ANDORRA di Peter Cameron, ed. Adelphi

pubblicato da: Mirna - 13 Ottobre, 2014 @ 8:06 am

images[1]Conoscerete senz’altro Peter Cameron, l’autore di bellissimi romanzi come  Quella sera dorata del 2006, Un giorno questo dolore ti sarà utile (2007)  Coral Glyn (2o12) Il week end (2013) dei quali ho parlato nel mio blog.

Statunitense, nato nel 1959.

Quest’anno è stato pubblicato Andorra scritto nel 1997.

Un racconto avvincente dall’atmosfera un po’ onirica.

Alexander Fox arriva ad  Andorra perchè deve  e vuole cambiare luogo e vita , ma  questa Andorra  non è proprio il reale piccolo stato vicino ai 3750232[1]Pirenei, è piuttosto un luogo  metaforico, una  meta obbligata  per cambiare prospettiva.  C’è infatti il mare che è  parte integrante dello scenario: mezzo per giungervi o per fuggirne, cornice per addolcire e creare notti di particolare sospensione. Inoltre la città è per lo più deserta quasi per lasciare ai pochi personaggi incontrati una dimensione teatrale.

Mrs. Dent è la prima persona conosciuta insieme a suo marito, poi c’è la vecchia  Mrs. Reihnardt, ex-proprietaria dell’albergo che vive nell’ombra fra i suoi antichi cimeli e che trascina una maliconica saggezza.

Alexander reca con sè un segreto  che vuole dimenticare.  A La Plata si sente al sicuro. Dapprima nella camera circolare protettiva dell’albergo poi nella casa presa in affitto dai nuovi amici.

Ma forse è un’illusione quella di sentirsi protetto, Andorra  non si può possedere se dentro di noi c’è l’istinto della fuga. E la felicità che crede di provare in certe serate di luna bevendo champagne con l’amico Ricky  o baciando  Jean figlia della potente Mrs.Quay è una felicità effimera che si scioglie col giungere del mattino.

Anche la relazione con Mrs. Dent scivola in modo leggero quasi inesistente. Forse perchè ognuno di questii personaggi sta fuggendo da qualcosa e la propria Itaca non è stata ancora trovata.

L’atmosfera particolare di straniamento è raccontata con uno stile narrativo eccelso, i dialoghi  rendono il racconto ricco di suggestioni ed aspettative.

Andorra che sembra all’inizio un luogo protettivo disvela lentamente “finestre grigie dietro lo scenario luminoso” e sembra suggerire che se non c’è la pace dentro di sè non la si può trovarla al di fuori.

E proprio  la scoperta di due cadaveri con chiari segni di morte violenta  che  emergeranno dall’acqua del porto metteranno  Alexander Fox tra i principali indiziati.

Perchè la tragedia sembra annusare chi non ha risolto o trasceso  la propria.

 

 

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2 commenti
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  1. “Andorra” mi ha delusa, dopo un inizio incerto, ha l’andamento e la trama di un giallo ma non è avvincente. Ho provato senso di straniamento durante la lettura e sollievo per averla conclusa. Cameron è ben altro rispetto a quello che dimostra in questo libro, dall’intreccio triste, come sono tristi e vaghi i personaggi, i luoghi non luoghi e le situazioni. Molto ma molto meglio gli altri, successivi, tra i quali, in assoluto, “Un giorno questo dolore ti sarà utile”.

  2. Leggendoti cara Mirna trovo spunto per condividere una lettura recente “Itaca o del Ritorno”, fatta in questo periodo dove l’attrazione per me volge particolarmente a libricini di “piccola taglia” e questo di Marcello Veneziani (giornalista -scrittore) ha calzato a pennello. Un piccolo saggio non disturbante né imponente concettualmente, bensì un tenero invito “al ritorno ad Itaca-un bisogno di rinascere alle proprie radici” perchè come dice l’autore: “l’andare senza il ritornare è la sistole senza la diastole, l’espirare senza l’inspirare”. Bello.
    Tanti Bacini a tutti!!!