venerdì , 19 Aprile 2024

Dal blog di Andrea Bonetti: i “fattori-H” del tifo sportivo

250andrea_bonettiCi sono pochi aspetti che riescono a ritagliarsi la��importanza che ha il tifo sportivo, il piA? delle volte calcistico, nella vita di molte persone. In molti casi, esso dipende da una��appartenenza al club che rappresenta la propria cittA� natale o almeno metA� di essa nel caso dei famosi derby fra Milan e Inter, Roma e Lazio, Torino e Juventus solo per citare alcuni esempi.

In altri casi, invece, il tifo viene ereditato dai familiari o sviluppato in contrasto con essi o semplicemente a�?sceltoa�?, se cosA� si puA? dire, sulla base di fattori esterni o della semplice simpatia.

Comunque si sviluppi, il tifo ha un forte impatto sulla��identitA� di ogni persona; una vittoria o una sconfitta della propria squadra puA? far cambiare la��umore, una maglietta indossata in una partita fra amici far volare la fantasia, una sciarpa intorno al collo conferire una sicurezza spavalda nella��esibire il proprio tifo, a maggior ragione magari in un momento di difficoltA�. Sono tutti gesti rilevanti e nienta��affatto da esorcizzare o minimizzare.

(…)

Negli ultimi anni, in particolar modo, questo aspetto di forte appartenenza A? stato ulteriormente sviluppato e accentuato, arrivando addirittura a rappresentare uno strumento di marketing sportivo potentissimo. Il Barcelona, che fa dei talenti della sua a�?canteraa�? un tratto distintivo, si identifica con la��appartenenza alla cittA� e alla Catalogna tanto da utilizzare il giallo e il rosso come colori della seconda maglia con un chiaro riferimento alla bandiera catalana. Nel colletto della prima maglia, perA?, A? ricamato lo slogan a�?MA�s que un Cluba�? (PiA? di un club) che ulteriormente sottolinea il forte fattore di appartenenza dei propri tifosi alla squadra, alla cittA� e alla regione catalana.

(continua su “il fattore-H”)

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