giovedì , 25 Aprile 2024

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SBATTEZZARSI IN PIAZZA FIERA

fotosbattSabato 24 ottobre il Vescovo si A? trovato a condividere Piazza Fiera con degli insoliti vicini di cortile. Il Collettivo Femminista DeGenere ha infatti allestito uno stand presso il quale avviare le pratiche per abiurare il sacramento del battesimo, ovvero per a�?sbattezzarsia�?.
In poche parole, il procedimento consiste nell’inviare alla parrocchia presso la quale si A? stati battezzati la fotocopia della carta d’identitA� e una raccomandata con la quale si chiede al prete di apporre sul certificato di battesimo una dichiarazione con la quale l’interessato si dissocia dal sacramento.

a�?Non si tratta di una presa di posizione anti religione tout court, -chiarisce Titti, membro attivo del Collettivo- bensA� di far prevalere il principio di autodeterminazione. Noi rispettiamo il sacramento del battesimo, ma chi non ci si riconosce piA? deve sapere che ha la possibilitA� di invalidare l’attoa�?.

Questo tipo d’iniziativa ha anche un risvolto politico -continua Titti-, visto che la Chiesa cattolica al momento vanta in particolare sul territorio italiano un potere non solamente spirituale in merito all’elevata presenza di persone battezzate e quindi, almeno sulla carta, cattolichea�? (secondo l’Osservatorio Laico della Fondazione Critica Liberale, la percentuale di italiani battezzati nel 2004 era del 77,46%, ndr).

L’anno scorso Roberta, anche lei appartenente al Collettivo, dopo aver inviato la raccomandata con la richiesta si A? vista recapitare a casa una copia del certificato di battesimo che, come saggiamente le ha fatto notare il Parroco di Rovellasca, a�?puA? sempre essere un ricordo!a�?. Peccato che giA� nella seconda lettera la Diocesi di Como non usasse piA? toni accorati ma la invitasse a a�?riflettere sulla gravitA� del suo gesto e sulle sanzioni canoniche.a�? Rassicuriamo confermando che l’avvertimento non si riferisce al rogo delle streghe, ma alla��impossibilitA� di contrarre matrimonio in Chiesa, di fare da madrina/padrino alla Cresima e alla scomunica latae sentantiae: niente Santa Inquisizione, ma altamente minaccioso. Fortunatamente l’ultima lettera lascia tirare un sospiro di sollievo dimostrando un po’ piA? del famigerato perdono cristiano e augura a Roberta a�?che Dio l’aiuti a trovare la veritA� di cui A? alla ricerca e che la casa del Signore A? sempre aperta.a�?

Ma come ha reagito la gente comune che in Piazza Fiera si A? imbattuta nella Cupola di San Pietro puntellata da bandierine ciascuna simboleggiante un nuovo a�?sbattezzatoa�? con in cima avvinghiato Ratzinger ben saldo ma decisamente in pericolo?

Naturalmente chi non condivideva l’iniziativa se ne A? stato alla larga e non sono mancati i commenti negativi -a�?Vergogna, dove andremo a finire…a�?-, ma in molti si sono fermati a curiosare e hanno dimostrato la loro solidarietA�.

Come A? comprensibile per lo piA? si A? trattato di giovani, nonostante ciA? non A? mancata la signora settantenne che si A? avvicinata allo stand dicendo che a�?Anche se ti raccontano che GesA? A? nato nella stalla, loro mica ci vivono nella stalla, vogliono solo fare i soldi!a�? e si A? fatta compilare i moduli.

Un signore invece ha raccontato di essersi sposato in Chiesa per fare un piacere ai suoceri, ma visto che oramai erano morti ha colto al volo l’occasione per sbattezzarsi; due anziane amiche invece, dopo aver ascoltato le motivazioni dello a�?sbattezzoa�?, si sono schierate una pro e l’altra contro e si sono messe a litigare tra loro.

La morale cattolica non si A? fatta certo aspettare a lungo ed A? comparsa sottoforma di una signora che premurosamente ha avvertito le ragazze del Comitato che a�?quando che gaverA� un tumore (non se, quando,…) e ghe domanderA� aiuto a Dio, elo nol ve aiuderA�.a�? Esempio lampante di caritA� cristiana misto maledizione pagana, nonchA� logica del do ut des per cui la fede serve per salvarsi dalle malattie.

In tutto questo, secondo noi quello che ci vuole A? forse una riflessione profonda sul significato di un sacramento pur sempre iniziatico, al di fuori delle opportunitA� sociali: chi ha veramente l’autoritA� di dare e togliere qualcosa che va ben oltre il simbolo?

Martina Bridi

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4 commenti

  1. Complimenti per l’articolo Martina.

  2. Secondo me la signora che si esprimeva in dialetto intendeva davvero un “quando”.. ma non me ne stupisco perché fa parte della cultura popolare ipotizzare che chi si discosta da Dio abbia più probabilità in futuro di ammalarsi ed avere, di conseguenza, bisogno poi del conforto divino. Poi, dati alla mano, magari si può dimostrare che così non è. La superstizione non ha mai favorito lo sviluppo armonioso del buonsenso né del senso religioso! 😉

  3. Grazie Veronica, i complimenti fanno sempre piacere!

  4. Un atteggiamento di quel genere l’ho visto tenere da padre livio, quello di radio maria, non mi meraviglio che i vecchi pasdaran cattolici, ora anziani, seguino tali fanatismi inqualificabili.

    Vi ricordate Vanna Marchi? come trattava alcune persone e come ha maledetto quella povera anziana è stato oggetto di indagini e di condanna, ma l’atteggiamento è nella natura stessa di alcuni comportamenti superstizioni, da qualsiasi religione vengano o da qualsiasi setta religiosa, cioè, per esempio, l’Opus Dei, da cui molti sono usciti e han testimoniato come vengono trattati male e tenuti ingiustificatamente lontani dalle proprie famiglie, fossero anche cattoliche e magari appartementi laici all’ordine.

    E’ un mondo quello della superstizione che ha radici antiche, sicuramente pagane e il cristianesimo è nato come sincretismo neopagano, assimilando molti dei simboli pagani di quei tempi e anche più remoti.

    Noi atei, agnostici e razionalisti manteniamo una buona condotta civile e tolleranza, invece nel caso ci aggredissero con danni fisici è meglio circoscrivere i fatti senza farne una bandiera, anche quando i cattolici si stracciassero le vesti come i farisei e si sentissero dei martiri solo per il fatto che la pensiamo diversamente da loro. Ormai viviano in tempi di paranoia religiosa in qualunque religione sulla terra, non vanno bene le cose in casa anglicana e nell’induismo, il quale ha rasentato il ritorno al sistema delle caste; non va meglio in casa islamica, dove tra moderati e fanatici ci si scambia accuse reciproche e anatemi e, peggio ancora, ci si invia reciprocamente qualche bomba micidiale nelle rispettive moschee, siano esse sciite o sunnite.

    Un ritorno al coservatorismo e al fondamentalismo viene anche dalla chiesa ortodossa che in Serbia rivendica ancora il kossovo e vorrebbe che il capo di stato organizzasse una crociata per riprendersi la bosnia. Siam messi bene? Lascio a voi ulteriori in formazioni sul grado di intolleranza raggiunta dalle religioni oggi. Buona serata.

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