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COLAZIONE DA TIFFANY
Trento, 15 – 18 novembre 2012

SarA� A�COLAZIONE DA TIFFANYA�, adattamento teatrale di Samuel Adamson di un romanzo breve di Truman Capote, ad aprire giovedA� 15 novembre al Teatro Sociale la Stagione di Prosa 2012-2013 organizzata dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.

GiovedA� 15 e venerdA� 16 il sipario del Teatro Sociale si alzerA� alle 20,30. Sabato 17 l’inizio dello spettacolo A? previsto invece per le ore 21, mentre domenica 18 novembre A? in programma alle ore 16,00 la recita pomeridiana.

SarA� in scena la Compagnia della Cooperativa teatrale a�?Gli Ipocritia�? che presenterA�, per la regia di Piero Maccarinelli, A�COLAZIONE DA TIFFANYA� di Truman Capote nella traduzione curata da Fabrizia Pompilio.

Per tutti Colazione da Tiffany A? il film di Blake Edwards, uscito nelle sale nel 1961 con la��indimenticabile Audrey Hepburn e George Peppard. Per quasi tutti, dato che Colazione da Tiffany nasce in realtA� da un breve romanzo/gioiello di Truman Capote pubblicato nel 1958, da cui Samuel Adamson ha tratto una riduzione teatrale. A�Quando mi A? stato ha chiesto di dirigerne la versione italiana a�� spiega il regista, Piero Maccarinelli a�� ho accettato, perchA� Colazione da Tiffany mi sembra un classico del a�?900.A�

Holly Goligthly A? una cover girl americana arrivata a New York un poa�� lolita cresciuta, un poa�� traviata. Intorno a lei ruotano i molti personaggi del mondo un poa�� ridicolo e patinato della��East End newyorkese: un agente di Hollywood, un mafioso italo-americano, il proprietario di un bar, ricchi diplomatici brasiliani. Vive in una modesta casetta della��East Side popolata da una fauna artistica al limite della sopravvivenza e della trasgressione.

Tutti sono un poa�� innamorati di Holly, che sembra attraversare la vita in punta di piedi: il suo passato, il primo marito, la sua attivitA� di prostituta, le sue feste sgangherate. Ma Holly ha una grazia innata e per tutti a�?A? in transitoa�?: nessuno la puA? fermare, catturare o dire che gli appartenga. A? un personaggio incantevole, dotato di una grazia sorprendente e, anche quando perde il bambino che aspetta dal diplomatico brasiliano, sa rimettersi velocemente in piedi e ricominciare a vivere. Suo contraltare nella drammaturgia A? lo scrittore William Parsons (forse un Truman Capote giovane) timido, impacciato, che subisce il suo fascino e la considera sua fonte di ispirazione; A? platonicamente innamorato di lei. Trascinato da Holly a conoscere e vivere la grande New York, William con la��amico confidente Joe Bell, A? la nostra guida fra le pagine del testo teatrale.

La��atmosfera A? sempre sottile, frizzante, e un alito di freschezza soffia in quasi tutte le situazioni che fanno rivivere allo spettatore la favola di Holly, ragazza bella e umbratile, che sa spargere sugli altri leggerezza e buonumore, con una��ebbrezza che ha perA? la��amaro retrogusto di una insondabile malinconia.

A�Il titolo a�� spiega Maccarinelli nelle note di regia a�� ha una��origine brillante e trasgressiva. Si dice che nasca da un aneddoto raccontato alla��autore da un suo amico: durante la seconda guerra mondiale un uomo di mezza etA� passa una notte con un marine. La domenica, per sdebitarsi, lo invita per un buon breakfast ed il giovane, che ha sentito dire che Tiffany A? un luogo molto elegante e ignora che si tratti di una gioielleria, chiede di essere portato a�?a colazione da Tiffanya�?.A�

In scena, nel ruolo dei protagonisti, due giovani attori giA� conosciuti dal grande pubblico, ma che si presentano per la prima volta sul palcoscenico di Trento. Francesco Lavia, figlio d’arte, ha lavorato spesso in teatro a fianco del padre, Gabriele, e Francesca Inaudi, formatasi al Piccolo di Milano, A? nota soprattutto per le sue apparizioni televisive in Distretto di Polizia. La Einaudi, che interpreta Holly evitando di far pensare a Hodrey Hepburn, connota il personaggio di una tenera trasgressione muliebre e Lorenzo Lavia disegna con gusto e misura la figura dello scrittore innamorato, alla quale conferisce sfaccettature che alludono ad altre sue preferenze. Completano il cast Biagio Forestieri, Anna Zapparoli, Flavio Bonacci, Riccardo Floris, Fortunato Cerlino, Cristina MaccA�, Giulio Federico, Ippolita Baldini e Pietro Masotti. Le scene sono di Gianni Carluccio e i costumi di Alessandro Lai.

A�Questo adattamento del celebre romanzo breve si avvicina alla scrittura di Capote piA? del film che ne ha costruito la fama mondiale e a�� afferma il regista a�� il nostro spettacolo ha voluto ispirarsi al mondo di Capote, alla sua biografia e, cercando di mantenere la brillante leggerezza e la spleenetica malinconia, raccontare attraverso William e Holly la vera storia di a�?Colazione da Tiffanya�?.A�

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