venerdì , 26 Aprile 2024

PARCHEGGI BLU: il centro storico e l’immotivato aumento

600E si che il blu A? anche uno dei miei colori preferiti: il colore del cielo quando si avvicina la notte, il colore del mare dove l’acqua A? fonda, cristallina, ricca di segreti e misteri. Il blu A? anche un colore che riporta alla quiete e ad uno stato d’animo rilassato e positivo. ChissA� se A? per quello che A? stato scelto di colorare di blu i parcheggi a pagamento: “eccomi sono uno dei tanti parcheggi blu, devi pagare, ma prendila con filosofia”

Ricordate quei pomeriggi in cittA� a bere un aperitivo dopo essere stati al lago per tutto il giorno? Oppure in inverno, quando fa troppo freddo per qualsiasi cosa e si avevano solo gli amici con cui condividere qualche ora parlando di tutto e di niente?

Ecco per me A? passato quasi un millennio (la mia vita pre-maternitA� mi sembra cosA� lontana da appartenere ad un’altra persona) perA? una cosa la ricordo: con la mia mitica Uno blu (sbiadito) arrivavo in centro, cercavo parcheggio e occasionalmente ero cosA� fortunata da trovarlo gratuito: era un segno, quella sarebbe stata una giornata fortunata! Altre volte la mettevo in uno dei parcheggi blu che incorniciano il centro storico: poco male, lo si poteva fare.

GiA� che si era li, si beveva un aperitivo al bar, si faceva un giro per il centro storico, e poi capitava sempre di entrare in questo o in quel negozio. Erano altri tempi ma un piccolo acquisto scattava sempre: un paio di pantaloni scontatissimi, quel libro con la copertina che grida “leggimi!”, o un pensierino per un’amica, per la mamma o per la zia che compie gli anni. Lo spirito era festoso e ricordo il nostro centro storico come un luogo pieno di vita.

Poi il gusto di andare in cittA� A? diminuito: da una parte, gli aperitivi in centro hanno perso l’attrattiva (se bevendo devi consolare una bambina urlante che – giustamente- si annoia e che ti impedisce di sentire i discorsi, la voglia inevitabilmente ti cala) dall’altra parte, anche volendo, i soldi hanno iniziato a calare vertiginosamente e anche solo il parcheggio a pagamento che ha monopolizzato tutto il centro storico, era abbastanza per avverare la mia voglia e il mio budget di spesa per le frivolezze.

Certo, esistono i mezzi pubblici, e quando devo andare un centro li prendo, ma non sempre A? possibile, una volta sono rimasta a terra ad aspettare l’autobus successivo: il passeggino su cui dormiva mio figlio non ci stava.

Un’altra volta ho aspettato l’autobus per cosA� tanto che sono arrivata in ritardo all’appuntamento. Un’altra volta ancora ho rinunciato per optare per un po’ di acquisti in un centro commerciale: dovevo prendere qualcosa di voluminoso: come conciliare 2 bambini da tenere per mano con un grosso pacco da gestire? E se poi sull’autobus non troviamo posto come facciamo?

Oggi evito il centro. Lo evito anche se tanti negozi, obiettivamente mi potrebbero interessare. Lo evito anche se il mercato del giovedA� ancora mi piace. Lo evito anche perchA� i parcheggi a pagamento sono esageratamente costosi, punto i piedi, A? il mio modo per dire che le cose cosA� non mi stanno bene. Lo avito anche se i commercianti del centro obiettivamente non ne hanno colpa.

Tutte le volte che ci passo mi ritrovo ad osservare vetrine nuove. Ormai il nostro centro storico A? costellato da negozi “mordi e fuggi”. Mi tornano in mente le parole di un commerciante che avevo conosciuto anni, e che oggi, manco a dirlo, ha chiuso il suo negozio, “Abito fuori cittA�, con i mezzi pubblici ci metto piA? di un’ora ad arrivare in negozio, ma con la macchina pago un enormitA� per il parcheggio, non so davvero come fare”.

Poi mi capita di leggere una notizia: la giunta comunale ha deciso di aumentare nel corso della primavera il costo dei parcheggi blu: fino a 1,80 l’ora. Ma non preoccupatevi troppo: in certe zone (mi piacerebbe capire quali) le tariffe passeranno dagli A�80 ai 60 centesimi. Mi auguro sia in zona ospedale: sarebbe un bel gesto per chi deve andare a fare delle visite o vuole andare a trovare un parente ricoverato.

Noi il centro storico lo evitiamo ormai per tanti motivi: la nostra vita A? cambiata, e preferiamo di gran lunga i parchi all’aperto. Anche se confesso che tante iniziative carine a cui vorrei partecipare con i bambini le evito principalmente per il problema parcheggio (laboratori in centro, teatro, giornate dedicate alla famiglia per dirne solo alcune), ma non A? l’unico fattore.

Ma mi domando se c’era davvero bisogno di aumentare costo per il parcheggio, in un momento come questo in cui le attivitA� commerciali sono giA� abbastanza in crisi. Il nostro centro storico avrebbe bisogno di essere valorizzato, di riconquistare la dignitA� che gli A? stata negata e lavorare per renderlo deserto quanto il set di una cittA� fantasma del vecchio Far West non mi sembra la strada giusta. Da ignorante, sia chiaro!

Stefania D’Elia

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Un commento

  1. E’ il pensiero di molti di noi, scritto in maniera molto garbata e quindi ancora piu’ efficace ma……
    ….che fare?

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