sabato , 20 Aprile 2024

Il lato b dell’informazione
BAND TRENTINE: QUALE STRADA VERSO IL SUCCESSO?
I consigli di Gun Club Management

img_0672Dopo aver sentito la testimonianza di alcune band locali (a�?Band Trentine: sopravvivere dopo i Bastarda�?) e aver vissuto insieme al cantante dei Catoblepa la��esperienza di partecipare alle selezioni di X-Factor (a�?Un (altro) trentino a X Factor? Intervista a Claudio Pillonia�?), il nostro percorso alla scoperta del panorama musicale trentino cambia prospettiva. Questo nuovo articolo della rubrica a�?Il lato b della��informazionea�? prende spunto dalla��intervista fatta al Gun Club ManagementA�che ha offerto il suo punto di vista in quanto societA� promotrice di band e quindi punto di raccordo tra i musicisti e il successo. Ea�� ormai chiaro a tutti che lo scenario musicale trentino A? decisamente ricco, sia per quanto riguarda la varietA� dei generi musicali che il livello tecnico. E soprattutto, che ca��A? tanta passione per la musica e tantissima voglia di suonare.

Ma allora cosa��A? che manca per vedere finalmente un gruppo dei nostri ottenere il meritato successo? Non si parla di raggiungere la fama dei Bastard Sons of Dioniso -tra la��altro in qualche modo fittizia visto che il genere dei Bastard non si avvicina neanche lontanamente a quello che abbiamo sentito a X-Factor-, ma del successo che fa girare il tuo nome nella��underground della musica, che fa comprare il tuo cd per il semplice motivo che piace, che ti porta a suonare fuori Regione.

a�?Quello che manca A? la mentalitA� -sostiene ChristianI gruppi devono essere convinti e lottare per il loro progetto, non accontentarsi di suonare per 100 euro in un localino sperduto nella valle e partecipare a contest organizzati dal locale apposta per far cassaa�?. I concorsi sono una��ottima palestra per arrivare a suonare in scioltezza su un palcoscenico davanti a degli spettatori reali invece che sempre e solo nel garage di casa con un pubblico composto dalle foto dei nonni e vicini esasperati per il volume della musica. Ma se la��obiettivo di una band A? quello di entrare in un giro che va oltre i confini regionali ci vuole organizzazione, serietA�, costanza e impegno.

a�?Non si puA? pretendere che una band suoni e si occupi della logistica allo stesso tempo-spiega RenA� a��, ed A? proprio qui che si inserisce il GCM con la pianificazione verso il successo: ufficio stampa, organizzazione date, creazione contatti, diffusione disco, promozione della band, informazioni sui contratti discografici, ricerca di agenzie di booking. Ma le band trentine sembrano sorde alla possibilitA� di avvalersi di un supporto di tale valore, a differenza di quello che succedere fuori dal Trentino”. SA� perchA� sembrerebbe che altri artisti non trentini abbiano invece colto questo potenziale: un ragazzo siciliano, ad esempio, dopo un breve scambio via mail ha inviato alla sede del Gun Club Management di Arco la fotocopia della carta da��identitA� e del codice fiscale, pronto a firmare un contratto di collaborazione con loro senza mai averli visti nA� sentiti telefonicamente.

Dipende tutto da quali sono gli obiettivi di una banda��ben venga che i giovani si appassionino alla musica e dilaghino i festival che animano il Trentino, ma i gruppi che mirano a qualcosa in piA? devono vincere la diffidenza, smetterla di suonarsela tra di loro e andare al di lA� del confine di Ospedaletto“.

a�?Noi ci crediamo nelle capacitA� delle band regionali e siamo qui apposta per sostenerle. Per questo motivo siamo pronti a scommettere su una compilation di gruppi trentini selezionati non tramite concorso, ma in base alle loro capacitA�, passione e tecnica. E la��etichetta pronta a sponsorizzarci ca��A? giA�, a dimostrazione del fatto che la bravura dei nostri musicisti, se portata alla luce, A? ampiamente riconosciutaa�? conclude Claudio.

Martina Bridi

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14 commenti

  1. Qui si parla di sola colpa delle band…ma la questione si potrebbe capovolgere con questa domanda: quali etichette discografiche esistono in trentino? Quanti managment sono pronti a investire su queste band?
    La scena musicale trentina è pazzesca, basterebbe aprire gli occhi a qualcuno..

  2. Rispondo a J&B
    Il problema reale,non è quali Etichette ci sono,o quanti Management,è che nessuno investe più un euro,nemmeno le cosiddette Major,noi nel nostro piccolo facciamo anche delle produzioni,che non è proprio il ruolo di un Management,certo investiamo su proposte in cui crediamo,con le nostre possibilità,
    la Scena Trentina è ottima,ma le Band devono sbattersi alla grande,e il più delle volte non è sufficente neanche presentarsi con un prodotto finito,solo da mandare in stampa,chiedono tutti dei soldi,a parte rare eccezzioni,comunque non bisogna mollare.
    Claudio x GCM

  3. Non ho mai letto un tale insieme di luoghi comuni e false credenze come in questo articolo. Non è vero che le band trentine sono sorde, è che quelle che hanno in mente di fare le cose serie hanno già firmato molto tempo fa per per la più grande agenzia di management italiana: Alkemist Fanatix Europe.

    Alcuni nomi? Blame, KLL, Resando, MG66…

    Se dite che le band trentine non hanno fatto niente è perchè siete voi che non siete informati e non conoscete minimamente l’underground trentino. Ci sono band trentine che hanno case discografiche Inglesi e Americane e cd distribuiti in tutto il mondo da major.

    E poi inutile star qui a fare bei discorsi, il mondo della musica è solo una questione di soldi, a tutti i livelli, anche l’underground. Non esiste meritocrazia, non esiste nessuno che investe su di te, queste sono solo fantasie o credenze diffuse e fomentate da chi non conosce come funzionano realmente le cose, e parla per sentito dire.

    E il ragazzo siciliano che è pronto a firmare senza sapere nemmeno con chi ha a che fare è un PAZZO e uno SPROVVEDUTO perchè il mondo della discografia è pieno di fregature e di gente che ti chiede ti fa firmare contratti di anni senza darti garanzie.

    E poi sul discorso concorsi guarda caso le band che hanno raggiungo una certa maturità smettono di fare concorsi perchè si rendono conto che non servono a niente.

    Sapete quale è il vero problema? La cattiva informazione come questa, che ovviamente non è colpa di trentoblog (che ammiro), ma delle persone che parlano per sentito dire.

  4. Infatti l’articolo così sembra uno spot pubblicitario 🙁

  5. Il punto è che questi servizi (ufficio stampa, organizzazione date, creazione contatti, diffusione disco, promozione della band, informazioni sui contratti discografici, ricerca di agenzie di booking) costano!

  6. Rispondiamo a “NOME” assicurando che l’intenzione di TrentoBlog non è quella di publicizzare l’agenzia citata ma Gum Club Mangement è entrata in contatto con la nostra redazione in occasione di un articolo precedentemente pubblicato e relativo alla questione. Avendo dimostrato di paretcipare attivamente alla discussione, TrentoBlog ha pensato quindi di proporre oltre a quello delle band anche il punto di vista di un managment.

    Cogliamo quindi l’occasione per ricordare ad associazioni, singoli, band trentine, case discografiche, ecc che è sempre possibile contattare TrentoBlog per proporre un approfondimento mirato e personale e per diventare quindi diretti “protagonisti” dei prossimi post.

    Scrivete a: redazione@etymo.com
    Vi aspettiamo!

  7. io manco lo sapevo che in trentino c’erano agenzie che si occupavano di managment… in ogni caso che vuol dire successo??… propongo una nuova riflessione… che cavolo vuol dire successo??? qualcuno mi risponde perchè io ci sto pensando da un pò ma non ci arrivo… successo mainstream, successo di nicchia, successo personale… che conta di piu…? I bastard secondo voi sono così felici della schiera di ragazzine che si sono portati dietro grazie ad Xfactor..?? magari si ma io non so…

  8. Ragazzi,siamo ben felici di partecipare a questo scambio di opinioni,ben vengano,purtroppo anagraficamente non siamo più dei ragazzini,ma proprio per questo ci siamo messi in gioco come Management,primo per la passione per la musica,abbiamo tutti suonato,e siamo passati attraverso diverse vicissitudini come tutte le Band,e conosciamo bene le varie situazioni,chiarendo subito che anche noi non abbiamo la verità assoluta o siamo indovini,saremmo già ricchi e famosi.
    Riguardo Alkemist,conosciamo bene anche sotto l’aspetto contrattuale,in ufficio abbiamo tutto,è un ottima realtà,ma qui non entriamo in merito.di chi sia più bravo o meno,è solo che ognuno sceglie come operare,noi abbiamo un Roster di Artisti,limitato e molto eterogeneo,sicuramente,con il tempo prenderemo sotto contratto altri Artisti ritenuti da noi interessanti sia dal lato umano che di proposta musicale.Per noi è importante dedicare ad ognuno risorse e tempo in egual misura,e non essendo ricchissimi cerchiamo dove possibile di fare anche delle produzioni.
    Un progetto sul quale da tempo stiamo lavorando è una compilation di sole Band Trentine,un lavoro fatto in maniera professionale,e senza chiedere nessun obolo ai vari gruppi che verranno contattati,e vorranno partecipare,questo ad ulteriore dimostrazione del rispetto e ottima valutazione della scena Trentina,i vari Blame,Kll,Terzo Livello,e possimo fare tanti altri nomi,hanno già raggiunto una loro identità,e la scelta di appoggiarsi ad un Management o ad una Etichetta,interessata a loro è una cosa molto positiva,cosi come il fatto che dopo avere fatto gavetta,nei vari Contest,raggiunta una convinzione delle proprie capacità e sapendo di avere una valida proposta artistica,un Gruppo comici a porsi in un modo diverso.
    A questo punto,potremmo sviscerare dei nomi,che possono competere senza nessun problema a livello Nazionale,ma ripeto umilmente al momento non possiamo prendere,tutti a fare un calderone,,però seguiamo attentamente quello che si muove,riceviamo demo tutti i giorni da tutta Italia,ma non siamo gli unici,è giusto che una Band si promuova.
    Il nostro lavoro consiste nel portare alla massima visibilità il progetto artistico.
    Giustamente,come ho letto,ufficio stampa,booking,promozione costano,ma non è il nostro caso,lavoriamo con una percentuale sul contratto,chi è interessato lo può richiedere e leggere tranquillamente.
    Per finire e riprendere un altro appunto,gira tutto intorno al denaro,ma molte volte anche con possibilità economiche non si raggiungono certi obiettivi,e poi il parametro di successo è differente da persona a persona.
    Noi non lo garantiamo ci mancherebbe,però le sinergie sono importanti,una Band quando entra in contatto con una Etichetta,piuttosto che un Management o un agenzia di Booking,instaura un rapporto di collaborazione reciproca,ci si sente tutti i giorni,così le cose possono funzionare.
    Non dimenticando che in questo settore i tempi sono EPOCALI.
    Scusate il Poema “OMERO” è sparito da un pò di tempo

    Claudio x GCM

  9. Non mi sento di criticare chi si dedica con passione a promuovere la musica, se l’intento è una sincera valorizzazione di questo vivo sottobosco di band locali. Piuttosto mi pare giusto evidenziare quanto il cosiddetto “successo” di un artista o un gruppo di, appunto, artisti avviene solo nella misura in cui essi sappiano ritenersi tali; quindi il management è solo la macchina, ma se il pilota non ha talento non ha senso potenziare il motore. La differenza che intercorre tra i TBSoD e la maggior parte dei gruppi rock locali, sta proprio nella determinazione con cui hanno sempre portato avanti il loro progetto, certi del proprio valore artistico, e gli adetti al settore li hanno premiati. Non basta la gavetta dei concorsi piú o meno (in)utili, che per troppe band sembrano un traguardo, ció che fa la differenza è quanto ci credano nella musica che compongono ed eseguono. Scusate il lungo intervento.

  10. Ciao Klaus,
    Siamo perfettamente d’accordo.

    Claudio x GCM

  11. Visto il grande dibattito che il post ha suscitato, lo staff di Trentoblog ci tiene a precisare ancora una volta un paio di aspetti importanti:

    L’articolo “Band Trentine: quale strada verso il successo” non vuole essere nè in positivo, nè in negativo un messaggio pubblicitario per Gun Club Management poiche, come sapete, TrentoBlog da voce a tutti, indistintamente: dalle band ai mangement. Vi ricordiamo infatti il post dedicato ai Catoblepa, gli speciali riguardanti i “No Reason”, i “Pink Side of The Moon”…i numerosissimi articoli in cui si invitano le band locali a partecipare ai concorsi, a pubblicare i loro video e demo sulla http://www.trentoblog.tv e, allo stesso tempo i numerosi post in cui si da notizia dei “miniconcerti” organizzati settimanlmennte nei vari locali della regione…

    Insomma: lo spirito del nostro blog è proprio quello di motivare le piccole band, dare loro lo spazio e la visibilità che difficilmente trovano in altri canali mediatici. Allo stesso tempo però, in ottica web 2.0 vogliamo poter “sentire tutte le campane coinvolte” e per questo abbiamo voluto scambiare due chiacchiere anche con un management.

    Per continuare in questo progetto, vi invitiamo pertanto a farvi avanti: se anche voi volete spiegarci quali sono le vostre ragioni, il vostro punto di vista ed i motivi per i quali (non) siete d’accordo con quanto esposto nell’ultimo post, noi siamo a vostra completa disposizione! Scriveteci a redazione@etymo.com e ci accorderemo per organizzare un’intervista o un’altra forma redazionale anche con voi!

  12. qui si parla di lavoro, ne ho piene le palle del lavoro.
    per me che non sono musicista ma predicatore delle tenebre la musica è arte, nel momento in cui diventa lavoro fa forse più schifo, soprattutto quando perdi in libertà d’espressione. dipende dal talento e dalle prospettive. sicuro che i TBSOD stan pagando lo scotto di tal successo con l’imbavagliamento e le torture major.

  13. Sono felice delle precisazioni.
    Scusatemi se sono sembrato un po’ duro…

  14. La perdita di libertà di espressione sotto le pressioni di un producer è solo un falso mito legato alle palle raccontate da alcune grandi band negli anni 80, e fomentate dai film e dai giornali. Non funziona così, una major non mette il becco nella tua musica, una major prende il tuo disco, valuta se può vendere e quindi quanto puoi investire. Poi ti fissa un tetto di vendite dicendoti: “se vendi almeno 35mila copie fai il disco nuovo senò ti attacchi…”. Tu magari vendi 50mila, poi però fai un secondo disco che secondo la major non venderà, e lei non lo fa uscire sotto il suo marchio, e tu torni nel nulla.

    Pensateci, quante meteore sono passate nel panorama musicale… dico gente da un disco e via?

    E non c’è niente di strano o malato in questo, il tuo disco per la major è un prodotto, se vende ok, altrimenti è stato un investimento infelice e chi si è visto si è visto (salvo che spesso nei contratti major c’è una clausola per la quale i dischi non venduti te li ricompri… chiedete a Masini, Tatangelo e compagnia bella…)

    Tutto questo perchè c’è questa falsa credenza che le major ti vogliano plasmare a loro piacere per vendere… non è così, per loro è molto più comodo “adottarti” per quel disco che può vendere, e poi lasciarti a piedi se trovano di meglio.

    La musica mainstream è solo soldi… dovrei mettermi a scrivere degli articoli su ste cose, c’è troppa gente che parla per sentito dire, per non parlare delle malelingue sui Bastard. Ma vi rendete conto che quello che dite è solo frutto di quello che sentite in tv o leggete sui giornali? Nessuno parla per esperienza su questo cose, perchè quasi nessuno sa come funziona veramente… e andate in giro a sbandierare sentenze su cose che credete di sapere ma sapete solo per sentito dire.

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