mercoledì , 9 Ottobre 2024

Luigi Siviero presenta le sue poesie in biblioteca a Trento

Martedì 21 maggio ad ore 17:30 nella cornice della Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale di Trento in via Roma 55,  Luigi Siviero presenterà la raccolta di poesie Un’astrazione linguistica dai toni freddi, il romanzo Il tramezzino e il saggio Dopo il Crepuscolo dei Supereroi. L’autore sarà affiancato dalla gentile presenza del giornalista Carlo Martinelli.

La copertina del libro di Luigi Siviero

Un’astrazione linguistica dai toni freddi del poeta Luigi Saviero.

Quarantotto poesie e un filo conduttore: la ricerca formale che ruota attorno a un predominio della forma poetica esteriore sul contenuto. L’autore cristallizza il panorama del linguaggio contemporaneo, che gli provoca disagio, in liriche ambigue e ammiccanti che sembrano comunicare qualcosa ma in realtà nascondono un vuoto profondo. Il lettore si troverà a tu per tu con uno specchio che riflette in forma poetica la distesa di rovine e macerie che è il linguaggio contemporaneo. Il nichilismo in forma poetica non è altro che una riscrittura di un universo di parole condannate fin dalla nascita all’insignificanza, all’incomprensione e all’oblio, e di un sistema nel quale il linguaggio sfiorisce e marcisce.

Il tramezzino

Il tramezzino è un’odissea urbana e mentale dal tono grottesco nei meandri di una quotidiana incompiutezza. Nel romanzo viene narrato un viaggio nella mente di uno scrittore affascinato dal suicidio, dall’architettura dei giroscale, dall’Ismaele del Moby Dick di Herman Melville, dalla logica formale e dalle incisioni di M.C. Escher.
I protagonisti de Il tramezzino sono uno scrittore e un attore di cui non vengono mai fatti i nomi nel corso dell’opera. I due personaggi hanno due cose in comune: si guardano per un breve istante al termine di uno spettacolo teatrale e in due diverse occasioni mangiano un tramezzino.
Nell’opera viene raccontato cosa pensa lo scrittore, morbosamente attratto dal suicidio, dopo che il direttore della casa editrice per cui lavora lo ha incaricato di andare al supermercato ad acquistare gli ingredienti per preparare dei tramezzini. Parallelamente l’attore termina di recitare in uno spettacolo teatrale tratto da Moby Dick e si reca nel bar interno del teatro per consumare una cena veloce. Le vite dei due personaggi si intrecciano in una spirale di inutilità, nichilismo e assenza di prospettive.
L’aspetto più interessante dell’opera è la struttura circolare, che grazie all’originale intersezione fra la vicenda dello scrittore e quella dell’attore ricorda alcune incisioni di M.C. Escher, in particolare quella intitolata Mani che disegnano, nella quale due mani si disegnano l’un l’altra.

Dopo il Crepuscolo dei Supereroi

Nella seconda metà degli anni Ottanta il fumetto americano fu rivoluzionato dall’uscita di Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons e Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller. Nelle due opere i supereroi vennero tratteggiati come dei pazzi oppure come delle persone assetate di potere autoritario. L’impatto di queste due opere sul pubblico e sugli altri autori di fumetti fu enorme. Divenne opinione comune che i supereroi fossero giunti al crepuscolo e che non sarebbe più stato possibile narrare le avventure di personaggi altruisti e dediti a un disinteressato desiderio di agire in nome della giustizia e della solidarietà nei confronti dei bisognosi.
Quando iniziò la sua lunga collaborazione con la DC Comics, lo scrittore Grant Morrison non volle sottostare al modello di supereroe che si era imposto nel fumetto americano in seguito alla pubblicazione di Watchmen e di Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro. Dalla seconda metà degli anni Ottanta alla fine degli anni Novanta lo sceneggiatore tentò in più modi di ricostruire la figura del supereroe classico, trovando infine una soluzione soddisfacente al problema nella serie JLA.
Nel saggio viene descritto il percorso intrapreso da Grant Morrison per restituire una dignità e un senso alla figura del supereroe. In quel periodo di tempo Morrison scrisse opere che gli assicurarono un posto di primo piano nella storia del fumetto: da Animal Man ad Arkham Asylum, da Doom Patrol a JLA.
Dopo il Crepuscolo dei Supereroi è un’analisi di questi e di altri fumetti ricca di spunti originali, nella quale i fumetti supereroistici di Morrison scritti nella prima metà della carriera dell’autore vengono collocati in una cornice coerente e unitaria.
Pur essendo dedicato in modo specifico a Morrison, il libro è di sicuro interesse anche per chi voglia informarsi su parte della sterminata produzione fumettistica di Alan Moore e su un’epoca importantissima del fumetto americano e inglese.

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