lunedì , 14 Ottobre 2024

THEATRUM MUNDI
Il racconto teatrale del Concilio di Trento

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Quando, mercoledA� 4 dicembre, al Teatro Sociale si alzerA� il sipario su A�THEATRUM MUNDIA�, lo spettacolo allestito dalla Compagnia a�?GAD CittA� di Trentoa�?, saranno passati esattamente 450 anni dalla conclusione del Concilio di Trento. Con questo spettacolo teatrale si intende rievocare un evento che ha posto Trento al centro del mondo cristiano.

La messa in scena, diretta da Alberto Uez, ricostruisce l’evento e il contesto storico-sociale del Concilio tridentino, con uno spettacolo teatrale che ne evidenzia vari aspetti: il fatto storico; il momento di riforma religiosa; la��evento vissuto dalla comunitA� cittadina.

La scrittura scenica A? stata realizzata da Luisa PachA�ra con il contributo storico di Alessandro Paris e la supervisione di mons. Iginio Rogger, direttore del Museo Diocesano Tridentino.

MercoledA� 4 dicembre il sipario del Teatro Sociale si alzerA� alle 20,30. Si replica giovedA� 5 dicembre, alla stessa ora. Il pubblico potrA� assistere allo spettacolo gratuitamente. (F. L.)

Nota dell’Autore

Per chi ama scrivere per il teatro, la storia A? una fonte inesauribile di spunti, temi che non sempre sono semplici da trattare e che a volte prendono la forma di una vera e propria sfida. Per me scrivere sul Concilio di Trento A? stato cosA�, una sfida che mi ha impegnato molto nello studio oltre che nella scrittura. Nella consapevolezza che la rappresentazione era rivolta a un pubblico molto vasto, che sicuramente era portatore di esigenze e conoscenze differenti, ho deciso di affrontare la��argomento da diversi punti di vista. Fatta salva la coerenza storica, garantita dalla consulenza dello storico Alessandro Paris, oltre che dallo studio mio personale, ho voluto raccontare il ventennio che ha visto Trento al centro del mondo occidentale, una vera Theatrum mundi, come A? stata definita dal vescovo Pietro Vergerio.

Il racconto prende il via nel 1542, qualche anno prima quindi della��inizio del Concilio, e continua fino al suo termine, che ha avuto luogo il 4 dicembre di 450 anni fa. In questi anni vediamo Trento crescere e cambiare. La rappresentazione, quindi, porta in scena il Concilio, con le sue fasi e i suoi dibattiti dottrinali, ma anche la cittA� con i suoi abitanti. Mi piaceva la��idea che protagonisti fossero non solo i religiosi e i padri conciliari, ma anche i consoli e i nobili della cittA�, i commercianti e gli artigiani, i saltimbanchi e i mendicanti, a tutti questi ho assegnato il compito di delineare la��ambiente storico e culturale del momento e di ammorbidire il testo con un approccio piA? leggero e coinvolgente.

Alla metA� del 16A� secolo la��intera comunitA� cristiana era divisa in due fazioni contrapposte, che si confrontavano non solo alla��interno della Chiesa, ma anche in cittA�, creando spesso momenti di scompiglio e di tensione. In A�Theatrum mundiA� si sentiranno quindi le voci di Madruzzo, di Pole e di Morone disquisire di riforme dottrinali alla��interno delle sessioni conciliari, ma si vedrA� anche la piazza e si osserverA� una famiglia trentina crescere e invecchiare. Creare dei momenti di comicitA� senza svilire un argomento tanto serio e impegnativo, A? stata una sfida che spero di aver vinto.

Luisa PachA�ra, scrittrice trentina, ha pubblicato numerosi libri e scritto per il teatro alcune opere, tra queste a�?La rivoluzione di Osvaldoa�?, a�?Stava, 19 luglio 1985a�?, a�?Piazza sorelle da��Italiaa�?, a�?Dove sono Jim e Rodrigo?a�? e a�?Alla��ombra della��uva fragolaa�?, tutte messe in scena con successo.

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