lunedì , 9 Dicembre 2024

CIRCUITO TEATRALE TRENTINO: gli appuntamenti del week end

600Proseguono gli appuntamenti teatrali sui palcoscenici della nostra provincia alla��interno del Circuito Teatrale Trentino:
LunedA� 24 marzo presso il CIRCUITO TEATRALE TRENTINOA�si terrA� lo spettacolo a�?Dopo il Silenzioa�? a�� regia di Alessio Pizzech, tratto dal libro a�?Liberi tuttia�? di Pietro Grasso.

Primo appuntamento presso il Teatro Comunale di Tesero per la rappresentazione dello spettacolo a�?Sacrificioa�?, trasposizione teatrale dell’omonimo romanzo di Giacomo Sartori. Il progetto, finanziato dalla Provincia e dai Comuni trentini che hanno aderito all’iniziativa, porta sul palcoscenico 8 attori non professionisti trentini scelti dopo una selezione che ha coinvolto oltre 200 giovani della nostra Provincia. Ideazione e regia sono di Elena Galvani e Jacopo Laurino.

Associazione Sicilia Teatro
DOPO IL SILENZIO
tratto dal libro di Pietro Grasso “Liberi tutti”
di Francesco Niccolini e Margherita Rubino
con Sebastiano Lo Monaco, Mariangela D’Abbraccio e Turi Moricca
regia di Alessio Pizzech
BORGO VALSUGANA a�� lunedA� 24 marzo 2014 a�� Teatro del Centro Scolastico a�� ore 20.45

Primi appunti di lavoro per la costruzione dello spettacolo a��..
di Alessio Pizzech
Dopo la significativa esperienza di Per non Morire di mafia, tratto dalla��omonimo libro, che dopo il fortunato battesimo Spoletino A? stato presente sui palcoscenici italiani per due stagioni, vede la vita al Festival di Spoleto 2013 Dopo il Silenzio.

Una nuova avventura teatrale, questa, una scrittura autonoma che vede la collaborazione tra una figura come Pietro Grasso ed uno dei piA? interessanti drammaturghi italiani, Francesco Niccolini. Un testo questo che vede la luce, per giunta, in uno scenario politico e sociale, rispetto a due anni fa, sempre piA? costantemente disorientante in cui con una velocitA� sorprendente tutto A? divorato : dai contenuti culturali, fino alle informazioni di carattere scientifico e tecnologico.

A fronte di tanta velocitA� massmediatica, di tanto urlo, di tanto disagio emotivo e materiale che travolge i cittadini di questo nostro amato e ferito paese, il teatro puA? essere sempre di piA? portatore di storie, creando le condizioni per conoscere e quindi per poter decidere sul proprio destino sociale e privato. Per questo mi A? sembrato importante accogliere la��invito di Sebastiano Lo Monaco e di Margherita Rubino, inesauribile fonte di energia e architetto del progetto, a proseguire in un cammino teatrale che ci veda artisticamente assieme nel portare avanti un organico ragionamento intorno alle parole ed al pensiero di Pietro Grasso.

In questo caso il palcoscenico A? il luogo della Storia, di una storia collettiva che attraversa le piccole vicende personali di ognuno di noi e che quindi puA? in sA� contenere le fondamenta di un possibile riorientamento nazionale. In questa ottica anche in Dopo il Silenzio la parola teatrale diventa strumento di indagine di una Storia di un paese, la��Italia, che coincide, si scontra talora, diverge e poi trova punti di contatto con la storia della mafia con i suoi addentellati politico / economici, con il suo ribaltamento valoriale che si A? unito ad un imbarbarimento dei costumi e della vita pubblica.

Questo certo rappresenta il fulcro narrativo di questo nuovo, spettacolo, come lo era anche nel primo ma stavolta travalicando la��esperienza individuale a autobiografica di Grasso, ponendo elementi di un racconto scenico che, non riducendosi ad una dimensione cronachistica o di denuncia, mi pare vada verso le forme della��antica Tragedia affrontando i grandi temi della coscienza in lotta con la giustizia e con la morte come orizzonte estremo.

La scrittura di Grasso e la drammaturgia di Niccolini ci proiettano in una necessitA� comunicativa che solleciti, incuriosisca e ponga lo spettatore in una��attenzione profonda verso la��esperienza umana con tutte le sue contraddizioni e con quella necessaria capacitA� di comprensione e sospensione del giudizio. Il teatro da sempre fonte di salvezza spirituale e specchio della collettivitA�, ci consente di viaggiare fra le immagini, i ricordi, i frammenti di un intero che si A? spezzato tra intimidazioni, bombe, morte portata nelle pubbliche piazze. Le generazioni ed il dialogo tra esse, diventa la��asse attorno a cui ruota la scrittura scenica di Dopo il Silenzio. Il dovere che Pietro Grasso si dA� A? quello di passare la storia, di farla conoscere ai giovani.
La��immagine A? quella di un Silenzio che parli, opposto ad un silenzio omertoso che vogliamo cancellare e costruire su quel a�?Dopoa�? il nostro futuro. Un dialogo acceso e vibrante quindi questo spettacolo, che mette di fronte due generazioni, due punti di vista totalmente opposti del leggere la vita. In un luogo della��attesa, in un purgatorio della��anima, in una condizione fuori dal tempo e dallo spazio dove fa breccia la grande storia con i suo eventi, i destini di questo giovane e della��uomo si incontrano per fare i conti con la propria coscienza. Sul limitare di un tempo che sta scadendo il giovane e la��uomo fanno un viaggio interiore che vuole essere una consapevole ridiscussione dei motivi della propria vita delle scelte piA? o meno eticamente vissute.

StradA�Nova Slow Theatre S.n.c.
SACRIFICIO
di Giacomo Sartori
con Daniela Vaia, Flavio Torresani, Barbara Facchini, Pietro Biondi, Valeria Ciangottini,
Valentina Caresia, Elia Fedrizzi, Paolo Bertagnolli, Michele Fanti
regia di Elena Galvani, Jacopo Laurino.
TESERO a�� lunedA� 24 marzo 2014 a�� Teatro Comunale a�� ore 21.00
MEZZOLOMBADO a�� martedA� 25 marzo 2014 a�� Teatro San Pietro a�� ore 21.00
TIONE DI TRENTO a�� mercoledA� 26 marzo 2014 a�� Teatro Comunale a�� ore 21.00
ROVERETO a�� giovedA� 27 marzo 2014 a�� Auditorium Melotti a�� ore 20.45
ALA a�� venerdA� 28 marzo 2014 a�� Teatro Giacomo Sartori a�� ore 21.00
TAIO a�� sabato 29 marzo 2014 a�� Cinema Teatro Comunale a�� ore 21.00
BORGO VALSUGANA a�� mercoledA� 2 aprile 2014 a�� Teatro del Centro Scolastico a�� ore 20.45

Realizzato con i tempi dello slow theatre, molto piA? lunghi rispetto a quelli di una normale produzione teatrale, lo spettacolo conclude un progetto culturale iniziato oltre un anno fa allo scopo di stimolare un interesse vivo per il teatro e di formare una rete di cultura partecipata e il nucleo di un pubblico consapevole.

Tratto dal romanzo omonimo di Giacomo Sartori, scrittore trentino che divide la sua vita tra Parigi e Trento e che si A? occupato personalmente della trasposizione teatrale della��opera, tratta le vicende di sette ragazzi che vivono in una valle secondaria del Trentino. Una moderna tragedia, che vede la sua genesi tra le nostre montagne, e che si ispira a fatti di cronaca nera locale. Una storia scomoda e dura, quella raccontata da a�?Sacrificioa�?, ispirata a un delitto avvenuto pochi anni fa sulle rive di un lago della nostra regione.

Diego fa il guardiaparco, vorrebbe che il bracconaggio fosse sgominato e che il nuovo direttore del Parco sa��imponesse sui potentati degli impianti a fune. Marta, rimasta orfana e cresciuta in casa degli zii come una��ombra indesiderata,si batte per mandare avanti il suo malandato allevamento di trote, ereditato dal padre alcolizzato.

Ma le notti sono tutte uguali e, dopo il lavoro, non rimane che ubriacarsi fino a non stare piA? in piedi. Soprattutto in un inverno cosA� diverso dagli altri, un inverno senza neve. Un inverno di pioggia e muffe. Un inverno senza Andrea, morto cercando di attraversare con il suo scassato fuoristrada un torrente in piena. Andrea A? morto per gioco, e il gioco della vita si fa sempre piA? violento.

Violenta la passione di Katia, che si A? appena sposata con Diego, per il bel ragazzo biondo, bello e tenebroso, che le fa la posta seduto al bancone del pub. Violenta la gelosia, violenta l’amicizia, violento il sesso, violenti anche i sogni struggenti di un futuro piA? felice. L’incapacitA� di affrontare il dolore per la morte dell’amico, i sensi di colpa o i tentativi di rimozione creano dinamiche che mettono a nudo la fragilitA� dei personaggi , abbandonati a se stessi da adulti incapaci di elevarsi nel ruolo di guida. Il rapporto tra le generazioni A? dilaniato da segreti nascosti, dall’incapacitA� di dimostrare affetto, dalla violenza psicologica.

E i ragazzi finiscono irretiti, imprigionati sotto le macerie da loro stessi create. A questa storia danno vita, affiancati da due professionisti dello spettacolo del valore di Valeria Ciangottini e Pietro Biondi, sette giovani attori non professionisti scelti attraverso una lunga campagna di provini e che per la prima volta affronteranno l’esperienza del palcoscenico. Degli oltre duecento iscritti iniziali, provenienti da ogni angolo del Trentino, sono stati scelti quattordici attori e quattro aiuto registi che hanno preso parte a un percorso teatrale della durata di sei mesi, durante i quali si sono tenuti due seminari con maestri d’eccezione: Osvaldo Salvi e Giulia Lazzarini. Sette di loro, frutto dell’ultima selezione compiuta dai registi, Elena Galvani e Jacopo Laurino, compongono questo cast particolarissimo, che consentirA� a questi giovani talenti di vivere un’esperienza di crescita davvero unica.

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