venerdì , 26 Aprile 2024

“Lezioni di Storia”: quando la moda guarda a Oriente, domenica 19 novembre

Penultimo appuntamento domenica 19 novembre a Trento, presso la Sala della Filarmonica

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Nel Cinquecento due grandi rivoluzioni a�� la stampa e le scoperte geografiche a�� favorirono la conoscenza delle terre lontane e con essa in Occidente arrivarono alcuni capi che divennero ben presto di tendenza. Un argomento che domenica 19 novembre a Trento, presso la Sala della Filarmonica, verrA� approfondito da Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di Storia medievale e di Storia del costume e della moda alla��UniversitA� di Bologna. La��incontro con la professoressa Muzzarelli A? il penultimo della��edizione 2017 delle “Lezioni di Storia – Guardando a Oriente”. Sulla��iniziativa, che in queste settimane ha sempre riempito sia il Teatro Sociale di Trento sia il Teatro Zandonai di Rovereto, il sipario calerA� il 26 novembre, quando allo Zandonai arriverA� Domenico Quirico che tratterA� un argomento quanto mai di attualitA�, a�?Isis, nascita di un nuovo califfatoa�?.
La lezione di domenica 19 novembre sarA� visibile martedA� 21 sul canale Youtube della Fondazione Museo storico del Trentino e mercoledA� 22 sul sito di History Lab hl.museostorico.it.

Al centro della��Orientalismo vi A? la��idea della differenza profonda fra Occidente ed Oriente. Un dualismo che pervase numerosi settori e di cui la moda non A? stata immune. Di questo e di molto altro si parlerA�A�domenica 19 novembre a Trento, presso la Sala della Filarmonica, dove A? attesa Maria Giuseppina Muzzarelli, che relazionerA� su a�?1950 -La moda guarda alla��Orientea�?.
La��occasione A? rappresentata dal settimo appuntamento con le a�?Lezioni di Storiaa�?, ideate dagli Editori Laterza e promosse dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione autonoma Trentino-Alto Adige/SA?dtirol, dal Comune di Trento e dal Comune di Rovereto, e realizzate con il sostegno di Casse Rurali Trentine, Cavit, Dolomiti Energia e la collaborazione tecnica del Centro Servizi Culturali Santa Chiara.
La studiosa spiegherA� come nella��antichitA� la��Occidente apprezzasse cambiamenti, tessuti pesanti e corpetti opprimenti, mentre la moda orientale proponesse – o si immaginava che lo facesse – abiti poco strutturati e fogge immutabili. Nel Cinquecento due grandi rivoluzioni a�� la stampa e le scoperte geografiche a�� favorirono la conoscenza reciproca e in Occidente ci si cominciA? a vestire alla��orientale. Tra i capi piA? gettonati ed oggetto di ammirazione da parte degli europei troviamo il turbante, il cui nome deriva dal persiano antico a�?dA�lbanda�?. Utilizzato da musulmani, induisti e sikh, era simbolo di eleganza, forza e cultura. In particolare era la testa resa ingombrante da questi copri capi a colpire gli intellettuali italiani, che riconoscevano al mondo arabo un ruolo importante e di sintesi fra cultura classica e cultura moderna. CosA� a Venezia, centro culturale di primaria importanza, e nei Paesi Bassi, dove le culture si incontravano e si scontravano quasi quotidianamente, la moda del turbante si impose con forza ed esso diventA? la��espressione massima della libertA� della��intellettuale.

Info
La��ingresso alle Lezioni A? libero fino ad esaurimento posti. I biglietti potranno essere ritirati presso le casse dei teatri a partire dalle ore 10.
La partecipazione A? valida ai fini dell’aggiornamento professionale dei docenti della scuola della Provincia autonoma di Trento. La frequenza di una lezione corrisponde ad un’ora di formazione.
Si segnala che la Sala della Filarmonica puA? ospitare un massimo di 250 persone. La lezione di domenica 19 novembre sarA� visibile martedA� 21 sul canale Youtube della Fondazione Museo storico del TrentinoA�https://www.youtube.com/results?search_query=fondazione+museo+storico+trentinoA�e mercoledA� 22 sul sito di History LabA�http://hl.museostorico.it/

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