“I LUKONAUTI” di ISABELLA MARIA STREICHER

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Dicembre, 2025 @ 6:44 pm

(In latino “liber” significa libro e libero)

Ho interrotto la lettura di molti saggi di Hannah Harendt (“Le origini del totalitarismo”) per dedicarmi ai messaggi giornalieri che precedono le quattro settimane dell’Avvento racchiusi nel libro di Marcello Farina “Grammatica della speranza” ma …
… ma durante l’ultima riunione del nostro Gruppo di Lettura “Librincontri” di Mirna Moretti, l’autrice Isabella Maria Streicher ha presentato il suo libro, “I Lukonauti” e le mie due letture mi si sono integrate a vicenda, a testimoniare il valore e la forza della “speranza attiva” anche e soprattutto nei momenti più difficili della nostra vita.

Il libro di Isabella mi ha catturato sin dall’inizio per una numerosa serie di coincidenze alle quali farò brevissimo cenno in coda al mio post. Proseguendo nella lettura, man mano che si sviluppava il racconto-testimonianza della micidiale malattia del marito Luca Primon (liutaio di fama internazionale) e la capacità di Isabella di reagire anche positivamente a tale dramma, la mia lettura è diventata una “corsa”: divoravo le pagine accumulando una serie di input che a fine lettura stanno dando vita a moltissime riflessioni.

Questa mia non è un’intervista all’autrice (come all’inizio avevo pensato di fare) né una recensione del libro, bensì segna l’avvio di una serie di riflessioni intense, ad iniziare da come potrei definire il libro:
Libro diario / coraggio / introspezione verità / speranza attiva / rinascita / famiglia / riforma della propria vita / nuove opportunità / maggiori possibilità di scelte / risparmio di energia non sprecata in eventi immeritevoli / scritto di getto / scritto in un ottimo italiano da una madrelingua tedesca / sicuramente libro Nuovo, nuovo anche perché tale anche nei suoi aspetti più “materiali”: la divisione in “capitoletti oggetto” e in “capitoletti soggetto”.

L’autrice sta scrivendo un secondo libro di genere totalmente diverso, incentrato sulla zona di S Croce (Fiavè), a sua insaputa la zona dei due Don: Lorenzo Guetti e Marcello Farina.

Cosa? Volete che indichi le coincidenze di cui all’inizio del mio post? Ve ne cito solo un paio: abitiamo nella stessa zona di Trento, ambito nel quale si svolge il racconto-testimonianza di Isabella; Franco Primon, fratello del marito di Isabella, già campione italiano di una classe velica (Snipe-Beccaccini), ha fatto parte determinante dell’equipaggio con il quale con il mio piccolo Fun di sette metri Whisper ITA 526 un ventennio fa abbiamo vinto il campionato sociale (articolato su ben 12 regate!) del club velico Fraglia Vela Riva a Riva del Garda: una scoperta dell’ultimo minuto, la mia! Com’è piccolo il mondo, ovvero letteralmente l’insieme delle relazioni umane.
Complimenti Isabella! Al tuo prossimo libro, dunque!

P.S.: Dove trovate questo libro? Sicuramente a Trento nella libreria Il Papiro di Via Grazioli, sempre nella nostra comune “zona”.