sabato , 20 Aprile 2024

PER NON MORIRE DI MAFIA
Sebastiano Lo Monaco al Teatro Cuminetti

La battaglia per la legalitA� condotta da Pietro Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, troverA� spazio sul palcoscenico del Teatro Cuminetti nel monologo, interpretato da Sebastiano Lo Monaco, “Per non morire di mafia”. Lo spettacolo sarA� in scena, nell’ambito della a�?Grande Stagionea�? del Centro Santa Chiara, lunedA� 5, martedA� 6, mercoledA� 7 e venerdA� 9 dicembre.
C’A? ancora la Sicilia nel teatro di Sebastiano Lo Monaco. Conosciuto e apprezzato dal pubblico trentino soprattutto per le sue interpretazioni pirandelliane (Il berretto a sonagli, Enrico IV, Non si sa come), l’attore siracusano presenta stavolta il volto piA? cupo e drammatico della sua terra: quello dei morti ammazzati, dell’illegalitA� diffusa, dell’omertA�.
“Per non morire di mafia”, adattamento teatrale dell’omonimo libro del Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, A? il monologo vibrante di un uomo a�?controa�?. Un resoconto in prima persona della testimonianza umana e professionale, delle riflessioni e degli interrogativi del magistrato che ha saputo mettere la propria vita in prima linea per salvare la speranza di un futuro possibile.
Scrive Pietro Grasso: A�FinchA� la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio A? l’ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre piA? forte, con cittadini sempre meno liberi.A� Ea�� partendo da questi presupposti che la��uomo di teatro e il magistrato hanno condiviso la stessa necessitA�: restituire una��esperienza rendendola simbolica, elaborando un evento che si colloca nel rito collettivo della��incontro tra il teatro e la societA� civile, dando vita ad un vero e proprio progetto/spettacolo contro il silenzio: per far parlare, discutere, reagire.
Non si tratta di un semplice spettacolo teatrale ma, come scrive Alessio Pizzech nelle note di regia, A�di un ritratto, una��indagine emotiva, una discesa nel cuore vibrante del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalitA�. a�� Il protagonista/attore narra i tempi moderni come la��aedo cantava la guerra di Troia e ci invita alla speranza, al valore supremo e antico del rispetto della legge dello Stato, ma guidato da una piA? profonda legge morale. Un uomo/attore che dialoga con se stesso e con il pubblico. a�� La grande storia si intreccia alla storia del singolo fatta di paure, di scelte familiari, di piccoli atti di coraggio e determinando la��emergere, nel fluire della coscienza del personaggio di parole chiave che in modo inequivocabile dimostrano la��attualitA� della parola di Grasso. a�� Il grido del personaggio A? rivolto alle coscienze : su di esse vuole suscitare una presa di posizione e la��assunzione di una speranza possibile che possa dare corpo ad una��utopia per le nuove generazioni. Un monologo quindi che riconduce il teatro alla sua funzione civile ed evocativa. Un teatro capace di disegnare gli uomini, di delineare esperienze di vita che possano divenire modelli.A�
La versione scenica del libro di Pietro Grasso A? stata realizzata da Nicola Fano; Margherita Rubino ha curato l’adattamento drammaturgico e Alessio Pizzech ha firmato la regia dello spettacolo, per il quale Dario Arcidiacono ha composto le musiche originali.
“Per non morire di mafia”, spettacolo prodotto da a�?Sicilia Teatroa�?, debutterA� a Trento lunedA� 5 dicembre alle 20.30 e sarA� replicato, sempre in orario serale, martedA� 6, mercoledA� 7 e venerdA� 9 dicembre.

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