QUESTI FANTASMI

pubblicato da: Mirna - 19 Febbraio, 2024 @ 11:55 am

Soprattutto durante le mie notti seminsonni, quindi tra veglia e sonno, ritornano i miei amati.

La scorsa notte quella che strema la domenica per immettersi in un nuovo lunedì, verso le 4.00 sento Mimilla impaziente di svegliarmi.

Il suo miagolio, la sua voce, le sue inflessioni. Mi sveglio o ero già sveglia? La chiamo ma so che lei non c’è. Mi riaddormento piangendo,ma alle sei nuovamente Mimilla mi sveglia con il miagolio più accondiscendente perchè sa che quella è l’ora del mio caffè e del suo latte. Quindi mi alzo con le lacrime agli occhi. Bevo il caffè e ripenso a quando Mimilla all’improvviso si fermava e osservava o ascoltava qualcosa o qualcuno, sempre in un punto preciso dove Piero si siedeva .

Sono troppo razionale per credere ma non abbastanza per negare.

E i tuffi al cuore continuano quando vorrei dire a mio fratello qualcosa di Carpi o un commento su un film o ciò che fa Stefania. Mi sentirà ancora?

Questo vuoto che si amplia intorno a me, intorno a noi è soltanto un deserto o quell’oasi piena di fiori e verde dove l’anima sta in pace? Ma l’amore ci tiene legati per sempre? L’amore, l’amicizia, la stima , l’empatia.

Ho sempre pensato a Nadia Ioriatti, mancata da poco, pensavo al suo calvario, alla sua intelligenza fulgida come un diamante, pensavo al suo scivolare dalla vita terrena trattenendo le stelle che aveva conquistato con il suo pensiero.

E penso che il tempo terreno davanti a noi è poco ora, quindi sento la necessità di soffermarsi più a lungo sulle nostre sensazioni, sui nostri incontri arricchenti, sugli amici veri e attenti.

Sul cercare le sintonie e quella dolce accoglienza fra persone che portano alla serenità.

Il pranzo da Maria Teresa e Riccardo con Rosetta e ….don Farina. Spiragli di attenzione e tentazione di essere se stessi fino in fondo.

Sfoltire forse i fiori secchi, seppur utili anch’essi, ma predilezione per i germogli freschi che crescono.

Come il nostro ultimo incontro di lettura: poesie e sorrisi, gioia nel ritrovare amici , intenzione di continuare. Per poterci meravigliare ancora perchè come scriveva Nadia Ioriatti finchè c’è lo stupore si ha voglia di vivere.

E se non potremo vedere le balenottere del Maine, come le protagoniste quasi ottuagenarie dell’ultimo bel libro che sto leggendo “Fellowship Point” di Alice Elliot Dark potremo osservare un cardellino sull’albero che sta fiorendo, e persino alcuni corvi che a sera, nel rettangolo di cielo del mio condominio urlano neri e prepotenti. Ma a me piacciono anche loro!

Anche ciò che scrivo è un piccolo racconto: i miei fantasmi vivi, i miei amici, gli animali che vorrei. Stamani ho contattato un altro gattile.

E come intuivano Magris e LLosa in un libretto interessante “La letteratura è la mia vendetta”.

Scrivere anche per esorcizzare i nostri timori, per ricordare tutto ciò che la vita ci ha fatto attraversare, e poi leggere per riposarci, quietare. Bello sarebbe farlo accanto a un fiume calmo tra erba fresca e giunchiglie.

Per ora mi accontento del divano e del rettangolo di cielo perchè sarà la narrazione a portarmi nel Maine, o in Inghilterra o davanti alla siepe di Leopardi.

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1 commento
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  1. Grazie, Mirna. Ciao, fantasmi ed amici.