lunedì , 29 Aprile 2024

COUS COUS TRENTO: la storia di uno dei piatti forti del ristorante Niky’s

Cous Cous Trento: un piatto con secoli di storia alle spalle che Niky’s vi propone in maniera originale

640px-MoroccanCouscous Autore: Khonsali Fonte: Wikimedia

Il cous cous A? un piatto tipico dell’area mediterranea che unisce idealmente il Nordafrica con la Sicilia, fino ad estendersi alle coste orientali in ulteriori rivisitazioni e varianti. La storia di questo alimento A? indissolubilmente legata a quelle delle popolazioni arabe e del Maghreb in particolare, per quanto i commerci fra le diverse coste del Mediterraneo abbiano contribuito a diffonderlo anche in Spagna, Francia, Turchia e, come detto, in Sicilia.

Le origini del cous cous si perdono nella notte dei tempi, anche se le prime testimonianze scritte fanno riferimento agli antichi Berberi che abitavano le valli e le montagne del Maghreb giA� prima dell’invasione araba avvenuta nel VII secolo dopo Cristo. I Berberi, per preparare questa sorta di “antenato” del cous cous, utilizzavano soprattutto frumento, talvolta miglio e orzo, dai quali ricavavano una semola che poi impastavano con acqua e latte. Queste rudimentali pappe prendevano il nome di “ksko” o “kuski”, da cui deriva il nome attuale “cous cous” o “cuscus”.

La prima ricetta vera e propria, perA?, si trova in un libro di cucina dell’al-Andalus, la Spagna musulmana del XIII secolo, intitolato KitA?b al-tabA�kh fA� al-Maghrib wa l-Andalus, il cui autore A? anonimo. Sempre nel XIII secolo, uno storico siriano di Aleppo lo cita in quattro occasioni, a conferma di come la diffusione di questo alimento sia stata rapida e abbia interessato l’intero bacino del Mediterraneo.

In Europa settentrionale, il cous cous viene citato per la prima volta in una lettera del 1699 in Bretagna, anche se giA� dall’inizio del secolo veniva testimoniato in Provenza e a Tolosa. Oggi in Marocco, Tunisia e Algeria, il cous cous A? considerato piatto-base cosA� come A? conosciuto in Egitto e nel vicino Oriente.

Una leggenda diffusa nel mondo arabo afferma che Re Salomone si cibA? proprio di cous cous per guarire dalle afflizioni amorose provate a causa della regina di Saba.

Come riporta Wikipedia: “Tradizionalmente il cuscus veniva preparato con semola di grano duro, Triticum durum, quella farina granulosa che si puA? produrre con una macinatura grossolana utilizzando macine primitive, ma oggi con questo nome ci si riferisce anche ad alimenti preparati con cereali diversi, come orzo, miglio, sorgo, riso o mais. Solitamente esso accompagna carni in umido e/o verdure bollite (sulla costa del mar Mediterraneo anche pesce in umido). PuA? essere reso piccante accompagnandolo con la harissa (usata soprattutto in Tunisia)“.

Il Niky’s Bistrot & Restaurant vi propone il cous cous “RIVISITATO” in tre versioni: saltato con verdure di stagione, formaggio Asiago e olio al basilico; servito con melanzane, peperoni, zucchine e pomodoro accompagnato da fettine di pollo alla griglia; nella sua versione piA? elaborata, “il cous cous del barcaiolo“, con vongole e cozze fresche, pomodoro, code di gambero sgusciate e bocconcini di polpo. Venite ad assaggiarlo per stuzzicare il vostro palato con tutto il sapore del Mediterraneo.

 

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