giovedì , 25 Aprile 2024

“IL QUINTO EVANGELIO”
A? l’ultimo “capolavoro invisibile”

VenerdA� 26 novembre
ore 20.30
Teatro Spazio 14
Trento

Quarto e ultimo appuntamento del progetto a�?Il capolavoro invisibilea�?, riletture e riscoperte di capolavori dimenticati della letteratura italiana del novecento curate dallo scrittore Giulio Mozzi in collaborazione con Teatrincorso.

Il capolavoro invisibile presentato questa volta A? “Il quinto evangelio“, un romanzo scritto da Mario Pomilio e pubblicato, in prima edizione, nel febbraio 1975 per l’editore Rusconi di Milano. La��unico romanzo postmoderno cattolico esistente al mondo.

Progetto a�?Il capolavoro invisibilea�?
Teatro Spazio 14 propone, con la collaborazione di Giulio Mozzi, la lettura di quattro grandi romanzi novecenteschi ormai esclusi da tutti i canoni e tuttavia bellissimi, complessi, formalmente innovativi e spesso molto piA? apprezzati alla��estero che in patria. Una proposta quasi sovversiva, che vuole anche smentire la vulgata secondo la quale la��Italia sarebbe patria piA? di dolci poeti che di muscolosi narratori.
Precedendo di qualche anno Gli indifferenti di Alberto Moravia, il Viaggio attraverso la gioventA? di Lorenzo Montano (1923) chiude definitivamente i conti con la��immaginario dannunziano, e apre la via del romanzo esistenzialistico. Il cielo e la terra di Carlo Coccioli (1950), romanzo duramente mistico accolto alla��estero con enorme successo, sembra oggi quasi una��allegoria della��Italia postbellica, diventata nazione non per speranza in un bene comune ma per odio a un male esterno. Tanto gentile e tanto onesta di Gaia Servadio (1967) A? il primo romanzo italiano a�?globalizzatoa�? a�� e infatti oggi, chi volesse leggerlo, deve farlo in lingua inglese a��, aperto con garbo e umorismo alle sperimentazioni postmodernistiche. Il quinto Evangelio di Mario Pomilio (1974), romanzo che ha per protagonista un libro inesistente, A? probabilmente la��unico romanzo postmoderno cattolico esistente al mondo.

La��iniziativa si rivolge ai lettori curiosi, il cui gusto non si sia ancora assuefatto alla��eterna riproposta, da parte della��industria editoriale, di un gruppo di autori canonizzati; agli studenti universitari, che oggi piA? che mai abbisognano di memoria storica; al pubblico del teatro, sempre attento a esperimenti e contaminazioni; agli insegnanti delle scuole medie superiori, ai quali spetta il compito di a�?traghettarea�? ragazze e ragazzi dalle letture della��infanzia alle letture adulte, ossia alla libera scelta di chi e cosa e quando leggere.

Ingresso gratuito

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