tempo geologico degli organismi viventi conservati allo stato fossile.

Alcune Immagini:

Ammonite – cava di Castione (Brentonico)

Fluorite – miniera di Vignola

Granchio eocene

Lumachella a gasteropodi (Latemar)

Pesce celacanto (alta Val di Non)

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Un commento

  1. lodevole iniziativa,ma quando è che la provincia,il museo di Rovereto o i vari gruppi mineralogici locali troveranno il tempo per esporre agli appassionati la collezione di ammoniti di Confortini che giace vergognosamente abbandonata.

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