sabato , 20 Aprile 2024

STARTUP: una��opportunitA� per i neolaureati

600Tutto ciA? che ca��A? da sapere nella��infografica della FacoltA� di Economia della��universitA� Unicusano

Dal punto di vista della cultura imprenditoriale, la��Italia diventa sempre piA? competitiva. Insieme a Stati Uniti, Inghilterra e Germania, il Belpaese si inserisce tra le piA? importanti realtA� al mondo per la��impegno profuso verso la creazione di un ecosistema startup. Stando ai dati ufficiali della��associazione Italia Start-Up e delle Camere di Commercio da��Italia, nel 2013 oltre 110 milioni di euro sono stati investiti nel settore e 1.554 societA� italiane si sono iscritte alla sezione startup innovative del Registro delle Imprese. Numeri senza��altro destinati a crescere nel 2014, cosA� come le opportunitA� occupazionali per i neolaureati.

Per trasmettere la consapevolezza della��enorme potenziale offerto dalle startup ai giovani, la FacoltA� di Economia della��UniversitA� a�?NiccolA? Cusanoa�? ha realizzato una��infografica che per la prima volta illustra dati, fasi di vita, fonti di finanziamento, protagonisti ed enti coinvolti nella nascita di queste nuove realtA� imprenditoriali e nello sviluppo di una cultura a�?startup orienteda�?.

Nascendo da quella voglia di cambiamento e di innovazione, di mettersi in gioco e di rischiare che caratterizza i giovani imprenditori italiani, le startup, secondo quanto illustra la��infografica, trovano applicazione per lo piA? nei settori del web (49%), della��ICT (21%), dei servizi (19%), della��elettronica e dei prodotti di consumo.

I soci fondatori sono solitamente tre, hanno in media 30 anni, il 48% di loro vive al Nord ed il 52% A? in possesso di una laurea di primo livello. Nella��80% dei casi gli startupper italiani hanno avuto precedenti esperienze nella��ambito del lavoro dipendente, ed A? proprio qui che hanno conosciuto i loro soci e fatto maturare il progetto imprenditoriale.

Per far fronte alle difficoltA� e al disorientamento di chi oggi volesse avviare o abbia giA� avviato un progetto da��impresa ad alto contenuto tecnologico, la��infografica rende noti tutti i passaggi da seguire e i soggetti da coinvolgere per ottenere i finanziamenti, generare reddito e infine portare la startup ad un exit: bootstrapping, incubatori, investitori, Stato, universitA�, business angel, mentor, venture capitalist, acceleratori e cosA� via.

A svolgere un ruolo decisivo nel processo di trasformazione della��idea innovativa di business in realtA� concreta sono gli incubatori, veri e propri laboratori specializzati per settore che aiutano gli imprenditori a capire come sviluppare il progetto e a verificarne la fattibilitA� sotto tutti i punti di vista. SocietA� neonate come Amc Instruments, attiva nella ricerca biologica e meccatronica, Jobrapido, nota per aver realizzato il portale dedicato agli annunci di lavoro, Viamente, operante nel settore della logistica e dei trasporti e Creabilis, nel campo delle biotecnologie, ad esempio, devono il loro attuale successo alla��impegno degli incubatori nel disseminare innovazione e nel contribuire allo sviluppo economico del Paese.

a�?Se le piccole e medie imprese italiane perdono ogni anno migliaia di posti di lavoro e faticano a restare a galla perchA� schiacciate da una burocrazia contorta e da una pressione fiscale ai massimi storici, le startup possono usufruire dei vantaggi fiscali previsti dal decreto Sviluppo Bis del Governo Monti. Non solo: pur rappresentando circa il 2% della��universo produttivo italiano, le startup creano piA? occupazione delle imprese tradizionali per i giovani e in questo modo contribuiscono alla crescita economicaa�? spiega lo staff della��universitA� telematica Unicusano.

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