mercoledì , 24 Aprile 2024

TRENTO A TEATRO
Stagione di prosa 2010/2011

trento-a-teatro_le-stagioni-2010-2011Dieci spettacoli nell’arco temporale che va da ottobre ad aprile. Dieci appuntamenti a teatro all’insegna di quella cifra qualitativa elevata che da sempre caratterizza la Stagione di Trento. Grandi autori, registi e interpreti di alto profilo, un calibrato dosaggio fra espressioni della miglior tradizione teatrale e proposte che, nel segno dell’innovazione, arricchiscono la classicitA� del testo con allestimenti di rinnovata espressivitA� scenica.

Programma

Teatro Sociale
GiovedA� 14 ottobre 2010 ore 20.30 A
VenerdA� 15 ottobre 2010 ore 20.30 B
Sabato 16 ottobre 2010 ore 20.30 C
Domenica 17 ottobre 2010 ore 16.00 D
Domenica 17 ottobre 2010 ore 20.30 FA
PRIMA NAZIONALE
FAMILIE FLA�Z
GARAGE Da��OR

Una produzione di FAMILIE FLA�Z e Theater Duisburg
In collaborazione con La Strada Graz
Con l’appoggio del Festival da�? Anjou,
Centro Culturale S. Chiara Trento e Stadsschouwburg Utrecht
di: Paco GonzA?lez, BjA�rn Leese, Benjamin Reber, Hajo SchA?ler e Michael Vogel
con: Paco GonzA?lez, BjA�rn Leese, Benjamin Reber, Hajo SchA?ler
Regia: Michael Vogel
Scenografia: Andrej von Schlippe, Michael Ottopal
Musica: Dirk SchrA�der
Maschere: Hajo SchA?ler
Disegno Luci: Reinhard Hubert
Costumi: Julia Moritz
Video / Animazione: Andreas Dihm
Assistenza artistica: Sandy Schwermer
Grafica: Silke Meyer
Gestione della produzione: Gianni Bettucci
Assistenza Scenografia: Claudia Vila Peremiquel
Assistenza: Marina Rodriguez Llorente, Alba Valldaura Pascual
Fotografia: Jan von Holleben

Fintanto che il cervello resterA� un mistero, resterA� un arcano anche la��universo che ne riflette la struttura (Santiago RamA?n y Cajal).
GARAGE Da��OR ci racconta degli schiaffi dei padri, della forza del possibile e della ricerca di libertA� nella��infinito. Una storia di quattro uomini che sognano di sciogliere vecchi legami per crearne di nuovi, di costruire nuove case in cui perA? non vogliono vivere, di prendersi cura di alberi, ma poi sono troppo impazienti per aspettare che i loro rami raggiungano il cielo… Per i quattro protagonisti il garage diventa il porto della��impossibile, dove le memorie e i sogni si confondono. Con questa nuova produzione FAMILIE FLA�Z si avventura in maniera sempre piA? approfondita nel vasto mondo del non verbale e nella��esplorazione di un nuovo linguaggio teatrale. Le maschere diventano sempre piA? il sismografo della��anima, capaci in un momento di far ridere il pubblico fino alla lacrime e in quello successivo di dare la��impressione che lo scorrere del tempo si sia fermato.

Teatro Auditorium
GiovedA� 4 novembre 2010 ore 20.30 A
VenerdA� 5 novembre 2010 ore 20.30 B
Sabato 6 novembre 2010 ore 20.30 C
Domenica 7 novembre 2010 ore 16.00 D
Sicilia Teatro
Sebastiano Lo Monaco in
NON SI SA COME
da Luigi Pirandello

di Nicola Fano e Sebastiano Lo Monaco
con Pier Luigi Misasi, Barbara Begala, Giuseppe Cantore
con la partecipazione di Maria Rosaria Carli
regia Sebastiano Lo Monaco
regista collaboratore Alessio Pizzech
musicisti Giovanni Zappalorto, Stefano Lenci, Alessandro Maietta,
Lucio Villani, Maurizio Audino
scene Giacomo Trincali
costumi di Cristina Darold
disegno luci Luigi Ascione
movimenti coreografici Fabrizio Angelini

La storia ruota attorno a quello che accade su una nave da crociera degli anni Trenta, dove ca��A? una compagnia di comici che ogni pomeriggio prova numeri nuovi da proporre la sera ai croceristi. Due coppie e un tecnico-amministratore formano il gruppo guidato da un uomo che gli altri chiamano a�?il Contea�? perchA� forse ha un passato aristocratico, come i suoi modi farebbero supporre, ma se lo ha, A? certamente decaduto, come dimostra la sua tendenza a filosofeggiare. Gli spettatori a�?incontranoa�? i comici mentre provano i loro numeri, ma presto vengono a scoprire di piA? della loro vita. In realtA�, infatti, le due coppie sono legate da un incastro di segreti e il Conte si diverte a chiosare realtA�, aspirazioni e destini.

Teatro Auditorium
GiovedA� 18 novembre 2010 ore 20,30 A
VenerdA� 19 novembre 2010 ore 20,30 B
Sabato 20 novembre 2010 ore 20,30 C
Domenica 21 novembre 2010 ore 16,00 D
TSB – Teatro Stabile di Bolzano
IL MALATO IMMAGINARIO
di MoliA?re

traduzione Angelo Dallagiacoma
regia Marco Bernardi
scene Gisbert Jaekel
costumi Roberto Banci
con Paolo Bonacelli,
Patrizia Milani, Carlo Simoni

Il malato immaginario A? il testamento che MoliA?re ci lascia morendo; lo lascia da par suo, con gli intrighi di sempre, naufragato e nascosto nella beffa e nel riso, nel gioco di prestigio tra realtA� e finzione, o meglio tra finzione e finzione della finzione, che A? la��amara filosofia di tutto il suo teatro.
La farsa A? quella che MoliA?re, primo attore del re, uomo di mestiere, ha ideato e scritto per il divertimento e per la digestione del suo sovrano; la visione del mondo (che mai il poeta riesce a nascondere, neppure nella��opera di piA? disincantato mestiere) A? quella di un uomo che ha smarrito nelle delusioni della vita la fiducia in se stesso e nei propri simili, e la stessa voglia di vivere.
La��inconciliabilitA�, o forse meglio la��antinomia non risolta tra questi due opposti elementi fa del Malato immaginario una��opera di straordinaria ricchezza da��aspetti e un lancinante documento della condizione interiore di MoliA?re nel suo ultimo anno di vita.

Teatro Auditorium
GiovedA� 9 dicembre 2010 ore 20,30 A
VenerdA� 10 dicembre 2010 ore 20,30 B
Sabato 11 dicembre 2010 ore 20,30 C
Domenica 12 dicembre ore 16,00 D
Teatro Stabile di Calabria
Teatro Quirino Vittorio Gassman
Presentano
LO SCARFALIETTO
“Lo scaldaletto”
di Eduardo Scarpetta

adattamento e regia Geppy Gleijeses
con Geppy Gleijeses, Lello Arena, Marianella Bargilli

Amalia e Felice, freschi sposi, litigano per qualsiasi banalitA�. Stavolta A? la rottura di uno scaldino nel letto nuziale a provocare il finimondo, con convocazione di avvocati e richieste di separazione. Alle liti violente assiste Gaetano Papocchia, buffo carattere di anziano pretendente che capita in casa della coppia per affittare un a�?quartinoa�? destinato alla soubrette Emma Carcioff, per cui da tempo spasima. Nel secondo atto Amalia e Felice inseguono in teatro Papocchia per convincerlo a testimoniare, ognuno a proprio favore, innescando ogni sorta di equivoco e facendo miseramente fallire le a�?provea�? in corso. Nel terzo atto, ambientato in tribunale, il delirio A? totale e culmina con la celebre arringa della��Avvocato Anselmo Raganelli ovvero don Anselmo Tartaglia.
A? la riforma del teatro popolare napoletano fondata sul secolare mestiere degli attori e sulla pratica scenica, organizzati secondo la��ordine di strutture drammaturgiche ricavate dalla commedia borghese.

Teatro Auditorium
GiovedA� 20 gennaio 2011 ore 20,30 A
VenerdA� 21 gennaio 2011 ore 20,30 B
Sabato 22 gennaio 2011 ore 20,30 C
Domenica 23 gennaio ore 16,00 D
Teatro Eliseo
Leo Gullotta in
LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR
di William Shakespeare

traduzione e adattamento di Fabio Grossi e Simonetta Traversetti
con Alessandro Baldinotti, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi, Fabio Pasquini
e con Rita Abela, Fabrizio Amicucci, Valentina Gristina
e Cristina Capodicasa, Gerardo Fiorenzano, Gennaro Iaccarino, Federico Mancini, Giampiero Mannoni, Sante Paolacci, Sergio Petrella, Vincenzo Versari
regia Fabio Grossi
scene e costumi Luigi Perego
musiche Germano Mazzocchetti
coreografie Monica Codena
luci Valerio Tiberi
regista assistente Mimmo Verdesca

Intrighi e scherzi, sfileranno secondo il divertito gusto shakespeariano. Protagonista della vicenda A? Sir John, con le sue esuberanti smargiassate da guascone, la sua pletorica figura, la sua ridondante simpatia cialtrona, il suo amore per la crapula e il bicchiere e la sua irresistibile, endemica disonestA� viziosa e bonaria.
Si racconta di una societA�, che vive sotto la��occhio della Corte, dove il dileggio la��uno della��altro dei componenti della comunitA�, fa da quotidiano passatempo. Quindi, amori e amanti, guasconi maldestri e burocrati vacui, mariti gelosi e gelosi mercanti, ci racconteranno la storia che, come nelle migliori tradizioni teatrali, verrA� in alcuni parti rafforzata dalla partitura musicale. Alla fine, la��amore giovanile uscirA� trionfante, la smania tardiva gabbata, in un turbinio, ammantato da magiche visioni, che concluderA� riportando nelle proprie case gli astanti, lasciando il Nostro Grasso e Grosso protagonista a tirar le fila di una vita vissuta ai margini, ma con la��onor da��una filosofica consapevolezza.

Teatro Auditorium
GiovedA� 3 febbraio 2011 ore 20,30 A
VenerdA� 4 febbraio 2011 ore 20,30 B
Sabato 5 febbraio 2011 ore 20,30 C
Domenica 6 febbraio 2011 ore 16,00 D
Arca Azzurra Teatro
Ministero dei Beni e delle AttivitA� Culturali
Regione Toscana
Teatro Comunale Niccolini
Comune di San Casciano Val di Pesa
DECAMERONE a�� amori e sghignazzi
libero adattamento di Ugo Chiti
dal Decameron di Giovanni Boccaccio

Con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Teresa Fallai, Alessio Venturini
Costumi Giuliana Colzi
Luci Marco Messeri
Musica originale e adattamento Vanni Cassori e Jonathan Chiti
Oggetti di scena Lucia Socci
Aiuto regia Massimo Bonechi
Macchinista Nicola Monami
Aiuto macchinista Andrea Garbini
Materiale elettrico Watt Studio
Organizzazione Costanza Gaeta, Tiziana Ringressi
Amministrazione Valentina Strambi
Ideazione dello spazio e regia di Ugo Chiti

Gli sghignazzi delle beffe, i travestimenti, le doppiezze divertite al limite della��iconoclastia, gli amori assoluti, i sacrifici estremi, la tragicitA� solenne degli innamoramenti contrastati o negati diventano materia drammaturgia e gioco squisitamente teatrale.
Tutti, uomini e donne, in quella grandiosa commedia umana che A? il Decamerone, si muovono passando dal comico al tragico con lussureggiante invettiva. Uomini e donne colti in un perenne movimento che A? equilibrio e balletto, rappresentazione reale e metaforica della vita osservata con occhio sarcastico e dolente assieme.
Nella grande commedia umana, tre grandi forze si confrontano, governando le sorti del mondo: Fortuna, Ingegno, Amore Chiti isola quindi quattro novelle dove beffe, travestimenti, doppiezze, amori assoluti, sacrifici estremi diventano materia drammaturgica e gioco squisitamente teatrale. Quattro i protagonisti delle novelle che compongono la��ossatura di questo lavoro: Masetto, che a�?si fa mutolo e diviene ortolano in un monastero di donnea�?; Alatiel, oggetto sessuale che rielabora la��esperienza per sopravvivere in un mondo dominato da uomini; Alibech, proiezione onirica di Masetto al femminile; Isabella, vittima innocente di un ordine sociale spietato che le nega la��amore.

Teatro Auditorium
GiovedA� 17 febbraio 2011 ore 20,30 A
VenerdA� 18 febbraio 2011 ore 20,30 B
Sabato 19 febbraio 2011 ore 20,30 C
Domenica 20 febbraio 2011 ore 16,00 D
Compagnia del Teatro Carcano fondata da Giulio Bosetti
LA BOTTEGA DEL CAFFEa��
di Carlo Goldoni

Con Marina Bonfigli Antonio Salines, Virgilio Zernitz e Massimo Loreto
Scene Guido Fiorato dai bozzetti di Emanuele Luzzati
Costumi Guido Fiorato
Musiche Giancarlo Chiaramello
Regia Giuseppe Emiliani

La bottega del caffA? A? una delle piA? celebri opere di Carlo Goldoni, scritta nel 1750. Il commediografo veneziano disegna una piazzetta dove fa vivere tre botteghe, a�?quella di mezzo ad uso di caffA?; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere; quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia di biscazzaa�? e vari meravigliosi personaggi, avventori, gestori delle attivitA�, giocatori, caratteri universali, umani, verosimili e forse veria�?.
La�� intenzione di Goldoni non era di voler rappresentare una vicenda ben precisa, ma di voler dipingere una piazzetta di Venezia e la vita delle persone che gravitavano intorno ad essa. Ed ecco quindi che tutta la scena non A? altro che uno scorcio di realtA� portato in teatro.

Teatro Auditorium
GiovedA� 24 febbraio 2011 ore 20,30 A
VenerdA� 25 febbraio 2011 ore 20,30 B
Sabato 26 febbraio 2011 ore 20,30 C
Domenica 27 febbraio 2011 ore 16,00 D
Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna
Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Estate Teatrale Veronese
SHYLOCK
il Mercante di Venezia in prova

di Roberto AndA? e Moni Ovadia da William Shakespeare
regia Roberto AndA? e Moni Ovadia
con Moni Ovadia e Shel Shapiro
e con Ruggero Cara, Lee Colbert, Roman Siwulak, Maksym Shamkov, Federica Vincenti
e Moni Ovadia Stage Orchestra: Luca Garlaschelli (contrabbasso), Massimo Marcer (tromba),
Albert Florian Mihai (fisarmonica), Vincenzo Pasquariello (pianoforte), Paolo Rocca (clarinetto)
scene Gianni Carluccio
costumi Elisa Savi
luci Gigi Saccomandi
suono Mauro Pagiaro
progetto musicale Moni Ovadia Stage Orchestra
regista assistente Gabriele Tesauri

Roberto AndA? e Moni Ovadia tornano a collaborare per un nuovo spettacolo scritto e diretto a quattro mani, ispirato al Mercante di Venezia di Shakespeare, che si inserisce nel solco di quel teatro musicale su cui Moni Ovadia ha da sempre incentrato la propria ricerca espressiva, fondendo la��esperienza di attore e di muscista. In scena, nel ruolo di Shylock, un interprete di eccezione: Shel Shapiro. Attraverso la vicenda del Mercante di Venezia, i due protagonisti daranno il via a riflessioni sulla��antisemitismo e sulla storia, sul denaro e sul teatro, sul concetto stesso di arte, con suggestioni che spaziano dalla cultura ebraica a quella pop. Tutto ciA? grazie anche a un variegato repertorio di canzoni eseguite dalla Moni Ovadia Stage Orchestra che comprende, tra le altre, Who Wants to Live Forever? dei Queen e Money dei Pink Floyd.

Teatro Auditorium
GiovedA� 10 marzo 2011 ore 20,30 A
VenerdA� 11 marzo 2011 ore 20,30 B
Sabato 12 marzo 2011 ore 20,30 C
Domenica 13 marzo ore 16,00 D
La Contrada-Teatro Stabile di Trieste e Procope Studio
Maurizio Micheli e Tullio Solenghi in
ITALIANI SI NASCE
e noi lo nacquimo

di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi
collaborazione ai testi di Marco Presta
consulenza artistica di Michele Mirabella
regia Marcello Cotugno
con Sandra Cavallini, Gualtiero Giorgini, Adriano Giraldi, Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli e Luca Romani
scene costumi Francesco Scandale Andrea Stanisci

Micheli e Solenghi, con la complicitA� di due amici, di buone riletture, di sfiziose canzoni, propongono a�?Italiani si nascea�?. E postillano a�?e noi lo nacquimoa�?, implicito omaggio al genere del varietA� teatrale che, stagionato almeno quanto a�?l’UnitA� Nazionalea�?, rimane a tutta��oggi una ispirazione irresistibile. L’azzardo non A? quello della rievocazione nostalgica, bensA� del raccontare con la��occhio critico di oggi il carattere degli italiani nel tempo. E cosA�, in una piazza italiana, ai piedi dei due monumenti di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II, una compagnia teatrale comincia a raccontare una storia d’Italia, che si dipana a partire dai lombi supremi, quelli di Adamo, per poi passare ad alcuni protagonisti altolocati della storia.
Scopriremo cosA� che tutti sono accomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l’ItalianitA�. Esiste ancora? E come si manifesta oggi? E che fine hanno fatto “Dio Patria e Famiglia” o gli inevitabili e invadenti “poeti santi e navigatori”?

Teatro Sociale
GiovedA� 07 aprile 2011 ore 20,30 A
VenerdA� 08 aprile 2011 ore 20,30 B
Sabato 09 aprile 2011 ore 20,30 C
Domenica 10 aprile 2011 ore 16,00 D
Domenica 10 aprile 2011 ore 20,30 FA
Produzione ELLEDIEFFE
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
LE BUGIE CON LE GAMBE LUNGHE
di Eduardo De Filippo

con Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli, Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi, Massimo De Matteo, Gioia Miale, Giuseppe Rispoli, Antonio Da��Avino, Chiara De Crescenzo, Alessandra Da��Ambrosio e Carmen Annibale
regia Luca De Filippo
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Silvia Polidori
luci Stefano Stacchini

La commedia fu scritta nel dicembre 1946 subito dopo il debutto napoletano di ”Filumena Marturanoa�? e venne rappresentata solo un anno dopo, per lo straordinario successo di Filumena, che ne fece rinviare continuamente il debutto.
La storia vive dei reciproci intrighi che alcune coppie intrecciano intorno a Libero Incoronato, un uomo modesto, onesto, insieme dignitoso e fiero, la cui vita tranquilla viene sconvolta dai vicini che tentano in ogni modo di coinvolgerlo, suo malgrado, nelle loro squallide storie.
Dapprima ingenuamente ostinato nello smascherare le clamorose menzogne spacciate per veritA� di cui A? testimone, Libero decide alla fine di adeguarsi in modo provocatorio alla regola generale, rilanciandola e amplificandola fino al paradosso.
Ed ecco il titolo della commedia, che rovescia il proverbio popolare: le bugie con le gambe corte sono quelle dei bambini, quelle puerili, mentre quelle con le gambe lunghe sono quelle ”che tutti noi dobbiamo aiutare a camminare per non far cadere la��impalcatura della societA�a�? (Eduardo De Filippo nella��intervista a Sergio Romano).

PROSA – ALTRI PERCORSI

Il percorso, inutile dirlo, A? tortuoso. Ma proprio per questo di grande fascino.
Si va dal documento storico sulla vicenda umana e politica di Mara Cagol, fondatrice delle Brigate Rosse, all’approccio irridente e giocoso con una forma di intrattenimento teatrale figlia dell’avanspettacolo, che da molti era data ormai per scomparsa. E poi la scrittura d’ispirazione religiosa di Giovanni Testori, la fisicitA� dell’espressione scenica di Eimuntas NekroA?ius, alle prese con un capolavoro di Dostoevskij, il viaggio poetico di David Wilkinson nel mondo del mito.
I cinque spettacoli che affiancano, nella a�?Grande Stagionea�? del Centro Santa Chiara, il percorso della prosa, coniugano il verbo dell’innovazione e della sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi, ma sono al tempo stesso espressione di una forte attenzione per il territorio e per quanto esso riesce a produrre in termini di qualitA�. Un progetto a�?glocala�?, per dirla con un termine diventato di moda.

Lo spettacolo di apertura, a�?Avevo un bel pallone rossoa�?, A? una piA?ce scritta e interpretata dalla trentina Angela DemattA? che racconta la Trento degli anni ’60, alle prese con i primi fermenti di quelli che saranno poi gli Anni di piombo. E, a chiusura del percorso, sarA� rappresentato a�?Mito e amorea�?, un testo di David Wilkinson, poeta e scrittore inglese di nascita, ma ormai trentino d’adozione, nel cui allestimento sarA� dato spazio alle diverse espressioni dell’arte scenica: parola, musica eseguita dal vivo, danza, mimo.
In a�?Passio laetitiae et felicitatisa�?, tratto da un romanzo di Giovanni Testori, A? da porre in primo piano la presenza di un’appassionata Laura Marinoni, interprete di straordinaria efficacia che, affiancata dalla giovanissima e sorprendente Silvia Altrui, dA� voce a un personaggio perturbante e carnale. In a�?Idiotasa�?, tratto dal capolavoro di Fjodor Dostoevskij, il potente linguaggio teatrale del grande regista lituano Eimuntas NekroA?ius condurrA� il pubblico, comunicando attraverso i corpi e le modulazioni vocali dei suoi attori, in un viaggio attraverso i meandri della mente e, infine, con il loro a�?Oblivion Showa�? un gruppo di attori-cantanti diretti da Gioele Dix riporterA� alla luce della ribalta quel gusto della parodia del quale fu maestro il Quartetto Cetra e che, piA? recentemente, ha decretato il successo del trio a�?Lopez a�� Marchesini a�� Solenghia�?.

La��OPERETTA – MUSICAL
Un posto a tavola a�� con Aladino

Un classico del teatro leggero italiano, forse la commedia musicale piA? amata dagli appassionati del genere, ed una proposta fantasy che porterA� in palcoscenico il mistero, la magia e i profumi delle notti da��oriente. La stagione trentina del Musical, pur limitata a due appuntamenti, si prepara a richiamare ancora una volta il pubblico delle grandi occasioni.
Il nuovo allestimento del Teatro Sistina di Roma per a�?Aggiungi un posto a tavolaa�?, capolavoro di Garinei & Giovannini, A? una sorta di ponte fra presente e passato: stessa regia dello spettacolo andato in scena negli anni ’70, stessa scenografia. Ascoltandone la voce, verrebbe da dire anche stesso protagonista, in quanto a sostituire Jonny Dorelli nella parte di don Silvestro A? stato chiamato il figlio, Gianluca Guidi. Arricchiscono il cast lo stesso Enzo Garinei e Marisa Laurito.

a�?Aladin a�� il Musicala�? A? una produzione di Stefano Da��Orazio che, abbandonata l’attivitA� musicale come batterista del gruppo, ha ottenuto dai POOH (Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian) la disponibilitA� a realizzare le musiche dello spettacolo. Il ruolo di Aladino sarA� affidato a Manuel Frattini, showman fantasioso e versatile, ormai considerato da tutti il numero uno del Musical italiano. Al suo fianco saranno Roberto Ciufoli (il Genio) e Valentina Spalletta (la bella Jasmine) ed un cast di attori ballerini e musicisti di straordinario talento diretti da Fabrizio Angelini.

Per maggiori informazioni:
Centro Servizi Culturali Santa Chiara

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