Pensando a Giuliana

pubblicato da: Mirna - 8 Marzo, 2018 @ 1:10 pm

Maggio 2015 Cafè e Venezia 012Sì, lo ammetto da sabato 3 marzo io e  Guerrina non facciamo che pensare a lei.

Al momento dell’incidente, ai suoi gatti, ma soprattutto a ciò che lei era per noi.

Abbiamo festeggiato i cinquant’anni della nostra conoscenza a casa mia, lo scorso Natale.

Quanto è stato difficile convincerle. Ma ce l’abbiamo fatta.verso Natale 2017 003

Tre giorni di ricordi, propositi, risate, affetto.

Come si fa a parlare della tua più cara amica senza cadere nella retorica?

Ci provo.

Il vuoto che sento, il dolore conficcato nello stomaco, mi fanno capire quanto la nostra vita pur a distanza di chilometri e scelta di vita andasse però con un passo condiviso, complice, compreso .

fasching 009Stavo cercando di scrivere i ricordi dei nostri anni all’estero (noi tre ragazze appena ventenni alle prese con la Londra dei Beatles e poi della Monaco bavarese piena di feste), ma proprio Giuliana la voleva più divertente,  avrei dovuto  raccontarla – diceva lei –  come fa Jerome con i suoi Tre uomini in barca.

Tre ragazze alla scoperta della propria identità, dell’avventura, della vita. Ne ho parlato spesso in questo blog.

Filippi 003Un incontro decisivo il nostro.

Ci siamo “riconosciute” e  nello stesso tempo siamo cresciute insieme.

Stesse curiosità, stesso sense of humour, stessa voglia di leggerezza e amore per la vita.

Avrei voluto che si imbarcasse con me e con Guerrina sulle navi da crociera, che riprendesse gli studi –  e per un po’ ci ha provato – ma lei preferiva la moda, la sua boutique e il mare di Grado.

Venezia novembre 2013 019Ma ogni giorno ci raccontavamo gli eventi del mondo e i nostri accadimenti quotidiani.

Sempre camminando insieme.

E incontri nel Friuli, nelle sue terre amate. Grado, Trieste, Venezia, Cividale, la sua bellissima Aquileia.

E poi i GATTI:

Sì, lei diceva, “Sono una Gattara. E allora? “.P1000879

E’ lei che mi ha portato Mimilla in giornata: Aquileia-Trento-Aquileia sotto aquileia 30 maggio 2010 006la pioggia battente  pur di salvare questo esserino nero che era stato abbandonato in quei campi impervi dove lei ha perso la vita proprio  per aiutare altri gattini tremanti di freddo e di fame.

Io sono certa che lei stesa fosse un GATTO.

I suoi occhi verdi avevano  sguardo sornione  che oltrepassava il mondo contingente  per giungere a una visione più completa ed illuminata.

Era una persona eccezionale e spero non solo per me,  per Guerrina e per Stefania e Paolo.

Friuli, otobre 2014 012Un grande vuoto: lei ascoltava, ti guardava, pensava.

Con lei non potevi sentirti sola.

Una saggezza antica, un’empatia immediata.

Un certo non so che .

Una persona preziosa, un’amica ineguagliabile.

 

 

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6 commenti
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  1. NOn so cosa dirti carissima Mirna…Pensa che attraverso i tuoi racconti ho conosciuto un pò anche io Giuliana senza mai averla vista di persona. Immagino solo il tuo dolore. UN abbraccio.

  2. Non conoscevo Giuliana, ma l’amicizia che mi lega a Mirna insieme al dono che lei ha di saper comunicare eventi ed emozioni con tanta intensità delicatezza e poesia, mi fa emozionare alla notizia della scomparsa di questa sua grande amica come se l’avessi incontrata di persona. Posso però forse dire di averla incontrata, eccome, nei tuoi racconti a voce e scritti, cara Mirna e ti capisco e sento anch’io qualcosa che forse almeno un poco si avvicina a quello che provi tu. Questo è uno dei momenti in cui si percepisce davvero l’essenza dell’amicizia. Un abbraccio, intenso come le tue parole.

  3. Grazie, carissime amiche

  4. Sorpresa e senza parole alla notizia da una comune amica ed ora ulteriormente commossa per quello che sto leggendo.
    Ho conosciuto G. durante una mia non tanto lontana gita ad Aquileia. Mi è apparsa ed intuita una persona, come Mirna ha saputo sapientemente raccontare, assieme al loro accordo ancora miracolosamente fanciullesco. E’ stato un bel momento di condivisione ed arricchimento.
    Ti mancherà, ma ci sarà sempre finché ci sarai. Ancora un abbraccio.

  5. Cara Mirna, ti sono vicina, certi strappi del destino lasciano una ferita, poi un ricordo struggente, come sa fare la tua sensibilità. Se le persone sono presenti con i nostri ricordi o gli oggetti, non sono veramente andate via, restano in noi. Un abbraccio caldo

  6. Pur non vivendo le vostre esperienze in prima persona, pur essendo di una generazione diversa, pur sentendo Giuliana di rado e vedendola ancora meno, sento anche io un vuoto enorme che è sia personale e sia riflesso. Sento intensamente il vostro vuoto dato dalla sua mancanza. E’ pazzesco quanto le vostre avventure, le condivisioni, le risate, i viaggi, anche se solo raccontati, mi abbiamo toccato da vicino e coinvolto nel vostro rapporto di amiche “antiche”. Giuliana poi è una persona che non si dimentica, una di quelle persone la cui scomparsa crea un impatto violento, proprio per la sua capacità di intessere con gli altri rapporti veri. L’incontro di Natale, i giorni lieti dei 50 anni di amicizia trascorsi a Trento e a cui ho partecipato fortunatamente anche io sono ancora una realtà, e non un ricordo. Lei è prepotentemente presente fra noi.