martedì , 3 Dicembre 2024

venerdA� 12 maggio al Teatro di Meano lo spettacolo a�?Invernoa�?

Per Residenze Bellandi debutta venerdA� 12 maggio al Teatro di Meano A�lo spettacolo a�?Invernoa�? dalla��omonimo testo di Jon Fosse.

600 Inverno_01 In scena Alessio Dalla Costa e Giulio Federico Janni per la regia di Giuseppe Amato.

 

Ogni vita nel gioco delle possibilitA� puA? essere collegata a quella di chiunque altro per istanti, sguardi, atti vissuti e non. A�Se il tempo regala questo misterioso intreccio, non A? dato sapere in che modo due anime possono incontrare il nuovo sentire e, assecondando un bisogno misterioso e profondo, scivolare la��uno dentro la��altro amandosi. Toccarsi, sfiorarsi, abbracciarsi senza ferire, seguendo il gioco di queste infinite, ma precise possibilitA� A? il mistero piA? bello che possa accadere a chiunque.

a�?Invernoa�? il testo del drammaturgo Jon Fosse, considerato il maggiore scrittore norvegese contemporaneo, osa affrontare il meraviglioso mistero dell’incontro fra anime. Le anime che sceglie non potrebbero provenire da percorsi piA? diversi e lontani. I protagonisti che nel testo di Fosse sono un uomo da��affari e una prostituta, nella regia di Giuseppe Amato diventano un comune uomo medio di estrazione borghese e un uomo in una fase di transito sessuale e di genere, ed A? cosA� che il loro intrecciarsi in questo incontro che si vena di un retrogusto straniante e al tempo stesso magnetico. Come voyeur di questo contatto assistiamo alla nascita di un atto poetico dalla sua matrice piA? bassa. Dalla pochezza di vite storte e periferiche prende vita sotto forma di teatro una poesia che si chiama amore.
Jon Fosse affronta in questo piccolo testo il tema prezioso del diverso e dell’emarginato attraverso una visione assolutamente schierata, che con la scelta registica di Amato amplia ulteriormente la��orizzonte di analisi di quei rapporti umani spesso vissuti nella��oscuritA�. Entrambi i personaggi, interpretati da Alessio Dalla Costa e Federico Giulio Janni, sono dei reietti della societA� seppur per ragioni diverse e vengono studiati attraverso gli occhi dell’interlocutore che in questo scettico avvicinamento al diverso da sA� comincia ad innamorarsene. Non si tratta quindi di un approccio freddo dell’autore allo studio di sottoculture metropolitane a lui distanti, ma di una schierata dichiarazione d’amore verso una a�?sottoumanitA�a�? adorabilmente sbagliata.A�
In questa scrittura, nel linguaggio scarno di questo autore, volutamente epurato da ogni fronzolo per non rischiare che le parole possano seppellire i sentimenti, c’A? una grande e quasi ossessiva ricerca della veritA� profonda dei rapporti umani. Soprattutto quando questi sottendono grandi piaghe sociali, come il razzismo, la paura del diverso e l’omofobia, ma anche dall’altra parte il cieco giudizio del conformismo sociale.A�
PerchA� nella ricerca di questa veritA� autentica dei rapporti fra esseri umani il disagio non A? solo vissuto da una parte piA? debole e socialmente emarginata, ma anche da chi A? piA? conforme a una visione comune e stereotipata e di questa ne A? vittima. In questa non banale visione di ogni identitA� come potenzialmente disagiata o vittima dello stereotipo risiede la grandezza della scrittura di Fosse.

Sono dunque i rapporti umani di queste vite al margine il cuore di a�?Invernoa�? la nuova produzione di Emit Flesti. Lo spettacolo vede in scena Alessio Dalla Costa e Federico Giulio Janni per la regia di Giuseppe Amato, assistente alla regia Sara Troiani.

Il debutto A? previsto per venerdA� 12 maggio alle ore 20.45 al Teatro di Meano alla��interno della prima edizione del progetto Residenze Bellandi, lanciato questa��anno da ariaTeatro in memoria del regista Riccardo Bellandi.

Lo spettacolo A? stato realizzato con il contributo finanziario della Provincia Autonoma di Trento e con la collaborazione di ariaTeatro compagnia teatrale.

I due attori si caleranno nei panni dei due protagonisti, anime smarrite alla ricerca di un sentimento capace di renderli vivi, per trasmettere il messaggio racchiuso in questo testo di Jon Fosse che A? semplice: ogni essere umano A? degno del piA? grande rispetto perchA� A? degno della piA? grande felicitA�.

 

INFO SPETTACOLO

www.emitflesti.com

Vedi anche

Emanuele Masi - Bolzano Danza - Ph Tiberio Servillo

Emanuele Masi – Le Arti e il futuro, verso la 35^ edizione del Festival Bolzano Danza

Riccardo Lucatti intervista Emanuele Masi, il funzionario della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, dal …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *