mercoledì , 1 Maggio 2024

UN ALTRO TEMPO
Tra Decadentismo e Modern style

Provate un poa�� a immaginare una situazione cosA�: Virginia Woolf ricama a punto-non-so-che-cosa lo schienale di una seggiola, su disegno progettato da Duncan Grant mentre sua sorella Vanessa Bell disegna per lei la copertina di The Waves intanto che Percy Wyndham Lewis, tra un Blast e l’altro, dipinge il ritratto di Edith Sitwell fotografata con i suoi fratelli da Cecil Beaton. I tre Sitwell si fanno affrescare la Villa di Montegufoni in Val di Pesa da Gino Severini; dopodichA� tutti giA? a rovistare tra gli avanzi di gomitoli di lana per i calzerotti da inviare ad Alec Guinnes sotto le armi. Ma cos’A?? Una burla, una sceneggiatura per una piA?ce? No. A? tutto vero.

Tratteggiare una mescolanza di personalitA� illustri e individui burloni A? sufficiente a dare un’idea solo molto approssimativa di uno dei luoghi bizzarri di un Novecento ancora sconosciuto.

Ricostruirlo A? il compito di una mostra ideata da Lea Vergine al Mart di Rovereto: a�?Un altro tempo. Tra Decadentismo e Modern Stylea�?, aperta fino al 13 gennaio 2013. Attraverso un centinaio di opere bizzarre e audaci, la��esposizione mette in luce uno dei piA? interessanti fenomeni artistici e culturali del Novecento.

a�?Un altro tempoa�? A? composta da sculture, dipinti e disegni, ma anche da oggetti da��uso, grafica editoriale, libri, fotografie e arredi. Sono oggetti quasi del tutto sconosciuti fuori dalla��Inghilterra, e soprattutto esposti ora per la prima volta.

La��interesse di queste opere non sta solo nel loro valore artistico, ma anche nella capacitA� di evocare emozioni e sensazioni che appartengono appunto a a�?un altro tempoa�?: sono oggetti unici, spesso eccentrici rispetto ai canoni delle arti figurative. Vederli riuniti in un percorso espositivo offre al visitatore la��occasione per una rivelazione appassionante. a�?Una mostra non si fa solo per guardare e vedere ma anche per saperea�? scrive Lea Vergine: la��ambizione diA�a�?Un altro tempoa�? A? quella di portare a conoscenza del pubblico un mondo mai considerato dalla storia della��arte, ed oggi in parte scomparso, in cui le connessioni tra gli artisti sono spesso sorprendenti.

Un allestimento da��eccezione, ideato da Antonio Marras e curato da Paolo Bazzani, avrA� il compito non di offrire un supporto alla mostra ma piuttosto di far rivivere questo a�?altro tempoa�? nella��esperienza soggettiva del visitatore. La��idea di Marras A? quella di inserire le opere in un contesto estetico che evoca una casa londinese di Bloomsbury. Entrando in mostra attraverso uno stretto corridoio, si accede ad una serie di stanze dove sfondi e mobili sono verniciati con una curatissima palette di colori caldi e a�?molto polverosia�?, secondo le indicazioni di Marras. Questo allestimento darA� al visitatore la possibilitA� di immaginare e ricostruire quel tessuto di relazioni che rappresenta il vero cuore di a�?Un altro tempoa�?.

La mostra A? accompagnata da un libro-catalogo, edito da Il Saggiatore.

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