venerdì , 19 Aprile 2024

QUANDO I FRATELLI LITIGANO
di Serena Costa e Stefania d’Elia

Kids fighting in the back of a carSono in cucina pronta ad affondare le mani in acqua e farina per fare la pizza. Sono indecisa se cominciare o se andare di la a dare una sbirciata preventiva… ma tutto tace, sono ottimista e inizio a impastare.

Di colpo un urlo squarcia il silenzio: a�?SAMUUUUUEEEEEELa�? Alzo gli occhi al cielo rassegnata. Possibile che 10 minuti da soli senza litigare non li riescano a passare?

Gaia ha 5 anni, una piccola donnina tutta cuccioli e pastelli colorati, Samuel non arriva al metro ma ha una potenza distruttiva pari a quella di un carro armato: bambini diversi, caratteri diversi, reazioni diverse. E spesso mi trovo in difficoltA� a gestire i loro capricci. Il a�?se lo fa lui lo voglio fare anche ioa�? A? alla��ordine del giorno e poco importa se Gaia ha smesso da anni ormai gli atteggiamenti tipici del bambino piccolo, il fatto che il fratello li ha, e che tra la��altro, ci fa ridere (cosa sbagliatissima lo so, ma a volte proprio non si resiste), A? un motivo sufficiente per ricominciare.

Insomma spesso mi trovo spiazzata e mi domando a�?Cosa sto sbagliando?a�?.

Eppure non tornerei indietro, sono ancora convinta che il regalo migliore che ho fatto a Gaia sia un fratellino (e di conseguenza il regalo migliore che ho fatto a Samuel A? una sorellina), quando giocano e si abbracciano sono la cosa piA? bella del mondo, scaldano il cuore e mi fanno stare bene.
Ma quei litigi continui, quei battibecchi di sottofondo minano la mia sicurezza, come fare? Come gestire i loro, giustissimi capricci?

La��episodio raccontatoci da Stefania rappresenta una delle piA? comuni esperienze dei genitori con almeno due bambini piccoli in famiglia. I bambini litigano in continuazione e i genitori, tipicamente la mamma, si ritrova a non saper piA? come fare.

Il desiderare intensamente il gioco del proprio fratellino piccolo o la��attivitA� a lui concessa dalla mamma, A? una��evidente espressione di gelosia tipica dei fratelli maggiori. Se provate a mettervi nei panni dei bambini, diventerA� facile anche a voi capire che la��arrivo di un altro pargoletto che cattura le attenzioni principali della mamma, A? un evento estremamente doloroso e difficile da gestire perchA� quando si A? piccoli si vuole ancora essere al centro del mondo e, quindi, degli occhi dei propri genitori.

Il litigio con il fratello piA? piccolo rappresenta, quindi, un modo per a�?contendersia�? la��attenzione e la��amore della mamma che, se interviene nel litigio, rischia di cadere nella trappola posta dai bambini della richiesta di attenzione e di appoggio ad uno o alla��altro. Non a caso, infatti, nel racconto i due bambini litigano mentre la mamma A? impegnata nel fare la pizza oppure quando la mamma concede qualcosa al fratellino minore.

Intervenire nel litigio per definire chi ha iniziato, chi ha ragione e chi torto, chi va punito e chi va consolato e difeso, A? il modo migliore per incrementare la frequenza dei litigi anzichA� diminuirla! Da un punto di vista psico-educativo, quindi, ciA? che un adulto deve fare non A? porre termine al litigio, o comportarsi da giudice, accusatore o paciere, bensA� gestire e controllare la propria tentazione di intervento che si deve ridurre solo ai casi in cui vi A? un effettivo rischio per i bambini. CiA? che A? opportuno fare A?, invece, rimanere neutrali non prendendo le parti di nessuno, e stimolare la��espressione dei vissuti emotivi di ciascuno e il confronto reciproco tra i due litiganti, attraverso modalitA� adattate alla��etA� di ciascuno.

In questo modo i bambini, allenandosi a gestire i litigi in autonomia, apprendono tre competenze fondamentali nella vita:

le capacitA� autoregolative, cioA? i bambini imparano a gestire i conflitti senza richiedere la��intervento della��adulto, in particolare imparano a prendere accordi e a regolare i propri interessi in funzione di quelli degli altri;
il decentramento, cioA? la capacitA� di non essere rigidi sulle proprie posizioni;
capacitA� creativo-divergenti, cioA? abilitA� di trovare soluzioni creative ai conflitti.
Per concludere, quindi, non ca��A? nulla di sbagliato nella��accorgersi che i propri figli litighino e magari anche con frequenza. Non si tratta di un errore del genitore perchA� il litigio A? un fatto naturale che testimonia la��esistenza di una relazione viva tra due o piA? persone. I litigi fra fratelli, sebbene faticosi da sostenere, rappresentano, infatti, una��importantissima esperienza di crescita.

La mamma: Stefania d’Elia
La psicologa: Serena Costa

 

 

 

Credit.photo- A� iceteaimages

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