MIMILLA

pubblicato da: Mirna - 11 Ottobre, 2023 @ 12:14 pm

Il dolore

Il dolore non ha cornice. L’assenza di una parte di te può essere umano, animale, metafisico o perdita di parti importanti del tuo “credo”.

Per me in questo momento il dolore è la morte di Mimilla, il mio alter ego.

Non era un gatto.

Era un’essenza. Intrecciata al mio sentire da sedici anni, mi capiva e si faceva capire quasi fino in fondo, perchè, sapete i gatti non si svelano mai interamente a chi non è degno .

Io lo ero diventata per lei perchè si affidava quasi completamente a me. Par contre io mi affidavo completamente a lei perchè aveva assorbito il mio dolore per le assenze in un globo ermetico che lei sapeva conservare strenuamente per non farmi sentire che la mia vita stava affievolendosi.

Credo , lo spero, di avele evitato sofferenze umilianti che lei non avrebbe sopportato.

Era molto dignitosa e orgogliosa, ma il suo andare ha rotto quel globo dei miei dolori che lei teneva per sé per difendermi (i gatti sono magici e possono farlo senza soffrire come noi umani sfilacciati e impreparati), ma ora tutto è deflagrato ed io, senza di lei, mi sento meno protetta. Perchè, sapete, i gatti o anche altri esseri umani o no, ma soprattutto i gatti sanno protreggerti in modo a noi , forse, sconosciuto. La loro capacità di essere in contatto con il Cosmo e il Respiro del mondo li fa sentire nel giusto. E loro non sbagliano.

Ci siamo amate molto con rispetto e consapevolezza delle nostra differenze, soprattutto rendendomi conto della sua superiorità verso questa passeggiata terrena che noi umani sbrindelliamo, scarabocchiamo e modifichiamo a seconda del nostro ego ego ego egocentrista.

Solo noi…al mondo!

Ci sopravvalutiamo e pensiamo di essere al centro dell’universo.

Sedici anni con una gattina speciale sono stati ricchi per me e per Stefania. Ci ha donato quelle meraviglie che i gatti posseggono e non donano a chicchessia. Noi, forse, ce le siamo meritate.

La scrittura che sto abbandonando mi aiuta un po’, ma ormai mi sembra che scrivere troppo sia sopravvalutato: Mimilla mi ha insegnato, da vera Zen a fermarmi e meditare e guardare il mondo senza bisogno di descriverlo in continuazione. Tutto è, c’è, si siamo, respiriamo e il nostro sguardo attento agli altri è il nostro libro.

Sto rileggendo alcuni miei vecchi diari, ma credo che li brucerò, come ha fatto Taino, il maestro Zen di Stefania.

Tutto ciò che è stato è dentro di noi, ciò che ricordiamo, ciò che siamo è ora.

Mimilla sul divano mi aspettava e mi guardava e mi faceva capire di stare.

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3 commenti
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  1. Sì, Mimilla era puro presente, nitido e chiaro come la rugiada del mattino che dura un attimo. E come puro presente e puro amore sempre e incondizionatamente è ora puro dolore, quello che sgorga in lacrime, improvvisamente ed ogni volta che penso a lei e a tutte le sue espressioni, le sue abitudini, i suoi desideri. Non ci sono retro-pensieri in questo dolore, né ombre. La nostra Mimmi non è più con noi, non essendoci più ci fa soffrire per non poter più accarezzarla, sentire il suo respiro e le sue lunghe chiacchierate. ll suo modo di non esserci, il modo di un gatto è diverso dalla mancanza umana che si articola in mille rivoli e ricordi. Anche la mancanza un gatto la rende netta ed affilata, un momento c’è, un momento non c’è più. Fine. E così ci insegna l’impermanenza, un sentire che dobbiamo conquistarci strenuamente noi umani e che i gatti e tutti gli animali vivono già pienamente. Che privilegio è stato stare con te Mimilla, ma non puoi pretendere che il dolore scorra via con il prossimo presente. Vorremmo riaverti con noi.

  2. Cara Mimilla! Ricordo i molti racconti di Mirna: piccoli eventi quotidiani, versetti, vocalizzi, atteggiamenti… Momenti fatti non solo di contatti fisici, ma anche di intesa, di conferma di vicinanza, presenza. Sentimenti intensi e reciproci, rassicurazioni vicendevoli. Ricordi bellissimi, ancora sempre vivi e da rivivere, nonostante il dolore. Abbiamo provato anche noi, Riccardo ed io, un dolore così e ne conserviamo tutta la tenerezza. Il dolore forse si può rivivere con consolazione se è accompagnato da tenerezza. Diventa un dolore dolce. Abbraccio Mirna e Stefania

  3. Ciao Mirna, Mimilla leggerà le tue bellissime parole da lassù … già, perchè esiste il paradiso dei gatti, non lo sapevate? E’ dove Mimilla incontrerà il nostro Dorian (2001-2012) , il micione mancatoci troppo presto. Un abbraccio: i tuoi amici a quattro zampe (due io e due Maria Teresa!) ti sono vicini.