mercoledì , 24 Aprile 2024

TUTTI NELLO STESSO PIATTO
Festival internazionale di cibo, video e biodiversitA�

Dopo il successo dello scorso anno con 3.600 spettatori tra adulti e bambini torna a Trento dal 10 novembre al 10 dicembre 2010 “Tutti nello stesso piattocon film, incontri e Schermi & Lavagne le matinA?e per le scuole con attivitA� multidisciplinari.

L’inaugurazione si terrA� mercoledA� 10/11/2010 alle ore 20.30 presso il Teatro San Marco a Trento con Come la Finanza ci Affama: la speculazione finanziaria controlla i prezzi del supermercato…e le strade per uscirne.A� Interviene Loretta Napoleoni, economista esperta di terrorismo internazionale intervistata da Francesco Terreri, giornalista economico.

Un Festival per il gusto di sapere.

C’A? un legame tra quello che accade in Asia, Africa, America Latina e le nostre abitudini e scelte alimentari.

Con Tutti nello stesso piatto MandacarA? vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle produzioni agroalimentari e della pescicoltura – ma anche quello delle filiere del commercio equo – e le loro ripercussioni sull’ambiente e sulla societA�.

L’agricoltura mondiale A? tornata alla ribalta sui media nazionali e internazionali. Il motivo A? stato il rialzo esponenziale del prezzo delle materie prime agricole e del conseguente aumento del costo dei generi alimentari. Opinionisti ed economisti si sono interrogati sulle molteplici cause di questo aumento dei prezzi, sollevando un polverone dal quale emergono a fatica cause vere e presunte. Circa un miliardo di persone nel mondo A? denutrito.

Un altro miliardo A? obeso. Quasi la metA� della popolazione mondiale vive quotidianamente il problema di un’alimentazione insufficiente. L’altra metA� soffre dei problemi tipici legati ad un’alimentazione sovrabbondante e alle disfunzioni che ne derivano: diabete, eccesso di peso, problemi cardiocircolatori. Questo stato di cose A? l’inevitabile corollario di un sistema che consente solo a un ristretto gruppo di multinazionali di trarre profitto dall’intera catena alimentare mondiale.

In una fase storica in cui assistiamo all’aumento dei prezzi di tutti i prodotti di base, anche nei paesi occidentali, conoscere e comprendere le politiche alimentari mondiali significa confrontarsi con i temi della globalizzazione e della giustizia sociale, ma significa soprattutto capire quali strategie produttori e consumatori possono mettere in atto per proteggere la propria salute e tutelare l’ambiente.

Cambiare si puA?, anche andando al cinema. Questo A? l’impegno diMandacarA? con il Festival: ristabilire il flusso di conoscenza tra consumatore e cibo.

Il mostrare, il documentare, il raccontare il processo di produzione che sta dietro il cibo A? – oggi piA? che mai – un atto culturale. E’ qui che risiede l’urgenza di Tutti nello stesso piatto.

Nelle serate in programmaA� proiezioni cinematografiche e degustazioni anche per esplorare mondi e culture gastronomiche in cui i sapori del commercio equo e solidale si intrecciano con i saperi delle produzioni tipiche trentine e dei presidi locali di Slow Food.

Un Cinema diverso, ignorato dai grandi distributori, un cinema fuori dalle regole, puA? aiutare a scoprire il punto di contatto tra i singoli individui e il mondo.

L’offerta del programma mette insieme 63 titoli, in larga parte inediti per un pubblico italiano e spesso anche europeo, sudivisi tra Tutti nello stesso piatto, il programma serale presso il cinema Astra e Format – la cineteca provinciale – e Schermi & Lavagne, il programma rivolto alle scuole elementari, medie e superiori della Provincia di Trento con cui MandacarA? conta di coinvolgere circa 1.950 ragazzi e ragazze, ai quali verranno proposti documentari ma anche film di animazione.

Anche l’educazione comincia nel piatto.

I 26 documentari (lungometraggi) del festival informano, mostrano aspetti e storie legate alla produzione alimentare di cui il consumatore italiano e occidentale non A? a conoscenza, e facendolo commuovono, sconvolgono, fanno riflettere.

I 33 cortometraggi del concorso Corti d’evasione divertono, disturbano, spiazzano: sono schegge impazzite che deformano l’immaginario gastronomico in un caleidoscopio abbacinante.

I 4 film appassionano e intrattengono, in qualche caso indignano e toccano nel profondo.

Tra i film piA? attesi c’A? senz’altro “Il sangue verde”, girato da Andrea Segre per dar voce ai protagonisti (presto dimenticati) della rivolta di Rosarno, quando – era il gennaio del 2010 – gli extracomunitari impegnati nella raccolta di frutta e verdura nei campi dell’Italia meridionale si ribellarono alla moderna schiavitA?.

Dal nostro Sud, a un prodotto del Sud del mondo che A? sulle tavole di ogni famiglia italiana, la banana. Bananas!* A? un legal thriller il cui protagonista, Juan “Accidentes” Dominiguez, A? un avvocato che sta seguendo il piA? grande caso della sua vita, la battaglia legale che oppone dodici cittadini nicaraguensi, impiegati nelle piantagioni di banane, e Dole Food. L’oggetto della contesa A? l’uso del Nemagon, un pesticida illegale in Europa e negli Stati Uniti (dal 1977!) impiegato nelle piantagioni di banane anche se si sapeva che era causa di sterilitA�. Con questo documentario ricco di suspense, il regista Fredrik Gertten getta nuova luce sulla politica globale del cibo.

Se il cibo A? un diritto, la fame A? un problema. Lo hanno riconosciuto anche le Nazioni Unite, nel 2000, con l’adozione dei cosiddetti Obiettivi di sviluppo del millennio. Adesso, a pochi mesi dall’assemblea dell’Onu che ha fatto il punto sui ritardi nell’attuazione degli Obiettivi, a Trento va in scena “8″. Sono otto cortometraggi nei quali grandi registi -Wim Wenders, Jane Campion, Gus Van Sant, tra gli altri- passano in rassegna il proprio punto di vista sull’impegno della comunitA� internazionale per dimezzare la povertA� mondiale.

Paesi, volti, storie, paure, indignazione, speranze… Una selezione che cambierA� il nostro modo di guardare al cibo che abbiamo nel piatto.

Clicca quA� per vedere il programma completo.

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