IL CORO FEMMINILE DI CHILBURY di Jennifer Ryan, Feltrinelli

pubblicato da: Mirna - 23 Maggio, 2018 @ 4:36 pm

Un delizioso romanzo epistolare.images[3]

Pagine di diari e di lettere scritte da vari personaggi che vivono in un villaggio del Kent durante la seconda guerra mondiale. Proprio a cavallo della Battaglia d’Inghilterra .

Le protagoniste principali sono Kitty, una tredicenne spigliata e Mrs. Tilling un’infermiera vedova dolce e altruista. Sono loro che daranno vigore e alternative alle vicende di Chilbury.

Sebbene Miss Prim sia la “fata” arrivata da lontano che  organizza il coro femminile.

Si può cantare anche senza uomini. E cantare sarà un po’ domenticare i bombardamenti, i lutti, i Nazisti che avanzano.

Kitty racconta di sè e di tutto ciò che avviene intorno a lei. Ha un padre terribile, il generaleWinthrop, una mamma mite e triste per la perdita del figlio maschio (fratello però non troppo amato perchè somigliante al cattivo papà) e una sorella maggiore, Venetia,  una bellezza vanesia e pericolosa.

Mrs Tallin ha un figlio nella RAF ed è costretta ad ospitare a casa sua un colonnello che deve lavorare lì vicino. Se sulle prime è seccata lentamente i sentimenti e gli accadimenti cambieranno. Anzi lei stessa da mite e arrendevole si trasforma in una donna forte e risolutrice dei molti problemi che si presenteranno.

Intanto Venetia si innamora e il suo carattere diventerà meno superficiale, il generale Wintroph  vuole a tutti i costi un figlio maschio dalla moglie che è già al nono mese. Altrimenti perderà Chilbury Manor.

Chiede aiuto  a  Edwina Paltry,  una  levatrice trafficona,  che impareremo a conoscere attraverso le lettere che invia a sua sorella.

Insomma riusciamo a conoscere un gruppo di donne indomite che tratteggiano un affresco di vita piena di verve e sorprese..

Con uno stile facile e chiaro Jennifer Ryan ispirandosi ai racconti della nonna e delle sue amiche che vissero gli anni della seconda guerra tra privazioni, tessere annonarie, rifugi antiaerei, ci diletta con una storia da gustare in pomeriggi pigri in cui non ci si vuole impegnare. .

 

 

 

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