venerdì , 26 Aprile 2024

LA BIBLIOTECA DEL DIAVOLO

“La Biblioteca del Diavolo” A? uno spettacolo multimediale, caratterizzato da una serie di letture affidate all’attore David Riondino ed accompagnate da musiche originali.

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Il filo rosso che collega e risolve questa diabolica antologia A? una sintesi spregiudicata del Concilio da��amore (Tragedia celeste in 5 atti) scritto dal bavarese Oskar Panizza nel 1894.

Si tratta di un testo fortemente satirico con una triplice ambientazione: un Paradiso molto terreno, con una�� impronta caricaturale delle somme cariche celesti incapaci di arginare la��indifferenza umana verso la religione ; un Papato, quello dei Borgia, dedito alla lussuria piA? sfrenata e libertina, ed un Inferno rappresentato da un diavolo chiamato dai suoi a�?Superiori a�? a risolvere questa intollerabile situazione mediante la creazione di un filtro velenoso (la sifilide), trasmesso da una donna peccatrice (Salome), in grado di portare gli uomini sulla retta via ed alla fede.

Ovviamente il testo, cui oggi viene ampiamente riconosciuta la qualitA� letteraria, fu alla��epoca considerato sacrilego e lo scrittore, amico di Bierbaum e Wedekind, condannato ad un anno di carcere.

Nella��ambito dello spettacolo viene utilizzata la parte finale del a�?Concilioa�? che ispira ed avvolge una breve antologia di brani: dalle atmosfere piA? idilliche fino alla dissoluzione amorosa utilizzando scritti di Maupassant ( Idillio) , di Schwob ( la Merlettaia e la Perversa) di Cvetaeva (Phoenix-Casanova) di Wilde (Salome) e Pessoa ( Il libro della��Inquietudine).

In questo fatidica impresa il diavolo/lettore si presenta anche in veste di cuoco, intento a predisporre una serie di stravaganti a�?ricettea�? in grado di alimentare anche la dimensione erotica dello spettacolo (ricette di Boito, Marinetti, Gadda e Vazquez MontalbA�n).

Le musiche originali, composte da Isabella Turso e Maurizio Dini Ciacci ed eseguite da Isabella Turso al pianoforte e Stefano Zanchetta al violino, tratteggiano, separano e sottolineano le letture, mentre le suggestioni visive di Silvio Cattani e le elaborazioni testuali di Giuseppe Calliari contribuiscono a definire la��atmosfera di uno spettacolo che si basa sulla recitazione del poliedrico artista David Riondino.

Le musiche dello spettacolo fanno parte del cd “All Light” di Isabella Turso, nella versione per pianoforte solo, in uscita nei prossimi giorni e distribuito in Italia e all’estero dall’etichetta Wide Sound Jazz.

“Il percorso che ho intrapreso attraverso questo progetto – racconta Isabella Turso – parte da lontano: la mia sensibilitA� classica, maturata attraverso gli studi del conservatorio, si A? unita alla necessitA� di realizzarmi anche grazie alla composizione, in modo da soddisfare la mia irrequieta natura musicale.A�

I brani che compongono questo percorso riflettono l’esigenza di esplorare generi differenti, per affermare uno stile compositivo, piuttosto che ricercare a tutti i costi una generica originalitA�.

Il mio amore per la musica jazz e pop mi ha spinto a confondere l’esperienza classica con linguaggi piA? legati ad una contemporaneitA� semplice, ma non banale. Ne emerge un variopinto progetto artistico che A? frutto delle mie personali passioni:A�

il cinema, che ho cercato di evocare attraverso atmosfere e visioni (i quattro “Dreams” e “End of Hands”);A�la musica di “genere” (valzer, bossa, tango, ragtime, tarantella), filtrata attraverso la mia sensibilitA�.

Gli altri brani completano e definiscono la mia idea di cross over fresco, comunicativo e disinvoltamente eclettico.”

Biografie:

DAVID RIONDINO. Toscano, classe 1952, ha lavorato dieci anni a Firenze alla Biblioteca Nazionale. Artisticamente nasce con la generazione dei cantautori degli anni Settanta: pubblica dischi e compone canzoni in quegli anni abbastanza conosciute, come a�? La canzone dei piedi a�? e a�?Ci ho un rapporto a�?. Giovanissimo (1975) debutta al teatro Zelig di Milano e comincia un percorso professionale che lo porta ad esplorare quasi tutte le forme di comunicazione. Nella musica comincia con un’opera prima passata quasi inosservata alla fine degli anni Settanta, un album serioso come a�?Boulevard a�?, quel a�?Tango dei miracolia�? ormai introvabile, uscito solo in edicola con illustrazioni di Milo Manara, e poi a�? Racconti picareschi a�? (1989), a�? Non svegliate l’amore a�? (1991), a�? Temporale a�? (1994), a�? Quando vengono le ballerine a�? (1995). Partecipa a Sanremo in coppia con Sabina Guzzanti con la canzone a�? Troppo sole a�? (1995).Collabora come verseggiatore satirico a riviste ormai storiche come a�? Tango a�?, a�? Il male a�?, a�? Cuore a�?, nonchA� a a�? Comix a�? e a�? Manifesto a�?. Nel cinema dopo a�? Kamikazena�? (1987) con Paolo Rossi, A? la volta di a�? Cavalli si nasce a�? (1989), esordio cinematografico del disegnatore Sergio Staino; La sua prima regia del 1997 A? a�? Cuba Libre a�? (1997), realizzato in collaborazione con la scuola di cinematografia dell’Avana.

Singolare anche la sua attivitA� in televisione dove partecipa ad alcune delle trasmissioni televisive tra le piA? interessanti e innovative della recente storia della televisione come Lupo solitario, Fuori orario, Aperto per ferie, L’araba fenice, fino al personaggio che piA? gli dA� popolaritA� presso il pubblico del piccolo schermo, quel Joao Mesquinho, cantautore brasiliano inventato per il a�? Maurizio Costa nzo Showa�?; nel 2000 e 2001 partecipa al cast della trasmissione di Fabio Fazio a�?Quelli che il Calcioa�?. Nel 2002 partecipa alla trasmissione a�? Velisti per casoa�?, navigando per un mese con Patrizio Roversi nella barca Adriatica. Nel 2003 partecipa alla fortunata trasmissione di Rai 2 a�? Bulldozer a�?, condotta da Dario Vergassola e Federica Panicucci. Nel 2005 a�?Una poltrona per duea�? per LA 7.

Sfuggito grazie alla sua poliedricitA� ai piA? comuni clichA� artistici, definisce l’intellettuale a�?una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un’idea sentimentale del comunicarea�? ed A? alla ricerca di un nuovo linguaggio, a�?la perfetta commistione tra musica, scrittura e disegnoa�?. In questo percorso all’insegna della trasversalitA� Riondino ha incontrato a�? A tutto volume a�?, il programma di libri delle reti Fininvest (1992/93/94), che ha fatto dell’alternanza di ritmi e di linguaggi, della fusione tra diversi piani di comunicazione (narrativo, visivo, musicale) la sua arma vincente.

Il teatro resta comunque la sua attivitA� principale. La sua attivitA� teatrale parte dal a�? Romanzo Picaresco a�? (1989) all’esperienza con Paolo Rossi in a�? Chiamatemi Kowalski a�? e a�? La commedia da due lire a�? (1990), per continuare con a�? Paesaggi dopo la battaglia a�? (1991), a�?Seminario sulla veritA� a�? (1992), a�?O patria mia a�? (1993/94) con la regia di Giuseppe Bertolucci e la partecipazione di Sabina Guzzanti, Paolo Bessegato e Antonio Catania ; a�? Solo con un piazzato bianco a�? (1996) recital di e con David Riondino.

Gli ultimi spettacoli realizzati da Riondino rappresentano sempre di piA? la scelta di un teatro all’insegna della commistione di generi fra poesia, satira, testi classici piA? o meno noti e musica dal vivo (eseguita anche con complessi bandistici o gruppi di strumentisti jazz o classici): possiamo citare tra questi il a�?Trombettiere di Custer a�?, con Antonio Catania Enrico Rava e Stefano Bollani, a�? l’Inferno a�? prodotto da Magazzini con Sandro Lombardi, a�? La buona novella a�? di Fabrizio De AndrA?, o ancora a�? Il poema di Garibaldi a�? dall’autobiografia in versi di Giuseppe Garibaldi.

Le ultime fatiche sempre all’insegna della commistione di generi sono lo spettacolo a�? Dedicato a Ernesto Ragazzoni a�?, con letture del poeta e a�? Il Pittore e la modella a�?, spettacolo a��conferenza con David Riondino e Milo Manara, con i disegni di Manara proiettati in grande schermo, l’operina a�? La cantata dei pastori immobilia�? insieme a Stefano Bollani e il recital a�?Fermata provvisoriaa�?.

Dal 1999 si occupa di progetti speciali con i corpi bandistici allestendo alcuni spettacoli di interesse nazionale come a�?La buona novellaa�? di Fabrizio De AndrA?, a�?Il Corsaro Neroa�? di Verne, a�?poema di Garibaldia�? da realizzarsi insieme alla banda dei vari luoghi in cui si allestisce lo spettacolo.

E’ su questa linea di incontro tra generi e artisti di diverse provenienze che si sviluppa anche la sua attivitA� di direttore e consulente artistico.

Dalla Stagione 1999-2000 A? consulente artistico del Teatro degli Illuminati di CittA� di Castello, dove cura le stagioni teatrali e gli eventi relativi.

Inoltre dal 1997 A? il Direttore Artistico della rassegna estiva a�? Il Giardino della Poesia a�?, rassegna di poesia contemporanea a San Mauro Pascoli e dal 1999 al 2006 A? il Direttore Artistico della manifestazione a�? Festival del Mare a�? che si svolge in varie localitA� della riviera romagnola.

Dal 2003 A? direttore artistico del a�? Teatro all’improvvisoa�? presso il Teatro delle Rocce di Gavorrano

Sempre dal 2003 A? direttore artistico del a�?Fossombrone teatro Festivala�?.

Dal 2006 A? Direttore Artistico del Francigena Festival.

Sempre dal 2006 fonda a�?L’Accademia dell’Ottavaa�? progetto che ha come obbiettivo il recupero della tradizione orale toscana.

I festival si avvalgono dell’organizzazione della Giano srl societA� dello Stesso Riondino.

ISABELLA TURSO. Nata a Trento nel 1978, ha svolto gli studi pianistici presso il Conservatorio della sua cittA� diplomandosi con il massimo dei voti.

Successivamente si A? perfezionata con Bruno Mezzena in Italia e con Alicia de Larrocha in Spagna, imponendosi in alcuni concorsi nazionali ed internazionali.

Dal 2000 svolge una rilevante attivitA� concertistica che la porta ad esibirsi, anche in veste di solista, in Paesi quali Italia, Austria, Belgio, Ungheria, Spagna e Portogallo, partecipando a festival di rilievo (Biennale di Venezia, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival Opera Barga, Festival Mozart, GioventA? Musicale da��Italia, Festival Musica a�?900, Festival di Bertinoro, Madeira Festival…)

Nel 2012 A? stata invitata come solista al Festival per le celebrazioni di GuimarA?es – Capitale Europea della Cultura 2012 – con uno spettacolo musicale multimediale da lei ideato, dal titolo “Music for Childhood” per pianoforte, voce recitante e video.

Nell’ambito della 23/a edizione del premio Trentino dell’anno” organizzata dal Gruppo Culturale UCT della sua cittA�, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento come “Personaggio per il futuro”.

Ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive in Italia (RAI, RADIO2, RADIO3, SKY) in Spagna (Radio Girona) e in Portogallo (Radio FundaA�ao, Radio Madeira).

Da qualche anno a questa parte il suo percorso artistico si A? orientato verso repertori piA? sofisticati, alla ricerca di un’identitA� professionale meno tradizionale.

A seguito di svariate esperienze diversificate dal punto di vista estetico e programmatico, nasce e si sviluppa l’esigenza di avvicinare generi e stili differenti:

– nel 2011 diventa responsabile artistica di una stagione di musica da camera con queste caratteristiche, denominata “Centimetro Zero”, che ha coinvolto musicisti provenienti da Spagna, Italia e Portogallo.

– diventa autrice ed interprete di musiche originali per pianoforte con un’impostazione classica ed un’ambientazione pop-jazz. Il risultato di questo progetto A? un CD “aperto” dal titolo “All Light”, che, partendo dalla versione per pianoforte solo, prevede delle successive elaborazioni con solisti, gruppi musicali ed orchestre, al fine di realizzare un progetto artistico esteso e coordinato. E’ stata inoltre realizzata una versione orchestrale di alcuni brani tratti dall’album con la partecipazione di Paolo Fresu. A conferma dell’elasticitA� del progetto, alcune musiche di questo album fanno parte come “colonna sonora” di uno spettacolo teatrale interpretato dall’attore David Riondino. Nel 2013 realizza un nuovo progetto discografico dedicato a Pino Donaggio, basato sull’elaborazione di alcuni temi tratti da colonne sonore e canzoni del compositore veneziano.

Queste collaborazioni si inseriscono in una visione ampia e coordinata di un progetto che mira ad una diffusione italiana, europea e mondiale.

STEFANO ZANCHETTA. Stefano Zanchetta, veneziano, si A? diplomato in violino e viola con il massimo dei voti e la lode al conservatorio della sua cittA�. Ha studiato con S. Piovesan e in seguito al Mozarteum di Salisburgo con S. Vegh e A. Janigro per la musica da camera. Vincitore di numerosi concorsi per violino e per musica da camera (in trio con M. Somenzi e M. Brunello) nazionali e internazionali, ha iniziato da giovanissimo la��attivita concertistica tenendo oltre 1500 concerti come solista e camerista in tutto il mondo. Ha tenuto numerose tournA�e concertistiche in tutta Europa, Russia, Giappone, Stati Uniti, Australia, Sud America, Sud Africa collaborando con note orchestre da camera come a�?I Solisti Venetia�?, a�?I Nuovi Virtuosi di Romaa�?, a�?I Solisti Italiania�? etc. In qualitA� di primo violino (spalla) ha collaborato con la RAI di Roma, il Teatro la Fenice di Venezia, La��Istituzione Sinfonica Abruzzese, La��Orchestra da��Archi Italiana etc. Ea�� spesso chiamato a far parte di giurie in concorsi nazionali e internazionali per violino.

Ha al proprio attivo diverse incisioni discografiche per le case ERATO, DECCA, DIVOX, HERMITAGE, FONEa��, come solista e camerista. Ha collaborato come camerista con P. Amoyal, G. Carmignola, S. Gazzelloni, M. Brunello, F. Rossi, C. Bartoli.

Numerose le registrazioni televisive e radiofoniche di tutto il mondo con produzioni di videocassette. Insegna violino al conservatorio di Venezia dal 1980.

SILVIO CATTANI. Nato a Trento nel 1947, ma formatosi tra Venezia e Urbino, Silvio Cattani espone per la prima volta nella sua cittA� una serie di litografie giA� nel 1968, partecipando ad una collettiva allestita a Palazzo Pretorio con altri sei artisti trentini. Proprio questo anno segna l’inizio della sua ricca attivitA� espositiva pubblica. Dal 1976 A? docente di discipline pittoriche presso l’Istituto Statale d’Arte di Trento di cui diverrA� direttore nel 1984 e successivamente, fino ad oggi, direttore dell’Istituto d’Arte di Rovereto per la grafica e il design. L’insegnamento e le attivitA� didattiche dell’artista negli anni sono aspetti rilevanti della sua opera, proprio perchA� manifestano la sua attitudine a sperimentare diverse possibilitA�, a voler comunicare, tramandare, lasciare dei segni, delle tracce. Sono i grafismi dell’espressionismo astratto, i segni di Twombly, i paesaggi fantastici di Klee, le sovrapposzioni di colori di Marc e Macke ad affascinare da sempre Silvio Cattani, che attraverso questi insegnamenti elabora uno stile personale ed autonomo, una tecnica calibrata, un gesto delicato, attento, un fare consapevole della valenza significante di ogni parte.

Oggi artista conosciuto a livello internazionale, Cattani partecipa a numerose mostre personali e collettive.

GIUSEPPE CALLIARI. insegnante, musicista e musicologo, poeta e pubblicista, svolge attivitA� didattica nella formazione musicale alla Civica scuola Zandonai di Rovereto, ha collaborato per molti anni con il quotidiano la��Adige come critico musicale, ha pubblicato lo studio La musica e le arti visive e contributi sulla��opera di Riccardo Zandonai, A? autore di testi per spettacoli che uniscono musica e letteratura.

Fresca di stampa A? la sua rivisitazione del percorso umano, artistico e musicale di Ferruccio Busoni nel volume Ferruccio Busoni. Trascrivere in musica la��infinito (ed. Il margine)

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