CONSIGLI DI LETTURA DAI LIBRINCONTRI

pubblicato da: Mirna - 8 Novembre, 2018 @ 8:59 am

Finalmente martedì abbiamo ripreso i nostri incontri al bar Città.gruppo lettura 22.2.17 005

Sempre simpatico e stimolante rivedersi e parlare dei libri che ci hanno colpito particolarmente, di quelli che stiamo leggendo, di quelli che ricordiamo.

Era indispensabile visto i tempi politici che stiamo attraversando  dare subito la parola a Riccardo.

Da leggere assolutamente

Il fascisno eterno di Umberto Eco

La vita di Tommaso Moro L’uomo completo de Rinascimento . di Elizabeth Marie Ganne

Simboli al potere di Gustavo Zagrebelsky  consigliato anche da  don Marcello Farina

Marcello ci consiglia una biografia molto interessante

Bobi Bazlen L’ombra di Trieste – di Cristina Battocletti, ed.La nave di Teseol'ombra di trieset

«Bazlen è stato un uomo geniale; a lui la cultura italiana deve moltissimo senza che abbia mai pubblicato, almeno da vivo, un solo libro o scritto per giornali e riviste, se non in modo irregolare e casuale, legato più alle persone che non alla cultura stessa.» – 
 Lucia  suggerisce un libro tutto al femminile
La Treccia di Laetitia Colobani, storia in cui la vita di tre donne molto distanti geograficamente, ma unite dallo stesso coraggio, si intrecciano

Maria Grazia legge molto e diversi generi.

Ci dice che ha trovato interessantissimo

di Salvatore Veca il Dizionario minimo, ed Frassinelli

Il sangue giusto di Eva Melandri

Candidato al Premio Strega 2018

«Il centro del mondo di ognuno è quel punto in mezzo ai suoi occhi»

“Roma, agosto 2010. In un vecchio palazzo senza ascensore, Ilaria sale con fatica i sei piani che la separano dal suo appartamento. Vorrebbe solo chiudersi in casa, dimenticare il traffico e l’afa, ma ad attenderla in cima trova una sorpresa: un ragazzo con la pelle nera e le gambe lunghe, che le mostra un passaporto. «Mi chiamo Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti» le dice, «e tu sei mia zia.» All’inizio Ilaria pensa che sia uno scherzo. Di Attila Profeti lei ne conosce solo uno: è il soprannome di suo padre Attilio, un uomo che di…”

Maria Grazia però ama anche rileggere classici come Arthur Schnitzler . La signorina Else

“Arthur Schnitzler (Vienna, 15 maggio 1862Vienna, 21 ottobre 1931) è stato uno scrittore, drammaturgo e medico austriaco.

È conosciuto soprattutto per aver messo a punto un artificio narrativo conosciuto come monologo interiore al quale fece spesso ricorso nelle sue opere per descrivere lo svolgersi dei pensieri dei suoi personaggi.

La grande notorietà e il successo che lo accompagnarono in vita provocarono un interesse per lui e la sua opera da parte del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, il quale lo considerava un po’ una specie di suo “doppio”. Questo fatto gli provocava un misto di attrazione e timore.”

Santo, da scrittore, ha letto un libro molto intrigante

L’istinto di narrareCome le storie ci hanno reso umani . di Jonathan Gottshalll'istinto di narrare

“Passiamo più tempo immersi in un universo di finzione che nel mondo reale. “L’isola che non c’è” è la nostra vera nicchia ecologica, il nostro habitat. Nessun altro animale dipende dalla narrazione quanto l’essere umano, lo “storytelling animal”. Questo strano comportamento, che ci porta a mettere al centro della nostra esistenza cose che non esistono, è innato e antichissimo; ci sono segni di finzione fin dai primordi dell’umanità e basta osservare un bambino nel suo quotidiano gioco del “facciamo finta che” per capire che si tratta di un istinto primordiale, che ha già dentro di sé quando viene al mondo. Ma a che scopo?”

Altri titoli che emergono. Carla ha letto:

non è mzzanotte chi vuoleNon è mezzanotte chi vuole di Antonio Lobo Antunes

“Una donna torna nella casa dell’infanzia per guardare se stessa e ascoltare le voci dei suoi genitori. Ne nasce un romanzo ad altissima intensità emotiva, che l’autore considera tra i suoi più riusciti.”

 

 

Lo scimmiotto di Wu Cheng-en, ed.Adelphi è la lettura che sta interessando Roberto, lettore onnivoro, sempre alla ricerca di testi che lo interessino o lo divertano.

Uno dei quattro grandi romanzi classici cinesi, Lo Scimmiotto, fu scritto dal letterato Wu Ch’êng-ên nel secolo sedicesimo, ma il materialelo scimmiotto della storia è un immenso ciclo di leggende che si era accumulato per centinaia di anni intorno al «viaggio verso l’Occidente» – cioè verso l’India – del monaco Hsüan Tsang, poi detto Tripitaka, per raccogliervi scritture sacre buddiste e introdurle in Cina. La vicenda comincia con la nascita di una scimmia da un uovo di pietra: è lo Scimmiotto…”

Spero di non aver dimenticato nessuno. Semmai, cari amici, aggiungete qualcosa voi.

Abbiamo anche il progetto di cercare libri che parlino del VIAGGIO.

Ne discuteremo con confronti e riflessioni mercoledì 21 novembre .

Leggere, leggere, leggere

 

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