venerdì , 26 Aprile 2024

PSICHIATRIA: UN VIAGGIO SENZA RITORNO
Passato e presente degli errori ed orrori psichiatrici

PsichiatriaOggi, martedA� 18 marzo alle ore 10.30 presso il Palazzo della Regione di Trento si terrA� la cerimonia di inaugurazione della mostra: “Psichiatria: un viaggio senza ritorno“, passato e presente degli errori ed orrori psichiatrici.

La mostra sarA� visitabile dal 18 al 21 e dal 25 al 28 marzo, dalle ore 9 alle ore 20 presso la Sala di Rappresentanza del Palazzo della Regione, una mostra itinerante che ha giA� fatto tappa con notevole successo in diverse cittA� italiane e proseguirA� dopo Trento in altre cittA� quali Milano, Verona, Roma, Novaraa��

La mostra A? il compendio di oltre 40 anni di ricerca con inediti filmati storici e interviste ad oltre 160 persone tra medici, avvocati, pedagogisti e testimonianze di persone che hanno subito abusi psichiatrici o hanno perso dei familiari a causa dei “trattamenti” psichiatrici.

Tutto ciA? offre innumerevoli spunti di riflessione per legislatori, medici, sostenitori dei diritti umani e privati cittadini al fine di riportare la psichiatria entro i confini della legge, eliminandone gli abusi. L’obiettivo dichiarato A? quello di informare i cittadini e specialmente di sensibilizzarli sulle violazioni dei diritti umani perpetrate in modo particolare ai danni delle categorie piA? deboli.

La mostra include anche una sezione che tratta dettagliatamente il tema dell’ADHD e della somministrazione di psicofarmaci ai bambini, tema molto caldo in Trentino a causa degli screening tenuti in alcune scuole della Vallagarina.

Il video introduttivo della mostra dice: “Pensi che la psichiatria non abbia nulla a che fare con te? Ripensaci.

La psichiatria ha ormai un immenso potere e si A? inserita in tutti i gangli del potere e della societA�. Solo se diveniamo vittime di abusi psichiatrici e solo quando colpiti direttamente ci rendiamo conto del pericolo, ma a quel punto potrebbe essere troppo tardi. Le informazioni ottenibili visitando la mostra non sono attualmente disponibili da nessun’altra parte, se non compiendo una lunga e faticosa ricerca.

Per maggiori informazioni:
CCDU ONLUS Sezione di Trento
www.ccdutrento.org – ccdutrento@tiscali.it

Sito nazionale: www.ccdu.org

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5 commenti

  1. Ciao!
    Attendo con grande interesse di visitare la mostra: non conosco il tema direttamente, ma da “persona qualunque” sono convinta che la psichiatria abbia molto a che fare con la nostra vita, con quella di tutti. E’ un mondo complesso, che se da un lato può fornire risposte a problemi socialmente molto pesanti, dall’altro presenta ombre e aspetti discutibili… Ormai ogni giorno abbiamo a che fare, anche solo tramite le notizie dei giornali, con la “follia umana”, espressa in modi spesso improvvisi e terribili, e ci troviamo spiazzati ed inermi di fronte a realtà molto più vicine di quanto osiamo credere. E siamo portati a pensare che sia proprio la psichiatria, con le sue “cure” e i suoi “trattamenti” a offrire alcune possibili soluzioni. Ma poi, guardando un pò più in là, informandoci – veramente – (e spesso purtroppo solo grazie a vie alternative all’informazione ufficiale), scopriamo che la psichiatria presenta anche aspetti per nulla positivi. Nel suo passato e nel suo presente porta con sé anche storie di abusi, errori, violazioni della persona… Basti pensare, per citare un esempio, alla indegna campagna che vuole promuovere la diffusione massiva degli psicofarmaci ai bambini. Ecco che allora il tema della psichiatria rientra eccome nelle nostre vite. E per questo va conosciuta, almeno un pò, per i suoi duplici aspetti. Anche da persone che come me non la praticano per lavoro, che non sono docenti o medici, perché comunque ci riguarda.
    Ricordiamoci che conoscere significa anche non subire.
    Grazie e buon lavoro agli organizzatori!

  2. Credo che la psichiatria sia una piaga per l’umanità! Già lo pensavo perchè mi sono sempre domandata se l’elletro-shock per esempio, fosse una cura oppure una sadica tortura. Dopo che ho visitato la mostra a Milano……..beh ragazzi! Mi vengono di nuovo i brividi solo a pensarci. E’ una realtà sommersa che è ora che venga a galla per la sicurezza e la protezione di tutti noi e soprattutto dei nostri figli.

  3. Anche io nutro delle perplessità nei confronti della psichiatria, di alcuni suoi metodi e dei risultati che possono ottenere… Ma mi sembra che definirla “piaga per l’umanità” sia un tantino esagerato Grace… Certo, la psichiatria ha lati molto oscuri, un passato di grandi violenze e abusi, un presente per molti versi ancora poco chiaro e discutibile (psicofarmaci nocivi prescritti come caramelle… screening su minori senza la corretta informazione ai genitori, elettroshock “anestetizzato”…) ma non dobbiamo negare che c’è chi ha fatto molti passi avanti verso un approccio positivo alla malattia, dando anche la dignità di un riconoscimento costruttivo del malato da parte della società.
    Forse perché come al solito il lavoro di poche persone che cantano fuori dal coro viene messo in ombra da giochi di politica e cattiva informazione… ma qui si dimenticano esempi come l’iniziativa “Il treno speciale per Pechino”, o le campagne di informazione e aiuto contro i (troppi) suicidi, per citarne alcune, che invece meriterebbero altrettanto clamore.
    Credo che combattere la cattiva psichiatria “per partito preso” porti solo demonizzazioni sterili e nessuna alternativa plausibile (e una alternativa serve, stiamo pur sempre parlando di malattia…).
    Dimostrare invece con i fatti che esistono strade positive, metodi alternativi, atteggiamenti costruttivi, può davvero fare la differenza.

  4. Vale quello che dice Grace, vale la frase finale di ciò che dice Giorgia, il punto però è che strade positive e metodi alternativi e atteggiamenti costruttivi che possono fare la differenza sono praticati purtroppo da una rarità di persone che sistematicamente dalla psichiatria vengono osteggiate. Un approccio umano verso chi soffre, un pò di interesse e un pò di comunicazione costano più fatica della compilazione di una ricetta di psicofarmaci. Ma la strada rimane rimane il prendersi cura, non il drogare, il torturare, il vessare, il ricattare, che sono troppo spesso il marchio di fabbrica di questa presunta scienza.Ci sono persone che si prendono a cuore i problemi degli altri, ci sono medici coraggiosi ed interessati che si rifiutano di sottoporre i pazienti ad elettroschock ed a torture chimiche. Questi sono gli unici a meritare di esercitare nel campo della salute mentale. La psichiatria che non tiene conto di questo viola i diritti individuali e non le dovrebbe essere permesso operare perché tale pratica diventa criminale.

  5. roberta zortea

    Ciao, chiedo aiuto!!! Mi devo iscrivere all’Università in autunno e vorrei scegliere Lettere moderne triennale a Trento. Sapete dirmi quanti moduli bisogna sostenere? Dal sito non riesco a scaricare nulla. Grazie

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