sabato , 27 Aprile 2024

PerchA� si formano le code in autostrada?

di Alfredo Nepi

Qual A? la causa piA? comune delle code a tratti in autostrada? La spiegazione da Alfredo Nepi

600-code

Molti lettori di Trento Blog questa��estate avranno vissuto la��esperienza frustrante diA�viaggiare in autostrada e alla�� improvviso trovarsi il traffico rallentato e subito dopoA�procedere a singhiozzo, fino a quando ci si ferma senza un reale motivo in un ingorgoA�di autovetture. La cosa strana A?, che poi inspiegabilmente il traffico riparte senza unA�motivo apparente: niente incidenti, o lavori in corso. Questo tipo di coda viene chiamataA�a�?coda a fisarmonicaa�? o piA? comunemente viene definita come a�?code a trattia�?A�Dietro a questo tipo di ingorghi, sembra esserci la nostra benedetta abitudine, diA�essere eccessivamente prudenti. La causa delle code a fisarmonica A? la seguente:A�quando davanti a noi in autostrada vediamo un mezzo che inizia a cambiare corsia,A�spostandosi verso la nostra carreggiata, ovviamente rallentiamo, ma spesso questoA�rallentamento A? troppo brusco o troppo marcato, rispetto a quanto sarebbe necessario.

Se la densitA� di traffico A? alta e dietro di noi ca��A? un altro automobilista prudente, ancheA�lui probabilmente premerA� a sua volta leggermente troppo sul freno, rallentando ancoraA�un poa�� di piA? rispetto a noi, e cosA� via, in una��onda di rallentamenti sempre piA? marcati,A�che puA? diramarsi anche per chilometri dietro al punto della frenata iniziale. Alla fineA�qualcuno si fermerA� del tutto e quando ripartirA� non avrA� la minima idea di cosa possaA�aver causato quella sosta. Il comportamento delle code autostradali A? molto simile aA�quello delle auto ferme al semaforo. Allo scattare del verde le auto piA? vicine al segnaleA�luminoso iniziano a muoversi, mentre quelle alla fine delle coda restano bloccate ancoraA�per un poa��.

Questa causa degli ingorghi autostradali delle a�?code a trattia�?, purtroppo, indica che ca��A?A�poco da fare contro di loro: meglio che gli automobilisti siano eccessivamente prudenti,A�piuttosto che spericolati.

Vedi anche

Emanuele Masi - Bolzano Danza - Ph Tiberio Servillo

Emanuele Masi – Le Arti e il futuro, verso la 35^ edizione del Festival Bolzano Danza

Riccardo Lucatti intervista Emanuele Masi, il funzionario della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, dal …

Un commento

  1. mariopagnanelli

    Non sono per niente d’accordo.
    Il traffico, come tutti i sistemi controreazionati, “tende all’oscillazione”.
    Quanto detto nell’articolo è solo metà del problema!
    Manca la parte più importante del discorso, e cioè che
    Per controllare ogni sistema che tende all’oscillazione,
    occorrono fattori di smorzamento.
    E, nel nostro caso, quali sono?
    1) DISTANZA DI SICUREZZA
    2) accelezazioni moderate
    3) frenate moderate

    Questi comportamenti spesso avvengono spontaneamente (e il traffico ne giova)…
    finchè…
    non arriva il guastafeste (usiamo questo termine gentile), che anzichè conformarsi al generale buon senso,
    approfitta dell’aumentata distanza di sicurezza offerta dagli altri
    (irrinunciabile fattore di smorzamento)
    per compiere “sorpassi” offensivi e irrispettosi della coda.
    In questo modo
    1) sottrae spazio alla distanza offerta
    2) lui stesso compie brusche accelerazioni e frenate,
    INNESCANDO la propagazione dell’onda di frenate
    3) INDUCE in tutti gli altri un comportamento DIFENSIVO (restringimento degli spazi, accelerazioni e frenate aumentate) che amplificano il grado di oscillazione dellla coda.

    Chi non rispetta la coda crea un DANNO ENORME .
    E’ urgente realizzare un sistema capillare per non lasciare mai impunito tale tipo di comportamento. Gravissimo in termini di comportamento indotto.

Rispondi a mariopagnanelli Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *