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OBBEDISCO, LA PAROLA CHE 150 ANNI FA CAMBIOa�� LA STORIA Da��ITALIA IL TELEGRAMMA ORIGINALE ESPOSTO IN VALLE DI LEDRO, IN TRENTINO

Sino al 30 settembre questa importante pagina della storia da��Italia sarA� visibile al pubblico nella Mostra allestita nel piccolo Museo Garibaldino di Bezzecca, in Valle di Ledro, nella��ambito degli eventi commemorativi Bezzecca150Obbedisco

600 La Chiesetta di Santo Stefano e il Sacrario militare-FOTO NICER SRL


BEZZECCA (VALLE DI LEDRO a�� TRENTINO), 22 LUGLIO 2016
– Una semplice parola capace di cambiare corso alla storia del nascente Regno da��Italia e posticipare di cinquanta��anni la��annessione del Trentino. Ea�� il famoso Obbedisco scritto da Garibaldi 150 anni fa a Bezzecca, in risposta alla richiesta del Re Emanuele II di interrompere la��azione militare nella valle di Ledro, allora cerniera tra la��italiana Valle del Chiese e la��austroungarica zona della��Alto Lago di Garda, sempre in Trentino. Venne scritta in risposta ad una precisa richiesta del generale La Marmora, venti giorni dopo la vittoria dei ottenuta dai Corpo dei Volontari Italiani sulla locale guarnigione austriaca che di fatto avrebbe spalancato ai Garibaldini la strada verso Trento e la sua conquista cinquanta��anni prima della Guerra a��14-18.

Sino al 30 settembre questa importante pagina della storia da��Italia sarA� visibile al pubblico nella Mostra allestita nel piccolo Museo Garibaldino di Bezzecca, in Valle di Ledro, nella��ambito degli eventi commemorativi Bezzecca150Obbedisco, che vedono come pezzo forte proprio lo scritto inviato il 9 agosto 1866 da Garibaldi in risposta al dispaccio 1073 con il quale il generale La Marmora che chiedeva alla��Eroe dei Due Mondi di bloccare ogni azione militare e di rientrare nei confini del Regno. Ea�� la prima volta che i fogli sono visibili al pubblico. Sono arrivati in Trentino dalla��Archivio di Stato di Torino dove sono custoditi assieme alla��archivio privato di casa Savoia e nel piccolo Musei Garibaldino della Valle di Ledro da domani saranno visibili al pubblico custoditi in una teca di vetro a prova di proiettile e ad atmosfera costante, per evitare il loro deterioramento.

La mostra A? stata inaugurata ufficialmente ieri sera con la presenza della riminese Elide Olmeda, pronipote del telegrafista Respicio Olmeda Bilancioni, che a Padova ricevette il telegramma con la��Obbedisco e lo consegno al generale La Marmora, che poi lo diede a Re Vittorio Emanuele II. Ora sono previsti vari altri eventi. A Bezzecca domenica 24 luglio A? prevista la commemorazione ufficiale (ore 9.30) in Piazza Garibaldi e sul Colle di Santo Stefano. Oltre al momento istituzionale, che vedrA� anche la presenza del viceministro Nencini, sono previste altre manifestazioni per il ricordo dei 150 anni della Battaglia di Bezzecca A? legato alle celebrazioni della domenica. Tra queste la��adunata delle diverse associazioni da��arma, la S.Messa in ricordo dei caduti di tutte le guerre, la Sfilata in corteo e salita verso il colle con deposizione delle corone, la��Aperitivo Garibaldino e il Rancio Alpino allestito presso la zona artigianale di Bezzecca realizzato in collaborazione dei Nu.vol.a Alto Garda e Ledro, del Gruppo Alpini di Bezzecca e della��Associazione Pro Loco di Bezzecca. SarA� presente Anita, pronipote di Garibaldi in quanto discendente del figlio Ricciotti. In valle di Ledro A? poi attesa anche Costanza, discendente di Menotti. Tra le curiositA� anche la serata diA� domani sera (ore 20) a Bezzecca con la��evento 150 Sfumature di Rosso: Tango in Piazza Garibaldi, a cura della��Academia de Tango.

Vi A? poi il progetto la Mappa Ritrovata promossa dalla��associazione Araba Fenice,A� dal Museo Garibaldino ed altre realtA� culturali del Trentino e finalizzata a risalire ai nomi e alle provenienze di gran parte dei 43mila soldati del Corpo Volontari Italiani coinvolti nella campagna del Trentino e, in particolare, nella battaglia di Bezzecca. Uno scontro con epicentro il Colle di S.Stefano, che si affaccia sul lago di Ledro oggi ricercata meta di vacanza internazionale. Dove sorge ossario voluto della��esercito italiano, gli uomini di Garibaldi sconfissero la guarnigione austriaca aprendo la strada verso la cittA� di Trento, obbiettivo anche del generale Giacomo Medici, storico amico di Garibaldi, che negli stessi giorni a riuscA� a risalire la Valsugana sino ad arrivare a Valsorda, alle porte di Trento, alla guida di 10.000 uomini della��esercito piemontese.

La ricerca storica nei 460 faldoni della��archivio di Stato di Torino ha portato Donato Riccadonna, Eleonora Pisoni e Luca Scoz a individuare 43.543 nomi che rappresentano la quasi totalitA� del Corpo Volontari italiani 1866. Ed A? incredibile scoprire che tutte le regioni italiane vi erano rappresentate con 11.112 lombardi, 7.468 emiliani, 6.129 toscani, 1.921 marchigiani, 1.437 piemontesi, 1.275 laziali ma anche 54 sardi, 31 volontari della Basilicata, 27 del Molise e 8 valdostani. Tra i seguaci di Garibaldi anche persone delle terre italiane della��allora impero austroungarico: 3.479 veneti, 421 giuliani, 199 trentini e 1 sudtirolese. E di 29 Paesi del Mondo. Tra questi la metA� erano studenti di etA� tra i 18 e 20 anni. Ed anche futuri grandi personaggi della storia italiana quali, ad esempio, lo scrittore Cesare Abba, il futuro presidente del Consiglio dei ministri Benedetto Cairoli e Giovan Battista Pirelli, fondatore nel 1872 della��attuale multinazionale: nel 1890 creA? il primo pneumatico per bici, nel 1901 il primo pneumatico per autovetture e nel 1909 divenne senatore del Regno da��Italia. Ma anche Nepomuceno Bolognini, fondatore della Sat (SocietA� Alpinistica Tridentina) antesignana della��attuale Cai.

La Campagna del Trentino in pochi giorni si sarebbe potuta concludere con la��annessione di questa terra alla��Italia, evitando potenzialmente i pericoli della prima guerra Mondiale. Ma quando il generale Kuhn ormai disperava di poter difendere Trento ed era pronto al ripiegamento verso nord arrivo il dispaccio di la Marmora. La��Austria aveva raggiunto la��armistizio con la Prussia ed ogni azione bellica venne bloccata.

Le principali realtA� nella��evento Bezzecca150Obbedisco vi sono Provincia Autonoma di TrentoA� (Assessorato alla Cultura e Servizio Protezione Civile di Trento), Fondazione Museo Storico del Trentino, Rete Museale Ledro (ReLED), Muse di Trento , Museo Garibaldino e della Grande Guerra, Rete Trentino Grande Guerra, Consorzio Turistico della Valle di Ledro, Mag – Museo Alto Garda e Pro Loco di Bezzecca.

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