domenica , 28 Aprile 2024

ULTIMI GIORNI PER LA MOSTRA
“REMBRANDT E I CAPOLAVORI DELLA GRAFICA EUROPEA”
Al Castello Del Buonconsiglio

castelloLa rassegna dedicata alla grafica del maestro olandese rimarrà aperta fino al 21 gennaio compreso. In arrivo le opere dal Museo Egizio di Torino.

Mancano ormai pochi giorni alla chiusura della mostra “Rembrandt e i capolavori della grafica europea�, ultima occasione per ammirare i capolavori grafici di Rembrandt conservati nelle collezioni del Castello del Buonconsiglio ed esposti per la prima volta.

Il segno dell’acquaforte e della puntasecca del maestro olandese arriva a restituirci la vita segreta delle cose – scrive nel catalogo Antonio Paolucci, già ministro per i Beni Culturali ed ora direttore dei Musei Vaticani – toccando livelli di percezione preclusi alla pittura: oltre il confine della comprensione quasi filosofica del mistero del Vero raggiunto dalle incisioni di Rembrandt, non si può andare. E infatti nessuno, dopo di lui, ha saputo andare.

Tra i capolavori che ritorneranno nelle raccolte del museo ricordiamo la Deposizione e la Morte della Vergine, fogli assicurati per oltre duecentomila euro, oltre ad una sessantina di stampe di famosi incisori come Salvator Rosa, il Grechetto, Visscher, Callot, Tempesta e Boolswert ispirati all’arte magistrale di Rembrandt, genio che, usando il bianco e nero, ha saputo creare prospettive di grande profondità dove i chiaroscuri hanno assunto la capacità evocativa del colore.

Terminato il disallestimento della mostra di Rembrandt, inizieranno i lavori per la mostra evento del 2009 “Egitto mai visto. Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Buonconsiglio�, è infatti previsto già a fine mese l’arrivo delle opere -mai viste- provenienti da Torino. Fino alla fine di febbraio al castello, oltre alle prestigiose collezioni permanenti, si potrà visitare la mostra “Riflessi d’Oriente. L’immagine della Cina nella cartografia europea�, un’avventurosa storia della descrizione dei limiti geografici della Cina riconosciuti da esploratori, avventurieri, mercanti e missionari che hanno visto fissare nella carta informazioni sempre più dettagliate al servizio dei viaggiatori. A mostri marini e sirene che popolavano tra Medioevo e Rinascimento i confini dell’ignoto, si sostituirono progressivamente dati sempre più certi grazie al perfezionarsi degli strumenti scientifici che sono ampiamente rappresentati in mostra, insieme a una preziosa selezione di carte, atlanti e portolani che hanno fatto la storia della conoscenza geografica delle terre d’Oriente.

Settore Comunicazione e Promozione
Castello del Buonconsiglio
Monumenti e collezioni provinciali

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