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Bookique: gli appuntamenti dal 21 al 23 maggio 2014

600Gli appuntamenti in Bookique dal 21 al 23 maggio 2014

Mercoledi 21 Maggio, dalle 19
DELANEY DAVIDSON (folk/rock NuovaZelanda) live

Il primo live all’aperto Bookique della stagione vede protagonisti due grandi artisti internazionali, il songwriter neozelandese Delaney Davidson (ore 21) e l’artista mozambicano Jo Choneca (ore 19).

Dopo due album per la mitica Voodoo Rhythm records, il neozelandese Delaney Davidson A? tornato per la terza volta all’Outside Inside Studio a produrre il suo 5 album solista. Il risultato A? sorprendente: 10 nuove incredibili gemme di songwriting come solo Davidson sa fare! Un sound unico, ancora piA? inspirato dei dischi passati: dal folk e il country-rock classico fino a Ray Davies, Lou Reed, passando per Ennio Morricone e Tom Waits.

a�?Swim Down Lowa�? il titolo A? uscito dalla bocca di Matt Bordin quando ci siamo seduti davanti al mixer, a�?o qualcosa di similea�? ha detto ondeggiando la mano in aria. Catturato dai fantastici registratori che ormai han collocato l’Outside Inside Studio nelle mappe europee, Delaney Davidson ha lavorato in stretto contatto con Matt Bordin e Davide Zolli dei Mojomatics su canzoni raccolte nelle sue ultime avventure. Tutto il materiale A? stato pulito e raffinato svelando una gemma purissima e un suono nuovo e inedito.

Swim Down Low unisce la sua classica visione europea del folk con una sensibilitA� lo-fi glam, canzoni che sono veri e propri inni radiofonici, musica per cabaret marci e ballate di swamp blues. Troviamo la magia di Venezia, il fantasma di Lou Reed, il gigantesco pesce-mostro, poisoned love, life is a dog, love is a dog…l’annuncio dell’apocalisse, il pianto del soldato, l’ultimo amico di un secondino, canzoni d’addio per chi se n’A? andato…e un viaggio controcorrente ad una balera di paese.

Registrato in una dura settimana di riposo da un tour, l’album presenta alcuni classici di Davidson e alcune canzoni scritte a piA? mani con il fiore del deserto Victoria Williams, Fabio Pozzorini dei Pussy Warmers, James a�?Alabamaa�? Hall, il mitico Eric Mcfadden, e le legende Cajun Mama Rosin. Inizio puntuale alle ore 21, ingresso gratuito.

Jo Choneca proporrA� invece per l’orario dell’aperitivo un mix di stili afro, pop e reggae, che fusi tra loro daranno vita ad un sound eclettico ed originale, mescolando le lingue portoghese inglese, dialetto mozambicano.
In collaborazione con Cosmopolitan Greetings e Tavolo Trentino con il Mozambico.

Questa invece la recensione di Laura Bianchi per la webzine Mescalina:A�IMMERSIONE NELLA BUONA MUSICA CONA�DELANEYA�DAVIDSON

Il quinto album in studio delA�singer songwriterA�neozelandeseA�DelaneyA�Davidson,A�Swim down law, appena uscito per la��italianaA�Inside OutsideA�con distribuzione Rough Trade, A? giA� indispensabile. I dieci brani che compongono la��album, una volta ascoltati, si insediano stabilmente nelle orecchie e nel cuore di chi ama atmosfere indefinibili, in bilico fra sapori blues e rock, folk e ricerca. Del resto, Davidson A? un giramondo, che ha collezionato, nel corso di dieci anni di tour, nazioni lontane e diverse fra loro, dalla��Argentina alla Russia, dalla Romania al Messico, passando per la��Irlanda o la��Italia, che egli sembra avere adottato come luogo di ispirazione. Ma non solo: durante gli anni, ha avuto la��opportunitA� di dividere esperienze musicali con artisti come i Deep Purple, i Gogol Bordello, Gomes o Holly Golightly, il che ha contribuito a fare crescere Davidson nella consapevolezza espressiva e nella��efficacia comunicativa.

Big Ugly FishA� (scritta con Victoria Williams) accoglie la��ascoltatore in un percorso sghembo ed affascinante, fatto di visioni incantatrici, divertimenti da balera di paese, racconti diOld boy(s)A�in tempi terribili, di addii (anzi,A�Farewell) senza rimpianti e con una��energia sufficiente per ricominciare il cammino; e ancora storie da��amore impossibili, vicende marginali, da mele marce, che contagiano le altre, ma che danno un sapore speciale a questa originale macedonia: il sapore della malinconia e della��ironia (come nella splendidaballadA�Down on Me).

Su tutto, ritmiA�swamp blues,A�chitarre in primo piano, echiA�country, sonoritA� waitsiane, una voce immediata e vibrante, nella quale si avvertono la cura per la poesia e insieme il rispetto per i modelli ispiratori, non solo Waits, ma soprattutto Lou Reed e il conterraneoA�Down Under, Nick Cave. Passato e presente si fondono magicamente in un solo disco, tanto che A? impossibile scindere la novitA� dalla tradizione, la��omaggio dalla��originalitA�, la poesia dalla musica, la luce dal buio, come nella traccia che chiude la��album, una��intensa cover diA�The Beast in MeA�(e a quel punto si comprende che anche la linea Ry Cooder a�� Nick Lowe A? stata presente in controluce per tutto il disco). Una prova intrigante, che aspetta solo la conferma nelle prossime esibizioni live di un artista che trascorrerA� tutto maggio fra Irlanda e Germania, con due soste in Italia: il 20 maggio a Vogogna (VB) e il giorno successivo a Trento. Da tenere da��occhio.

Giovedi 22 Maggio, ore 18

Presentazione dell’ultimo libro del collettivo WU MING, “L’Armata dei “(Einaudi 2014) con la presenza di WU MING 1, intervistato da Luca Barbieri (www.anordestdiche.com).

Arriva alla Bookique Wu MING 1, rappresentante del “noto” collettivo bolognese di narratori, per raccontare al pubblico trentino il nuovo romanzo “L’ Armata dei Sonnambuli”, appena uscito in libreria da Einaudi, in trentacinquemila copie giA� di fatto tutte sparite. La��attesa per questa nuova creatura da��altronde era tanta, e si portava dietro da parecchio tempo, quasi ottocento pagine per la Rivoluzione Francese come non la��ha mai raccontata nessuno.

Il libro ha un’architettura da romanzo totale, di quelle che se ne trovano poche. I diversi piani di lettura come in un meraviglioso gioco di raffinata intelligenza, piano piano si incrociano pur non regalandoci un finale. PerchA? questo A? il romanzo della rivoluzione e la rivoluzione A? sempre un qualcosa di incompiuto. CosA� come sono magistralmente incompiute le vite dei personaggi principali, quasi dei sani egoisti stirneriani che nel palcoscenico offerto dalla rivoluzione francese, agiscono i loro ego e le loro pulsioni di realizzazione personale. Rivoluzione interiore, percorso personale e psichico e collettivo immerso nello spirito del tempo, ribollono nel romanzo senza sovrapporsi ma finalmente rendendo atto ad un fatto: personale e politico, sono la stessa cosa e ogni anima che agisce nel collettivo lo fa per scopi personali, che non sono meschini ma la prima forma di vera rivoluzione: quella della ricerca di riscatto interiore dalle proprie ferite.

Marie A? una donna del popolo che alla rivoluzione chiede pane e libertA� per sA� e per suo figlio. FinirA� invece per ottenere una vita diversa. Leo A? un attore immigrato a Parigi dall’Italia sulle orme del grande maestro Goldoni, in cerca di fortuna e successo. ScoprirA� che la rivoluzione A? il palcoscenico piA? promettente, ma dal quale si puA? cadere in maniera rovinosa. D’Amblanc A? un medico molto particolare, allievo del grande Mesmer prima della rivoluzione, ne prosegue le pratiche anche nel tempo rinnovato dal grande cataclisma. Ma l’assioma che lo ha sempre guidato ormai vacilla e questo lo spinge a un’indagine che lo porterA� fino al cuore della Francia e dei propri incubi. L’uomo che si fa chiamare Laplace A? un paladino votato a una causa. Ha la pazienza del ragno. Sceglie di nascondersi tra i folli per mettere alla prova se stesso e le proprie teorie. Sogna un’armata di sonnambuli.

Wu Ming A? un collettivo di narratori fondato a Bologna nel gennaio 2000 e al momento composto da quattro elementi. Fondatori del gruppo sono gli autori di Q (pubblicato a firma Luther Blissett da Einaudi Stile libero nel 1999) e l’autore di Havana Glam (pubblicato a firma Wu Ming 5 da Fanucci nel 2001). Gli ultimi romanzi di Wu Ming sono Altai (Stile libero 2009 e NumeriPrimi 2011) e Anatra all’arancia meccanica (Stile Libero Big 2011). Previsioni del tempo pubblicato per la prima volta nel 2008, nella collana A�VerdeneroA� delle Edizioni Ambiente, A? stato riproposto da Stile Libero nel 2010. Inoltre hanno collaborato alla raccolta Sei fuori posto (Einaudi, Stile libero Big 2010).

 

Venerdi 23 Maggio, ore 21.30
NICO BERARDI live @ bookique
A cura di Laboratorio di Musica Popolare diA� Fan Chaabi e Abies Alba

Talentuoso polistrumentista di origine pugliese, Emanuele Nico Berardi vanta un percorso artistico prestigioso quanto originalissimo, che lo ha visto dapprima componente dei La Taricata, uno dei piA? primissimi gruppi di riproposta della tradizione musicale salentina, e successivamente membro di diversi gruppi come Arakne Mediterranea, Utriculus, ArchA? e piA? recentemente degli Uaragniaun. Grande conoscitore e studioso degli strumenti a fiato, la sua esperienza non si A? limitata solo allo studio delle fonti tradizionali della musica italiana, ma si A? allargata negli anni anche verso la musica sudamericana, arrivando poi a collaborare anche con lo storico gruppo degli Inti-Illimani. Uno degli strumenti su cui si A? focalizzata la sua ricerca A? la zampogna molisana, di cui A? fine conoscitore oltre che eccellente suonatore e a cui ha dedicato giA� un disco la��apprezzato La Zampogna Annunciatrice pubblicato nel 2000.

A distanza di quasi dieci anni, il musicista pugliese torna con un nuovo album dedicato a questo particolare strumento a fiato tipico della��Italia Centro-Merdionale, dal titolo il Soffio Della��Otre. Composto da dieci brani, il disco vede Nico Berardi destreggiarsi tra zampogna, ciaramella, chitarra, flauti e charango, accompagnato dal Bag Ensemble gruppo con cui si esibisce abitualmente dal vivo e composto da: Pino Colonna (ciaramella, chalumeau, flauto, chitarra), Giuseppe Volpe (fisarmonica), Maria Arcangela Lorusso (fagotto), Scintilla Porfido (violoncello) e Silvio Teot (percussioni).

La particolaritA� di questo nuovo lavoro del musicista pugliese consiste nella��aver catalizzato tutte le esperienze musicali precedentemente maturate ed essere riuscito a convogliarne le ispirazioni attraverso la composizione di brani originali, nei quali centrale A? la��utilizzo della zampogna, arrivando ad esaltarne sonoritA� e tratti ancora inesplorati. Brilla cosA� la��incanto dei suoni, sorprendono gli accostamenti tra timbriche insolite, ma soprattutto piacciono i temi compositivi sempre originali e raffinati. La��essere riuscito a far convivere strumenti tipici della tradizione popolare come la ciaramella e la zampogna con quelli classici come il violoncello ed il fagotto, A? senza dubbio una scommessa vinta, ma ciA? che la rende ancor piA? affascinante A? la��essere riuscito ad evocare sonoritA� e colori musicali che spaziano dalla��Italia al Sud America passando per la��Irlanda ed i Balcani. La��ascolto A? cosA� una specie di viaggio in lungo ed in largo attraverso il nostro emisfero spaziando dalle reminiscenze della��est europeo di Fero alla tarantella di Marranchina introdotta dal suono del charango, fino a toccare il tango con Barrio Palermo. Non manca qualche brano dal profilo piA? tecnico come nel caso di El Viaje e Baja Latitud, ma il cuore del disco A? rappresentato dai brani piA? personali come gli acquerelli sonori di Olas, Gargano e Passaggio a Sud Ovest.

Soffio Da��Otre A? dunque un disco di grande profilo artistico, nel quale la��autore ha convogliato non solo le sue ricerche sugli strumenti a fiato in generale e sulla zampogna in particolare ma attraverso il quale A? riuscito a raccontare se stesso e le sue emozioni come musicista. Unire ricerca tecnica, virtuosismo e poesia A? cosa rara, soprattutto in ambito folk, Nico Berardi ca��A? riuscito con grande successo e soddisfazione, regalandosi e regalandoci un grande disco.

 

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