domenica , 28 Aprile 2024

“L’EROE E IL SOLDATO DI CIOCCOLATO”
Stagione di Prosa Trento a Teatro

VenerdA� 18 e sabato 19 dicembre, ore 20.30, Teatro Sociale (Trento): per la stagione di prosa “Trento a Teatro“, spettacolo “L’eroe e il soldato di cioccolato” di G. Bernard Shaw.

Siamo nel 1885, al confine serbo-bulgaro. Una giovane ragazza, Raina, sta sognando del suo fidanzato, Sergei, che lotta contro i serbi, insieme al padre di Raina. Sergei A? un vero eroe: grazie a lui i bulgari sono riusciti a vincere l’ultima battaglia contro i serbi. L’esercito nemico ora scappa attraverso la loro cittA�. Raina sta per addormentarsi, quando un soldato nemico si arrampica sul balcone e arriva nella sua camera. Lui A? sporco, pratico, sfacciato e ha paura, non assomiglia per niente agli eroi che Raina si A? immaginata.

Spettacolo in ungherese con sovratitoli in italiano.

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4 commenti

  1. Mi piacerebbe sapere come posso avere maggiori dettagli sulla trama, relativamento allo spettacolo “Il Sergente e il Soldato di Cioccolato”,( in cartellone il 18 e 19 dicembre ’09).
    Desidero proporre tale intrattenimento ad alcuni amici che solitamente non frequentano il teatro, ma che con qualche ragguaglio in più sulla storia, potrebbero apprezzare in modo migliore costumi, musica e interpretazione, dato che a complicare le cose i testi non saranno in italiano.

    Grazie!!

  2. Gentile Mirella,
    per un approfondimento sulla trama della storia “Il Sergente e il Soldato di Cioccolato” provi a rivolgersi al Centro Servizi Culturali Santa Chiara:

    Numero verde: 800 013952
    Punto informativo Auditorium: 0461/213834
    http://www.centrosantachiara.it/info/info.asp?s=27

    Oltre a quelle da noi già riportate non disponiamo di ulteriori informazioni e purtroppo non possiamo quindi esserle d’aiuto.

    Redazione di TrentoBlog

  3. Cara Mirella,

    siamo andati nel web alla ricerca di maggiori informazioni sullo spettacolo “Il Sergente e il Soldato di Cioccolato” per soddisfare lla tua richiesta, ma non abbiamo trovato nulla di più di quello che già è stato riportato nella micronews.

    Non ci resta che consigliarti nuovamente di rivolgerti al Centro Servizi Culturali Santa Chiara.

    Redazione di TrentoBlog

  4. Siamo lieti di pubblicare di seguito un approfondimento su “L’eroe e il soldato di cioccolato” appena pervenutoci dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara con il quale soddisfare la richiesta di Mirella e di tutti gli altri lettori interessati allo spettacolo.

    La Compagnia del Teatro Katona di Budapest presenta “L’eroe e il soldato di cioccolato” di George Bernard Shaw.

    Spettacolo in ungherese con sovratitoli in italiano.

    Trama.
    Siamo nel 1885, al confine serbo-bulgaro. Una giovane ragazza, Raina sta sognando del suo fidanzato, Sergei, che lotta contro i serbi, insieme al padre di Raina. Sergei é un vero eroe: grazie a lui i bulgari sono riusciti a vincere l’ultima battaglia contro i serbi. L’esercito nemico ora scappa attraverso la loro cittá. Raina sta per addormentarsi, quando un soldato nemico si arrampica sul balcone e arriva nella sua camera. Lui é sporco, pratico, sfacciato e ha paura, non assomiglia per niente agli eroi che Raina si é immaginata…

    Note di regia di Gábor Máté:
    “Avrei sempre voluto mettere in scena un pezzo di G.B.Shaw, ma alla fine mi sono sempre spaventato. O mi sembrava fuori moda, o mi mancava l’ambizione. Ma questa commedia mi ha proprio colpito. Ho scoperto che aveva anche una versione di operetta, con una musica molto bella, scritta da Oscar Strauss, ma pensavo non fosse una buona idea farla cantare dagli attori del Katona, perché poteva sembrare che avessimo voluto ironizzare su quel genere. Ho capito anche che il libretto dell’operetta era piú debole della commedia originale. Quindi ho deciso di farci scrivere una musica balcanica da András Monori. Ho chiesto al poeta Szabolcs Várady di scrivere le poesie delle canzoni, quindi possiamo dire che é nato un nuovo pezzo teatrale.
    Non penso che debba essere recitato in modo realistico. Ma volevo che i personaggi fossero veri, reali, perché la loro storia é molto umana. Non volevo per niente che sembrasse una parodia. Comunque non é uno spettacolo realistico, soprattutto per quanto riguarda la parte visiva. Ad esempio la camera da letto si muove nello spazio vuoto come se fosse una piccola scatola di gioielli.
    La vicenda si svolge durante la guerra serbo-bulgara, al confine dei due paesi, e pensavo che tutto questo oggi avesse un significato molto diverso da quello che poteva avere nei tempi lontani. Non é un ambiente di favola, ma un ambiente vero, vicino a noi. E si parla della perdita delle illusioni, che appartiene all’esperienza di noi tutti. I protagonisti hanno immaginato la loro vita in un certo modo, credevano molto in certe cose, ma la vita ha redisegnato tutti i loro piani, e devono capire che le cose non stanno cosi come loro ne avevano sognato. É un pezzo teatrale importante, materiale nobile su cui mi ha fatto molto piacere lavorare.”

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