Dolce Friuli d’ottobre

pubblicato da: Mirna - 6 Ottobre, 2014 @ 8:35 am

Friuli, otobre 2014 011Essere in Friuli in dolci giornate di sole è stato un  incredibile piacere. Mi sono  rilassata e allo stesso tempo ho riso  moltissimo con la mia “antica” amica di Aquileia.

Ciò che mi ha reso  felice è l’aver saputo decidere in fretta  ciò che desideravo  fare nel momento e nel luogo giusti.

I colori della campagna friulana e i suoi profumi di  pannocchie di mais,  di uva, vino e  fiori settembrini mi hanno avvolta mentre ogni mattina Friuli, otobre 2014 012passeggiavo fino alla Basilica lungo la via Sacra o la parallela ciclabile costeggiata da orti pieni di fiori viola, gialli, rosa. Mi sedevo ogni volta al bar Mosaico per un caffè  di fronte ai cipressi, ai platani , alla fiancata chiara del Museo e mi obnubilavo nel silenzio interrotto da qualche turista, dalle foglie rosse che cadevano, dalla comparsa veloce in bicicletta della mia amica Giuliana con il suo cane.

Pensieri lenti e sereni, sorrisi del cuore nel programmare le ore a venire verso la costa. Il Friuli mi incanta, il sole al tramonto scende rosso tra i campi e sul mare. Le immagini di questo lembo di terra mi tornano veloci alla memoria. Dai miei pernottamenti nel delizioso Bed & Breakfast “La casa di Giulia” che si trova nel decumano di fronte alla Basilica, alle corse in macchina con Giuliana  (autista spericolata) verso Duino, Trieste, Udine, Grado, Palmanova.

Friuli, otobre 2014 027Senza pensare ai sensi vietati imboccati all’incontrario rivedo noi due “vecchie” amiche  con lo stesso spirito avventuroso e allegro dei tempi londinesi, di Munchen  ecc.ecc. ridere come ragazzine sotto il sole caldo, mangiare con gusto il pesce squisito di fronte al porticcciolo di Duino…che meraviglia.!.e poi Trieste azzurra e ventosa. Un caffè nello storico Tommaseo, una visita alla Libreria di Saba dove unFriuli, otobre 2014 043 corrucciato libraio si lamenta dell’insensibilità politica verso un luogo che dovrebbe essere tutelato.

A Udine vogliamo bere il bianco in  centro, come fanno tutti, poi un po’ brille  – soprattuto l’autista -andiamo a trovare la terza amica dei tempi lontani. Naturalmente sbagliamo strada e sentiamo clacson di proteste varie, ma infine giungiamo ridendo come pazze.

Ci fermiamo anche nella piazza di Palmanova. Bianca, allegra . Cittadina circondata dalle famose mura a Friuli, otobre 2014 016stella.

E che dire di Grado? Il mare di fine estate è di una poesia mozzafiato. Adoro l’autunno di sole. Cabine bianche e azzurre, bassa marea, gli ultimi bagnanti,una bambina che cerca conchiglie.  Una sensazione di languore e di serenità.

Tempo fa lessi un bel libro di Sergio Maldini , Campiello 1992, “La casa a Nord-est “ dove emerge tutta l’anima friulana. Ve lo consiglio.

 

 

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2 commenti
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  1. Che bello, che gioia di vivere! E brave Mirna e Giuliana: vi invidio un po’, sapete? Trieste è davvero affascinante, per natura e cultura. Tutto quello che racconti, Mirna, fa capire quanto l’ambiente condizioni l’umore e capisco bene l’entusiasmo e quel pizzico di follia che ha animato le vostre giornate.
    Anche di Duino ho un bel ricordo: un Bed & Breakfast che si affaccia proprio sul porticciolo, Villa Gruber. E’ di un’anziana signora che ospita in camere ricchissime di volumi anche antichi, qualcosa di incredibile.
    Mio padre, uomo nato sul mare, diceva sempre che i bagni di Settembre sono i più belli. Questo post mi ha anche ricordato mio padre. Grazie!

  2. Friuli. Quante splendide canzoni: “Stelutis alpinis”, “L’è ben ver che mi slontani”, “Al ciant del gal” … dolcissime e struggenti. Ma la più conosciuta è sicuramente “Oh ce biel cis ciel a Udin”, allegra, orecchiabile, musicalmente più semplice delle consorelle. Ed allora ve ne regalo la traduzione in italiano: “Quant’è bello il cielo di Udine, quant’è bella la gioventù di Udine! Gioventù come a Udine non si trova in nessun luogo. A baciare ragazze così belle non si fa alcun peccato. Ieri ne ho baciata una brutta ed il parroco mi ha rimproverato: per penitenza mi ha imposto di baciarla anche domani”.. Ciao, ragazzi, “mandi” !