FESTA DI MEZZ’ESTATE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Luglio, 2024 @ 9:11 am

Trento. L’Accademia delle Muse festeggia la sua “mezz’estate” con un concerto nel giardino della Presidente Cristina (pianoforte); Daniela Carloni (voce e chitarra); Luciano Maino (voce e fisarmonica); Giovanna Laudadio (voce).

Brani eseguiti: Canto indù di Rimsky Korsakov; Vivaldi: Guarda in quest’occhi e senti; Mozart: andante dal concerto K 467. Inoltre alcuni pezzi di musica leggera “storica” del primo ‘900 magistralmente eseguiti da Luciano. Letture di brani di Antonio Amurri da parte di Alfonso Masi.
Esecuzione assai originale: Luciano ha eseguito sulla sua fisarmonica “Casta diva” dalla Norma di Bellini. Scusate se è poco!

Intervallo eno-gastro-astronomico.
Danze sull’erba.

Fra i presenti, le splendide nipoti di Gianfranco e Rosetta giunte dalla Germania e la fortepianista internazionale Stefania Neonato, anch’essa giunta dalla Germania dove è docente. Non me ne vogliano coloro che non cito nominalmente.
Un vivo ringraziamento all’ospite presidente Cristina alla quale formuliamo i migliori auguri per il suo “onomastico”: sarebbe compleanno ma noi siamo veri gentlemen!

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ANZIANO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Luglio, 2024 @ 4:37 pm

Ho scoperto di essere tale. Secondo la classificazione internazionale dai 70 agli 80 sei “giovane anziano”, oltre sei “anziano” ed io sono un mod. 1944! Al riguardo, mi piace una cifra come si dice ottanta in francese: quatre-vingts, quattro volte venti!
L’altro giorno con una e-mtb ho fatto fatica ad arrivare in cima ad una salita al 15% (Lago di Tovel), roba che qualche anno prima superavo con la bici da corsa!
Evvabbè … l’età ti toglie “ma però” l’età di da!
A me ha dato il tempo: molto tempo, da dedicare alle famiglie (mia e quelle dei figli); alle cose belle che prima guardavo senza vedere; alla vela (25 anni di regate); alle pedalate; alla Politica cioè agli Altri. Già, perché io non sono candidato, non ricerco incarichi o posizioni di sorta quindi sono assolutamente libero di lottare per le idee nelle quali credo senza che mi possa accusare di un qualche interesse personale.

Le mie prime idee sono
– internazionale: una UE Politica;
– statale: come ridurre il debito pubblico aumentando al contempo la liquidità;
– locale: una nuova età dei Comuni (Enti Originari) nel rapporto con il loro Ente Successivo (nel mio caso, Comune di Trento-Provincia Autonoma di Trento).

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La maggiore difficoltà che incontro è di trasmettere ai giovani la mia esperienza ed il mio sentire senza apparire quello che non voglio essere: colui che voglia imporre il proprio punto di vista. Come agisco, allora? Semplice: espongo le mie idee e soprattutto le mie esperienze su un banchetto, alla portata di chi voglia eventualmente approfittarne: una sorta di free self service. E ringrazio anche chi passa, mi concede solo un’occhiata e tira dritto.

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Se poi qualcuno fa scattare l’Effetto Borsalino (ovvero, mette il proprio cappello su una idea mia), ben venga, purchè si faccia!

F.to da me, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO.

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L’IRREDIMIBILE DANTESCO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Giugno, 2024 @ 10:32 am

In molti recenti post ho descritto l’utilità che avrebbero l’UE e lo Stato a lanciare emissioni di Titoli Irredimibili “Rendita” non di debito. Scopro ora che già il padre Dante in alcune bozze della sua Divina Commedia aveva parlato dell’argomento, salvo poi decidere di non inserirle nel testo finale. Ma iniziamo con la condanna che compare nel testo definitivo della Commedia:

Inf. XXVI – versi 1-3: Godi Fiorenza poi che s’e si’ grande / che per mare e per terra batti l’ale / e per lo ‘nferno tuo nome si spande …

Inf. XXXIII – versi  70 e sgg.  :  Ahi Pisa, vituperio de le genti  / del bel paese là dove ‘l sì suona, / poi che i vicini a te punir son lenti, / muovasi la Capraia e la Gorgona, / e faccian siepe ad Arno in su la foce, / sì ch’elli annieghi in te ogne persona!

Inf. XXXIII versi  151-153 : Ahi Genovesi uomini diversi, d’ogne costume e pien d’ogne magagna / perchè non siete voi del mondo spersi?

Perché questa triplice condanna? Ed ecco che veniamo alle bozze di cui si diceva poc’anzi. Esse ci svelano l’arcano: la condanna fu comminata perché quei tre Comuni non avevano lanciato emissioni di Titoli Irredimibili “Rendita”:

Egl’è che quando s’abbisogna
di provveder danaro a la Comune
sia Genua o Pisa o casa di vergogna

Fiorenza tosca piena d’ogni acume,
non sanno come far se non coprire
di debito, che lor credon di piume

avrà futuro peso a non ferire
figli e nepoti nati e nascituri
fino di fame a far loro morire

siccome l’Ugolin fra tristi muri.
E in vece, l’adottar carte novelle
farebber progredir loro sicuri

lontano dagli inciampi e da querelle
ch’oggi li fanno ir rasente il muro
poi che del culo lor strappar la pelle

vorrebbe il cittadin, pur casto e puro,
stanco de lo futuro ipotecato
a discendenza sua sanza futuro

chè  Irredimibil lor non fu adottato.

Qui il frammento è illeggibile, la pergamena sembra mangiata dai topi. Il testo diventa di nuovo leggibile laddove il Poeta si rivolge al duca suo Virgilio con una preghiera …

O duca mio lontan da questo lido
sia grato a te l’invio de le novelle
sì come nel mio cor i’ mi confido

scevre da male lingue e da querelle.
I’ scrissi un canto sulle idee più nuove
che spesso son trattate miserelle

da chi nemmeno sa far d’esse prove
onde verificarne la portata
poi che cervello suo ne pur si muove

inabile a voltar d’uova frittata!
Ed io che scrissi in dolce stile novo
capisci che nel marmo rigirata

poi che riposo acconcio i’ non ritrovo
è mia posizi-on d’omo defunto
che l’ignoranza lor vindice covo

sin che quel lor ragliar non sia consunto.
Aspetto quinci ansioso tua risposta
a questo mio rimare di riassunto

che mi vorrai ‘nviar per meile posta.

Come si vede, già a quei tempi si usavano le e-mail. A parte questo fatto, non c’è da dubitare dell’autenticità di questi ritrovamenti: adottiamo i titoli irredimibili!  Infatti abbiamo scoperto un altro frammento, nel quale il Padre Dante loda quei Comuni che li abbiano emessi: Dante colloca in Paradiso ad alcuni Capi di Stato virtuosi:

A voi ch’avete Rendita adottato
e in alto ciel godete ricompenza
a la cagion del nobil risultato

sicchè piena d’ognuno è la dispenza
di ogni cittadin che governate
cui non fiaccaste la di lui pazienza,

sia lode e gloria che vi meritate
d’ascolto avere dato allo consiglio
sì chiaro scritto in pagine vergate

che legger non vorrà solo un coniglio
che tema lo confronto con le idee
da affrontar con nobile cipiglio

poichè non pote dir “sono le mee”.

                                                               (Riccardante Lucattieri)

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OGGI SULLA STAMPA LOCALE (TRENTO)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Giugno, 2024 @ 10:15 am

Mentre lavoravo al mio Progetto Pesto, la stampa locale (quotidiano ilT- Trento) a pag. 3 pubblicava un mio intervento sul progetto Cabinovia Trento-Monte Bondone.

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QUO VADIS DEBITO PUBBLICO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Giugno, 2024 @ 2:00 pm

– L’UE ha avviato la procedura di infrazione contro l’Italia per l’eccessivo debito pubblico.
– Il ministro Giorgetti: nessun allarmismo, era previsto, ce lo aspettavamo, quindi … quindi va tutto bene! (Beato lui …)
– Gentiloni: nessun allarmismo, basta avviare una riduzione del 5% all’anno, cioè di – 10 mildi l’anno (in meno).
– Nostra prossima finanziaria: l’anno prossimo serviranno 20 mldi (in più).

-10 +20 = 30 miliardi, quelli che mancheranno l’anno prossimo!

Dice … e che problema c’è? Abbiamo alcune soluzioni:
1) ridurre (ulteriormente) i servizi pubblici, a iniziare dalla sanità …
2) … e/o una bella patrimoniale …
3) … e/o usciamo dal sistema UE così nessuno più ci rompe le palle!

IO INVECE PROPONGO:
1) EMETTERE TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI RENDITA sottoscrivibili da cittadini UE, riclassificati non di debito (in quanto espressamente escludenti il diritto al riscatto):
a) in sostituzione della tranche di debito pubblico in scadenza: riducono il livello del debito. Insieme a
b) nuove emissioni: non aumentano il debito e al contempo aumentano la liquidità del Tesoro.
2) mettere in vendita a tranche annuali l’enorme patrimonio immobiliare degli enti pubblici oggi non a reddito, a tranche annuali per non deprimere il mercato immobiliare, attraverso un apposito Fondo Immobiliare.
3) Riprendere il piano di riduzione dei costi (Cottarelli/Renzi).

P.S.: abbiamo fatto male a intitolare il nostro libro di 4 anni fa “Ricostruire la finanza”: il mio amico Gianluigi ed io avremmo dovuto chiamarlo “RIFORMARE LA FINANZA”.

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A PENSAR MALE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Giugno, 2024 @ 9:55 am

… si fa peccato ma si indovina. Se poi quello che pensa sono io! Figuratevi un po’ … io, figlio di un toscanaccio (di Montalcino), uno di quelli “maledetti” da Curzio Malaparte che poi come se non bastasse era maresciallo dei CC: qualche suo cromosomo mi sarà arrivato si o no, che ne dite?

Che poi – ciliegina sulla torta! – io ho studiato il latinorum e mi sono laureato in giurisprudenza … ecco, mi viene in mente quel tale mio collega leguleio … dello Studio Cicerone & Associati … sì, proprio lui, il capo, il dominus … l’avv. M.T. Cicerone in persona, il quale per trovare il bandolo della matassa si chiedeva “Cui prodest? Cui bono? Chi ci guadagna? A chi vien bene?

Ed allora mio metto a pensar male: chi aveva interesse a far naufragare l’idea/progetto STATI UNITI D’EUROPA? Proviamo a individuarne alcuni

  • chi oltre oceano dice: America First, basta aiuti all’Ucraina;
  • chi, nell’Europa dell’est, oltre che all’Ucraina sconfitta vuole una UE debole;
  • chi, in Italia, preferisce rinchiudersi in un piccolo recinto delimitato da voti inconsapevoli per poter continuare a gestire il potere, piuttosto che misurarsi con la realtà continentale;
  • chi è stato “pregato” di fare naufragare quel progetto.

Ora mi chiedo: chi ha fatto fallire il progetto Terzo Polo e quindi anche quello STATI UNITI d’EUROPA ben sapendo che sarebbe caduto lui stesso … mi chiedo: perché lo ha fatto? Chi ci ha guadagnato? A chi è venuto bene? Cosa ne ha tratto? Perché ha sempre rifiutato il confronto su temi concreti con chi gli proponeva un’azione (appunto, azione) unitaria?

Insieme avremmo avuto ben 7 rappresenatnti in UE. Separati, nessuno: cui prodest?  Cui bono? A pensar male …

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G & C

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Giugno, 2024 @ 8:59 am

No, raga, non è una marca di scarpe (quella è IGI & CO): G & C sono le iniziali di Giorgia e Carletto.
Infatti Giorgia (e i suoi) si comportano come Carletto: rifiutano il dialogo e il confronto sui contentuti concreti: questa non è democrazia ( e infatti loro, di fatto, la democrazia non la vogliono, rendiamocene conto!).
La democrazia non è “Chi ha vinto le elezioni comanda e chi le ha perse non rompe le palle”: la democrazia è libero apporto di tutti, confronto e discussione con tutti con argomentazioni concrete e serie.

Io sono persona cresciuta nelle SpA e questo tipo di azione “spolitica” (cioè che di politica veramente ha poco!) mi fa pensare ad un capo azienda che diriga la sua SpA senza consultare e confrontarsi con la sua struttura, i suoi clienti, i suoi fornitori, le sue filiali: “Io ho il potere, io comando, si fa così e basta”.


Vi assicuro che quella SpA creerebbe solo danni: agli altri e a se stessa.

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QUOD NON FECERUNT BARBARI, FECERUNT BARBERINI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Giugno, 2024 @ 7:52 am

(DAL M5S A GIORGIA)

Espressione formulata contro il papa Urbano VIII (Maffeo Barberini), che durante il suo pontificato (1623-1644) spogliò il Pantheon dei suoi bronzi per fare cannoni e per ornare le colonne e il baldacchino dell’altare maggiore di San Pietro. La frase viene citata con riferimento ad altri atti vandalici.

Ci avevano provato quelli del M5S a trasformare la Democrazia Parlamentare in democrazia diretta, diretta da pochi, cioè in oligarchia: referendum propositivo con quorum limitato + Parlamento obbligato ad approvare la proposta referendaria senza poterla modificare = leggi fatte da poche persone = oligarchia.  E sono stati fermati da Matteo Renzi.

Lo sta facendo l’attuale governo con il moltiplicarsi di decreti; tempi contingentati; mancanza di confronto sui contenuti; ricorso alla votazione sulla “fiducia”.

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NOI RIFORMISTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Giugno, 2024 @ 4:11 am

Ieri discutevo con amici sul significato e sulla portata del termine riformista.
Io ho sostenuto che si deve superare la vecchia ed errata alternativa SOSTANZA-FORMA, perchè la forma è sostanza: infatti la forma è solo un altro modo di essere della sostanza, ma sempre sostanza è: l’acciaio di cui è fatta una spada resta tale anche se quella lama viene fusa e “trasformata” nel vomere di un aratro.
Quindi la vera alternativa è SOSTANZA NELLE SUE VARIE FORME che si contrappone all’APPARENZA.

Noi RIFORMISTI di ITALIA VIVA vogliamo dare NUOVA FORMA ALLA SOSTANZA: interveniamo su FATTI CONCRETI e su di essi ci vogliamo confrontare: confronto rifiutato da chi invece punta sull’apparenza. Simulatore e dissimulatore di ogni cosa, diceva Cicerone a Catilina, simulator et dissimulator omnium rerum, che fai apparire vere tutte le cose false e viceversa.

“Tutto va bene madama la marchesa” ci dice un’ “alta” personalità del governo, subito smentita dai dati ISTAT, BANKITALIA anche nostri locali, qui, nella nostra regione.

Finita la campagna elettorale delle elezioni europee, per noi ne inizia una seconda: la CAMPAGNA TESSERAMENTO A ITALIA VIVA. Ed allora ripartiamo dal nostro essere RIFORMATORI cioè CONCRETI: avanziamo PROPOSTE CONCRETE. E qui sorge un problema: di che livello devono essere le nostre proposte? Europeo? Statale? Provinciale? Cittadino? A quali di esse è più sensibile la popolazione?
E poi, come possiamo rendere convincente al massimo grado una nostra idea? Quanto deve essere sviluppata? Se fossimo al governo, la svilupperemo in un progetto, la cui realizzazione sarebbe il nostro migliore modo di attrarre fiducia e voti.

Ma non siamo al governo.

E allora possiamo solo svilupparla come pre-progetto di larga massima al fine di renderla più convincente senza farle perdere nulla quanto a immediata comprensibilità da parte dell’elettorato.
Se poi chi è al governo la fa sua e la realizza, ovvero se poi scatta l’Effetto Borsalino (“mettere il proprio cappello sulle idee altrui”) ben venga, purchè le nostre idee siano attuate, a vantaggio della comunità.

Fra le tante, ecco ALCUNE MIE IDEE PRE PROGETTO che porto avanti da tempo:
1) dare vita ad una SpA comunale multiservice per recuperare inutili esborsi fiscali, parte dei quali può essere usata a pareggio della gestione della nuova telecabina Trento-Monte Bondone;
2) emettere Titoli Irredimibili Rendita per abbassare il debito pubblico ed al contempo aumentare la liquidità per servizi e investimenti;
3) creare un nuovo prodotto turistico, il Trentino Bike Safari e insieme al Sud Tirol Bike Safari collegarlo all’esistente Tirol Bike Safari, realizzando un’offerta turistica euroregionale;
4) attrarre la ricca finanza privata della massa enorme dei nostri turisti con l’emissione di Buoni Ordinali locali (BOC, BOP, BOR) ex art. 35 della L. 23.12.94 n. 724;
5) attuare nel rapporto comuni maggiori-Provincia Autonoma la stessa autonomia che la Provincia Autonoma reclama dallo Stato.

Firmato da me, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO. #ItaliaViva #italiavivatrentino #italiavivatrento

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TZUNAMI CONTINENTALE E … ITALIA “SOVRANISTA” o STATI UNITI d’EUROPA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Giugno, 2024 @ 6:02 am

Alessandro Volpi è docente di Storia contemporanea presso il dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa e si occupa di temi relativi ai processi di trasformazione culturale ed economica nell’Ottocento e nel Novecento.
Volpi – nella rivista “Altraeconomia” – ha preso le mosse dalla recente dichiarazione cinese di ricorrere contro possibili dazi all’importazione in USA delle proprie auto elettriche. Da qui, analizzando il passivo della bilancia commerciale USA e UE nei confronti della Cina; l’attivo cinese nei confronto di altri 120 paesi; il disimpegno cinese dai titoli di debito pubblico USA; la concentrazione del debito pubblico USA in pochi potentissimi fondi di investimento, il primato mondiale di ben quattro banche cinesi quanto ad attivo patrimoniale … da tutto questo Volpi trae una conseguenza: la possibile reazione cinese contro nuovi dazi doganali USA con la de-dollarizzazione, il che farebbe sgonfiare l’attuale pericolosa bolla finanziaria internazionale, con catastrofiche conseguenze anche per tutta l’UE.

I dati che stanno alla base di questa micidiale possibilità sono molto poco conosciuti e assolutamente non compresi dalla stragrande maggioranza dei cittadini i quali pertanto del tutto incolpevolmente ignorano questi enormi rischi che (anche) l’UE sta correndo ove maturasse un simile scenario.
Da quanto sopra mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature personali, per quello che possono valere.

1) La Russia – contando su velati accenni al ricorso ad armi atomiche – sta facendo il lavoro sporco, cercando militarmente ampliamenti geografici, i quali – fra l’altro – distraggono la nostra attenzione dall’espansione finanziaria e commerciale cinese.
2) La Cina fornisce alla Russia sistemi industriali “doppi” i quali possono produrre pentole o armi, a scelta di chi li utilizza.
3) L’espansione finanziaria e commerciale cinese presuppone l’esistenza di un ampio popolo di compratori occidentali “vivi”, quindi impedirà alla Russia l’uso di armi atomiche.
4) All’interno di questo tzunami continentale finanziario-economico-commerciale-militare, quale ruolo sta svolgendo l’UE? Attualmente nullo. Figuriamoci la sola Italia!
5) Nel “nostro” G7 italiano, si è parlato o almeno si è fatto un cenno a tutto ciò? Non mi pare …

Ecco, ho cercato di spiegare ancora una volta – se mai ce ne fosse stato bisogno – quale grosso errore è stato commesso da una parte dell’elettorato e di una certa area politica italiana non avere inviato a Bruxelles una persona esperta e apprezzata in ambito geopolitico, il nostro MATTEO RENZI e a non puntare tutti sugli STATI UNITI D’EUROPA e su un cavallo di razza assolutamente vincente: MARIO DRAGHI.
Comunque, se mi sbaglio mi corigerete!

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