sabato , 20 Aprile 2024

IL MARE IN TASCA
Cesar Brie allo Spazio 14

Il primo maggio allo Spazio 14 di via Vannetti a Trento Cesar Brie porta in scena Il mare in Tasca. Storia di un attore che, svegliatosi, scopre di essere stato trasformato in un prete. Il tema di questo spettacolo A� la��amore. Il personaggio A� un prete. La��azione si sviluppa nella stanza del prete dietro la sagrestia. Il tema permette alla��autore di rivedere la sua esistenza ed il prete permette alla��attore di dialogare con Dio, nel quale non crede. Il pubblico fittizio, rappresentato sulla scena, permette al sacerdote di rivolgersi al pubblico reale senza confonderlo con il suo gregge.
Il personaggio del prete esiste affinchA� si accetti la sua irrealtA?. Non si tratta di credere nella veritA� della scena ma nella veritA� della finzione. Un attore A� un uomo che scolpisce un altro uomo tra gli uomini. La sua falsa autobiografia ha interrogato la vostra biografia?
Su questo argomento la��autore e la��attore sono gli unici che non possono aprire bocca.

Sono nato e cresciuto in un paese cattolico: La�� Argentina.
Mi sono allontanato dalla chiesa a sedici anni ma ho potuto riflettere su questo rifiuto soltanto molti anni dopo, quando sono stato in grado di rivedere il mio passato.
La religione allora rappresentava una via, un tragitto di azioni sociali e spirituali che affermavano la mia fede, la diffondevano e mi inducevano a comportarmi secondo le sue regole e ad osservare il mondo attraverso di esse.
Nella�� abbandonare la religione, avevo coscienza di dover percorrere una�� altra strada. Mi sono dedicato al teatro e ho formato parte di quel movimento teatrale in cui il lavoro artistico si mescolava alla��impegno sociale.
Non sono religioso ma non ho messo una pietra sopra le mie esperienze della��infanzia e della adolescenza.
CosA�, oggi, davanti ad un bivio nel mio cammino nel teatro, trovo una tonaca appesa ad un albero. La tonaca A? quella di un prete Il bivio A� la mia scelta di tornare a vivere e lavorare in America Latina, una terra cosA� ricca da esportare caffA?, mais, calciatori, scienziati, artisti, e cosA� povera da non riuscire a tenerseli. La��albero dal quale pende la tonaca rappresenta questi anni di lavoro ostinato e di esilio volontario. I suoi frutti non sono soltanto le mie opere. Sono anche i miei errori, quello che ho distrutto, le fatiche inutili.
Sono il primo a stupirsi: i miei fallimenti hanno germogliato. Con quella tonaca e questi frutti ho costruito questa��opera.
Cesar Brie

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