UN EVENTO VERAMENTE LIETO A RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Agosto, 2024 @ 6:46 pm

Conosciuti e frequentati sulla spiaggia, fino a venerdì scorso; scoperti dirimpettai: la mamma lo aspettava fra sette giorni ma il maschietto ha anticipato e la notte scorsa è nato … in casa, per fare compagnia alla sua sorellina! Tutto bene, bimbo e mamma! Abbiamo visto e salutato il neo arrivato e i suoi genitori dalla finestra. Una forte emozione anche per noi, semplici conoscenti in via di diventare amici: vero bimbo nuovo?

Riccardo e Maria Teresa

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IO, LA MIA PATRIA OR È DOVE SI VIVE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Agosto, 2024 @ 4:35 pm

Così scriveva il Pascoli, mestamente.  Io riprendo quelle sue parole senza mestizia, al contrario grato per le patrie che la vita mi ha offerto.

A Genova ci sono nato, cresciuto, laureato, sposato e la prima patria è come il primo amore: non si scorda mai. Poi il lavoro mi ha fatto “girare” In Italia e all’estero, ma a parte Genova, “le città le più che ho abitato” (espressione dialettale ligure) sono Trento e Riva del Garda: rispettivamente seconda e terza patria in contemporanea e a pari merito. In Trentino ci venivo in vacanza, a scalare le Dolomiti di Brenta e le Pale di S. Martino. Poi un giorno mi hanno offerto di venirci a lavorare e mi ci sono installato.

Riva del Garda … be’ raga, io che sono nelle acque del Mar Ligure … l’attrazione è stata fatale … che poi, a ben vedere, la lapide apposta a fianco della casa comunale di Riva ricorda che i primi abitanti della città furono i Ligures, e allora …

Riva … il nome devono averlo dato i Trentini che, scendendo dalle valli, scoprirono il lago, altrimenti se fosse stato il contrario, il nome sarebbe stato Costa del Trentino, non vi pare?
Il motto della città à “Currit Benacum libere Ripa lacum” e cioè “I Rivani possono navigare liberamente per il lago di Garda”, la cui origine è … be’ ve la cercate in internet, ecchè, vi devo dire tutto io?

Riva è la località turistica più frequentata del Trentino. Io ci sono legato per avere regatato 25 anni con la mia barca Fun Whisper ITA 526; per essere stato per anni negli organi direttivi della Fraglia Vela Riva e dell’Associazione Amici della Musica; per avervi svolto il mio ultimo lavoro prima della pensione.

Ma non è dei miei molti lavori svolti al Brennero, al Tonale, a Trento, a Rovereto e a Riva del Garda che voglio scrivere, bensì solo di Riva, in quanto apprendo dal TG Regione che quest’anno a Riva abbiamo una presenza turistica record, con una diminuzione della clientela italiana del 9% e con l’arrivo di nuovi ospiti: gli arabi. Ben vengano gli arabi. Tuttavia registro negativamente la diminuzione della clientela nostrana, per la gran parte appartenente alla classe media.

E vengo al punto: la tendenziale diminuzione della nostra classe media, che io interpreto come un segnale della rottura dell’ascensore sociale. L’ho presa molto alla larga, questa conclusione, non vi pare? Evvabbè … mi è venuta così che ci posso fare?

Chiudo con una mia poesiola dedicata alle “vele rivane”:

Vele rivane

Il cielo è pulito, fa freddo.
Il Vento del nord respinge la nebbia.
Le palme e gli ulivi son scossi e muovon le foglie
qual ali che voglian migrare.
C’è Vento sul Lago da giorni.
Le cime nevose dei monti
dipingono l’aria di candidi sbuffi.
Nel porto un’orchestra.
Ascolta
tintinna di magico timpano
sartia d’acciaio
e insieme a folate impetuose
dà fiato ad un oboe solenne.
E l’onda, smorzata dal molo, applaude il concerto
lambendo gli scafi seduti in poltrona
nel proprio teatro di luci e di suoni.
In alto un gabbiano galleggia nel fiume sospeso.
Sull’acqua reali due cigni attendono il tempo.
Dal seno materno del porto si stacca una prora:
s’avanza invelata e scruta l’invito del vento.
Dapprima procede più lenta
poi prende vigore sull’onda che s’apre e l’accoglie
nell’umido abbraccio d’amante in attesa.
Carena sussulta si slancia
respira lo stesso respiro del cielo
e all’acqua regala la forma.
Le creste dell’onde s’uniscono all’aere in spume rapite.
Lo scafo ormai vola: e mentre ti portan sue ali
Lo senti vibrare, gioire e chiederti: “Ancòra!”.
Ma devi tornare
e volti la rotta in faccia alla furia che avverti più vera.
Non lotta con l’onda la prora che s’alza:
l’affronta, ricerca un’intesa, la trova, procede:
la senti che parla di te con l’acqua e col vento.

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DANTE A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Agosto, 2024 @ 2:16 pm

1 – L’ ALBA IN PIAZZA DUOMO

Bruma leggera possedea le calli
ancora addormentate nel mattino
della beata urbe e le sue valli.

E tacito aspirai quell’aere fino
volto lo viso in suso a nova luce
come a scrutar lo ciel fa il contadino.

Dorata era la trama che ricuce
la notte al dì e dolce risvegliava
lo campanile, me ed il mio duce.

E sanza pondo il domo alto stagliava
la torre sua ergente sovra i tetti
qual dolomite che lo sol baciava.

2 -IL TRAMONTO SULLA CITTA’

Venne sera e la luna col suo opale
chiaror d’argento sostituiva il sole
che lento iva all’ingiù per le sue scale

del Bondone a dormir dietro la mole.
E poi ch’alcun momenti ebbimo conti
la luce disparì come far suole.

La notte quinci scese giù da’ monti
con quattro cime che le fean corona
sovra Tridento assieme a li suoi ponti

addormentati al par de la padrona.

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CODICE DELLA PISTA CICLABILE, DELLA PEDONALE E DELLA CICLOPEDONALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Luglio, 2024 @ 6:18 pm

Art.1 – Sulla pista ciclabile possono transitare solo i ciclisti; sulla pista pedonale, solo i pedoni.
Art. 2 – La pista ciclopedonale è destinata al traffico promiscuo dei pedoni e dei ciclisti: ogni utente è tenuto a tenersi discosto da ogni altro.
Art. 3 – Sulla pista ciclopedonale I pedoni devono procedere sulla sinistra, i ciclisti sulla destra.
Art. 4 – Sulla pista ciclopedonale i ciclisti devono moderare la velocità e scampanellare. Al suono del campanello i pedoni non devono imprecare contro il ciclista, inoltre, quelli che procedono lungo il lato destro non devono balzare sul lato di sinistra e viceversa.
Art. 5 – Sulla pista ciclabile e su quella ciclopedonale sono vietate a tutti la sosta e la fermata nella sede della pista.
Art. 6 – Ogni violazione sarà punita a termini di una legge da emanarsi appena possibile.

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IL TESORO DI TRENTO.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Luglio, 2024 @ 2:06 pm

In città esiste un enorme tesoro, ancora non scoperto. No, raga, non si tratta di lingotti d’oro e pietre preziose, bensì del fatto che la città ha a sua disposizione un dislivello elevato, il Monte Bondone, sul quale una nuova telecabina potrebbe raggiungere quota 1650 (loc. Vason).
Se ne parla ma tanto. Ora sembra che si realizzi: metà della finanza necessaria è arrivata da Roma. L’altra metà sembra che la provincia possa intervenire.
L’impianto farebbe un grande regalo a tutti: agli albergatori, a chi possiede lassù una casa (prima o seconda che sia) e anche a chi può acquistare solo un biglietto per la risalita e andare a godersi un po’ di fresco.
Per i residenti il biglietto potrebbe essere a prezzo “politico”, cioè molto scontato.
Dice … ma non si rischia che la gestione possa generare perdite di bilancio?
Dico: raga, se facciamo realizzare l’impianto da una SpA pubblica multiservice che comprenda anche SpA pubbliche oggi in forte attivo, le eventuali perdite di bilancio della cabinovia sarebbero compensate da parte delle imposte sull’utile che oggi quelle SpA versano “inutilmente” all’erario!

In questo senso da anni noi di ITALIA VIVA TRENTO stiamo insistendo …

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RIVA DEL GARDA OGGI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Luglio, 2024 @ 1:17 pm

Riva del Garda è un posto splendido. Tuttavia qualcosa si può sempre migliorare …

Tre ciclisti maleducati lasciano le loro bici sul prato e addossate ad un albero, spazio raro e prezioso anche per l’ombra che regala ai bagnanti. Una volta preso un bel bagno rinfrescante, se ne vanno e lo spazio è nuovamente fruibile da persone educate.

Altri, incuranti del divieto, conducono il cane sulla spiaggia.

Le leggi son ma chi pon mano ad esse? Non la Polizia locale, evidentemente in tutt’altre faccende affaccendata …

F.to un ciclista educato.

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FESTA DI MEZZ’ESTATE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Luglio, 2024 @ 9:11 am

Trento. L’Accademia delle Muse festeggia la sua “mezz’estate” con un concerto nel giardino della Presidente Cristina (pianoforte); Daniela Carloni (voce e chitarra); Luciano Maino (voce e fisarmonica); Giovanna Laudadio (voce).

Brani eseguiti: Canto indù di Rimsky Korsakov; Vivaldi: Guarda in quest’occhi e senti; Mozart: andante dal concerto K 467. Inoltre alcuni pezzi di musica leggera “storica” del primo ‘900 magistralmente eseguiti da Luciano. Letture di brani di Antonio Amurri da parte di Alfonso Masi.
Esecuzione assai originale: Luciano ha eseguito sulla sua fisarmonica “Casta diva” dalla Norma di Bellini. Scusate se è poco!

Intervallo eno-gastro-astronomico.
Danze sull’erba.

Fra i presenti, le splendide nipoti di Gianfranco e Rosetta giunte dalla Germania e la fortepianista internazionale Stefania Neonato, anch’essa giunta dalla Germania dove è docente. Non me ne vogliano coloro che non cito nominalmente.
Un vivo ringraziamento all’ospite presidente Cristina alla quale formuliamo i migliori auguri per il suo “onomastico”: sarebbe compleanno ma noi siamo veri gentlemen!

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ANZIANO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Luglio, 2024 @ 4:37 pm

Ho scoperto di essere tale. Secondo la classificazione internazionale dai 70 agli 80 sei “giovane anziano”, oltre sei “anziano” ed io sono un mod. 1944! Al riguardo, mi piace una cifra come si dice ottanta in francese: quatre-vingts, quattro volte venti!
L’altro giorno con una e-mtb ho fatto fatica ad arrivare in cima ad una salita al 15% (Lago di Tovel), roba che qualche anno prima superavo con la bici da corsa!
Evvabbè … l’età ti toglie “ma però” l’età di da!
A me ha dato il tempo: molto tempo, da dedicare alle famiglie (mia e quelle dei figli); alle cose belle che prima guardavo senza vedere; alla vela (25 anni di regate); alle pedalate; alla Politica cioè agli Altri. Già, perché io non sono candidato, non ricerco incarichi o posizioni di sorta quindi sono assolutamente libero di lottare per le idee nelle quali credo senza che mi possa accusare di un qualche interesse personale.

Le mie prime idee sono
– internazionale: una UE Politica;
– statale: come ridurre il debito pubblico aumentando al contempo la liquidità;
– locale: una nuova età dei Comuni (Enti Originari) nel rapporto con il loro Ente Successivo (nel mio caso, Comune di Trento-Provincia Autonoma di Trento).

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La maggiore difficoltà che incontro è di trasmettere ai giovani la mia esperienza ed il mio sentire senza apparire quello che non voglio essere: colui che voglia imporre il proprio punto di vista. Come agisco, allora? Semplice: espongo le mie idee e soprattutto le mie esperienze su un banchetto, alla portata di chi voglia eventualmente approfittarne: una sorta di free self service. E ringrazio anche chi passa, mi concede solo un’occhiata e tira dritto.

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Se poi qualcuno fa scattare l’Effetto Borsalino (ovvero, mette il proprio cappello su una idea mia), ben venga, purchè si faccia!

F.to da me, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO.

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L’IRREDIMIBILE DANTESCO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Giugno, 2024 @ 10:32 am

In molti recenti post ho descritto l’utilità che avrebbero l’UE e lo Stato a lanciare emissioni di Titoli Irredimibili “Rendita” non di debito. Scopro ora che già il padre Dante in alcune bozze della sua Divina Commedia aveva parlato dell’argomento, salvo poi decidere di non inserirle nel testo finale. Ma iniziamo con la condanna che compare nel testo definitivo della Commedia:

Inf. XXVI – versi 1-3: Godi Fiorenza poi che s’e si’ grande / che per mare e per terra batti l’ale / e per lo ‘nferno tuo nome si spande …

Inf. XXXIII – versi  70 e sgg.  :  Ahi Pisa, vituperio de le genti  / del bel paese là dove ‘l sì suona, / poi che i vicini a te punir son lenti, / muovasi la Capraia e la Gorgona, / e faccian siepe ad Arno in su la foce, / sì ch’elli annieghi in te ogne persona!

Inf. XXXIII versi  151-153 : Ahi Genovesi uomini diversi, d’ogne costume e pien d’ogne magagna / perchè non siete voi del mondo spersi?

Perché questa triplice condanna? Ed ecco che veniamo alle bozze di cui si diceva poc’anzi. Esse ci svelano l’arcano: la condanna fu comminata perché quei tre Comuni non avevano lanciato emissioni di Titoli Irredimibili “Rendita”:

Egl’è che quando s’abbisogna
di provveder danaro a la Comune
sia Genua o Pisa o casa di vergogna

Fiorenza tosca piena d’ogni acume,
non sanno come far se non coprire
di debito, che lor credon di piume

avrà futuro peso a non ferire
figli e nepoti nati e nascituri
fino di fame a far loro morire

siccome l’Ugolin fra tristi muri.
E in vece, l’adottar carte novelle
farebber progredir loro sicuri

lontano dagli inciampi e da querelle
ch’oggi li fanno ir rasente il muro
poi che del culo lor strappar la pelle

vorrebbe il cittadin, pur casto e puro,
stanco de lo futuro ipotecato
a discendenza sua sanza futuro

chè  Irredimibil lor non fu adottato.

Qui il frammento è illeggibile, la pergamena sembra mangiata dai topi. Il testo diventa di nuovo leggibile laddove il Poeta si rivolge al duca suo Virgilio con una preghiera …

O duca mio lontan da questo lido
sia grato a te l’invio de le novelle
sì come nel mio cor i’ mi confido

scevre da male lingue e da querelle.
I’ scrissi un canto sulle idee più nuove
che spesso son trattate miserelle

da chi nemmeno sa far d’esse prove
onde verificarne la portata
poi che cervello suo ne pur si muove

inabile a voltar d’uova frittata!
Ed io che scrissi in dolce stile novo
capisci che nel marmo rigirata

poi che riposo acconcio i’ non ritrovo
è mia posizi-on d’omo defunto
che l’ignoranza lor vindice covo

sin che quel lor ragliar non sia consunto.
Aspetto quinci ansioso tua risposta
a questo mio rimare di riassunto

che mi vorrai ‘nviar per meile posta.

Come si vede, già a quei tempi si usavano le e-mail. A parte questo fatto, non c’è da dubitare dell’autenticità di questi ritrovamenti: adottiamo i titoli irredimibili!  Infatti abbiamo scoperto un altro frammento, nel quale il Padre Dante loda quei Comuni che li abbiano emessi: Dante colloca in Paradiso ad alcuni Capi di Stato virtuosi:

A voi ch’avete Rendita adottato
e in alto ciel godete ricompenza
a la cagion del nobil risultato

sicchè piena d’ognuno è la dispenza
di ogni cittadin che governate
cui non fiaccaste la di lui pazienza,

sia lode e gloria che vi meritate
d’ascolto avere dato allo consiglio
sì chiaro scritto in pagine vergate

che legger non vorrà solo un coniglio
che tema lo confronto con le idee
da affrontar con nobile cipiglio

poichè non pote dir “sono le mee”.

                                                               (Riccardante Lucattieri)

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OGGI SULLA STAMPA LOCALE (TRENTO)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Giugno, 2024 @ 10:15 am

Mentre lavoravo al mio Progetto Pesto, la stampa locale (quotidiano ilT- Trento) a pag. 3 pubblicava un mio intervento sul progetto Cabinovia Trento-Monte Bondone.

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