sabato , 20 Aprile 2024

In onore di Fernanda Pivano torna “DORMONO TUTTI SULLA COLLINA”

fernanda-pivano1A soli tre giorni dalla scomparsa di Fernanda Pivano, torna in scena lo spettacolo a lei ispirato e dedicato, “Dormono tutti sulla collina“, che ripercorre tra parole e musica la vita della grande traduttrice italiana che ci ha appena lasciati.

La replica di oggi, venerdA� 21 agosto nella suggestiva cornice dell’antico Castel Restor nei pressi di Comano Terme, vuole essere anche un omaggio alla Pivano da parte della compagnia Oz, che da piA? di due anni porta sui palcoscenici questo spettacolo, “Dormono tutti sulla collina“, il fortunato monologo con Maura Pettorruso sulla straordinaria vita di Fernanda Pivano, e con la musica dal vivo tratta dall’album “Non al denaro, non all’amore nA� al cielo” di Fabrizio De AndrA?, eseguita da Gabriele Muscolino (voce, chitarra, bouzouki), Marco Stagni (contrabbasso), Daniele Filosi (chitarra).

a�?Le dedicheremo con tutto il nostro cuore le prossime repliche, sperando che possano essere utili a far conoscere e apprezzare una delle figure piA? importanti della storia della letteratura italianaa�?, dice Maura Pettorruso. Lo scorso 7 luglio proprio Maura Pettorruso si A? recata a Milano per incontrare Fernanda Pivano, in occasione della consegna alla scrittrice americana Erica Jong del premio a lei intitolato: in una affollatissima sala del Teatro Dal Verme di Milano, Maura ha abbracciato e scambiato qualche parola con Fernanda, parlandole dello spettacolo a lei ispirato, e della sua amatissima Antologia di Spoon River, che in “Dormono tutti sulla collina” rivive anche grazie alla meravigliosa trasposizione in musica fattane da Fabrizio De AndrA? nel suo album del 1971 “Non al denaro, non all’amore nA� al cielo“.

Lo spettacolo di Maura Pettorruso si snoda infatti in un continuum tra le parole della Pivano, che racconta la sua vita fatta degli incontri con Cesare Pavese, Primo Levi, Hemingway e tutti poeti della beat generation, e le canzoni di Fabrizio De AndrA? tratte dall’Antologia di Edgar Lee Masters. Un ultimo omaggio per una piccola grande donna che ha cambiato per sempre il volto della letteratura italiana.

Nel 1930 Cesare Pavese, assetato di ‘conoscenza’ e sempre alla ricerca di nuove realtA�, si fa mandare dagli Stati Uniti la “Spoon River Anthology” di Edgar Lee Masters. Qualche anno dopo Fernanda Pivano, la ragazza allora allieva di Cesare Pavese che avrebbe poi portato in Italia e tradotto i piA? grandi autori della nuova cultura americana, riceve il libro. E inizia a tradurlo. Quasi per sfida. Quasi per gioco. E se ne innamora perdutamente. Si innamora di ‘quel ragazzo a cui l’anima volA? via’, e all’insaputa del suo maestro lo traduce. E’ l’inizio folgorante di una storia incredibile, una storia che sembrerebbe un meraviglioso romanzo se non fosse storia vera, vissuta da una grande protagonista, ‘Nanda’, e dai suoi straordinari compagni di viaggio: lo stesso Pavese, Ernest Hemingway, conosciuto a Cortina e mai piA? dimenticato, Allen Ginsberg e la beat generation emergente. Una storia bellissima che non puA? che avere come trama musicale la trasposizione della stessa Antologia di Spoon River ad opera di uno dei piA? grandi musicisti italiani, Fabrizio De AndrA?. “Non al denaro, non all’amore nA� al cielo“, la poetica e affascinante trasposizione musicale di alcune poesie dell’immensa opera di Masters.

E l’anima d’improvviso prese il volo,
ma non mi sento di sognare con loro,
no, non mi riesce di sognare con loro

Un malato di cuore,
Fabrizio De AndrA?

Ingresso gratuito.

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