sabato , 20 Aprile 2024

“Altro tiro altro giro altro regalo”: il libro di Flavio Tranquillo recensito da Luca Mich

“Altro tiro altro giro altro regalo” A? il libro di Flavio Tranquillo, storico commentatore dell’NBA per Sky, che il nostro esperto Luca Mich ha recensito in esclusiva per i lettori di TrentoBlog.

altro-tiro-altro-giro-altro-regaloCi sono libri che ti entrano dentro giA� dopo poche pagine, altri che non lo fanno neanche dopo letture insistite, e poi ci sono quelli che sono giA� dentro di te, come se fossero una��estensione dei tuoi pensieri o un modo per ordinarli: un ordine che qualcun altro ha dato per te, con parole che difficilmente riusciresti a buttare su un foglio alla stessa maniera. Sono i libri forse piA? difficili da recensire, anche se qui la��intento recensorio non A? propriamente quello classicamente inteso ma A? piA? vicino ad un commento da lettore appassionato del tema. Ea�� il caso di a�?Altro tiro, altro giro, altro regaloa�?, il libro di Flavio Tranquillo, giornalista sportivo in forze a SkySport noto a tutti coloro che in Italia amano la palla a spicchi e quei due cesti posizionati in cima a due pali a nobilitare spiazzi di cemento, asfalto o parquet.

Flavio, il tono confindenziale A? voluto perchA? mi pare di conoscerlo da sempre, lo palesa giA� in copertina: non si tratta di una biografia di stampo classico nA? postmoderno, piuttosto di una rapsodia di elementi, di un condensato nemmeno troppo ordinato (anche se ci sono i quarti a scandirne la��incedere, proprio come in una partita di a�?baloncestoa�?), di uno scritto istintivo, giustapposto e passionale quanto lo sono le sue telecronache.

Dentro ci finiscono la��etica del gioco e della giustizia (sportiva e non solo), i dietro le quinte in cabina di commento fin dai tempi delle prime emozionanti telecronache per le tv locali di quella Milano che ha visto picchi altissimi di basket ai tempi di Premier, Meneghin, Da��Antoni; ed anche incursioni in argomenti spinosi quali la gestione dei giocatori italiani in serie A, i drammi di baskettopoli, il ruolo degli arbitri.

Episodi, situazioni e persone analizzate sempre con una pluralitA� di punti di vista che, chi non A? abituato a sentire giA� le telecronache di Flavio, non si aspetterebbe nel giornalismo sportivo nostrano, troppo spesso intento a sentenziare e giudicare piA? che a raccontare e a sfaccettare. Quale che sia la��argomento, non esistono ne morali ne giudizi di merito ne prese di posizioni assolute: la pluralitA� dei punti di vista, ancorchA? provenienti da un unica persona, A? il valore che piA? impressiona e caratterizza le oltre 200 pagine di questo libro che piA? che essere una biografia A? un omaggio al gioco della pallacanestro.

Il rischio, consapevole, che corre Flavio in certi frangenti A? quello del moralismo, ma si tratta di un fraintendimento possibile solo a chi confonde tra loro etica e morale. Lo spiegare il perchA? nel basket prevalgano atteggiamenti virtuosi qualora se ne capiscano le dinamiche di gioco completo, elegante, dignitario, lo sviscerare i comportamenti che piA? si addicono al gioco e che questo contribuisce ad esaltare, non A? a�?fare la moralea�? bensi mostrare ciA? che di piA? corretto ed etico contraddistingue il Gioco (espressione mutuata da The Game, seminale libro sul basket di strada di Peter Axthelm): un gioco che A? fatto di talmente tante variabili alla��interno della��infinitA� di azioni che contraddistingue una partita, che non puA? ad esempio essere relegato ad un solo episodio da ritenersi decisivo alla��interno dei 48 minuti, un gioco che rappresenta a�?una livellaa�? perchA? dentro a quel rettangolo non importa chi tu sia fuori o che storia tu abbia: dovrai dimostrare chi sei li dentro e dovrai farlo rispettando quel Gioco. Va da se che etica, morale, valori si mescoleranno in quello che A?, a detta di Flavio e anche di chi scrive, lo sport piA? bello e completo del mondo.

Di altro giro non potrei dire che bene fondamentalmente, e consigliare di leggerlo non solo a coloro che sono innamorati della pallacanestro, ma anche a chi vuole provare a capire in quali altri modi puA? essere visto uno sport: oltre il tifo, oltre la critica sportiva, oltre la passione pura.

a�?Sono sicuro che nessuno ricava piA? piacere da denaro e potere di quello che ricavo io nel vedere due canestri in una palestraa�?, recita la frase di James Naismith (la��inventore del Gioco) riportata come incipit della��ultimo capitolo del libro, beh sono altrettanto sicuro che nessuno ricavi piA? piacere dal leggere questo libro, di uno sportivo nel vero senso del termine.

Luca a�?Lukea�? Mich
@LucaMich23

Flavio Tranquillo

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