sabato , 20 Aprile 2024

Il lato b dell’informazione BAND TRENTINE: SOPRAVVIVERE DOPO I BASTARD

tmQuest’articolo A? stato scritto solamente grazie alla preziosa quanto indispensabile collaborazione di Nicola Ferrandi (Trimocnik) e di Gianluca Taraborelli (Nurse), dato che le mie conoscenze in materia si sono penosamente arenate con il flauto classico alle scuole medie (anche se ultimamente sto assistendo a diversi concerti ed ora se mi dicono a�?Resandoa�? non penso piA? che sia gerundio latino accusativo -e se qualcuno di voi se ne intende, capirA� facilmente che neanche latino A? proprio il mio forte).

Il successo dei Bastard durante X-factor A? andato di pari passo con un’autocritica locale sul Trentino poco disponibile a favorire non solo l’emergere delle numerose band locali, ma anche semplicemente l’autorizzazione a far suonare in luoghi pubblici.
La questione che ci poniamo ora A?: passato l’a�?effetto Bastarda�? e l’euforia collettiva stile mondiali di calcio che ha visto le nonne seguire religiosamente i a�?boci de Perzena�? e i bambini indossare la stessa maglietta con a�?Io non compro piA? speranzaa�? per settimane e settimane, come se la cavano al momento le band locali?

L’a�?effetto Bastarda�? ha sicuramente rinnovato l’interesse trasversale tra le generazioni verso la musica rock, spurgando la memoria degli mp3 dalle canzonette pop-dance anonime e volgari tipo a�?La gasolinaa�? ed aumentando i classici del rock tipo a�?Rock the Casbaha�?. Quello che A? certo A? che a�?se i media italiani dessero un’occhiata al panorama musicale trentino, troverebbero dei gruppi altrettanto validi che i Bastarda�?, infatti molte band quali i Supercanifradiciadespiaredosi, Anansi & The Buffalo Soldiers, Resando, Nurse e tanti altri stanno conquistando visibilitA� e riconoscimento anche fuori Regione.
Ora non rimane che sperare che a�?si vendano piA? chitarre elettriche e batterie che playstation…a�?

A livello di luoghi dove suonare perA? la situazione rimane piA? o meno invariata: se il fine settimana trentino propone concerti live A? solo grazie all’impegno delle associazioni che, annaspando tra assenza di finanziamenti e ricavi reinvestiti nel prossimo evento, organizzano, radunano, propongono. Mentre le associazioni si arrabattano in qualche modo, le band macinano kilometri spostandosi da Miola di PinA? a Carzano pur di esibirsi di fronte ad un pubblico in un locale che, con la scusa di organizzare un concorso musicale, mira essenzialmente a far cassa e preferisce ai gruppi con repertorio originale le cover band, che con i Red Hot Chilli Peppers tirano di piA?.

E se la Val di Non e la Valsugana ospitano eventi come a�?Le 7 chiavia�? e tanti altri, la cittA� di Trento rimane in silenzio, eccezion fatta per il CSA Bruno, i musicisti di strada e le feste di laurea: cosA� sabato sera l’intervento della polizia alla prima e partecipatissima serata organizzata dall’Associazione Labirinto nel quartiere San Martino ad ore 00.15 ha impedito ai Nurse di proseguire con la loro performance (che dire, un ringraziamento speciale agli abitanti del quartiere che hanno tenuto duro e concesso quel quarto d’ora in piA? rispetto alle canoniche 00.00 di silenzio assoluto nel centro cittA�…).

La lotta per trovare un palcoscenico che non sia solo il garage di casa dipende anche tanto da a�?come una band si pone nei confronti di quello che faa�?, senza aspettare sul divano la telefonata della Sony, ma attraverso MySpace, Facebook, un bel giro di e-mail, la Trento Blog Community con il gruppo di band Note Trentine e una distribuzione massiccia e sfacciata di demo nei locali (indiscutibilmente fuori Trento), che se per caso il gruppo dovesse fallire, quantomeno i componenti avrebbero alle spalle una bel bagaglio di esperienza (tutto fa curriculum) per andare a distribuire Vangeli o il Folletto. In piA? c’A? da dire che a�?quello che sta cambiando A? l’atteggiamento dei musicisti, c’A? piA? attenzione, voglia di fare, di aiutarsi, di mettere in piedi progetti comuni, cose che fino a poco tempo fa sembravano impensabili e che in realtA� sono l’unico modo per far crescere la scena di una cittA�a�?.

La necessitA� e la voglia di aprire il Trentino alle numerosissime band disposte a (ri)animarlo A? testimoniata anche dal progetto di Dalia Macii dell’Associazione Dissonanze Armoniche e Oscar de Bertoldi (Felix LalA?): una ricerca sulla musica underground trentina, intesa in tutte le diramazioni, da cui nascerA� un libro con le storie delle band, i diversi contesti musicali, i loro spazi, gli aneddoti con un risultato decisamente interessante e ricca di sorprese.

Martina Bridi

Per tutti i gruppi trentini interessati a farsi conoscere sempre di piA?, consigliamo di usufruire anche della TrentoBlog.Tv dove A? possibile caricare file audio, video e immagini…vedere per credere!

Guarda il video Nurse – Live: Condoleezza sulla TrentoBlog.TV

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6 commenti

  1. Condividiamo appieno il contenuto di questo articolo,e vi invitiamo a conoscere la nostra realtà,che opera nel campo del Management Artistico.
    Uno dei nostri prossimi progetti sarà la produzione di una compilation di sole Band del Trentino,senza contest e varie selezioni,contatteremo noi le Band che riteniamo più interessanti,in settembre faremo un comunicato stampa per la presentazione del progetto.

    Un saluto e complimenti a Martina Bridi
    Che invitiamo nei nostri uffici.

    Il nostro Roster:
    UNòRSOMINòRE.
    Supercanifradiciadespiaredosi
    The Bankrobber
    NOVA
    Universal Totem Orchestra
    The Mugshots
    Pausa Merlot

  2. Molto interessante questo articolo!
    Sabato sera è stato un peccato non aver potuto ascoltare la musica del gruppo dei Nurse.
    Forse sarebbe il caso che gli abitanti qualche volta venissero incontro alle esigenze di questo tipo di eventi.

    mg

    ps:il flauto classico!hihi!

  3. Forse sarebbe il caso che la gente capisca che gli eventi non debbano essere solo la notte. Non capisco come un concerto di un gruppo che non utilizza scenografie o effetti coreografici pirotecnici (che quindi richiedono il buio) non possa essere bello se inizia alle 21 e temina alle 23. Mi sfuggono veramente quali sono le “esigente” dell’evento.

  4. Penso che offrire la possibilità a più gruppi di suonare all’interno della stessa serata sia meglio sotto molteplici punti di vista:

    – il pubblico in un solo evento ha la possibilità di ascoltare (e conoscere) più band contemporaneamente, confrontandole e sentendo generi nuovi per le sue orecchie. Ha più intrattenimento durante la serata e può scegliere di arrivare alle 21, alle 22, alle 23 o alle 24 perchè tanto il valore aggiunto della musica c’è per più tempo;

    – l’organizzazione ottiene più proventi da reinvestire nelle iniziative a venire quanto più la gente rimane, e sicuramente la presenza è maggiore durante il concerto, e non a musica terminata.
    Inoltre, organizzare una serata significa investire pesantemente in spazio, corrente elettrica, logistica, tempo,… quindi quanto più è denso l’evento tanto più ne sarà valsa la pena;

    – invitare tanti gruppi a suonare (e quindi non terminare con una sola esibizione di un’ora) vuol dire che prima o poi anche quelli che fanno più fatica a conquistare un palcoscenico possono trovare un modo per partecipare a manifestazioni un pò più importanti e quindi farsi conoscere;

    detto ciò, da buoni trentini, possiamo anche andare a dormire alle 20:20 appena finito il tg1 o al massimo verso le 21:00 una volta terminati i programmi demenziali che propone la tele nella fascia 20:30-21:00…

  5. Io c’ero sabato e i per quei pochi minuti in cui hanno potuto suonare i Nurse son stati grandiosi! senza impianto senza microfono..in due…energia incredibile. Proprio quello che manca ai trentini, Panizza spende 700 mila euro per i costumi delle bande ma nemmeno il buon senso di rispettare un gruppo e fargli terminare il concerto.
    Concrto organizzato da ragazzi, senza contributi, investendo poche centinaia di euro..

  6. o povero cittadino che ti senti turbato da cotanto frastuono… prova un pò a sceglierti una casa in un eremo isolato dal mondo… vedrai che lì, i tuoi sonni saranno beati e silenti….

    …. “mi me domando perchè el se ostinìa a voler viver en zità“…

    @luca
    i concerti non devo esserci per forza solo la notte anzi… ben vengano durante tutto il giorno… sarebbe bello farne qualcuno anche la mattina… mi domando però qual’è il problema di base di questa gente che non accetta un pò di frastuono una sera d’estate (non un ripetersi di rumori molesti continui nel tempo… ribadisco la prima sera)… siamo così vittime e schiavi di quell’ora di sonno che perdiamo…? se devo sopra ogni cosa dormire posso anche per UNA SERA infilarmi due tappi nelle orecchie e via… non credo che a S.MArtino sia arrivato il Truck con l’impianto degli Ac/Dc. Oppure il problema è che non riusciamo a seguire il nostro programma preferito alla televisione? la gente è insofferente e sta male… e questa mancanza di sopportazione e questa rigidità tutta trentina ne è una dimostrazione…

    Voi non sopportate piu nulla… vi infastidite e spaventate per qualsiasi cosa che vi riveli, anche minimamente, la vostra misera condizione di schiavi… ve la fate sotto e vi da fastidio che ci sia gente felice che si diverte

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