martedì , 23 Aprile 2024

MONTAGNE RACCONTA
1A� Festival del Racconto

Raccontare e ascoltare storie, lasciarsi suggestionare dai racconti A? un’attitudine congenita all’essere umano e soprattutto fa parte della nostra tradizione popolare. Il 29 e il 30 luglio Montagne propone il Primo Festival del Racconto. Millenario il rapporto uomo-narrazione ha caratterizzato il bisogno di evasione, la possibilitA� di trasmissione dei saperi, ha raggruppato persone per la circolazione delle idee, ha dato l’occasione di conoscere imprese e mondi sconosciuti. Viaggiare senza necessariamente doversi muovere, senza avere bisogno di immagini imposte da video e luci artificiali. Incauto dimenticare questo antico rito ma come muoversi senza scontrarsi con il rischio di riesumare un atto vuoto, senza contatti con il presente? Che senso ha, in quest’epoca, riscoprire questa pratica antica?
Creare un evento culturale, ospitare un festival di narrazione a Montagne, vuol dire immaginare questo paese come luogo di ricerca, come possibilitA� di recuperare la nostra dimensione antropologica e darle una prospettiva oggi, fuori da qualsiasi rappresentazione puramente museale; risvegliare il patrimonio locale inconscio e farlo diventare, da ereditA� nostalgica, una risorsa attiva per il presente, proiettata verso il futuro anche in termini di sviluppo locale. A� un ambizioso progetto culturale e civile che vuole rimettere in circolo un’attitudine che fa parte del nostro bagaglio culturale e dargli forma artistica; A? anche l’idea di un incontro tra parole che vengono da fuori e storie che Montagne stessa racconta.
L’idea che la cultura e l’arte appartengano solo a luoghi ad esse deputati, che siano prerogativa di ambienti cittadini o ritenuti idonei dalle cattedre e dalle accademie A? profondamente riduttiva e fuorviante. La cultura non A? fatta solo di grandi nomi, l’arte non A? tale solo se ci sono personaggi televisivi; l’idea A? che si possa e si debba fare cultura anche in un contesto apparentemente marginale come Montagne.

Programma

VenerdA� 29 luglio:

h. 18.30. Inaugurazione del festival.
Intro musicale a cura di a�?Da Dodgy Banda�?.
Proiezione di video-racconti a cura di AbacA�da Produzioni.
Apertura delle osterie nel centro storico di Larzana
Apertura della mostra: a�?Montagne e la sua gentea�?: storie di volti
Postazione web-radio-stampa:prima edizione del giornale del festival
h. 20.00 a�?L’ocaa�? spettacolo narrazione di e con Alessio Kogoj
h. 21.00 a�?I meravigliatia�? spettacolo teatrale di e con Antonio Catalano
h. 22.00 Concerto-racconto con il cantautore Alessandro Ducoli e Andrey Kutov al pianoforte
h. 24.00 Proiezione del film di Giorgio Diritti a�?Il vento fa il suo giroa�?.

Sabato 30 luglio:

h. 15.30 Laboratorio per bambini di tutte le etA�… a�?Il villaggio delle storiea�? a cura di Casa degli Alfieri
Proiezione di video-racconti a cura di AbacA�da Produzioni
Apertura delle osterie nel centro storico di Larzana
Apertura della mostra: a�?Montagne e la sua gentea�?: storie di volti
Postazione web-radio-stampa: seconda edizione del giornale del festival
h.17.30 a�?Il racconto dei luoghia�?*: passeggiata tra le storie e i mondi invisibili di una strada nel bosco… a cura de a�?I lettori della Chimeraa�?
h.21.00 a�?Orti insortia�? spettacolo teatrale di e con Elena Guerrini
h.22.00 Concerto di chiusura a cura di a�?Da Dodgy Banda�?

*La passeggiata a�?Il Racconto Dei Luoghia�? A? su prenotazione. Per i contatti vedi info.

Proiezione video a cura di AbacA�da produzioni

Non si tratta di dare lezioni o di fare storia, ma di raccontare storie, dando voce a chi parla piano. Occorre cercare tracce perdute o anche solo dimenticate, per riscoprire da dove veniamo e dove stiamo andando.Occorre frugare tra segni e ricordi per renderli vivi e disponibili, consultabili, condivisibili. Se A? inevitabile che una comunitA� cambi, A? necessario che sappia cosa lascia.
Alberto e Gabriele

Video racconti di memoria storica di Montagne in un lavoro di recupero di tracce di vita del passato documentati attraverso le parole di alcuni a�?anziania�? rappresentanti del paese, realizzati da due documentaristi: Gabriele Murgia e Alberto Bigolin. Sardo e laureato al Dams il primo, veneto e laureato il Lettere il secondo, oltre a vari lavori di video, fotografia e sperimentazioni letterarie, nel 2009 i due giovani videomaker hanno realizzato un film documentario a�?A chent’annos unu contua�? (a cent’anni un racconto) che raccoglie le testimonianze di 70 ultraottantenni di Ottueri, un paese del centro della Sardegna.

Proiezione a�?IL VENTO FA IL SUO GIROa�?

di Giorgio Diritti. Con Thierry Toscan, Alessandra Agosti, Dario Anghilante, Giovanni Foresti Drammatico, durata 110 min. – Italia 2005.

La storia si svolge nelle valli occitane del Piemonte. Protagonista A? un ex professore francese alla ricerca di una��esistenza secondo i tempi della natura per sA� e la sua famiglia. La��uomo si A? fatto contadino-pastore e viene a insediarsi a Chersogno: paesino che rischia lo spopolamento. Uomo e natura: un equilibrio difficile in relazione in particolare allo sviluppo. Genuino, inaspettato, meraviglioso. Come le anime salve che descrive, uomini in cerca di un senso che l’esistenza stessa allontana ogni giorno di piA?.

Le osterie.

Tre Osterie, dove si serve da bere acqua, vino, grappa ma anche birra e caffA? e dove si trovano pasti semplici e gustosi, saranno aperte nel centro storico di Larzana per l’occasione. Ad accogliere gli spettatori e i viandanti del festival sarA� la gente di Montagne, osti d’eccezione anche per aver preparato alcune delle pietanze presenti alla manifestazione: le torte e i capuss.

Torta dura: detta anche fregolA?ta o sbrisolona viste le grosse briciole di simil frolla per comporlo e le molte briciole create nel mangiarlo dato che A? praticamente impossibile da tagliare considerata la sua natura: viene infatti solitamente spezzata con le mani.

Capuss: piatto della tradizione giudicariese, A? un impasto di bietole, pan grattato, grana grattato, uova, burro, uva sultanina, aglio e pepe da impacchettare in foglie di vite e chiudere con lo spago. Una volta fatti bollire in acqua e fatti raffreddare sono pronti da mangiare accompagnati con il pane.

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